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Autore: Torma    19/09/2014    5 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao lettori superstiti.. Come state?  Siete tornati alla rutine? Io sono ancora in piena sessione di esami quindi è anche per questo che non aggirono con frequenza ma la storia non preoccupati avrà una conclusione, non so se presto o tardi ma non preoccupativi, ogni tanto buttate l'occhio in cerca di aggiornamenti e forse li trovere ;) detto questo vi dedico un capitolo diverso dal solito perchè mi piace esplorare tutte le possiilità..Spero di leggere le vostre recensioni, buona lettura.
A presto -Torma


32.
Pov Johanna
Uno, due, respira. Uno, due, respira. Ancora un km Johanna, un passo dopo l'altro, puoi farcela, devi farcela. Mi ripeto mentalmente queste parole mentre salto l'ennesima pozzanghera della stradina sterrata. E' tutta la mattina che mi alleno, gli Hunger Games non mi coglieranno di certo impreparata, dopo tutto sono una Mason , e come i miei genitori mi ricordavano sempre i Mason non tollerano fallimenti. Vincere, stravincere, essere la prima , la migliore, non lasciare spazio agli altri. Solo unicamente : essere al meglio, il meglio.
Da quando ne ho ricordo i miei genitori hanno preteso l'eccellenza dalla loro unica figlia. Schivo un ramoscello e cerco di mantenere il ritmo, non dovrebbe mancare molto, vedo in lontananza la statua di James Manning e so che tra poco potrò fermarmi. Anche quest' anno i miei genitori mi hanno ricordato che devo mantenere il livello alto per aver maggiori possibilità di entrare in uno dei migliori ospedali universitari del paese e come se non bastasse mia madre mi ha ricordato di gestire al meglio le AXO, questo vuol dire solo una cosa, come presidente devo far si che la mia confraternita risulti la migliore del campus.
Chi sono i miei genitori?Ovviamente: Mr e Mrs Mason. Temuti in tutto il continente.  Incubo dei bambini. Terrore degli adulti. Principalmente medici. Mio padre è un cardiochirurgo, mia madre un'oncologa. Sono tra i migliori dieci del paese e le persone per cui ho deciso di allontanarmi il più possibile da Seattle. Ho vissuto metà della mia vita cercando di assecondare i loro capricci e i loro desideri senza ottenere in cambio nemmeno una briciola dell'affetto sperato. Controllavano tutto,mi stavano facendo soffocare così dopo il diploma la scelta del college non è stata difficile: 3030 miglia da casa, mai migliore decisione era stata presa.
Arrivo alla statua e afferro la caviglia del vecchio James e sgranchisco le gambe con un po' di stretching. Scarico tutto il peso sul polpaccio sinistro e poi su quello destro, mentre ripenso all'ultima conversazione con mia madre. Mi hanno fissato un colloquio con il rettore della Università di Washington per frequentare il loro corso di medicina ma non credo di voler accettare di tornare così vicina al loro controllo. Mia madre non concepisce ancora come io abbia accettato il posto qui a Providence, ma non ci ha messo molto a trovare il modo di controllare il mio operato. Agito la testa a destra e a sinistra per scacciare i pensieri sui miei genitori e torno a concentrarmi sulle scelte che dovrò fare per schierare le ragazze migliori in ogni disciplina. A pranzo Delly e le altre si aspettano che assaggi qualche loro piatto per scegliere più oggettivamente. Everdeen e Undersee mi hanno proprio tolto una spina nel fianco scegliendo l'orienteering , quella schifo di prova non la vuole mai fare nessuno. Annie si è già preso il compito di vincere il mezzo fondo, anche se credo che i Dtau faranno nuotare Finnick e dovremo accontentarci del secondo posto. Clove e Faccia di volpe fanno entrambe parte della squadra di atletica quindi la campestre sarà loro. Sicuramente qualcuna delle secchioncelle di cui non ricordo mai i nomi potrà benissimo partecipare al quizzone. Per quanto riguarda la gara con l'arco spero che Katniss non faccia stupidate, non possiamo permetterci di arrivare ultime, la schiererei anche nel cabaret ma non vorrei far nascere polemiche internamente alla sede, ci sono tante altre brave cantanti. Madge sarà sicuramente il nostro asso nella manica so che era stata ammessa alla Giuliart quindi non avrà problemi a piazzarsi bene nella serata danzante, e non credo che avrà problemi all'asta. Mi incammino verso la sede, ho bisogno di una doccia e devo ancora scegliere una compagna per il beach volley, non voglio caricare Annie di troppi impegni, forse chiederò a Becca anche se meno ci parlo e meglio è.
