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Autore: Fauna96    10/09/2014    4 recensioni
Raccolta di song - fic sulla vita di Matt e Mello, dalla Wammy's House al 26 gennaio 2010. Colonna sonora dei My Chemical Romance. Con le partecipazioni di L e Near.
Good memories and nightmares
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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DESTROYA

Sayu Yagami era minuta, carina e terrorizzata. A Mello bastò poco per inquadrarla: una ragazzina qualunque, normale, senza particolari doti, con amiche, un probabile ragazzo. Oh, giusto, e Kira come fratello maggiore.
Mangiucchiò pensoso una tavoletta di cioccolato, lanciandole un’occhiata di sbieco. Aveva gli occhi grandi come piattini per la paura e colmi di lacrime; in tutta onestà, non poteva biasimarla, circondata com’era da delinquenti che non le lesinavano battute. Ad una particolarmente salace, buttata lì mentre la ragazza incespicava giù dal camion, Mello abbaiò un ‘Silenzio!’ Lo infastidiva enormemente quando quei vecchi porci infastidivano le donne, anche le prostitute. Forse a causa della sua infanzia. Forse perché, sotto sotto, era un gentiluomo, più o meno.
Sayu Yagami alzò su di lui grandi iridi castane spaventate, sorprese e forse, anche grate. Mello distolse il suo, incapace di sostenere quello sguardo puro.
 
Non credere a quello che dicono
Siamo mosche morte in estate
 
Si preoccupò che fosse portata nella sua stanza con mani e piedi legati, che le telecamere fossero funzionanti e stabilì i turni di guardia. Quello era il dovere di Mello il braccio destro di Loss, fine della storia. Il musetto spaventato della ragazza non doveva interessargli: lei era solo merce di scambio, il mezzo per raggiungere il fine. Tuttavia, minacciò che chiunque le avesse anche solo dato una palpatina, si sarebbe beccato una pallottola in mezzo agli occhi, e tanti saluti. Voleva che rimanesse in buone condizioni, tutto qui: se il paparino e il fratello omicida si fossero comportati bene (c’era il 90% di probabilità) nessuno l’avrebbe sfiorata. E se invece si fosse verificato il restante 10%... Mello si morse il labbro. Avrebbe voluto dirle di stare tranquilla, che in qualunque caso non l’avrebbe fatta soffrire. Ma non poteva.
 
Ci hanno lasciato tutti indietro
Con cicatrici di nastro adesivo sul mio gioiello
 
In realtà, non gli piaceva granché fare il bastardo con una persona come Soichiro Yagami, probabilmente uno degli ultimi uomini onesti rimasti. In altre circostanza, in un’altra vita, avrebbe ricercato la collaborazione di gente come lui. Ora, invece, poté solo dirsi contento che Matt non fosse lì ad assistere.
 
A loro non piace chi sei
A te non piacerà dove andremo
Fratello, proteggimi ora
 
- Cazzo, cazzo, cazzo! – Matt saltellò per tutto l’appartamento in preda al nervosismo, imprecando contro il portatile che aveva deciso di abbandonarlo sul più bello, e contro le sigarette finite. E contro Mello, ovviamente, ma quello era scontato. Ma perché aveva deciso di aiutarlo? Oh, giusto: perché era il suo migliore amico, nonché praticamente capo di una gang; non che questo lo turbasse più di tanto.
Osservò accigliato il caos di fili aggrovigliati che correvano lungo il pavimento e gli schermi con immagini e cifre.
Mettiamo in chiaro una cosa: Matt non era mai stato uno con grandi pregiudizi morali, nel senso che aveva il suo personale codice e la sua idea di giustizia. Ad esempio, non aveva mai considerato particolarmente riprovevole un furtarello o qualcosa del genere, aveva sempre avuto un rapporto abbastanza rilassato su ciò che era legale o meno. Dopotutto, c’è una differenza colossale su cos’è giusto o sbagliato e quel che la legge dice. Perciò, non aveva nessun problema morale a fare l’hacker per una gang, e non gli interessavano le attività illecite in cui indulgevano. Però... rapire una ragazza e usarla brutalmente per uno scambio era un altro paio di maniche.
 
