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Autore: Beatris Humble    04/09/2014    1 recensioni
QUESTA È LA REVISIONE DELLA MIA PRECEDENTE STORIA "SOLO IO E TE".
In questa storia troviamo una Lily potter distrutta, senza altro che vuoto. Una Lily fatta delle macerie di quella che era prima.
Una Lily che nessuno vede e che nessuno ha il coraggio di aiutare.
Una Lily che lotta per quelli che ama ma che mai l'hanno amata.
Non fino a quando capiscono che l'hanno irrimediabilmente persa.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 2.

Arrivai in sala Grande e come tutti gli anni anni mi stupii della bellezza, della grandezza e dell’imponenza di quel luogo: il solo soffitto m'ipnotizzava e mi tranquillizzava come poche cose.

Quando tutti avemmo preso posto, la professoressa McGranitt richiamò l’attenzione per il consueto discorso di inizio anno…

-Benvenuti, miei cari, a un nuovo inizio anno qui a Hogwarts che io e tutto il corpo docenti ci auguriamo sia piacevole come gli anni passati.- scoppiò un leggero applauso.

La McGranitt continuò…

 -Dopo quest' augurio, volevo procedere con un’importante comunicazione che sicuramente susciterà il vostro interesse.- questo fu l’input per un leggero brusio di sottofondo, fatto di chiacchiere e teorie -Quest’anno avremo il piacere di ospitare, dopo ben cinquant'anni, il Torneo delle Arti Magiche: si tratta di una competizione in cui si sfidano tre scuole in tre prove di difficoltà crescente che mirano alla verifica di quanto appreso negli anni della vostra istruzione magica qui a Hogwarts come nelle altre scuole. Si tratta di un torneo riservato alle componenti femminili di ciascuna scuola anche se le delegazioni saranno miste, poiché si tratta anche di un programma di scambio di studenti promosso dal ministero della magia. Siamo quindi lieti di ospitare le delegazioni della “Academia de Magia y Hechicería Los Portos” e della scuola di magia francese di Beauxbatons!- disse sorridente.

In quel momento entrarono un manipolo di ragazze e ragazzi vestiti di rosso (sicuramente gli spagnoli) e un altro di giovani affascinanti ragazzi e ragazze vestiti di bianco e azzurro (per esclusione i francesi).

Cavoletti Lilian, sei proprio un’acuta osservatrice eh?

Oh sta zitta, per le bretelle di paillettes della sottoveste di merlino!

Dopo i saluti di rito e le varie presentazioni, la McGranitt riprese il suo discorso.

-Bene, adesso procediamo con la designazione delle campionesse per opera dei professori referenti di ciascun istituto. Le cedo la parola, Madame Bonnet.- disse sorridente la preside.

La signora, vestita di un elegante completo blu come la notte e d'impalpabile tessuto, prese posto davanti al prezioso leggio di legno.

-Per la scuola di magia e stregoneria di Beauxbatons, è stata scelta la signorina Agathé Lucille Bommarté.- la sala scoppiò in un applauso e la ragazza, bionda, magra e leggiadra, si avviò verso la donna per poi essere scortata fuori dalla sala Grande.

Tutto ripiombò nel silenzio, in attesa di sapere chi, fra tutte quelle belle giovani dai tratti mediterranei, fosse la campionessa.

Non appena Madame Bonnet fu scesa dal piedistallo, un’altra donna, sulla trentina, dai capelli neri e la carnagione olivastra, prese posto e esordì dicendo…

-Bueno, ahora toca a mi. Per la scuola de magia y stregoneria di Los Portos abiamo scelto la signorina Pedra Luz DeGarcia.- disse raggiante: era molto fiera evidentemente.

Una ragazza con corti capelli corvini e dagli occhi neri si alzo dal suo posto per raggiungere la donna, che avrebbe ripetuto l’operazione precedente.

Toccava a noi.

-Adesso, un po’ di attenzione. Per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts invito ad avvicinarsi la signorina Lilian Luna Potter.- disse la McGranitt per poi spostare lo sguardo austero verso di me.

Che cosa? Io la campionessa? Ma che scherzo è mai questo, porca Morgana!

Ci fu qualche applauso e qualche fischio, anche se era evidente che nessuno fosse poi tanto entusiasta della scelta. Non ero la migliore in nulla e sicuramente non ero migliore delle altre tre.

Sospettavano una sconfitta per Hogwarts e un’onta ancora maggiore per la mia famiglia, da aggiungersi a quella che io stessa rappresentavo.

Incrociai lo sguardo di mio fratello James per una frazione di secondo, il quale impercettibilmente mostrò la sua disapprovazione, e questo bastò per ordinarmi di andare dalla McGranitt prima che qualcuno mi fucilasse.

Mi alzai con calma, per non far alcun rumore, e raggiunsi la McGranitt, che mi portò in una stanza che non avevo mai visto: era baciata dai raggi lunari e la vista era rivolta al lago Nero.

