Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Tefnuth    11/09/2014    1 recensioni
Eos ed Alec sono due demoni sopravvissuti all'assassinio della loro famiglia da parte di un componente del loro clan. Per poter sopravvivere si nasconderanno tra gli umani che fanno parte di un'equipe scientifica. Ma il pericolo è dietro l'angolo e il rischio è alto non solo per loro ma anche per coloro che gli stanno attorno.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~“Dove diavolo si è andato a cacciare?” esclamò Eos a gran voce, avevano cercato tracce di Gage anche nel grande spiazzo fuori dall’edificio ma non avevano trovato nulla “E’ inutile cercarlo qui, se ha preso la moto sarà andato chissà dove” disse Narlees che rimaneva saldamente al fianco di Eos mentre  Alec invece si era distanziato da loro due per cercare altrove “Dovrà pur esserci qualcosa, una macchia di olio o una bruciatura” pensò a voce alta Eos, non aveva minimamente ascoltato la dottoressa che cercava di stargli dietro senza inciampare.  “Che schifo” gridò improvvisamente Alec coprendosi il naso con entrambe la mani “Cosa succede?” domandò la dottoressa rischiando di cadere su una grossa radice rialzata “Su quest’erba c’è il maledetto odore di quel terribile arnese, bleah” , finalmente Eos si illuminò “Sei grande, adesso potremo seguirne l’odore” disse accovacciandosi vicino alla macchia di erba bruciata “Ma lo fai tu, io non ci voglio rimettere il naso”  “E’ solo odore di benzina, non è acido” “Per il tuo naso che si è avvizzito, ma il mio si è quasi staccato ” Alec si toccò il viso per controllare che il naso ci fosse ancora, Narlees scoppiò a ridere .


Seguendo la scia lasciata dalla moto di Gage, arrivarono alla piana dove l’uomo si era fermato a riposare qualche tempo prima; naturalmente non trovarono nient’altro che l’odore “La pista finisce qua” disse Eos a Narlees che nell’evitare un sasso vide qualcosa a terra “Qua però ci sono delle orme” indicò col dito affusolato. Nel frattempo Alec si era spostato più in là dove l’erba era stata smossa dal corpo di Gage, tuttavia il suo odore non fu l’unico a penetrargli nel naso e anche il gruppo di orme lì vicino gli dava ragione “Ci sono stati dei demoni qua” esclamò mentre Eos notava che la terra vicino ad alcuni alberi era stata smossa come se qualcuno vi avesse scavato una buca e poi l’avesse ricoperta. Gli bastarono pochi secondi per tirar fuori dalla terra i pezzi della moto di Gage: la marmitta, le ruote, il manubrio e poi tutto il resto, anche le pistole “L’unica cosa buona che potessero mai aver fatto gli scagnozzi di Keres” ironizzò Alec sogghignando “Speriamo che non gli abbiano fatto nulla” pregò Narlees temendo fra le mani la marmitta fredda e sporca di terra “Mi preoccupa di più il fatto che lui possa aver avuto tempo di dire tutto a Keres, dopo quello che gli è successo potrebbe anche aver avuto il coraggio di farlo” replicò Eos, vi si poteva leggere un filo di accusa nei confronti del fratello “Non prendertela con me adesso, non posso farci nulla se quello se la fa sotto per nulla” rispose lui “Basta ragazzi, adesso dobbiamo tornare a casa e riflettere sul da farsi. Ormai quello che è stato è stato, non si torna indietro” li interruppe Narlees, le sue parole bastarono a spegnere la fiamma che si era innescata.


Quando venne sbattuto a terra l’intero corpo di Gage urlò dal dolore, per tutto il viaggio il più grosso dei demoni lo aveva tenuto sotto braccio come se fosse stato un sacco di patate incurante di ammortizzare gli scossoni dovuti alla corsa. Il pavimento era semplicemente terra ricoperta di muschio puzzolente; fu un’ombra ad attirare la sua attenzione, l’ombra di una figura seduta su un trono in pietra “Chi è questo moscerino?” la voce dell’entità era profonda e rude, faceva paura “Lo abbiamo trovato in un bosco, sembra uno degli amici di Eos” proferì il demone più anziano “Quel maledetto mi ha dio nuovo messo nei guai” pensò con rabbia Gage, non si accorse che l’entità gli si era avvicinata “Davvero, tu conosci Eos?” gli domandò direttamente, visto dal basso la sua mole sembrava ancora più imponente “Si ma non siamo amici, sia ben chiaro” rispose il soldato alzandosi in piedi “Ma lo conosci” ripeté il gigante  “Mi sembra di averlo appena detto, e so anche dove sta se ti interessa” “ Me lo dici così spontaneamente? Non sai nemmeno perché ti stia chiedendo di lui ”  “ Sono ancora in grado di parlare, significa che tu non sai dove si trovi e mi hanno portato qua proprio per dirtelo” “Ma lo faresti anche se ti dicessi che… io lo cerco per ucciderlo? Ho un piano in mente e mi serve lui o meglio… il suo corpo defunto” aveva pronunciato le ultime parole dopo aver avvicinato il viso a Gage, il suo alito puzzava più di un cadavere in decomposizione “Che strana coincidenza… a me piacerebbe vederlo morto, potrei dirti dove si trova ma ad un prezzo”  “Non dobbiamo ucciderti, lo so. Voi umani siete così attaccati alla vita, tanto dovete morire tutti prima o tardi; non capisco come alcuni possano essere felici di vivere anche più di cento anni in un corpo vecchio e malato”  “Tu intanto dimmi che lo farai, altrimenti è più probabile che Eos e suo fratello ti trovino prima che lo faccia tu” precisò Gage, non gli importava di quello che pensava quel mostro, lui voleva vivere il più a lungo possibile “E sia umano” “Il mio nome è Gage, non dimenticartelo”  “I vostri nomi sono stupidi come la vostra razza, a te basti chiamarmi “signore” non sprecherò fiato per dirti il mio nome” .
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Tefnuth