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Autore: HelloAutumn_    21/09/2014    2 recensioni
(crossover Percy Jackson, Frozen, le 5 leggende)
(Jelsa, nuova ship)
Elsa aveva capito come affrontare il dolore, la paura, anche l'amore in quei lunghi anni.
Però quando il tuo mondo viene sconvolto e scopri di non essere chi credevi, anche la pace più duratura viene messa alla prova.
Perchè quando parti con l'intenzione di tornare ma l'amore si mette in mezzo niente resta come prima.
Quando dei segreti invisibili vengono a galla le scelte non diventano che più difficili
§§§
Tra amicizie, amori, segreti, battaglie, insicurezze e altro ancora Elsa, con le sue nuove (e semidivine) conoscenze dovrà capire cosa davvero è importante e come affrontare ogni sfida.
§§§
spero vi piaccia la mia prima long!
baci
Tumn
recensite vi prego,ho bisogno di consigli e dritte per migliorare.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Il Sigillo Bianco

Capitolo 3: il viaggio dell’onda

 
 
Elsa aveva gli occhi lucidi. Era al porto, in una zona discreta e curata.
Vicino a lei sostava una barca veloce e abbastanza grande, la quale aspettava solo lei per partire. Anya sorrideva speranzosa verso la servitù mentre saliva con passo gagliardo e vivace.
La regina si voltò verso la sua famiglia. Li avrebbe lasciati soli, di nuovo.         Si fece forza e impresse i loro volti nella mente, non doveva dimenticare.
-Anna, devi essere forte sorellina mia – disse Elsa passando una mano sulla guancia della sorella che la premette sul viso –Voglio vederti felice, stai tranquilla. Tornerò tra alcuni mesi, questo viaggio è importante per Arendelle. – Elsa aveva preferito liquidare il tutto in un banale viaggio d’affari. – Inoltre voglio vedere il mio nuovo nipotino – aggiunse sorridendole dolcemente. Anna ricambiò e invitò Bianca a venire avanti.
Elsa si accucciò, incurante del bellissimo vestito che avrebbe potuto rovinare, e allargò le braccia. Bianca vi si tuffò e abbracciò forte la zia. – Lo facciamo un pupazzo di neve?  - Chiese lei. –Vorrei tanto, ma devo andare...mi mancherai piccola mia. – Disse Elsa ricambiando l’abbraccio.
-Almeno me lo porti un regalo quando torni? – chiese Bianca
- Certo! – rispose Elsa.
-Quello più grosso? Bello bellissimo? – chiese, con gli occhi che luccicavano
-Bianca!! – esclamò Anna, per nulla sorpresa della sua sfacciataggine
-Tutto per il mio piccolo fiocco di neve! – disse Elsa schioccando un bacio sul nasino della bambina.
- Grazie zia! – sorrise sorniona la piccola
Olaf si limitò ad abbracciarla mentre Sven accettò volentieri una carota.
Kristoff le offrì la mano per alzarsi e lei accettò.
-Proteggili, ci sono mali là fuori, pericoli che non immagini. Non permettere che gli accada qualcosa. Mi fido di te...- bisbigliò Elsa attenta a non farsi sentire.
Kristoff la fissò facendole un impercettibile cenno d’assenso col capo.
Elsa prese un respiro e si voltò, poteva farcela.
-Ricorda zia, quello più grosso! – esclamò Bianca saltellando.
Elsa sorrise, Ora era pronta.
§§§
Elsa aprì gli occhi. Intorno a lei era buio, percepiva la coltre di sogni velare il mondo. La stanza era in ombra e la lasciava inquieta.
Sentiva lo sciabordio delle onde sulla nave, il mare che la chiamava, quel mare che aveva inghiottito i suoi genitori.
Poggiò i piedi sul gelido pavimento e si alzò in piedi. Aveva sognato la sua partenza, di nuovo. Erano in viaggio da tempo; forse giorni, forse settimane; Elsa lo ignorava. Aggirò furtiva il letto di Anya che dormiva placida, russando un poco.
Camminò cauta per il corridoio e poggiò distrattamente una mano sul corrimano, coprendolo con arabeschi di brina mentre saliva le scale. Arrivò sul ponte percorrendolo a piccoli passi.
Il cielo era nero come la pece, la notte senza luna. Il mare era vivace, senza essere pericoloso. L’orizzonte una macchia indistinta oltre la leggera nebbia. Si fermò a fissarlo con il volto inespressivo.
 Elsa fece d’istinto un passo avanti, un altro ancora. Si ritrovò in equilibrio su bordo con le mani aggrappate a degli archi di ghiaccio che si mescolavano stranamente in modo perfetto con il resto del paesaggio.
Elsa respirava pesantemente, in quel momento nessuno l’avrebbe sentita.
Respiro... respiro... respiro.
Un nuovo inizio, una nuova occasione.
Un ritorno, si ricordò.
Si sentiva vuota, inspiegabilmente bene; sul bordo dell’imbarcazione, con la camiciola di cristalli azzurri che morbida sbatacchiava nel vento.
Elsa aprì gli occhi dopo interi minuti passati in balìa del vento fresco, aveva il corpo intorpidito e l’alba iniziava a mostrare timida i suoi colori.
La donna indietreggiò, non prima di scorgere nel cielo la sagoma di un ragazzo dai capelli candidi, che indistinta si rifugiava dietro a una nuvola.
§§§
Elsa aveva dormito poche ore prima che la barca arrivasse al porto.
Delorien e Giselle, composti come sempre, avevano presentato a lei e Anya una scorta e le avevano invitate a salire su un cavallo. Elsa aveva preso un bellissimo stallone bianco e marrone, molto docile. Lei era abituata ad andare a cavallo e non aveva avuto problemi. Anya aveva ricevuto un cavallo nero, che la stava facendo disperare e divertire allo stesso tempo.
Le due donne insieme a Giselle, Delorien e i due ragazzi della scorta, Edward e Jonathan stavano viaggiando velocemente attraverso la Francia del nord. Elsa fissava il sentiero davanti a sé mentre Anya aveva gli occhi persi in tutti quei colori e paesaggi incredibilmente differenti rispetto ad Arendelle.
  I prati erano verdi e la rugiada li faceva scintillare, il cielo era terso e l’aria fresca, sebbene sembrasse molto calda alle due norvegesi.
Anya fissava con un sorriso estasiato i colori accesi dei fiori e gli uccelli nel cielo. Uno dei due ragazzi della scorta, Jonathan mi pare, affiancò il suo cavallo a quello della ragazza e visto che Anya non riusciva a prendere un fiore, si sporse da cavallo e ne raccolse uno giallo e arancione; per poi posarlo dietro all’orecchio di lei, che arrossì vistosamente.
Elsa alla scena ridacchiò maliziosa per poi vedere una smorfia divertita di Anya.
Il viaggio proseguì tranquillo tra chiacchere innocue e silenzi placidi.
Ad un certo punto la carovana si arrestò in una zona leggermente boscosa. Edward scese da cavallo e sguainò la spada mentre Jonathan intimava silenzio.
Elsa era inquieta, quel posto non le piaceva. Alzò lentamente un braccio pronta a sferrare un attacco.
Edward camminava piano mentre il fruscio nei cespugli, prima impercettibile, aumentava. Il ragazzo si avvicinava cauto mentre le donne trattenevano il fiato. Per un secondo il tempo sembrò essersi fermato; poi Edward calò pesantemente la spada mentre la creatura colpita emetteva un urlo strozzato. Giselle si portò le mani alla bocca.
-Dracena- sputò Edward mentre puliva la spada con un panno da una sostanza verdognola e della polvere dorata.
-Bene, possiamo ripartire- disse una volta risalito a cavallo. Il gruppo avanzò in una nuvola di polvere.
 