Quando fummo tutte dentro ci fu spiegato meglio in che cosa consistesse il torneo e quando si sarebbe tenuta la prima prova.

Ci congedarono e io presi la strada che mi avrebbe portato in sala Comune.

Ero esausta per tutte quelle informazioni e desideravo solo andare a letto, ma per me non era ancora finita.

Con quella nomina avevo sicuramente attirato le ire di tutte quelle ragazze che si ritenevano migliori della sottoscritta e probabilmente avrebbero anche fatto un colpo grosso perché, capitemi, non ero in grado di fronteggiarli tutti.

 -Guardate chi si vede, la Potter! La nostra campionessa!- disse una voce maschile accompagnata da risolini femminili.

Bene. Vai con il pestaggio.

-Che cosa volete? Fate in fretta almeno posso andare a letto.- dissi stancamente: lo sapevo già che sarebbe successo. Era normale.

Un ragazzo mi prese e m’immobilizzò da dietro e una ragazza (a sentire dal profumo e dalla “grazia” che ci aveva messo) mi puntò la bacchetta alla gola.

-Chi hai pagato Potter? Lo sappiamo tutti che non può averti scelta. Cioe sei una grassona, che arranca a scuola e non sei come Jamie o Al. Tu sei il niente e come tale dovevi rimanere.- disse questa astiosa.

-Sinceramente non ho chiesto io di fare la campionessa e queste cose riesco a ricordarmele da me, on c’è bisogno che le rimarchiate ancora. Quindi fate ciò per cui siete venuti e basta.- dissi freddamente: come si permettevano?

Sbam! Un pugno sullo zigomo e uno sullo stomaco.

-Sta attenta Potter, potremmo non essere così clementi un’altra volta.- disse il ragazzo prima di tirarmi un calcio.

Certo che sei proprio sfigata Lils! Ogni cosa che fai è sempre sbagliata.

C’est la vie amica mia.

Mi rialzai dopo poco e mi diressi stancamente verso la sala comune. Dopo aver detto la parola d’ordine entrai e mi trovai davanti uno spettacolo abbastanza inusuale per me: Zabini, Nott e Malfoy erano in sala comune e stavano parlando tranquillamente.

Inusuale soltanto perché di solito nemmeno mi fermavo a guardare chi fosse in sala, mi defilavo perché insomma, non avevo niente che valesse la pena di dire o qualcuno a cui dirlo. Perciò me ne stavo in camera mia in solitudine a pensare, compiendo una lenta e estenuante tortura sulla mia psiche.

-Ehi campionessa!- s’interruppe il flusso dei miei pensieri -Scusa Potter ma chi è che ti ha fatto questo regalino? Fatto anche parecchio bene direi.- disse Nott indicando lo zigomo ormai viola. Scossi le spalle.

-Non ne ho la minima idea e sinceramente non ho voglia di ripetere l’incontro alla luce del sole.- dissi sedendomi con grazia sui morbidi divani di pelle nera e velluto della sala comune.

Lucas si avvicinò e mi toccò lievemente lo zigomo, per il quale dovetti trattenere un gemito di dolore. Mi girai e gli dissi…

-Ti prego, non toccarlo. Fa un male del diavolo.-

-Stavo cercando di controllare lo stato del tuo zigomo. Direi che ti hanno fatto una bella frattura.- disse dispiaciuto –Con i nostri incantesimi curativi non si può mettere a posto, mi spiace. Dovresti andare da Madama Chips per farti curare.- aggiunse infine.

-Oh lo so che dovrei andare dalla chips, dovrei eccome, ma il fatto è che chiunque abbia voluto “premiarmi” in questo modo potrebbe tornare di nuovo se scopre che mi sono fatta curare. E poi la Chips fa davvero troppe domande e io non ho realmente risposte da dare.-

Rimasi poco tempo in sala comune e poi decisi che coricarmi fosse la scelta migliore., anche se sapevo che non avrei dormito. Neppure con le pillole.

Avrei pensato, pensato e pensato ancora.

-Bene, allora buonanotte. E grazie di tutto.- dissi, alzandomi.

-Notte Potter- disse Mattiew e lo stesso fece Lucas.

-Potter.- disse Malfoy, stupendomi.

E mi girai, salii le scale e mi buttai a letto, esausta per quella giornata, ma senza sonno. Ero senza sonno e senza sogni, con troppe cose dentro e nessuno a cui dirle.

O forse non avevo niente da dire, non lo so.

Presi due pillole, di quelle che in teoria dovrebbero farmi smettere di essere così vuota, e altre due, quelle per il sonno.

Nessuna delle due fece un grande effetto, con il risultato che andai a letto vuota e senza avere una vera voglia di dormire.

Poi sprofondai nel limbo senza sogni, accolta dal freddo di quelle pesanti coperte.
  
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