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Autore: effe_95    13/09/2014    2 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.


84. Non merita perdono.


Nathan stringeva sempre più forte le mani intorno al vestito di Claudia, nascondeva il viso bagnato di lacrime sul suo grembo, soffocava i singhiozzi nel petto.
Claudia aveva il cuore in subbuglio, le batteva nel petto, sembrava sul punto di uscire fuori, di premere sulla pelle per crearsi un varco, con le mani tremanti, prese ad accarezzare i capelli ribelli di Nathan, ma ad un certo punto di fermò, perché non poteva continuare in quel modo. Afferrò le spalle del ragazzo e lo scostò leggermente, allontanandolo dal suo ventre, così che potesse guardarlo negli occhi anche se lui non li mostrava.
<< Nathan basta, ti prego fammi … >>
<< Zitta! Ho detto che non devi dire niente! >> Claudia sobbalzò quando Nathan le afferrò saldamente le braccia e tornò a fissarla con quegli occhi rossi come il fuoco, bagnati dalle lacrime, le guance rigate di pianto e le mani tremanti.
Sentì come se qualcosa dentro di lei si fosse spezzato irrimediabilmente.
Per sempre.
<< Ma io devo dirtelo! Non è come pensi tu Nathan, non lo è! >>
<< Ma cosa credi che io stia pensando? Cos’è questa pretesa di sapere cosa mi passa per la testa? Eh Claudia? Da quand’è che lo fai? Da quando? >>
Claudia non l’aveva mai visto inveire in quel modo contro di lei, non l’aveva mai visto arrivare a quel punto, al punto di rottura, si era spezzato qualcosa anche dentro di lui, il rumore di quei pezzi infranti rimbombava ovunque, ma Claudia non avrebbe più potuto mettere a posto quei frammenti, erano troppo piccoli, erano troppo lontani.
Li aveva provocati lei.
<< Da quando siamo stati insieme per sette anni Nathan! Sette anni! Da quando ho fatto l’amore con te e tu con me, da quando ci siamo svegliati insieme la mattina, da quando abbiamo viaggiato insieme, da quando abbiamo condiviso tutto! >>
Claudia pronunciò quelle parole con la voce stanca e la consapevolezza di non poterle pronunciare davvero, non dopo tutto quello che aveva rotto, non dopo tutto quello che stava distruggendo in quel preciso istante.
Nathan chiuse per un attimo gli occhi, e prima di riaprirli, sospirò profondamente, le lacrime sul suo volto sparirono, e tutto in lui gridò la disperazione e la tristezza che stava provando in quel momento.
La rassegnazione sui suoi tratti.
<< Tu sei l’unica persona che mi conosce così bene, ma sei anche l’unica persone che non mi vuole >> Quelle parole strinsero ancora di più il cuore di Claudia, che trovò spontaneo il gesto di afferrare le mani di quel ragazzo e stringerle tra le sue.
<< L’avevo capito che ti eri allontanata da me per sempre. L’ho capito il giorno in cui ti ho chiesto di sposarmi, l’ho capito perché hai detto no >>
Nathan infilò la mano nella giacca dello smoking e tirò fuori con difficoltà il cofanetto che custodiva quell’anello che Claudia aveva solo visto di sfuggita, il suo cuore protestò a quella vista, stava lottando per non piangere, perché Nathan non meritava di essere umiliato da quelle lacrime così pietose.
<< L’ho tenuto con me tutto il tempo, l’ho tenuto perché oggi volevo farti di nuovo la proposta, perché tu avresti dovuto accettarla per forza! Ma l’unica cosa che hai accettato, è stato lui, sempre lui. Tu mi hai sempre tradito Claudia, ancora prima di farlo davvero >>