Col sangue laveranno i soldi
 
Era tutta colpa di quel figlio di puttana. Di Kira. Ma guarda te se un montato del genere doveva mettere nei casini tutti, persino un’innocente che non avrebbe manco creduto che il fratello era un maniaco assassino. Povera piccina.
Il telefono si mise a squillare da qualche parte tra la biancheria sporca e vari fogli volanti. Con ammirevole coraggio, Matt si buttò a testa bassa nel casino da lui stesso creato e ne riemerse trionfante col cellulare che gli aveva consegnato Mello.
- Pronto? –
- Sono io. Hai finito o no?
- Sto bene, grazie dell’interessamento. Tu? – fece Matt sarcastico.
- Piantala, sai benissimo che non posso mettermi a chiacchierare con te -.
- Stronzate, altrimenti mi avrebbe chiamato uno dei tuoi uomini. Qual è il problema? –
 
Sono stanco delle ossa dall’altra parte
 
Per proteggersi a vicenda avevano deciso di fingere di non conoscersi. Era la cosa più semplice da fare, perciò sin dall’inizio si erano comportati in modo distaccato e professionale. Mello era riuscito a spiegargli il suo piano, ma non avevano una vera conversazione dal giorno in cui si erano ritrovati.
Mello sospirò. Stupido nerd.
 
Il re ratto nelle vie in un’altra vita
Loro ridono, noi non pensiamo sia divertente
 
- La ragazza. Ha lo stesso sguardo che avevo io quando L è venuto a recuperarmi. Sai, c’era la polizia e avevano fatto delle foto, alla stanza e ai bambini. E anni dopo, mi è capitata la foto in cui ci sono anch’io. Non ero spaventato. Ero rassegnato. E lei, dopo la paura iniziale, ha preso quello stesso sguardo – silenzio. – La rassegnazione è peggio. Vuol dire che non provi niente -.
Matt si morse il labbro pensoso. – Perché non provi a parlarle? –
Uno sbuffo. – Come no, Matt! Io sono quello che l’ha sbattuta dentro un camion, ricordi? Oh sì, non vedrà l’ora di prendere un tè con me -.
- Coglione, mica devi parlarle da Mello il boss, no? Parlale da... Mello e basta -.
Un bisbiglio: - Non sono sicuro che ci sia ancora, Mail -.
 
Se quello che sei
E’ solo quello che possiedi
Cosa sei diventato
Quando ti portano via quasi tutto?
 
Parlare con Matt era al tempo stesso la cosa migliore e peggiore che potesse fare. Perché Matt risvegliava la sua parte più vulnerabile, più umana, che al momento non doveva proprio esistere. Non gliene fotteva niente del capo della polizia giapponese, non gliene fotteva niente neanche del presidente degli Stati Uniti, che presto sarebbe stato sarebbe stato sotto il loro controllo o morto. Non erano altro che idioti, incapaci di contrastare Kira, inutili. Eppure, quegli occhioni castani erano stati capaci di scuoterlo, di ricordargli la vera ragione per cui si trovava lì. Per la Giustizia. Per impedire che Kira facesse del male a ragazzine come lei. Per essere il solo e degno successore di L.
Di recente se l’era scordato un po’ troppo spesso. L’ambizione era sempre stata il suo tallone d’Achille, senza dubbio, e come in passato si stava lasciando inebriare dal potere che sentiva di avere.
Matt era rimasto la sola sicura che avesse. Ma avrebbe retto?
 
Ma io credo che noi siamo il nemico
 
Ovviamente, tutti i buoni propositi del caso erano andati a farsi benedire quando il Quaderno era finalmente arrivato nelle sue mani. Con un extra niente male: dunque gli Shinigami esistevano davvero, non era una qualche parola in codice comprensibile solo per i possessori. Chissà se l’omino bianco, sempre così disgustosamente razionale, ci avrebbe creduto!
Moriva dalla voglia di raccontarlo a Matt, più che altro per vedere la sua faccia, ma al momento c’erano altre priorità; così, senza farsi troppi scrupoli, aveva spedito quella strana creatura a fare la guardia. Si era mangiato il suo cioccolato, che si rendesse almeno utile!
 
Io non credo in Dio
 
Se l’era aspettato, un attacco. Un doppio attacco, a dire il vero, da Near e dai giapponesi, per cui il piano era pronto da secoli.
Priorità assoluta era coprirsi il volto; non sapeva se Kira avesse fatto parte della squadra o se comunque li stesse osservando, e non sapeva se possedesse certe informazioni sul suo conto. Dubitava fortemente che Near avesse spifferato il suo vero nome (così bastardo non era) e in quanto alle foto, ce n’era solo una alla Wammy’s. Ma la parola chiave era sopravvivere.
 
Io non credo nella fortuna
 
I suoi uomini erano stati uccisi praticamente subito. Be’, pace. Anzi, da una parte meglio. La morte di Loss specialmente era stata una liberazione; era sì una pedina, ma troppo ingombrante. Certo, se avesse tirato le cuoia solo lui e gli altri fossero sopravvissuti, avrebbe avuto ancora più possibilità di farcela. Da solo... un po’ meno.
 
