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Autore: Alis_Weasley    19/09/2014    8 recensioni
“Ma certo, vai Granger, ci vediamo dopo, non sentire troppo la mia mancanza!” e le ammiccò.
Lei disse tra se e se qualcosa che somigliava a “stupido” e ancora rossa, girò sui tacchi e scomparve.
A Fred venne da ridere.
Ce ne sarebbero state delle belle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione era stesa sul letto, fissava il soffitto come incantata.
Si era svegliata più presto del solito, senza un motivo in particolare.
Aveva aperto gli occhi e il suo primo pensiero era stato lui, Fred.
Le venne da sorridere automaticamente.
Come biasimarla, chiunque pronunciasse quel nome vi associava un sorriso.
Un po’ di luce filtrava dalla tenda di velluto bianco, e andava a riflettersi sul muro.
Un granello di polvere volteggiava nell’aria, la ragazza lo vedeva in contro luce.
Inevitabilmente paragonò quel piccolo granello a se stessa. Perché in fondo è questo che noi tutti siamo, piccoli granelli di polvere in mezzo a questo gigantesco universo.
Dopo pochi secondi quel piccolo granello venne affiancato da un altro un po’ più grande. Si misero a precipitare lentamente verso il basso, insieme. Formavano spirali, sospinti dalla poca corrente che c’era nella stanza.
Qualsiasi piccolo granello di polvere si sentirebbe solo in questo mondo, ma assieme a qualcun altro diventa tutto più bello.
“E’ ora che io vada a cercare il mio granello di polvere” sussurrò con un sorrisino.
Sollevò la coperta leggera con un veloce movimento della gamba.
Si infilò le pantofole e ancora in pigiama e con i capelli arruffati si diresse in punta di piedi nel dormitorio maschile.
Giunse di fronte alla porta di Fred ed entrò.
I gemelli dormivano in due letti vicini e chiunque li avrebbe confusi.
Ma non lei.
Sollevò leggermente il lenzuolo e vi scivolò dentro.
Fred non si era accorto di nulla e dormiva beatamente.
I capelli rossi gli ricadevano scombinati davanti al volto, le labbra, andavano a formare un sorrisino insolente anche mentre dormiva.
Era bellissimo. Non vi so dire per quanto lo osservò.
Dopo la ragazza gli si strinse leggermente contro e circondandogli la vita con le braccia gli lasciò un lieve bacio sul collo.
Lui schiuse gli occhi e li richiuse immediatamente. Probabilmente un riflesso incondizionato.
Altro bacio, stavolta sulla mascella.
Un mugolio, forse si stava finalmente svegliando!..ma no, si mise il braccio sugli occhi e tornò a dormire.
Hermione sbuffò.
Forse era il caso che lo lasciasse riposare.
Fece per mettere un piede fuori dal lenzuolo, quando qualcosa la fece sobbalzare.
Una mano le aveva afferrato il polso e l’aveva fatta ricadere sul materasso, bhe..non proprio sul materasso, diciamo pure sul petto di Fred, che la guardava malizioso.
“Per merlino! Vuoi farmi prendere un colpo?!” sussurrò stizzita lei.
Lui sorrise, come se si aspettasse quella reazione.
“Buongiorno anche a te!” scherzò.
“Si..” borbottò Hermione.
“Sei carina mentre mi osservi dormire, sai?” le sussurrò all’orecchio il rosso.
“Graz..cosa?! Eri sveglio?!”       
Fred scoppiò a ridere.
“Forse..”
“Tu sei..” iniziò lei, ma lui le tappò la bocca con un bacio.
“Immaturo, insopportabile, stupido..lo so già” le disse a fior di labbra, per poi tornare a baciarla. Hermione sorrise. Era proprio impossibile.
Alcuni minuti dopo, quando si staccarono per riprendere fiato, si sdraiarono vicini, lei accoccolata contro il petto di lui, che dal canto suo le carezzava la schiena, disegnando sulla sue pelle cerchi immaginari.
Fu Fred ad interrompere il silenzio. Come sempre.
“Bhe..la tua vendetta è già finita a quanto vedo..” alludeva a loro due e ai baci che si erano scambiati.
Hermione sembrò ricordarsene in quel momento. Rimase in silenzio per due secondi, due secondi che si rivelarono di troppo quando cercò di riprendere il controllo della situazione.
“Ho deciso di darti un po’ di tregua..solo per ora..sia chiaro..perchè io non ho..ancora…ehm..non ho..” Fred aveva preso ad avvicinarsi sempre di più e annuiva sarcasticamente, invitandola a proseguire il discorso.
Quando furono ad un palmo di distanza, Hermione sbuffò.
“Okay. Hai vinto..”
Fred sembrò convinto e ghignò soddisfatto. Le prese il viso tra le mani per assaporare il bacio della vittoria, chiuse gli occhi, ma invece di incontrare le dolci e tenere labbra della riccia incontrò il cuscino.
Spalancò gli occhi.
Hermione glielo aveva schiaffato in faccia e tra le risate riuscì a dire “Pensavi davvero che ti avrei fatto vincere?”
Scosse la testa divertito, pensando a quanto quella ragazzina fosse fantastica, e mettendosi a ridere anche lui.
Questo momento venne interrotto da un assonnato George Weasley in soli boxer alzatosi dal letto con uno sguardo omicida.
“VOI! Forse non lo sapete, ma c’è gente che dorme a quest’ora! O meglio cerca di dormire..” sibilò puntandogli un dito contro.
Fred si affrettò a coprire gli occhi della fidanzata alla vista del gemello in mutande.
“Scusa George..ma che?! Che fai Freed!” esclamò Hermione.
“Ti evito la vista più brutta della tua vita” rispose ovvio.
“O la più bella” ghignò George.
Dopo quell’affermazione i tre iniziarono una guerra con i cuscini che portò con sé tante risate.
 
