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Autore: xmaliksmilk    16/09/2014    3 recensioni
“E lui è…?”, domando indicando il ragazzo.
“Niall, Niall Horan”, lo presenta zio Earl. “È il mio idraulico di fiducia. L’ho chiamato per errore al posto dei pompieri.”
“Ah, capito”, dico rifiutandomi di distogliere lo sguardo dal biondo. “Piacere, Shari Hastings.”
“Il piacere è tutto mio”, esclama Niall sorridendomi e stringendomi la mano.
“Liam Payne”, si intromette il moro.
Che minchia, Liam, non rompere. Sto facendo conoscenza con un gran bel figo di idraulico.
“Piacere”, esclama cordialmente il ragazzo porgendogli la mano.
-
“Quindi se improvvisamente l’impianto idraulico a casa dello zio avesse una serie di guasti, nessuno sospetterebbe di qualcuno in particolare” rifletto ad alta voce “Giusto?”
Liam sembra spaventato. “Cos’hai in mente?”
“Niall Horan.”
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3.
The oven

 
“E lui è…?”, domando indicando il ragazzo.
“Niall, Niall Horan”, lo presenta zio Earl. “È il mio idraulico di fiducia. L’ho chiamato per errore al posto dei pompieri.”
“Ah, capito”, dico rifiutandomi di distogliere lo sguardo dal biondo. “Piacere, Shari Hastings.”
“Il piacere è tutto mio”, esclama Niall sorridendomi e stringendomi la mano.
“Liam Payne”, si intromette il moro.
Che minchia, Liam, non rompere. Sto facendo conoscenza con un gran bel figo di idraulico.
“Piacere”, esclama cordialmente il ragazzo porgendogli la mano.
“Quindi tu fai l’idraulico…”, dico tanto per aprire un discorso.
“Già”, annuisce Niall.
“E… quanti anni hai?”, chiedo.
A occhio e croce gliene darei una ventina.
“Diciannove.”
“Ah…”, dico non sapendo cos’altro aggiungere.
Quindi, riepilogando: gente di diciannove anni che lavora e io che non faccio un cazzo dalla mattina alla sera. Potrei sempre mettermi a fare la bagnina per tutta l’estate, ma sinceramente non mi ci vedo a fare la respirazione bocca a bocca alle vecchiette.
“Aiuto mio padre” spiega il biondo. “Sai, anche lui fa l’idraulico.”
Se non fosse stato così carino, un ‘ma chi te l’ha chiesto?’ ci sarebbe stato tutto.
“Ma chi?”, domanda Liam.
Eh, no però. Io decido di essere gentile una volta tanto e ti ci metti tu a fare il coglione?
“Io, Liam”, gli impedisco di terminare la frase. “Io.”
“Davvero?”, esclama sorpreso.
“Ah – ah.”
“Davvero hai mangiato i croccanti del tuo gatto?”
“Ma cosa…?”, chiedo non capendo.
“Scusa un momento”, dice il moro per poi tirare fuori dall’orecchio un auricolare. 
“Dicevi?”, si riferisce poi a me.
“I-io? Niente di niente”, esclamo gesticolando imbarazzata. 
“Con chi parli?”, chiedo poi indicando l’auricolare che tiene in mano.
“Oh, con la mia prozia”, spiega lui.
“Anche a lei piace il cibo per gatti? È da sposare quella donna!”, si intromette zio Earl attirando i nostri sguardi straniti.
Ed è in momenti come questi che ti chiedi se quando sarai zia diventerai una rincoglionita totale.
“Ma ha ottantacinque anni!”, esclama Liam.
“E allora? Com’è che si dice? L’amore non ha età, giusto?”, ribatte Earl.
“Sì, ma non ha neanche ottantacinque anni”, osservo io.
“La casa è quasi intatta” si intromette un pompiere mostrandoci alcune foto. “Vi basterà comprare un nuovo forno.”
