Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Elwing Lamath    19/09/2014    3 recensioni
Pillole di vita, pillole di quotidianità ordinaria, ma non troppo. Perché con due come loro nulla può essere scontato o prevedibile, ma è sorprendente quanto il quotidiano assuma il sapore della felicità. Perché ora Arthur e Merlin sono finalmente a casa.
"Tu ed io abbiamo ricordi più lunghi della strada che si perde davanti a noi."
"Andiamo a casa"
[Questa raccolta partecipa alla Challenge “Slice of Life” indetta da areon sul Forum di EFP]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

· • ♦ TWO OF US ♦ • ·

 

Challenge

 

Questa raccolta partecipa alla Challenge “Slice of Life” indetta da areon sul Forum di EFP


NOTE SUL THE: Buongiorno a tutti! Eccomi, come promesso, ad una settimana di distanza col secondo capitolo. Voglio ringraziare tutti coloro che già al primo capitolo hanno inserito questa raccolta tra le seguite, le ricordate o le preferite, e chi l’ha recensita. A tutti voi dedico questo secondo capitolo, nella speranza che riesca a regalarvi un piccolo sorriso, come lo ha regalato a me lasciandosi scrivere.

Questa vuole essere una shot leggera, è stata proprio lei a voler essere così, e non ha voluto transigere. A me piace inserire un  po’ di angst qua e là nelle storie, ma questa gridava dolcezza in ogni lettera, così ho ceduto. Sarà che il the lo associo a momenti di calma e piacevolezza assoluta, magari assaporato in un pomeriggio autunnale che si affaccia a preannunciare i rigori dell’inverno…

Con questo sproloquio finale, vi lascio al capitolo finalmente… Come al solito, le vostre opinioni sono gradite e più che benvenute!

A presto,

Elwing…

 

P.s.: Nota di servizio: la settimana prossima la raccolta verrà aggiornata sabato anziché venerdì, poiché tornerò da Londra (Finalmente vado a Londra!!! *salta spasmodicamente qua e là per la stanza*) venerdì sera, e non avrò accesso al mio computer fino al mattino seguente. Detto questo… Byeee…

 

prompt the

2

Vapore alla cannella


Non appena varcò la soglia di casa, Merlin fu avvolto da un intenso ed inconfondibile aroma di cannella, accompagnato da un rombo metallico tipico di pentolame sbatacchiante, seguito da un tonfo, un rumore di cocci infranti e da qualche imprecazione borbottata a denti stretti. Posò le chiavi sul tavolo del soggiorno e si affacciò sul corridoio incuriosito ed intimorito allo stesso tempo dallo spettacolo che avrebbe potuto presentarsi ai suoi occhi. Una vera e propria cortina di fumo, o meglio, di vapore alla cannella, emerse dalla porta della cucina e gli invase le vie respiratorie. Cercò di farsi strada nella nebbia che aveva permeato la sua povera cucina, e riuscì a distinguere la figura di Arthur che si affannava vicino ai fornelli, sui quali erano distribuite tre pentole di diversa grandezza, più un tegamino brandito in una mano dal re come se fosse una spada, mentre nell’altra, al posto dello scudo, aveva un meraviglioso guantone da forno rosso, con tanto di sonagli natalizi.

“Che diavolo stai combinando?!” Esclamò il mago. Merlin si guardava intorno ancora con il cappotto, la sciarpa e il berretto addosso, scioccato dalla condizione della cucina.

Quasi tutte le ante della credenza erano spalancate, qualcosa di non meglio identificato bolliva sul fuoco emanando quel delizioso profumo di cannella, il suo aroma preferito. I resti frantumati di quelle che dovevano essere state due tazze giacevano sul pavimento, i cocci mezzi calpestati dal re del passato e del futuro in pantofole. L’amata collezione di the di Merlin, fino a mezz’ora prima ordinata ed esposta in fila sulla credenza, era sparsa qua e là sul tavolo, alcuni barattoli aperti, altri addirittura rovesciati, il the bianco cinese che rischiava pericolosamente di mischiarsi con quello nero alla vaniglia. La zuccheriera in bilico sul lavandino, quasi a chiedere pietà, o a tentare il suicidio, il suo contenuto parzialmente rovesciato sul lavello.

Arthur si voltò di scatto verso la voce, cercando di dissipare il vapore alla cannella col guantone, tutto scarmigliato, più in difficoltà di quanto Merlin l’avesse mai visto in situazioni decisamente più difficili. Cercò di ricomporsi:

“Ti stavo preparando un the. Avrebbe dovuto essere pronto al tuo ritorno.” Disse guardandosi attorno con aria colpevole.

Merlin scosse leggermente il capo, ed un sorriso luminoso gli si dipinse sulle labbra e negli occhi.

“Ho letto che in questa nuova Albion prendere il the alle cinque di pomeriggio è una tradizione!” cercò di giustificarsi, abbassando lo sguardo sui cocci disseminati a terra. E Merlin fu certo di non aver mai visto nulla di tanto meravigliosamente dolce in vita sua.

“Sì, forse fino agli anni Cinquanta, o forse per le vecchie incartapecorite che vanno a farsi derubare da Fortnum & Mason.”1 Ridacchiò il mago. Poi, vedendo l’espressione ancora più stranita che aveva assunto Arthur, aggiunse: “Lascia perdere… Ti ringrazio, ma era proprio il caso di far esplodere la cucina?”

