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Autore: luxu2    28/09/2008    3 recensioni
Potrebbe James Severus Black essere un ragazzo come tutti gli altri? La risposta e': decisamente no. Primogenito di Sirius Black e di Lucy White sapra' far impazzire gli insegnanti di Hogwarts e combinarne di tutti i colori assieme all'inseparabile amico Teddy Lupin. Ma l'amore e' in agguato anche per gli eredi dei due malandrini. La storia di James dai primi giorni a Grimmauld Place fino all'eta' adulta. E la vita da genitori di Sirius e Lucy. Seguito del finale alternativo di "La luce e l'ombra".
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16
James si era buttato sul letto ancora con indosso solo i pantaloni. Accidenti! Non ci erano mai andati cosi' vicini come quella sera. Se solo non fosse arrivata Cassy. Prego' che la piccola non si lasciasse scappare niente con i suoi genitori di quello che aveva visto in salotto. Sua madre lo avrebbe sicuramente rimproverato e suo padre, prima avrebbe assecondato sua madre, ma poi gli avrebbe fatto i complimenti in privato per quel suo 'comportamento cosi' da Black' come amava definirlo lui. Gia': era degno figlio di suo padre in quello. Sorrise tra se al pensiero dell'orgoglio paterno. Poi pero' ripenso' al fatto che sua madre avrebbe anche potuto stenderlo con una fattura: infondo era sempre un ex auror e, ai suoi tempi, una delle migliori. Rabbrividi' terrorizzato all'idea.
Decise di mettersi a dormire, ma appena chiuse gli occhi, la sensazione della pelle di Gemma sotto le sue mani e il suo profumo gli riempirono nuovamente i pensieri. Si lascio' cullare di nuovo da quelle fantasie e si accorse che stava per perdere nuovamente il controllo come gli era capitato sul divano prima dell'arrivo di sua sorella. Ma questa volta Gemma non era li' con lui. Cerco' di scacciare quel pensiero stupendo voltandosi nel letto per trovare una posizione adeguata. Si addormento', e nei suoi sogni rivisse quella sera sul divano senza interruzioni.

James si desto' sentendosi mancare il respiro. Aveva la faccia affondata nel cuscino ed era disteso a pancia in giu' sul materasso. Ma la sensazione che lo aveva messo in allarme era quella di sentirsi osservato. Volto' la testa verso la finestra e apri' un occhio.
"Buongiorno dormiglione!" James cerco' di mettere bene a fuoco l'immagine di Teddy che gli sorrideva di fianco al suo letto.
"Dimmi che sei un incubo e vattene dai miei sogni." disse affondando nuovamente la faccia nel cuscino. "Odio essere interrotto anche li'." bofonchio' poi.
Teddy con una mossa fulminea gli tolse le coperte da dosso e poi sogghigno' perfido guardando le lenzuola. "Pero'! O hai fatto un bel sogno o soffri di incontinenza."
James alzo' lo sguardo allarmato verso Teddy e poi fisso' le lenzuola sotto di lui masticando un 'maledizione' quando si accorse del risultato del sogno della notte precedente. Teddy continuava a ridere come un cretino mentre lo guardava.
"Beh! Che hai da ridere? A te non capita mai? O sei vergine anche nei tuoi sogni." domando' con aria incazzata all'amico.
Teddy lo guardo' alzando un sopracciglio. "Senti, bucatore di materassi, i miei sogni non sono fatti tuoi."
"Ah gia'! Dimenticavo che tu ti chiudi in bagno da solo per certe cose." rispose James maligno. Teddy arrossi' guardandolo molto male ma non reagi' alla provocazione. James ormai era partito, e quando si trattava di prendere in giro Teddy non lo batteva nessuno. Afferro' i vestiti e si diresse verso il bagno per prepararsi e, prima di richiudersi la porta alle spalle, rincaro' la dose "E dimmi: pensi a Victoire in quei momenti?".
Chiuse la porta appena in tempo per non prendere in faccia il grosso libro che Teddy gli aveva lanciato contro ridacchiando divertito.