Claudia chiuse forte gli occhi e cercò di non piangere con tutta se stessa, ma le lacrime presero a scorrere senza freni, senza controllo, inondarono il suo viso, e ben presto fu costretta a nasconderlo fra le dita sotto lo sguardo senza vita di Nathan, mentre le voci soffocate della festa in lontananza venivano isolate da una barriera invisibile nel quale nessuno aveva accesso se non loro.
<< Non è così! Come hai fatto a non sentirlo? Come hai fatto a non capire che per un po’ io ho amato davvero solo te. Come posso dire di non averti tradito? Mentirei, non volevo farlo, non volevo, ma sono caduta tra le sue braccia senza poterlo evitare e … >>
<< Si che potevi Claudia! Tu potevi, ma non volevi. >>
Claudia rimase lì ferma a guardarlo, a vedere tutti i ricordi scivolare dagli occhi di Nathan, a vedere come lui la stesse già dimenticando, come stesse già iniziando a fare a meno di lei per salvarsi la vita, per continuare a vivere anche dopo.
Si alzò in piedi, lasciandola lì, ma Claudia non aveva ancora finito di parlare con lui, l’avrebbe fatto in eterno pur di non lasciarlo in quel modo, pur di aggiustare le cose, si alzò anche lei, ignorò la fitta di dolore che le attraversò il ventre e lo raggiunse accanto alla ringhiera, dove Nathan si era avvinghiato con le mani.
<< Sono incinta >> Lo disse guardando lontano, su quel panorama bellissimo che non forniva nessun piacere, nessun aiuto, sentì Nathan spostare gli occhi su di lei, stringere più forte la ringhiera << È suo figlio, vero? >> Claudia si chiese più volte in futuro dove Nathan avesse preso il coraggio per porle quella domanda, quanto gli fosse costata.
<< Si. C’è un’ultima cosa che vorrei dirti prima di salutarci. >> Rimase in attesa, ma Nathan non disse nulla, allora parlò e gli raccontò tutto, di come aveva rincontrato Yulian, di come era caduta senza volerlo, di come aveva cercato di tornare da lui senza riuscirci, delle bugie di Yulian, del bambino, di tutto, e Nathan rimase aggrappato alla ringhiera per tutto il tempo senza fiatare. << Ho sempre voluto dirtelo, sempre, ma ero così legata a te, che farlo mi è costato così tanto, ma così tanto, che alla fine hai dovuto scoprirlo in questo modo >>
<< Non giustificarti, quello che mi hai fatto non merita perdono >>
La voce di Nathan uscì strozzata, soffocata dal peso di quelle parole, guardò Claudia negli occhi, e sebbene entrambi avessero perso tutti i sentimenti, non vi trovò rammarico.
<< Non mi giustificherò mai >> Lo disse convinta.
Nathan si staccò finalmente dalla ringhiera, lanciò uno sguardo distratto al ventre di Claudia e poi infilò le mani nelle tasche dei pantaloni.
<< Adesso non ho più niente da dire, o da ascoltare. Cresci bene suo figlio, e seppellisci il nostro. Non nascerà mai. >> Afferrò la custodia con il diamante e la scaraventò oltre la ringhiera con forza, così lontano che presto sparì in lontananza, finendo nei pressi di un bosco ricco di alberi, Claudia l’osservò sparire per sempre.
Si voltò con fretta a guardare Nathan indietreggiare verso le scale, e poi fermarsi al limite del gradino, ripensò a quando l’aveva conosciuto, ripensò che lui quelle scale le stava salendo e non scendendo, ripensò al sorriso che attraversava la sua faccia e non a quell’orrore.
<< Nathan! Grazie mille per tutto quello che hai fatto per me! >>
Nathan non rispose a quelle parole, non le regalò nessun sorriso spensierato, nessun sole ad accarezzarle la pelle, si limitò a fissarla con quei suoi occhi verdi, a regalarle tutti i suoi ricordi per poi lasciarla andare, finalmente andare.
E sparì oltre i gradini.
Quella fu l’ultima volta che Claudia lo vide, l’ultima volta in tutta la sua vita.
 