“Io… ” balbettò Arthur osservando il disastro che aveva combinato “… questo è... ecco... successo!”2

Merlin si tolse cappotto e berretto, appoggiandoli allo schienale di una sedia, dirigendosi poi ad aprire la finestra, in modo da liberare la stanza da quella nebbia speziata. L’aria frizzante di ottobre entrò fresca e prepotente, mescolandosi deliziosamente con il profumo di cannella.

“Va bene, va bene… ma spiegami perché hai dovuto farlo tu, non potevi aspettare che arrivassi? Sono letteralmente secoli che preparo il the, mentre tu non l’hai fatto nemmeno una volta in vita tua!” Merlin lo rimproverò divertito.

“E’ appunto per questo!” esclamò Arthur, sorprendendo non poco il mago. “Eri tu a fare tutto a Camelot, e continui a fare sempre tutto tu anche ora! Mi sono sempre fatto servire ed accudire, per una volta volevo essere io a prepararti qualcosa! Volevo dimostrare che anche io posso…” si bloccò.

Merlin sorrise: “Se volevi dimostrare di essere in grado di gestire una cucina moderna per preparare un the, anche se in effetti non dovrebbe essere una cosa tanto complicata, non ti preoccupare, imparerai.” gli disse con un tono comprensivo. “Ci vuole tempo per abituarsi ad usare queste diavolerie tecnologiche. E poi…”.

Arthur prese coraggio, interrompendolo: “Volevo dimostrare che anche io sono in grado di prendermi cura di te, come tu hai sempre fatto con me.”

Ammutolirono entrambi, e rimasero a fissarsi per un momento eternamente sospeso sopra i fili del tempo. Gli occhi di Merlin si fecero lucidi quando si mise a ridere di gioia, trascinando anche Arthur nel suo sorriso.

Il mago gli si avvicinò, lo sguardo fisso sul volto del suo re: “Arthur, tu non mi devi dimostrare proprio niente, asino che non sei altro.” Gli disse piano.

L’altro alzò una mano, sfiorandogli la guancia: “Merlin…” Il modo in cui aveva pronunciato il suo nome aveva qualcosa di straordinariamente simile ad una preghiera, ad un incantesimo persino, e Merlin avrebbe giurato di vedere un tremore molto liquido negli occhi di Arthur.

Il mago non poté trattenersi dal sorridere nuovamente, perché il sorriso che Arthur era in grado di far nascere in lui, era qualcosa che assomigliava più ad una forza incontrollabile che si faceva strada spontanea dal centro del petto fino a raggiungere le sue labbra.

Un’ occhiata veloce alla pentola nella quale il the sobbolliva abbandonato e sé stesso: “Va bene, allora. Vogliamo bere questo the?”

Arthur annuì con una linea dolce sulle labbra, apparentemente soddisfatto del risultato complessivo della sua missione. Quindi afferrò la pentola con il guantone da forno e versò il suo contenuto dentro la teiera, emersa miracolosamente illesa da quel campo di battaglia, mentre Merlin recuperava altre due tazze dalla credenza e le disponeva su un vassoio insieme ai biscotti. Arthur guardò prima il vassoio e poi Merlin con il suo tipico ghigno orgoglioso, per  realizzare subito dopo il numero increscioso di vittime che aveva lasciato alle sue spalle nella cucina:

“E questo pasticcio?! Dobbiamo mettere a posto!” esclamò preoccupato all’idea di dover riordinare il tutto.

“Oh, ci penseremo dopo.” Sorrise Merlin. “Ora, vuoi farmi l’onore di portare tu il vassoio fino in veranda?”

“Subito, Sire!” rispose Arthur con tono scherzoso, affrettandosi ad uscire dalla stanza con il vassoio tra le mani.

Merlin lo seguì, ma appena prima di sparire oltre la porta si voltò verso la cucina, facendo brillare i suoi occhi di oro vivo. Ed ecco che i barattoli si rialzarono e formarono una fila ordinata, le tazze frastornate ricomposero i loro cocci disseminati sul pavimento, ed una zuccheriera decisamente indispettita brandì un cucchiaino e incominciò a raccogliere il proprio contenuto sparso sul lavello. 3

 

 

Note al testo:

1 Fortnum & Mason è un department store situato a Picadilly, nel cuore di Londra, tra gli altri, fornitore ufficiale della Casa Reale Inglese, famoso per i suoi prodotti rigorosamente British, su tutti per i suoi the. All'interno vi è anche un elegante sala da the, dove le raffinate(quanto spesso attempate) signore londinesi si ritrovano nel pomeriggio per amene chiaccherate a base della bevanda più amata dagli inglesi. (Forse dopo la birra in realtà... ma su questo sorvoliamo...)

2 In origine sarebbe stata: "That is sort of... happened" Questa frase è presa da un’altra serie della BBC, da un certo consulting detective molto nervoso per l’imminente matrimonio del suo migliore amico, quando decide di destreggiarsi nella delicata arte del piegare tovaglioli a forma di Sidney Opera House. (Cielo, quanto amo Sherlock e le sue stranezze!)

3 Molto probabilmente è superfluo dirvi che la zuccheriera imbronciata è presa dal capolavoro della Disney “La spada nella roccia” (uno dei miei preferiti in assoluto già dalla più tenera età).


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Elwing Lamath