Erano arrivati tutti in Diagon Alley e i due gruppi si erano divisi: le donne erano andate a fare la spesa per il pranzo di natale e gli uomini erano a caccia di regali.
James sorrise ripensando a quella mattina quando aveva solo incrociato lo sguardo di Gemma e poi aveva sospirato di sollievo non sentendo Cassy raccontare a nessuno di quello che aveva visto la sera prima. Teddy lo guardo' e rallento' il passo per lasciare andare avanti Sirius e Remus che non si erano accorti che i ragazzi avevano rallentato.
"Ehi! Terra chiama James." fece sventolandogli la mano davanti agli occhi. James si riscosse dai suoi pensieri e lo guardo'.
"Si puo' sapere cosa ti e' successo? E' tutta mattina che sei silenzioso e sorridi come un ebete da solo. Sei malato per caso?" James si fermo' e lo prese per un braccio per far fermare anche lui. Guardo' verso suo padre e Remus che camminavano immersi nelle loro chiacchiere, poi si giro' nuovamente verso Teddy che lo guardava con aria interrogativa.
"Se ti racconto una cosa posso stare tranquillo che non la dirai a nessuno?" domando'. Teddy annui' con il capo.
"Lo sai che sono una tomba."
"Ieri sera stavo per farlo con Gemma."
"Ma?"
James sospiro' lasciando andare le spalle. "Ma e' arrivata Cassy ad interromperci." disse con aria sconsolata.
"Brutto affare." disse Ted portandosi una mano alla bocca. "Per fortuna che io sono figlio unico."
James gli lancio' un'occhiata divertita e poi guardo' verso Remus riprendendo a camminare. "Gia'. Io mi domando ancora come abbiano fatto quei due a mettere al mondo te. Probabilmente tuo padre era ubriaco quando sei stato concepito."
Teddy lo guardo' storcendo il naso. "Diciamo solo che i miei genitori sono molto discreti quando si tratta di queste cose. Non si comportano come due conigli in calore."
James rise divertito.
"Cos'e' che ti fa ridere cosi' tanto?" domando' Teddy.
"No. Mi stavo figurando i miei come due conigli." Teddy scoppio' a ridere anche lui e in breve raggiunsero i loro padri che erano fermi davanti alla vetrina dei "Tiri vispi Weasley".
"Papa'? Cosa ti sta frullando per la testa?" domando' James a Sirius.
"Niente. Adoro semplicemente guardare questo negozio. Hanno sempre delle cose nuove ed interessanti."
"Papa'. Sei troppo vecchio per metterti di nuovo a fare degli scherzi. E poi lo sai che la mamma si arrabbia da morire."
Sirius non diede ascolto al figlio ed indico' una cosa in vetrina "Oh! Le orecchie oblunghe. E' stata una delle prime invenzioni dei gemelli. Sono utilissime quando devi sentire delle conversazioni senza essere visto. Una volta tua madre ne aveva comprata una ma non mi ricordo piu' in quale occasione l'abbiamo utilizzata." disse Sirius pensieroso.
"Non ci vedo mia madre che usa una di quelle cose." James si gratto' il mento perplesso.
"Ah ecco! Ora ricordo!" James, Teddy e Remus lo fissarono curiosi aspettando che proseguisse. "E' stato il giorno che hai chiesto a Dora di sposarti dopo che ti avevamo convinto." disse poi rivolto a Remus che stava diventando verde bile.
"Cosi' mi hai anche spiato dopo avermi fatto passare le due ore piu' brutte della mia vita con questo mostriciattolo piagnucolante?" Remus stava per esplodere. James e Teddy si guardarono in faccia prima di scoppiare a ridere: quando quei due litigavano erano sempre uno spasso. Lasciarono sfogare Remus sul povero Sirius per un paio di minuti e poi si decisero a dividerli.
"Adesso basta papa'." disse Teddy prendendo Remus per un braccio e fermandolo mentre tentava di rincorrere Sirius per la via principale di Diagon Alley.
