Film > La Bella e la Bestia
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Autore: telesette    15/09/2014    1 recensioni
Furiosa per il rifiuto di Adam, la perfida principessa Madeleine del casato dei Bleaux ha dato vita ad una nuova maledizione che ha condannato il principe a riassumere le sembianze di una grossa orribile bestia...
Riuscirà Belle a trovare il modo di aiutare il suo amato?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam, Belle, Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Adam/Belle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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Non sapendo dove andare né cosa fare, Belle corse a perdifiato nei corridoi del palazzo, in cerca di un luogo qualsiasi ove potersi rifugiare in silenzio.
Mentre correva, si imbatté per caso in Tockins e Lumière. I due stavano commentando la natura di quei suoni raccapriccianti quando, scorgendo la padroncina Belle in lacrime lungo il corridoio, subito si preoccuparono di domandarle cosa mai le fosse accaduto.

- Mademoiselle, bontà di Dio, che cosa...

Goffo come sempre, nell'attimo in cui Belle passò inavvertitamente a sbattergli contro, Tockins inciampò su sé stesso e ruzzolò all'indietro sul suo prominente fondoschiena. Lumière cercò anch'egli di trattenere la fanciulla ma, nel mentre che Tockins annaspava con le mani a tentoni cercando di restare in equilibrio, si ritrovò preso per il bavero e rovinò addosso al compagno con un grido strozzato.

- Mòn Dièu, signorina non fascia così, si fermi - gemette il povero cerimoniere, cercando di districarsi da sotto le natiche del corpulento maggiordomo.
- Ehi tu, spostati - si lamentò l'altro. - Quello è il mio piede!
- Ti spiascerebbe spostarti tu, sacré bleu? Sei pesgio di un ipopòtamo...
- Come ti permetti, cafone ignorante ?!?
- Mi pèrmeto eccome, vecchio rinscitrullito!
- Ah, questa poi...

E mentre i due si azzuffavano come al solito, una volta raggiunta la porta della sua camera, Belle si buttò a piangere ai piedi del letto.
Non aveva la forza di fare altro: ciò che era appena accaduto ad Adam era terribile, certo se ne rendeva conto, ma le sue parole erano per lei fonte di immenso dolore. Dopo tutto quello che avevano passato insieme, ancora non si fidava di lei; era convinto che lei fosse come tutti gli altri, capace di fermarsi alle apparenze, e non voleva più neppure permetterle di stargli vicino...
Ora che era di nuovo una Bestia, non era cambiato solo nell'aspetto.
Belle stava ancora piangendo, quando Chicco fece timidamente capolino nella sua stanza.

- Belle - fece appena il marmocchio. - Perché sei triste, cos'è successo?

La fanciulla si sollevò a guardarlo commossa, sforzandosi di sorridere.
Caro piccolo Chicco, sempre pieno di buoni pensieri verso tutti. Di tutte le persone amiche al castello, col coraggio della sua incoscienza misto alla sua innocenza di bambino, lui era senza dubbio il migliore.
Subito Chicco si avvicinò all'amica, guardandola attraverso i suoi occhioni preoccupati, allorché Belle gli carezzò teneramente i capelli per tranquillizzarlo.
In quella poi, dopo essere stati pesantemente richiamati all'ordine dalla signora Bric, Lumière e Tockins entrarono a seguito della brava governante per offrire aiuto e conforto alla signorina.

- Mia cara ragazza - cominciò debolmente la governante, sollevando il figlioletto tra le braccia e rivolgendo a Belle uno sguardo colmo di amore materno. - E' successo qualcosa al padrone? Noi non riusciamo a capire...
- Neppure io lo capisco - ammise Belle debolmente. - Comunque sì, qualcosa di terribile dev'essere accaduto per forza... Adam è ridiventato una Bestia!

Nell'udire la spaventosa rivelazione, tutti i presenti ammutolirono sia per lo sgomento che per lo stupore.

- Buon Dio - esalò Tockins con gli occhi sbarrati.
- Ma... ma-ma-ma... Màis non est possìble - fece eco Lumière, balbettando nervosamente.
- Ma come è potuto succedere... e perché?
- Non lo so, signora Bric, non riesco a spiegarmelo nemmeno io... Però è quello che sta succedendo, ed è terribile non sapere che cosa fare!
- Ma la maledizione doveva essere ormai annullata - protestò vivamente Tockins. - Il padrone è cambiato, non è più quello di prima, perché il vostro amore... cioé...