La giornata proseguì bene.
Arrivarono puntuali a lezione, grazie ad un passaggio segreto scoperto al terzo anno dai gemelli, ed Hermione nel pomeriggio costrinse tutti a studiare almeno un po’.
Rettifico. La giornata sembrava proseguire bene. Almeno fino alla sera e alla ronda notturna che attendeva Hermione.
A cena i quattro amici erano seduti vicini quando Ginny chiese ad Hermione
“Stasera quindi la prima ronda eh?”
Fred per poco non si strozzò con il succo di zucca.
“Si..” rispose sbrigativa Hermione, non voleva discutere. Ma era troppo tardi.
“Sarai felice” disse cupo Fred.
“Perché dovrei?” rispose a tono lei.
“Passerai tutta la notte con quel tipo..come si chiama? Luke..spero che vi divertiate”.
“Ma di che parli?!”
“Delle occhiate che ti lancia. Ecco di che parlo!”
Detto questo e senza nemmeno darle il tempo di ribattere, si alzò dalla tavolata e si diresse, seguito da George, verso le scale.
“Herm..mi dispiace..” disse Ginny mortificata.
“No Gin, tranquilla, non è colpa tua. Se Fred non si fida di me,è un problema suo. Ora scusa, devo andare..Altrimenti farò tardi.” E si dileguò anche lei, asciugandosi velocemente una lacrima sfuggita al suo controllo.
****
“Ehi!” esclamò il biondo non appena la vide.
“Ciao..” rispose Hermione un po’ a disagio dopo il loro ultimo dialogo in biblioteca. “Luke..io..” iniziò lei, ma lui le fece un cenno con la mano che stava a significare .
“Da dove vogliamo iniziare?” chiese lui, evitando accuratamente l’argomento che tormentava la riccia.
Hermione a quelle parole sorrise. Forse Luke aveva capito che non era il caso.
“Direi dal primo piano”
“Bene, andiamo!” si sorrisero e iniziarono la ronda.
***
“Ma quanto ci mette? Perché non torna? Secondo te è il caso che vada a vedere se va tutto bene?..se..”
“Calmati fratello! E’ fuori da solo 30 minuti!” esclamò George.
Fred faceva avanti e indietro per la Sala Comune come un disperato.
“Se lui la stesse infastidendo?”
“Nah, non credo..e poi Hermione sa difendersi da sola” gli fece notare il gemello.
Fred sembrò tranquillizzarsi.
Si sedette con George sul tappeto rosso oro e mentre il vociare degli alunni più piccoli andava scemando man mano che andavano a dormire, loro si misero a parlare e progettare nuovi scherzi per i Tiri Vispi.
Vennero interrotti un po’ di tempo dopo da Simus, che si sedette accanto a loro.
“Ei ragazzi!” salutò quest’ultimo.
“Ciao Simus” risposero in coro.
“Come va?”
“Bene” rispose George, sicuro che anche il gemello avrebbe risposto così, ma Fred mugugno un “Potrebbe andare meglio”.
Alzò gli occhi al cielo.
“Che succede?” chiese invece Simus.
“Nulla, solo che da un po’ di tempo il nostro Freddie odia, senza alcun motivo particolare, le persone di nome Luke!” sbottò George.
“Il fatto che lui sia con Hermione a quest’ ora della notte diciamo che non mi fa stare molto tranquillo..ecco tutto..” borbottò l’altro.
Simus sbarrò gli occhi.
E i due gemelli lo guardarono incuriositi.
“Luke?  Luke il prefetto?! Anche io sarei preoccupato fossi in lui!” esclamò indicando Fred, che si rizzò a sedere come se lo avessero punto.
 
“Cosa ne sai Simus?” domandò infatti.
 