"Si' per piacere. State dando spettacolo. E poi vorremmo evitare di passare il natale al San Mungo perche' vi siete sentiti male." aggiunse James afferrando Sirius che aveva il fiatone.
"D'accordo: torniamo a fare i seri." disse Sirius respirando affannosamente per la corsa. "Dove vogliamo andare a prendere un bel regalo per quella bambolina della tua ragazza?" disse poi rivolto a James.
"Dove vai tu di solito a comprare il regalo a mamma." sentenzio' il ragazzo.
"Al sexy shop dietro l'angolo?" domando' Remus ridacchiando.
"No idiota. In gioielleria." disse Sirius scrollando il capo. Poi sorrise malandrino "Al sexy shop ci vado per l'anniversario."
"Quindi ci passi dopo? Te lo ricordi che il tuo anniversario e' domani vero?" aggiunse Remus.
"Certo. Quest'anno le ho promesso il completino di pelle di drago." poi guardo' dubbioso Remus. "Tu a Dora cosa regali?"
"Per Natale?" domando' il licantropo.
"No. Per l'anniversario della prima volta che te la sei portata a letto. Ti ricordo che e' domani."
Teddy e James si guardarono e scrollarono la testa contemporaneamente "Siete senza speranze."
Sentendosi presi in causa un'altra volta, i due uomini smisero di guardarsi in cagnesco e rivolsero nuovamente l'attenzione ai loro figli.
"Ok James. Cosa pensavi di regalare a Gemma?" domando' mettendo una mano sulla spalla del figlio.
"Una collanina con un ciondolo. Niente di impegnativo."
"Ottima scelta. Potrei prenderla uguale anche a tua madre."
"Direi che vi copio l'idea." disse Remus.
"E sia! Allora tre collanine alle nostre tre donne. Ed un braccialettino per la piccola Cassy." disse Sirius aprendo la porta della gioielleria per entrare.

I quattro uomini uscirono dalla gioielleria con aria soddisfatta. Teddy aveva aiutato James a scegliere una semplice catenina in oro bianco con un piccolo ciondolo lungo e stretto con applicati tre diamantini. Sirius ne aveva scelta una simile ma con una perla incastonata fra due fili di oro bianco e giallo e Remus l'aveva presa con un ciondolo a forma di delfino, animale che Dora adorava.
"Bene: il nostro dovere l'abbiamo fatto anche per quest'anno. Che ne dite di una bella cioccolata calda?" disse Sirius rabbrividendo.
"Ottima idea amico." Remus lo segui' dentro alla pasticceria assieme ai ragazzi.
Si sedettero ad un tavolo ed ordinarono le cioccolate.
"Teddy." Sirius si rivolse al figlio del suo migliore amico.
"Si?" domando' sentendo tre paia di occhi che lo fissavano.
"L'anno prossimo avremo il piacere di prendere il regalo anche alla tua di ragazza?"
"Ehm" Teddy stava arrossendo letteralmente fino alla punta dei capelli.
"Possibile che non ci sia nessuna ragazza che ti stia dietro. Mi sembri tuo padre!" Sirius continuo' a rigirare il coltello nella piaga.
"Ne ha parecchie di ragazze che gli sbavano dietro come lumache. Ma a lui ne interessa una sola." intervenne James mescolando la sua cioccolata.
"James fatti i fatti tuoi!" esclamo' Teddy rosso come un peperone.
Remus appoggio' il mento alla mano e fisso' il figlio con un sorriso malandrino "No James continua pure. Adesso sono curioso anch'io."
"Gia': sputa il nome Jami." Sirius era altrettanto interessato.
"Va bene. Mi sto giocando il mio regalo di natale ma ve lo dico." pausa d'effetto con rullo di tamburi "Victoire Weasley."
"Carina!" Sirius si scambio' uno sguardo con Remus.
"Veramente molto carina." aggiunse il licantropo. "Perche' non ti dichiari? Infondo non hai il mio piccolo problema peloso tu."
