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Autore: CrazyBarby    09/09/2014    5 recensioni
Reid viene rapito da un pericoloso individuo che, per otternere ciò che vuole, coinvolge la squadra in un sadico gioco.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Diana Reid, Jason Gideon, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Salve a tutti! Sono veramente commossa!!!! Mai avrei pensato di aver così tante visite e 6 recensioni!!! A dire la verità non me ne aspettavo proprio... Per non parlare poi di chi ha aggiunto la storia alle seguite o addirittura a lle preferite : veremente non posso crederci.. Un grazie immenso! Spero che il capitolo vi piaccia! 
IMPORTANTE: nella storia c'è una discrepanza temporale... In pratica è ambientata nella prima metà della seconda stagione ma c'è un riferimento alla quarta. Non è niente di importante e vi prego di scusarmi..

Questa fanfiction non è scritta a scopi di lucro.

Capitolo 2: tagli

Erano andati a casa di Reid e avevano trovato segni di lotta ma niente di utile per capire chi fosse il rapitore. Non era servito neanche cercare di rintracciare la provenienza del messaggio dato che l'hacker si era introdotto direttamente nel computer...

Era ormai sera quando lo schermo si accese. Una lucina indicava che anche la webcam era in funzione. La squadra, che era riunita nel piccolo studio, sobbalzo alla vista di un uomo che stava in piedi vicino a Reid imbavagliato : aveva un passamontagna ed era molto alto e muscoloso. 
"Otterrò quel che voglio. Starà a voi decidere quanto dovrà soffrire il vostro amico prima che facciate come dico io. D'ora in poi questa comunicazione resterà aperta. Quando verrò qui, a torturare il dr Reid, dovrete stare qui a guardare zitti e dovrete esserci tutti. Tutti. Se cosi non fosse il tempo di tortura aumenterà. Appena me ne andrò potrete parlare con lui. Queste sono le regole ed ora si inizia"  Così dicendo estrasse un coltello da una tasca dei jeans.
"No!! Aspetta... Non gli fare del male!" Prentiss aveva le lacrime agli occhi.
"Non ci hai detto cosa vuoi... Dovremmo parlarne..." Gidon non riusciva a nascondere la preoccupazione "No... Credo che oggi vi dimostrerò che non scherzo..." Disse l'uomo con un voce sadica. Detto questo tolse il bavaglio a Reid e avvicinò il coltello al suo zigomo "No no no non farlo" Reid spaventato cercava di allontanarsi pochi insignificanti centimetri dal suo aguzzino, ma invano , la lama colpì la guancia del ragazzo che trattenne un gemito. 
L'S.I. spostò velocemente l'arma verso la camicia di spencer "Che cosa stai facendo?! Lascialo subito!!" Morgan era una mascherà di rabbia e dolore.
"Stia tranquillo agente Morgan non ho intenzione per ora... Non si preoccupi.. Lo so che non le farebbe piacere... " "Ma tu come.. Bastardo!" Disse  allibito l'agente.
 "Comunque sia avevo detto silenzio...ora dovrò esagerare... " con il coltello incise un profondo taglio dalla spalla sinistra al fianco destro. Reid urlò forte. La squadra rimase in silenzio troppo spaventata per fare alcunchè, nessuno parlava, ad interrompere il silenzio solo i singhiozzi sordi di Spencer.
L'uomo continò per un' ora esatta a infliggere ferite simili a quella sullo zigomo sul corpo del ragazzo, poi se ne andò senza aggiungere niente. Pochi secondi dopo che fu uscito le manette che lo ancoravano al muro si aprirono e Reid si accascio al suolo.

Il corpo gli pulsava le ferite che aveva su tutto il corpo e il sangue che aveva perso lo avevano fatto cadere in uno stato di semicoscienza. 
"Reid..." Sentiva qualcuno chiamarlo ma si sentiva così debole,così stanco... "Reid ti prego, rispondi!" Gideon... Gli sembrava proprio Gideon... Aprì gli occhi e vide uno schermo appeso al muro, da quello schermo la squadra lo chiamava preoccupata.
"Ragazzino... Andrà tutto bene" Morgan si mordeva le labbra per non piangere: non riusciva a guardarlo in quelle condizioni.
"Reid, sai dirci dove sei?" Disse Gideon prendendo in mano la situazione "No, mi ha sedato dopo avermi minacciato con una pistola: non ho potuto fare niente." Rispose singhiozzando. "Ma.. C'erano segni di lotta a casa tua..." Osservò Prentiss.
"Deve aver inscenato tutto... Non abbastanza sicuro di sè per provare a soppraffarti con la sola forza ma desideroso di farlo credere, un maniaco del controllo, con evidenti conoscenze in campo informatico. " Gideon stava cercando di fargli il profilo ma avevano ancora pochi elementi. 
Spencer cercò di girarsi ma una fitta al torace gli fece emettere un piccolo grido. Morgan sussultò : Reid aveva bisogno di cure mediche o  non sarebbe sopravissuto a lungo. Si guardò in giro e vide lo stesso pensiero nelle faccie dei suoi colleghi.
"Genietto ti troveremo, tieni duro" La voce di Garcia era dolce e spezzata dal pianto.
In quel momento nella porta da cui era uscito l' S.I. si aprì uno spioncino, attraverso il quale parti una freccetta di sedativo che si conficcò nella gamba di Reid. "Ma cosa?.."  Perse conoscenza in pochi secondi, dopodichè entrò l'uomo trascinando un carrellino.
"Che cosa vuoi ancora?!" Urlò con rabbia JJ. L'S.I. non le badò distese il corpo del ragazzo, lo attaccò ad una flebo e iniziò a medicarlo. La squadra assisteva scioccata alla scena. 
"Che cosa stai facendo?" Chiese calmo Hotch
"Io non voglio ucciderlo" rispose altrettanto calmo.
"Cosa vuoi allora? "Gideon scrutava l'uomo.
"Voglio ripulire il mondo dalla feccia"  
"Reid non è feccia "
"Io non voglio uccidere lui. Io so che lui sarebbe stato il più riluttante a darmi ciò che voglio. Io voglio il virus dell'Antrace."
Silenzio. Nessuno fiatava. Il terrore si diffuse nel piccolo studio, tutti ne erano consci: non avrebberò mai ottenuto il virus dall'esercito. Se non l'avessero trovato per Reid non ci sarebbero state speranze.
"Perchè pensi che ce l'abbiamo noi?" Chiese con voce suadente Gideon.
"Voi avete lavorato sul caso! Voi potete darmelo!" Urlò perdendo il controllo.
"No, non possiamo." 
"Beh, dovrete, se volete rivedere il dottor Reid. Lo ammiro molto sapete, è un peccato dovere fare tutto ciò..." Disse sospirando e carezzando la guancia sfigurata di Spencer.
Per un'altra mezzora curò tutte le ferite del ragazzo senza rivolger piú parola alla squadra che cercava di avere la sua attenzione poi se ne andò.
Poco dopo Reid si svegliò si guardò confuso le fasciature.
"Che cosa voleva?" Chiese smarrito. 
"Medicarti e dirci che ciò che vuole è..." Gideon era indeciso se diglielo o no..prese un respiro "Vuole il virus dell'Antrace" sussurrò. Spence riusciva a vedere un solo senso in quella frase: sarebbe marcito lì dentro.
 
  
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