Quando Yulian la raggiunse, Claudia era ancora appoggiata alla ringhiera.
Gli dava le spalle, aveva i capelli al vento e i boccoli che andavano mano mano sciogliendosi.
Il viso era rivolto verso quel bosco dov’era sparito l’anello, e con lui tutti i ricordi per sempre. Yulian respirò affannosamente, finalmente riprendendo tutto il fiato che aveva perso per arrivare da lei, per tutto il tempo aveva solo avuto paura che Nathan potesse farle qualcosa, ma era stato stupido. Era ovvio che Nathan l’avrebbe ferita, e lei avrebbe ferito lui.
Era inevitabile. L’ affiancò sulla ringhiera dando le spalle al paesaggio, osservando quella sorta di terrazzino con i tavoli spogli e senza illuminazioni, quel luogo sembrava triste.
<< Possiamo andare anche di là se vuoi, stanno tutti ballando un lento, anche tua madre e tuo padre >> Il commentò di Yulian risultò come un sussurro, e siccome Claudia non rispose, lui si girò per guardarla, e ne rimase sorpreso, non stava piangendo, non stava soffocando le lacrime, sorrideva, Claudia sorrideva.
<< È bello questo posto con credi? >> Sussurrò con lo sguardo perso sulle montagne, Yulian la imitò subito dopo, e si girò verso di lei.
<< Molto >> Claudia spostò gli occhi su di lui continuando a sorridergli, e Yulian le afferrò una mano in silenzio, mentre il vento scombinava anche i suoi capelli biondi, rimasero a guardarsi per qualche minuti, accompagnati solo dal silenzio e da quella brezza serale così piacevole. << Francesco e Iliana sono felici? >>
<< Si >> Yulian rispose a quella domanda senza nemmeno pensarci due volte. << E tu? >>
Claudia lo guardò negli occhi e annuì stringendogli ancora di più la mano.
<< Lo sono >>
<< Davvero? >>
<< Davvero >>
Non dissero più niente, e non parlarono di ciò che era successo a Claudia e Nathan, di ciò che era successo, Yulian non gliel’avrebbe mai chiesto, preferiva rimanere all’oscuro e poi la vedeva così serena in quel momento, che gli importava solo che lei gli tenesse la mano esattamente in quel modo. Rimasero presso quella ringhiera per una mezz’oretta, poi decisero di raggiungere il resto degli invitati per non far insospettire né Francesco né Iliana.
La cerimonia si concluse nel migliore dei modi possibili, i due neo sposi avevano un bel sorriso stampato sulle labbra, la gioia negli occhi.
Se ne andarono dispensando baci a tutti, su una macchina un po’ vecchio stile voluta da Iliana, e vederli andare via con quella felicità traboccante da tutti i pori, fece sentire meglio tutti quanti. Claudia, Yulian e Aleksej rientrarono a casa molto tardi, mentre il bambino dormiva già tra le braccia del padre.
Claudia si lasciò cadere pesantemente sul divano togliendosi le scarpe, con la testa che le girava e continue fitte al ventre, rimase stesa per un po’ stringendosi un cuscino al petto, sperando che il calore le attenuasse il dolore. Yulian la raggiunse poco dopo, aveva messo a dormire Aleksej, che nel tentativo di mettergli il pigiama gli aveva tirato un cazzotto in testa, e si lasciò cadere anche lui pesantemente accanto a lei, con la giacca nera dello smoking tra le mani e la camicia bianca sbottonata a metà.
<< Ascolta Yul, devo dirti una cosa >> Commentò Claudia, continuando a guardare il tappeto davanti a lei, Yulian le si avvicinò di più sistemando le gambe stese di lei sulle sue.
<< Cosa? >> Le domandò con voce bassa, accarezzandole i capelli.
<< Promettimi che non ti spaventi >> Yulian non rispose, ma comunque non l’avrebbe fatto mai dopo una frase del genere. << Ho delle fitte al ventre >>
Non appena Claudia ebbe finito di pronunciare l’ultima parola, Yulian aveva già il telefono di casa in mano e stava chiamando l’ambulanza.
<< Yulian! Posa quel telefono, è solo un po’ di stanchezza! >> Sbotto lei tirandosi a sedere, Yulian non ne volle sapere, allora Claudia si alzò in piedi e le sfilò il telefono dalle mani per poi attaccare, lui la guardò malissimo, si sporse sul cellulare che aveva lasciato sul tavoli, me lei lo tirò buttandolo sul divano. Si rannicchiò su di lui, gli mise una delle sue mani sul ventre e chiuse gli occhi.
<< Così va già meglio, stanno passando >> Bisbigliò con gli occhi chiusi, Yulian non sapeva se crederle, ma non disse nulla, e non lo fece, perché poco dopo Claudia si addormentò sulle sue gambe, con quella mano ancora premuta sul ventre silenzioso.
Scaldato dal tepore di suo figlio, anche Yulian si addormentò poco dopo.
 


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Effe_95

Buongiorno a tutti :)
Vi chiedo scusa per il ritardo, ma siccome mi sto preparando per il test d'ingresso all'Università, non ho avuto molto rempo per postare.
Questo capitolo è stato molto duro da scrivere, dovevo fare in modo che tutti i sentimenti di Claudia e Nathan venissero fuori, che fossero chiari, e spero di esserci riuscita. Non so se la reazione di Nath ve l'asprettavate così, se era giusta o no, io ho provato a pensare come mi sarei sentita io.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Grazie mille come sempre.
Alla prossima.
  
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