Deve essere quasi ora di pranzo perchè quando arrivo in sede e apro la porta vengo travolta da odorini irresistibili, faccio una corsa al piano di sopra e mi do una ripulita, la doccia è fredda -Maledizione- il boiler deve essersi rotto un'altra volta! -Stupida casa di 100 anni!- sbraito contro le pareti mentre mi avvolgo con un asciugamano e mi posiziono davanti allo specchio per pettinarmi i capelli, sono cresciuti, la frangetta è troppo lunga e decido di pettinarla all'indietro e infilo tutto in una coda di cavallo non avendo tempo di asciugarli. Sento la voce di Annie che mi chiama -Jojo, le altre ti stanno aspettando- -Arrivo Annie- percorri a grandi passi il corridoio e le scale che portano al secondo piano dove ci sono le stanze delle più "anziane", entro nella mia e infilo un vestito sopra la  biancheria intima verde. Raggiungo il piano inferiore con calma e trovo alcune delle ragazze ancora intente a modificare e aggiustare i loro piatti, mi sento tanto come un giudice di master chef -Portatemi il primo- dico sendendomi accanto alla mia amica che mi sorride. Porta i capelli ramati sciolti mentre il ciuffo è intrecciato sulla frontre formando un tenero cerchietto. Oggi si è pettinata come il giorno in cui ci siamo incontrate la prima volta.
Ho conosciuto Annie durante una visita al campus mentre frequentavo l' ultimo anno di liceo , era una tiepida giornata di fine aprile e soffiava un venticello piacevole che mi accarezzava la pelle , cosa rara a Seattle dove il vento è sinonimo di tempesta, ce ne stavamo tutti compatti dietro lo studente che ci faceva da guida , tutti tranne Annie,lei si distaccava dalle fila senza accorgersene, si perdeva nell'osservare ogni singolo dettaglio, dai fili d'erba alle pietre di rivestimento degli edifici e lo faceva con una tale naturalezza da incantare, se ne stava lì nella sua gonnellina gialla a pois bianchi nella quale aveva infilato una camicetta bianca mentre un cardigan verde le scivolava sulle spalle, era diversa da tutte le altre matricole, me compresa, riusciva a far sentire fuori posto me anche perchè quel giorno mia madre aveva deciso il mio abbigliamento. Pantaloni di lino, mocassini e polo lacoste. La visita stava diventando abbastanza noiosa, ero già convinta prima di oltrepassare il cancello del campus che la Brown sarebbe stata la mia scelta, così mi avvicinai ad Annie che nel frattempo si era inginocchiata a dare da mangiare a uno scoiattolino che purtroppo quando mi sentì arrivare scappo via -Scusa- dissi mortificata -Vuoi un cracker?- mi chiese sollevando gli occhi verdi nella mia direzione con un timido sorriso. E da quel giorno è diventata la mia migliore amica.
 La guardo con la coda mentre assaggia un pezzetto di cheese cake e torno a concentrarmi su il piatto poggiato davanti a me , Annie mugugna soddisfatta ma so benissimo che questa torta non è abbastanza. Jake preparerà sicuramente qualcosa di grandioso. Maledizione! Se non fosse per quella scommessa non sarei così preoccupata, mi scotto la lingua con una zuppa che sono costretta a sputacchiare -Questa è orribile!- sbraito allontanando il piatto, Annie mi lancia uno sguardo di rimprovero e si scusa con Rachel -Sarà per la prossima volta- le dice amorevolmente, sarà una fantastica maestra d'asilo una volta uscita da qui -Jo' non puoi essere più gentile?- sussurrà mentre arrivano altre due piatti -Annie se non troviamo qualcosa di decente sono fregata! Jake me la farà pagare..- ringhio a denti stretti, la mia amica alza il sopracciglio confusa -ho scommesso con lui che certamente li avremmo battuti, ma credo che mi toccherà lavare tutti i suoi vestiti per un mese se qualcuna non mi porta qualcosa di decente... Merda!- inghiottisco a forza un pezzo di tacchino -Ma nessuna qui è in grado di stare dietro ai fornelli?- .