Lumière mise a tacere l'inopportunità del maggiordomo, scrollandolo energicamente per una spalla, non appena colse il luccichìo sconsolato negli occhi di Belle.
Evidentemente qualcosa non quadrava.
Forse l'amore tra lei e Adam non era del tutto sincero, o forse vi erano delle incognite che la fata non aveva menzionato. Tuttavia il fatto che Adam fosse l'unico ad avere riassunto le sembianze dell'incantesimo, mentre tutti gli altri al castello erano rimasti perfettamente normali, lasciava supporre che si trattava di un evento non collegato col precedente.
La domanda era però la stessa: perché?
Perché la maledizione si era abbattuta di nuovo Adam, senza nessuna apparente spiegazione questa volta?

- Posso spiegarvelo io!

Sorpresi dal suono improvviso di quella voce, Belle e gli altri drizzarono le orecchie di scatto.
Fuori della finestra, malgrado il vento fortissimo che ancora imperversava sull'intera valle e sulla foresta circostante, la tempesta pareva essere finalmente scemata. Attraverso i nuvoloni scuri, rischiarando l'aria umida di pioggia, un denso bagliore incantato prese a risplendere fortissimo in direzione della camera di Belle. La fanciulla rimase di stucco, incapace di proferire alcunché, e così anche tutti i presenti. La luce assunse pian piano i contorni di una forma umana distinta, fino a materializzarsi in colei che era realmente, e Belle vide comparire dinanzi a sé una donna di una bellezza incomparabile.
Costei non poteva che essere la fata dell'incantesimo originale, la stessa che Adam aveva incontrato anni addietro, e la rosa incantata che pure stringeva tra le dita sottili non lasciava dubbi sulla sua identità.

- Purtroppo sono arrivata tardi - mormorò la fata gravemente. - Non posso che sentirmi addolorata, per quanto è accaduto...

Lumière, Tockins e anche la signora Bric porsero alla fata il più rispettoso degli inchini, pregandola di intercedere per la sorte del loro padrone. Sfortunatamente però, come la magica donna ebbe modo di spiegare loro, l'attuale trasformazione di Adam era un evento che andava oltre i suoi poteri e la sua volontà.

- Qualcuno ha rubato la mia bacchetta magica - disse. - Una giovane principessa viziata ed egoista, proprio come lo era in passato il vostro principe, e così facendo mi ha sottratto parte del mio potere di mutare e di cambiare aspetto!
- Ma allora... - intervenne Tockins. - C'entra forse con quella... quella "vipera" che è arrivata al castello stamane, quella Madeleine?

La fata annuì.

- Madeleine ha approfittato di un mio momento di distrazione, privandomi così della bacchetta, e adesso sta usando il potere che ha per fare del male a suo piacimento!
- Ma allora - scattò subito Belle, la quale ora cominciava finalmente a comprendere. - Questo significa che Adam...
- Adam è già stato "toccato" dalla bacchetta - sottolineò la fata. - Questo ha creato una sorta di vincolo, rafforzando ulteriormente l'incantesimo che Madeleine ha inteso scagliargli contro, e la natura della mutazione ha impresso in lui un marchio permanente!
- Ma l'incantesimo può essere annullato? - chiese Belle speranzosa.

Silenzio.
Evidentemente, la fata era restìa a rivelare ciò che la fanciulla sperava di non sentirle dire. Sapeva di procurarle un dolore ma, tacendole la verità, di certo non le avrebbe giovato al peso che le opprimeva il cuore. Belle aveva il diritto di sapere, poiché il suo cuore era ancora parte di quello di Adam e viceversa, ma la realtà era assai peggio di quello che tutti si immaginavano.

- Se io non dovessi rientrare in possesso della mia bacchetta magica, così da annullare quello che ha fatto Madeleine, l'energia negativa di quella principessa malvagia farà esplodere lo strumento in mille pezzi... e io, il principe, e tutto quanto in legame con la bacchetta subiremo la stessa sorte! 

( continua )...

   
 
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