"Evidentemente e' piu' timido di te." disse Sirius all'amico.
"Puoi giurarci pa'." disse James sorseggiando tranquillo la sua cioccolata.
Teddy non era per nulla a suo agio durante quell'interrogatorio combinato. Pazienza James e Sirius che erano curiosi come due scimme: ma anche suo padre ora!
"Se non mi sono mai dichiarato a Victoire non sono fatti vostri." concluse prima di voltare lo sguardo irresistibilemente vero la porta che si stava aprendo.
"Lupus in fabula." disse James sorridendo.
Nella pasticceria erano entrate Victoire con sua madre e sua sorella cariche di pacchi. La ragazza si senti' osservata e si volto' salutando con un gesto James che la fissava sorridendo, per poi dirigersi verso il loro tavolo.
"Ciao ragazzi!" esclamo verso James e Teddy "Buon giorno anche a voi signor Black e signor Lupin."
"Oh dammi pure del tu." disse Remus alzandosi galantemente per salutare la ragazza.
"Si'. Chiamalo pure papa' se preferisci." aggiunse Sirius sottovoce sorridendo sornione e beccandosi un'occhiata fra il sorpreso ed il divertito da James. Teddy si ostinava a tenere la testa bassa. I suoi capelli erano ancora ostinatamente rosso pomodoro. Victoire se ne accorse. "Teddy che hai oggi? Non ti senti bene per caso?" chiese preoccupata.
Teddy alzo' la testa lanciando uno sguardo omicida ai due Black per poi fissare la ragazza con un sorriso. "Niente Vic. Non ti preoccupare."
La ragazza, che nel frattempo aveva preso posto sulla panca fra James e Teddy, si rivolse a James. "Allora James: hai gia' comperato un regalo a Gemma?" domando' curiosa. James estrasse ammiccante il pacchettino di carta dorata della gioielleria.
"Oh! Chissa' come sara' felice! Hai veramente avuto una bellissima idea." cinguetto' la ragazza. "Anche a me piacerebbe ricevere un gioiellino dal mio ragazzo per natale." aggiunse poi con aria sognante.
A quell'affermazione di Victoire, Sirius sorrise e le domando' "Perche' non dovrebbe. Il tuo ragazzo sarebbe veramente uno stupido se non ti facesse un bel regalo."
La ragazza abbasso' la testa arrossendo prima di sussurrare "Io non ho il ragazzo.". Nessuno fece in tempo a replicare a quell'affermazione di Vic, perche' Fleur la chiamo' per uscire. "Beh. Vi devo salutare. Ci vediamo." disse prima di andarsene.
Teddy riprese a respirare ed alzo' lo sguardo. I tre lo stavano fissando. "Che c'e'?" domando' quasi scocciato.
Remus si scambio' un occhiata con Sirius e poi si sporse verso il figlio. "Io e te dovremmo parlare."
Teddy fece un gesto con la mano come per interrompere suo padre. "Se devi farmi un discorso da padre a figlio sul sesso, stai tranquillo: ne so gia' abbastanza."
Remus alzo' le sopracciglia con aria sorpresa. "Ma come?"
"Ma cosa hai capito papa'! Credo di aver assistito per sbaglio al concepimento di Cassy quella volta in cui James mi ha trascinato nell'ufficio di Lucy ad Hogwarts."
"Ah! Quella volta." Remus lancio' un'occhiataccia a Sirius. "Io pero' non intendevo questo. A quello ci arriverai con il tempo. Io parlavo di corteggiare le ragazze."
"Moony tu sei troppo romantico." intervenne Sirius. Remus lo zitti' con un gesto della mano prima di rivolgersi nuovamente a suo figlio. "Perche' non chiedi a Victoire di uscire. Potresti invitarla al ballo di fine anno."
"Gia' prima che lo faccia JamSi." aggiunse James.
"Uhm e' sua cugina pero'." intervenne Sirius.
Remus lancio' un'altra occhiata omicida ai due Black. "Piantatela per favore." poi riprese "Secondo me tu le piaci."