Ho quasi gettato la spugna quando un piatto mi sorprende : mille foglie con crema pasticcera e lamponi. -Mmh .. Questo è squisito - dico mangiandone un altro pezzo - E' il piatto di Delly- mi informa Annie. Solo sentire quel nome mi fa andare di traverso mezzo lampone e inizio a tossire. Delly è la ex fidanzata di Jake.. Si erano lasciati da poco quando ho deciso che sarebbe stato mio. Non voglio che condividano per ore la stessa stanza.. Ma forse è l'unica possibilità di vincere o almeno piazzarci in un posto decente in classifica. -Jojo tutto bene?- -Si, si... Non ti preoccupare- le sorrido falsamente e so benissimo che non ci cascherà, ma fa finta di niente e le sono grata -Abbiamo trovato il nostro chef- ammetto a malincuore - sceglile un'aiutante tra i piatti che almeno erano mangiabili- vado in camera mia-.Mi pulisco la bocca con il tovagliolo e esco dalla stanza.
Io e Jake usciamo insieme dalla fine dell'estate, è iniziato tutto per gioco, mi piaceva e lo volevo, lo volevo aggiungere alla lunga lista delle mie conquiste qui al campus, ma purtroppo le cose non sono andate come avevo previsto e ora dopo mesi di relazione il fatto che Jake non mi abbia ancora detto quelle due parole mi rende vulnerabile.. Sono certa di amarlo dalla notte di capodanno, da quando abbiamo aspettato tutta la notte in piedi a time square l'arrivo dell'anno nuovo, da quando ho capito di non volerlo solo per il suo fisico mozzafiato ma anche per ciò che ci sta sotto, ma il fatto che lui non mi abbia ancora detto quelle parole mi fa pensare che magari io sia caduta nuovamente in errore, sta con me solo per il sesso favoloso? Non sarebbe il primo...
Mi sto arrovellando la testa sdraiata sul letto quando sento bussare alla mia porta. Una testa color carota fa capolino prima che io possa invitarla ad entrare, in silenzio si fa strada nella stanza e si siede nella parte vuota del letto raccogliendo a se le ginocchia e appoggiandoci sopra il mento mentre fissa quegli occhi verde acqua dentro nei mie marroni e la sua purezza mi pervade. Mi sorprende, come solo lei sa fare, sposta lo sguardo verso la foto che incornicia i nostri volti e quello di Finnick e inizia a parlare -Saresti un' ottima cuoca anche tu se ti applicassi- cerca di sdrammatizzare prima di iniziare a snocciolare parole di conforto, un sorriso mi si ferma negli angoli della bocca. Non riesco a spiegarmi come sia possibile che io sia un libro aperto per lei mentre Annie è il mistero della mia vita, non riesco a vedere dentro lei come lei ci riesce con me, ma per lei non è necessario neanche ascoltare una breve spiegazione di quello che mi tormenta . Mi capisce al volo. Vive in un mondo tutto suo ma è sicuramente un cittadino onorario del mio mondo. -Ho detto io per prima a Finnick che lo amavo- dice a bassa voce e sgrano gli occhi non ricordandomi questa versione dei fatti, quasi tutti hanno assistito alla dichiarazione di Finnick durante il nostro primo anno, non si erano parlati per una settimana perchè lui aveva fatto lo scemo con delle zollette di zucchero e della vodka durante una festa e mentre eravamo a lezione di calcolo Finnick ha fatto irruzione nell'aula, è salito sulla cattedra vestito con la sua camicia migliore e dopo aver cercato con lo sguardo Annie aveva iniziato a recitare una poesia -Annie, Amore mio... hai il mio cuore. Per tutta l'eternità.. e se.. se dovessi fare ancora qualcosa che possa ferirti hai il permesso di darlo in pasto alla Mason..ma sappi amore mio che il mio ultimo pensiero andrebbe alle tue labbra. Perchè ho capito, spero di non esserci arrivato troppo tardi..- Annie si era alzata a bocca aperta e lo aveva raggiunto ai piedi della cattedra -Scendi Finnick , non c'è bisogno..- -E' una settimana che mi ignori, non rispondi ai miei messaggi, ti nascondi..Ho bisogno di parlare con te e tu e tutte queste persone ora dovrete ascoltarmi, perché io ho perso la testa per te, non lo capisci? E se non te ne frega niente... qualcuno dovrà aiutarmi a scendere perché soffro di vertigini e se cado di sotto sarà imbarazzante... più di quanto già lo sia. Ma io ti amo più di quanto tu possa immaginare quindi perdonami..- aveva allungato la mano verso di lei mentre il professor Beete aveva smesso di protestate e Annie l'aveva afferta senza un attimo di esitazione ma senza dire nulla, sussurandogli un unico -Okey- a fior li labbra prima che lui potesse baciarla passionalmente davanti alla classe sbigottita.  