Osservando le foto dell’elettrodomestico completamente andato, una domanda mi sorge spontanea: “Zio?”.
“Sì, Shari?”
Ma tu dove minchia eri mentre l’incendio si divagava per tutta la cucina?”, quasi urlo.
“A godermelo con un sacchetto di popcorn tra le mani, no?”, esclama lui ovvio.
Strabuzzo gli occhi. “Cosa?”
“Scherzavo!”, mi rassicura poi. “Ero immerso nell’olio di jojoba nella vasca da bagno.”
“Olio di jojoba?”
“Certo! Idrata la pelle, non lo sai? Inoltre previene le rughe premature!”, spiega lo zio gesticolando animatamente.
“Ho seri dubbi che le tue rughe siano premature”, sussurro.
“Cosa, piccola?”
“Ehm, niente zio, niente”, balbetto.
Intanto noto che Niall si sta allontanando silenziosamente, così decido di fermarlo. “Dove vai?”
“A casa.”
“Aspetta!”, urlo facendo voltare tutti i pompieri verso di me.
Minchia guaddate?”, sbotto infastidita, così i pompieri tornano beatamente ai cazzi loro.
“Minchia ridi?”, mi riferisco poi a Niall.
“Uhm, niente”, si affretta a dire schiarendosi la voce e volgendo lo sguardo altrove.
“Allora io vado”, si congeda poi il biondo.
“No!”, urlo nuovamente e noto che i pompieri mi volgono sguardi che distolgono in seguito alla mia occhiataccia.
“Cioè, volevo dire… salvaguardiamo gli armadilli rosa!”, dico senza pensare.
“Amo il rosa”, commenta il pompiere che poco prima ci ha mostrato le foto.
“Odio gli armadilli”, mi aggiungo mentre Niall mi guarda stranito.
“Cosa c’è?”, fingo indifferenza.
“Posso andarmene o ti metti a urlare?”, chiede.
Sbuffo. “Minchia, tu sì che sai come mettere le persone a loro agio.”
“Dai, scherzavo!”, si difende il biondo.
“Shari!”, mi chiama mio zio. “Muovi il culo, andiamo a comprare il forno!”
“Senti una cosa…”, comincia Niall. “Posso sapere una cosa?”
“Cosa?”, domando.
“Qual è il tuo nome completo? Cioè, Shari è l’abbreviazione di…?”, mi chiede.
Strabuzzo gli occhi. Nessuno mi aveva mai fatto una domanda simile. “Come sarebbe? Shari è Shari e basta, non c’è nessuna abbreviazione!”
“Quindi il tuo nome completo è Sharon?”, suppone lui.
“Ma parlo egiziano? Cinese? Ostrogoto? Arabo?”
“Ho capito, basta!”, mi interrompe il biondo.
“Io mi chiamo Shari, non Sharon, Sha – ri!”, spiego come se parlassi ad un bambino di cinque anni.
“Ho capito, ma Shari non è l’abbreviazione di…”
“No!”, quasi urlo.
“Va bene, calmati!”, esclama Niall.
Sono calmissima!”, grido.
“Non mi pare”, controbatte il biondo.
“Forse ho esagerato un po’…”, osservo.
“Ma un po’ tanto.”
“Non influire!”
“Va bene, io vado”, esclama.
“No!”, urlo nuovamente.
“Cioè, volevo dire…”, balbetto poi.
“Shari, muoviti! Il forno non si compra da solo!”, mi richiama Earl.
“Ah, sì, ecco! Senti, ti va di venire con noi?”, propongo a Niall.
Mi volge uno sguardo interrogativo.
“Io e mio zio andiamo a comprare un forno nuovo perché, sai, quello vecchio è… sì, ecco, non è più qui con noi… comunque mio zio non ha un gran gusto e io nemmeno a dire la verità, quindi mi chiedevo se tu potessi… accompagnarci”, concludo finalmente il mio monologo.
“Ehm… d’accordo”, annuisce il biondo.
“Aaaaaaah”, urlo mentre Niall mi guarda stranito. “Cioè, volevo dire… bene, andiamo!
E mi incammino verso l’auto dello zio.