Hermione e Luke avevano quasi finito la ronda, mancava solo il quinto piano da controllare.
“Bhe..questo è l’ultima” sospirò soddisfatta lei, quando si chiusero alle spalle la porta di un’aula.
“Già..”
“Tutto bene?” Si girò a guardare Luke, erano una decina di minuti che si era fatto taciturno.
Lui la scrutava con quei suoi occhioni grigi.
Quasi potesse leggere dentro di lei.
La ragazza fu costretta ad abbassare lo sguardo.
“Ho..ho qualcosa che non va?” domandò mentre si spostava una ciocca di capelli ricci dietro le orecchie.
“No, anzi..sei bellissima” le sussurrò lui, avvicinandosi a lei.
Un passo avanti del ragazzo, due indietro di Hermione.
Le ricordava quella volta al laghetto della Tana con Fred, con la sola differenza che non si stava divertendo per nulla.
“Sarà meglio che andiamo..” tentò, ma quando cercò di superarlo lui le si piazzò davanti.
“Oppure potremmo rimanere ancora un po’ qui..da soli..non mi dispiace per niente la tua compagnia..”
“N-no..io..devo andare, ma se vuoi tu puoi rimanere..”
“Come mai tutta questa fretta?!” le domandò, afferrandole il polso.
Anche questo gesto le ricordò Fred. Come le aveva stretto il polso quella stessa mattina. E anche in questo caso non potè evitare di notare l’enorme differenza: Fred glielo aveva stretto gentilmente, la stretta di Luke era prepotente, le stava facendo male.
“Devo tornare dal mio ragazzo“ Marcò bene la parola, sperando che quello si intimidisse almeno un po’.
Ma la sua frase non sortì l’effetto sperato, anzi alimentò in Luke, la voglia di affrontare quella sfida.
“Il tuo ragazzo?” la schernì quello.
“SI.” Rispose secca lei, guardandolo negli occhi.
Lui la inchiodò a muro, le braccia sulle spalle di lei, non le permettevano di muoversi.
Hermione cercò di divincolarsi, ma senza ottenere grandi risultati.
“Eppure io questo fantomatico ragazzo, non lo vedo. Tu si?” sghignazzò maligno.
Gli occhi le pizzicavano. Non qui. Non davanti a lui si disse. Cominciava ad avere paura. Paura che Fred non arrivasse per salvarla, come invece sperava.
Fred. Già aveva ragione a non fidarsi di Luke.
“Lasciami!” strepitò lei, mentre lui le afferrava i fianchi.
“Rispondi Hermione. Tu lo vedi il tuo ragazzo? Non mi sembra sia venuto per toglierti dai guai. Evidentemente non gli importa poi così tanto.”
Una lacrima le rigò la guancia bianca.
Stava per rispondergli, o almeno provarci, quando sopragiunse una terza voce.
“A me invece sembra di vederlo.”
“FRED!” esclamò felice come non mai di vederlo.
Era arrivato.
Cercò di liberarsi dalla stretta dell’altro per correre tra le braccia del rosso per stringerlo forte, per chiedergli scusa e dirgli che aveva ragione, ma non ci riuscì. Luke aveva rafforzato la presa, facendo emettere alla ragazza un gemito di dolore.
“Lasciala stare.” La voce di Fred era diversa dal solito, non vi era sarcasmo, non stava scherzando. Non era mai stato così serio.
Impugnava la bacchetta, ma sperava che non gli sarebbe servita.
“Altrimenti?” Lo provocò Luke.
“Altrimenti” sorrise Fred “per puro caso la McGonagall verrà a sapere delle molestie rivolte ad alcune studentesse del terzo, che non hanno avuto il coraggio di denunciarti. Verrai punito, i tuoi genitori, entrambi al ministero ne risentiranno..e inutile dirti che verrai espulso da Hogwarts.” Continuò sicuro.
La sicurezza negli occhi del biondo vacillò, Fred se ne accorse.
Era il momento giusto.
“Expelliarmus!”
Luke finì contro la parete opposta. Hermione che non se lo aspettava sarebbe caduta, se non fosse stato per Fred che l’afferrò.
“Credevo di essere stato chiaro” proseguì Fred “Quando ti ho detto di cercartene un’altra. E te lo ripeto ora. QUESTA E’ GIA’ OCCUPATA, e se osi guardarla un’altra volta, te ne pentirai.”
Prese Hermione per mano e si allontanarono dal quel corridoio, dove un dolorante Luke si contorceva sul pavimento.
 
“Oh..Fred mi dispiace tanto!” singhiozzò lei abbracciandolo forte e nascondendo il volto nell’incavo tra il suo collo e la scapola.
“Ei..tranquilla..l’importante è che il tuo principe azzurro sia arrivato in tempo, no?” disse in tono pomposo, facendola scoppiare a ridere.
Si baciarono dolcemente.
Hermione sorrise tra un bacio e l’altro.
“Fred..”
“Mmmh?”
“Tu sei..”
“Immaturo, insolente, insensibile, stupido..”
“No! Scemo, fammi finire!”
Lui trattenne una risata tra le labbra e mise le mani davanti in segno di resa.
“Sei il mio granello di polvere..”
“Eh?”
La ragazza scosse la testa ridendo, e si fiondò di nuovo sulle sue labbra.
 
   
 
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