"Dici?" domando' il ragazzo.
"Senti Teddy" intervenne James scrollando l'amico sulla sedia. "E' ancora li' fuori." gli disse prendendogli la testa e girandogliela verso la finestra. "Vai da lei e dille che ti piace e vedi come reagisce. Dimostra a questi due che hai le palle." disse indicando Remus e Sirius e nel contempo alzando Teddy di peso dalla sedia e scagliandolo fuori dal locale.
Il ragazzo si guardo' intorno un po' spaesato e poi si diresse verso Victoire. La invito' a seguirlo lontano da sua madre e da sua sorella e, dopo aver cambiato colore almeno tre volte, le sussurro' qualcosa. La ragazza, dapprima, parve non capire la domanda di Teddy, ma poi gli lancio' le braccia al collo e gli stampo' un bacio a fior di labbra.
"Sta sorridendo come un imbecille." disse James che era con la faccia appiccicata al vetro della pasticceria e suo padre e Remus praticamente sulle spalle, per godersi la reazione della ragazza alla proposta di Teddy. "Ahia pa'. Mi stai per rompere una spalla."
"Oh scusami cucciolo." rispose Sirius facendo ancora piu' peso sulla spalla del figlio.
"Non e' bello pero' che lo stiamo spiando." Remus sembrava leggermente perplesso. "Pero' sono felice per lui." aggiunse poi orgoglioso.
Teddy rientro' nel locale sorridendo come un ebete e si accomodo' di nuovo al tavolo, dove i tre avevano miracolosamente ripreso posto prima di farsi beccare.
"Mi sa che dovremmo ritornare in quella gioielleria." disse con aria sognante.
"Ah si'?" domando' James facendo finta di niente.
"Ho la ragazza anch'io adesso." aggiunse tutto contento.
"E a quando le nozze?" domando' ancora James sarcastico.
"Non correre Jami. Devo ancora diplomarmi."
"Sono felice per te figliolo." disse Remus commosso.
"Oh! Pero' mi raccomando una cosa." intervenne Sirius serio. Lo guardarono tutti con aria interrogativa "Non fare come tuo padre. Vedi di perdere la verginita' prima dei trentacinque anni." Remus gli lancio' una botta sulla testa e James e Teddy si piegarono sul tavolo dal ridere.

La vigilia di Natale era arrivata e con essa la frenesia dell'attesa. Lucy e Dora erano in cucina a preparare la cena.
Remus, Sirius e i ragazzi, invece, erano nel salone ad addobbare l'albero.
"Sirius! Ma non puoi appendere le palline all'albero come tutte le persone normali?" disse Remus stizzito mentre schivava una grossa sfera rossa volante. Sirius era sdraiato sul divano e faceva svolazzare gli addobbi dalla scatola direttamente sull'albero con la bachetta. "Attento a non chinarti Moony. Arriva il puntale." sghignazzo' poi perfido.
Cassy, intanto, sfrecciava giu' per la scala con la sua piccola scopa volante appendendo i festoni dorati. James fingeva di reggere la scala su cui era appollaiata Gemma ad appendere decorazioni e le sbirciava senza imbarazzo sotto alla gonna. Ma il piu' patetico era Teddy che, con aria sognante, continuava a rimirare il pacchettino con la collanina per Victoire.
"Se continui cosi' lo sciuperai prima di darglielo quel regalo." James lo riporto' alla realta'.
La voce di Lucy arrivo' dalle cucine. "Tutti a prepararsi che fra un'ora si cena." intimo'. Il gruppo in salotto si riscosse. James afferro' al volo Gemma che stava cadendo dalla scala. Sirius lancio' con un incantesimo le ultime decorazioni sull'albero ed accese le lampadine. Teddy si rimise il pacchettino per Victoire sotto al maglione e si alzo' per dirigersi verso la camera del suo amico. Quella sera la famiglia Lupin era ospite, come ogni anno, a Grimmauld Place e, come sempre, James doveva dividere la camera con il suo migliore amico.