Io non credo in noi
 
Non aveva paura di Soichiro Yagami, per nulla. Anzi, lo ammirava, e provava anche un po’ di compassione per lui. Non l’avrebbe voluto uccidere. E Yagami, con la penna nella mano tremante, pareva pensarla allo stesso modo. Pover’uomo. Lui non aveva mai ucciso nessuno, vero?
Le cariche erano in attesa.
 
Credo solo nel nemico
 
Matt era stato inquieto per tutto il giorno, irritabile oltre ogni dire, senza però qualcuno con cui prendersela a dovere. Dopo che il gameboy, una tastiera di computer e un cuscino del divano ebbero sperimentato il suo nervosismo, capì qual era la vera ragione: il Death Note. Più precisamente, il Death Note tra le mani del signorino Mello. Aveva paura che... si lasciasse prendere la mano. Come sempre, d’altronde.
 
Ma io credo che noi siamo il nemico
 
Sarebbe sopravvissuto: c’era esattamente il 50% di possibilità. Va bene, 45. Ma se non ce l’avesse fatta, il Quaderno sarebbe bruciato con lui.
Aveva ancora il telefonino in tasca.
Senza la minima esitazione, fece saltare le cariche.
 
Distruggi, distruggi, distruggi
Contro il sole noi siamo il nemico
 
 
- Pronto?
-... Matt...
 
Check, check, check, check
Check, check, check, check
Check, check, check
Check

Don't believe what they say
We're dead flies in the summertime
They leave us all behind
With duck tape scars on my honey

They don't like who you are
You won't like where we'll go
Brother, protect me now
With blood they wash in the money

You don't believe in God
I don't believe in luck
They don't believe in us
But I believe we're the enemy

You don't believe in God
I don't believe in luck
They don't believe in us
But I believe we're the enemy

Right now
I'm sick down from the bones to the other side
Red-mob where insects hide
King rat on the streets in another life
They laugh, we don't think it's funny

If what you are is just what you own
What have you become
When they take from you
Almost everything?

You don't believe in God
I don't believe in luck
They don't believe in us
But I believe we're the enemy

You don't believe in God
I don't believe in luck
They don't believe in us
But I believe we're the enemy

Destroya, destroya, destroya
Destroya, destroya, destroya
Against the sun, we're the enemy
Destroya, destroya, destroya, destroya

I don't believe in God
(You don't believe in God)
I don't believe in love
(I don't believe in luck)

I don't believe in you
(They don't believe in us)
I just believe in the enemy
(But I believe we're the enemy)

I don't believe in God
(You don't believe in God)
I don't believe in love
(I don't believe in luck)

I don't believe in you
(They don't believe in us)
I just believe in the enemy
(But I believe we're the enemy)

You don't believe in God
I don't believe in luck
They don't believe in us
But I believe we're the enemy

You don't believe in God
I don't believe in luck
They don't believe in us
But I believe we're the enemy

Destroya, destroya, destroya
Destroya, destroya, destroya
Against the sun, we're the enemy
Destroya, destroya, we're all waiting for ya

Destroya, destroya
Against the sun, we're the enemy
So show me what you got
You children of the gun

Don't hide and we don't run
Against the sun, we're the enemy
So show me what you got
Against the sun, we're the enemy

 

Salve! Scusate il ritardo, ma sono tornata solo sabato dalle vacanze e anche se il capitolo era pronto, dovevo copiarlo u.u Che ne pensate? L’ho scritto metà in macchina metà in albergo tra le undici e mezzanotte... giudicate voi.
Near: ...*tira una freccetta*
Oh, sì, in ritardo tremendo, ma il 24 agosto era il compleanno del puffo :3 *cerca di spupazzarsi Near, che si defila*

Ahem, se andate a vedere ho aggiunto al primo capitolo un’immagine... non sono mie, le ho solo modificate. E in più, ho finalmente creato un blog su tumblr! Vi lascio il link http://fauna96.tumblr.com per ora è abbastanza vuoto, ma non appena capirò come funziona...*si autoconvince che a qualcuno interessi*
Grazie mille a Alecraft Mounts e a voi lettori silenziosi! E buon *sigh* rientro a scuola per chi deve!
 
NB per capire alcune parti: ho un headcanon secondo cui Mello da bambino, dopo aver perso i genitori, è stato venduto a un’organizzazione che trafficava in esseri umani, soprattutto donne e bambini. L stava seguendo questo particolare caso e Mello ha attirato la sua attenzione.
  
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