“Ma ne sei proprio sicuro?”, domando per l’ennesima volta mentre mi allaccio la cintura.
“Sì, Shari, sì!”, sbotta Earl.
“Ma sei sicuro al cento per cento? Sei sicurissimo? Ma proprio tanto sicuro? Non poco, eh! Tanto! Tantissimo! Allora, sei sicuro?”, blatero.
“Sì, Shari! Sono sicuro di avere la patente!”, esclama lo zio. “… almeno credo.”
“Ecco, lo sapevo! Moriremo tutti! Ti prego, zio, rimaniamo qui, usiamo il forno a microonde!”, lo supplico disperata.
Earl non mi dà ascolto e mette in moto l’auto.
Ho sempre avuto paura di stare in macchina con lui alla guida, sin da piccola. E come se non bastasse, papà mi parlava sempre degli innumerevoli incidenti dello zio, che lui definiva sempre “piccoli ed insignificanti graffi”. Io credo che sia molto più insignificante colui che lo ha fornito di patente – sempre che qualcuno l’abbia fatto.
Ecco, è partito. Come la mia speranza di sopravvivere.

Dopo uno stressante viaggio durato un paio d’ore, ci troviamo in un negozio di elettrodomestici.
“Ehi, che ne dite di questo?”, propone Earl.
“Ehm, zio?”
“Sì, Shari?” risponde l’interpellato.
“Quella è una lavatrice” lo informo.
“Ah.”
“Sì, tesoro, ci vediamo presto” sento intanto Niall parlare al cellulare con una tizia che mi sta sul culo solo perché è soprannominata ‘tesoro’.
“Con chi parlavi?” chiedo irritata una volta che il biondo ha riattaccato.
“Shari, cosa ti ho insegnato?” si intromette Earl con un sorriso comprensivo stampato in volto “Fatti i cazzi tuoi, che campi cent’anni.”
“Tu stanne fuori!” sbraito.
“Allora, dove eravamo rimasti?” mi rivolgo poi a Horan, il quale mi fissa impaurito.
“Con mia…” inizia lui.
“Con chi?, la tua ragazza forse? Tanto lo so che hai una fidanzata, un figo come te non può essere libero.” Minchia, non posso averlo detto davvero. E non posso aver fatto la parte della compagna gelosa… anche perché io e lui non siamo niente. Che sfiga.
Che minchiona.’
Ma tu chi cazzo sei?
Sono Coscienza, idiota.’
Idiota a chi? Sei tu che hai sbagliato storia, minchiona.
Ah, scusa.’
“Grazie per il complimento” mi sorride Niall interrompendo i miei dialoghi mentali “Comunque sono libero e parlavo con mia sorella.”
“Davvero?” domando esaltata “Cioè, volevo dire… pen… ehm, bene.” Ed ecco l’ennesima figura di merda.
“Guarda che non ti mangio mica” mi rassicura il biondo.
Ah, che sollievo… aspetta, cosa? “E questo cosa centra?”.
“Si vede che sei agitata, quindi calmati, non sono un vampiro” continua Niall.
“Io non ho paura dei vampiri” ribatto piccata.
Il biondo si gira per un attimo e quando mi volge nuovamente lo sguardo non posso non notare i lunghi e affilati canini. Occazzo, adesso mi morde e mi uccide. Qui è meglio andare.
“Aaaaaaaaaah!” strillo come un’ossessa prima di iniziare a correre.
Qualche metro dopo mi volto sentendo Niall ridere a più non posso, sputando i canini finti.
“Muori, troio!” urlo.
“Ma tuo nonno!” ribatte “Troio?”
“Sì, troio” ripeto “Hai qualcosa contro la parola troio? Oh, scusami non volevo dire troio. Aspetta, ho davvero detto troio? Ops, l’ho fatto di nuovo, ho ripetuto troio, che è il maschile di troia… troio…”
Basta!” urla Horan “Piantala di dire troio! Oh, no, ho detto troio! No, di nuovo! Aiutami a smettere di dire troio!”
Taci!” sbraito “Io diventerò la signora Horan, il discorso è chiuso.” No. Non posso averlo detto. E poi che minchia penso a lui come a un potenziale marito? Va bene che è un figo, ma… okay, lo ammetto, non trovo obiezioni che stiano in piedi.
Niall mi guarda con gli occhi sbarrati.
“Prendo una pala e mi sotterro viva, ho capito” dico in un sussurro.
“No, aspetta” mi ferma il biondo. Oddio, che emozione! Tra poco mi attirerà a sé, mi dirà di non uccidermi e mi bacerà appassionatamente. The End.
“Che ne dici di questo forno?” propone.
“Ehm, Niall?”
“Sì, Shari?” risponde l’interpellato.
“Quella è una lavastoviglie.”










 
CUPCAKE.
Salve bella gente.(?)
No, okay. come minchia mi permetto di venire qui a scassarvi la minchia dopo quasi due mesi? fatemi quello che volete, sopporterò. *si prepara*
seriamente, scusate. :c
Ma a parte le scuse, gli insulti e le folle armate di fuoco e forconi, che dovrebbero essere infinite, che ne pensate del capitolo? *parla al muro perché tutti se ne sono andati a leggere altre storie*
A me piace abbastanza... il personaggio di Niall vi piace? io sinceramente lo amo, è asdfghj.♥-♥ ho voluto farlo un po' stravagante tipo Shari per non creare un personaggio "perfetto" (perché Horan lo è già abbastanza
♥)
comunque grazie per le recensioni meravigliose... poche ma buone, no? c:


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Baci,
Marty.

 

*lei è Olivia Sanderson (Amanda Seyfried); ho dimenticato di mettervela nel capitolo precedente, sorry.*
   
 
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