Purtroppo io non fui fortunata quanto Annie per quanto riguarda i rapporti personali, fu Gloss a spezzarmi il cuore al mio primo anno e a farmi diventare la Johanna di ora, almeno fino all'arrivo di Jake. Ho sempre avuto un debole per i biondi con un bel faccino.. Tornai a prestare attenzione alla mia amica che aveva finito di parlare e osservava il mio braccialetto di diamanti sul comodino lo presi in mano e glielo porsi -Vuoi provarlo?- scosse energicamente la testa in segno di rifiuto - Certamente un ragazzo che ti fa un regalo del genere prova qualcosa, ne sono sicura- mi sorrise e le sorrisi di ricambio -forse ha solo bisogno di tempo- sospirai infine.
Era strano per me essere così scombussolata a causa di un ragazzo, ma Jake era diverso, non so cosa mi spingesse a essere attratta irrimediabilmente da lui, forse il suo senso dell'umorismo, la leggerezza nei sui gesti la gentilezza che lo accompagna in tutti i luoghi.
Avevo passato l'intero pomeriggio a pensare a lui quindi decisi che era tempo di agire.. e sapevo dove trovarlo mi recai negli spogliatoi della squadra di football e feci irruzione senza nemmeno bussare, alcuni ragazzi sobbalzarono nel vedermi li e cercano di nascondere la loro nudità -Non ti preoccupare Marvel non hai nulla che io non abbia già visto- Gale in un angolo con un asciugamano legato in vita non la smetteva di sghignazzare -Mason è un piacere vederti- mi disse -Hawthorne- feci un inchino con la testa -Jake è nelle docce- sorrisi e lui capi al volo, eravamo più simili di quanto volessimo dire in giro, lascia a terra la borsa e sfilai il vestito da sopra la testa godendo delle loro espressioni stupefatte - Se permettete fuori tutti ora, lo spettacolo è finito!- raccolsero veloci le loro cose e si precipitarono nello spogliatoio accanto. Un po' di sano esibizionismo non guastava nella vita. Entrai nelle docce in silenzio controllando quante fossero occupate e feci uscire due ragazzi solo con uno sguardo. Arrivai alle spalle di Jake indossando ancora la mia biancheria intima e tossii più volte per attirare l'attenzione , ma nulla da fare continuava a insaponarsi canticchiando senza accorgersi di nulla, decisi che se non lo avesse fatto lui i mie ultimi vestiti si sarebbero tolti da soli, feci attenzione a non scivolare sul pavimento bagnato e premetti il mio seno nudo contro la sua schiena e con mia felicità questo sembrò risvegliarlo, -Ciao bell'addormentato- gli sussurrai appena sotto l'orecchio -Eih piccola cosà ci fai qui?- disse senza aspettarsi veramente una risposta perchè si girò di scattò e mi sollevò portando le mie gambe attorno alla sua vita e premendo il suo corpo contro il mio, mi appoggiò al muro freddo e ricoperto di condensa e iniziò a baciarmi con la solita foga che lo contraddistingueva in questi momenti di "azione" -Mi mancavi- sussurai quando staccò le sue labbra dalle mie per prendere fiato, l'acqua calda scorreva su di noi,e mentre bramosamente attendevo le sue labbra capii il motivo di tanta esitazione da parte sua e scoppiai a ridere -Cosa ridi?- bofonchiò Jake imbarazzato - Non sono solito portarmi preservativi nella doccia dello spogliatoio- cercò di giustificarsi, ma io non la smettevo di ridere, era tremendemente tenero , più della metà degli altri ragazzi con cui sono uscita in passato non si sarebbe fatto scrupoli in una situazione del genere, ma Jake era diverso, riappoggia i piedi per terrà con il cuore colmo di gioia e lo baciai dolcemente mentre piacevolmente sentivo la sua erezione sfiorarmi la coscia -Passami la spugna che ti lavo la schiena Mellark!- lo sbeffeggiai -Sei una stupida!- mi disse lasciandomela in testa -E tu di più perchè stai con una stupida..- e poi accadde quello che aspettavo da mesi e mi lasciò letteralmente senza parole -Certo perchè ti amo, Stupida- disse.
  
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