Salirono le scale ed entrarono in camera, spintonandosi come da tradizione, per prender possesso del bagno. Teddy ebbe la meglio e si richiuse la porta alle spalle lasciando James a brontolare in camera "L'anno prossimo te ne vai a passare il Natale a villa conchiglia cosi' avro' il bagno tutto per me."
"Perche' non vai nel bagno di Gemma?" domando' l'altro dal bagno.
"Perche' mia madre mi castra se ci provo. E muoviti!" esclamo' buttandosi sul letto in attesa.
Dopo un'ora erano di nuovo tutti radunati nella sala da pranzo. Fu una cena relativamente tranquilla, seguita dal solito giro di carole natalizie con Remus che suonava il vecchio pianoforte.

La mattina di Natale James e Teddy vennero svegliati da Cassy che saltellava allegramente sui loro letti. "Sveglia! Sveglia! E' allivato Babbo Natale!"
"Prometto che non mi lamentero' piu' di te." disse Teddy a James sbucando da sotto le coperte.
Scesero entrambi in salotto e trovarono gia' tutti riuniti a scartare i regali. Lucy e Dora sfoggiavano gia' le loro collanine e stavano ringraziando i loro mariti. Cassy era praticamente nascosta da una pila enorme di pacchi che stava scartando. James si avvicino' a Gemma e l'abbraccio' per darle il buongiorno. Poi le indico' il pacchettino sotto all'albero "Babbo Natale ha pensato anche a te." le disse dolcemente. La ragazza gli sorrise e scarto' il pacchettino sgranando gli occhi per la sorpresa vedendo la scatolina blu con il gioiello. "E' bellissima James."
"Mi sembrava un po' presto per l'anello di fidanzamento e cosi' ho ripiegato su questa." disse sorridendo e ricevendo un bacio in risposta.
Per pranzo arrivarono anche il resto degli ospiti: Harry e Ginny con i loro figli, Ron ed Hermione con la prole, Molly ed Arthur, ed ovviamente Bill e Fleur con Victoire, Dominique e Loius.
Sirius prese da parte James. "Che ne pensi dello scherzo del vischio stregato?" domando' con aria cospiratoria.
"Penso che e' sempre la solita cosa ma che puo' funzionare." aggiunse l'altro.
"Se ha funizonato con Remus e Dora perche' dovrebbe fallire adesso." E misero in atto il loro diabolico piano dove, ovviamente, incapparono i due novelli piccioncini Teddy e Victoire. James e Gemma parteciparono molto volentieri al bacio sotto al vischio.
"Ehi ragazzo! Vacci piano che sono troppo giovane per diventare nonno!" esclamo' Sirius a James con una punta di orgoglio.
Harry, accanto a lui, ridacchio' divertito. Quello meno divertito di tutti era il piccolo James Sirius che aveva provato a portare Gemma sotto al vischio, ma era stato preceduto da James ed aveva dovuto poi accontentarsi di un'asfissiante Cassy che gli aveva stampato un bavoso bacio direttamente sulla bocca.
"Quella ragazzina promette di essere piuttosto precoce." osservo' Harry rivolto al suo padrino.
"Speriamo di no. Non sono piu' cosi' giovane per poter lanciare fatture dalla finestra a tutti quelli che le si avvicineranno quando crescera'." sospiro' Sirius.
"Ma dai che non sei cosi' vecchio." aggiunse Remus.
"Lo dici per autoconvincerti?" chiese Sirius. Harry, Ron e Bill si misero a ridere.
"Ed io cosa dovrei dire con due figlie femmine?" aggiunse Bill.
"Sei ridotto veramente male tu. Per fortuna che una e' nelle mani del nostro Teddy." disse Harry.
"Se fa come suo padre puoi dormire tranquillo." sottolineo' Sirius.
"Piantala cretino!" sibilo' Remus.
"Siete vecchi ma siete sempre i soliti." aggiunse Harry. Scoppiarono tutti a ridere.

Continua...
   
 
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