 

Angolino psikki:

Heilaa popolo!
Sorpresi di vedermi? Ecco un nuovo capitolo. Se devo essere sincera non mi piace particolarmente ma di meglio non mi veniva, sorry. Credo che, se capisco come si fa, alla fine la revisionerò.
Premetto dicendo che non sono mai stata in Francia *piange* e non ho idea di come sia, mi scuso con la popolation (sarebbe popolazione ma ammetiamolo detto così è molto + faigo haha)
Ok, come è il capitolo? Elsa che lascia la sua casa e i pensieri senza senso sulla barca. Poi il giro, Anya e Jonathan (Dei quanto li shippo<3) e la dracena polverizzizzata.  
Nel prossimo capitolo si arriva al campo mezzosangue heheheeeeee.
E oraaa ringraziamenti: Sponsor, vi devo la vita!
Grazie alle mie fedelissime vallette recensitrici (coniamo il nome ok Kam?): Kamala_Jackson e VaneFrancyforever.
Grazie a quegli zuccherini delle seguite: _Weasley_, VaneFrancyforever, Poseidonson97, Notalovesong98, lunadelpassato, ludmy610, Kamala_Jackson, Fred Halliwell, Deadly special, Darck_Angel, Amy e Blaze e 2000fb.
Adorazione infinita per le 4 (dico 4!!) preferite: Anima Ribelle, GretaBho, Krista Kane e noe_cucciola  *crea uno spettacolo pirotecnico con Vic come tema*
Grazie grazie e ancora graziee
Detto questo smammo non prima di chiedervi una recensioncina, ho davvero bisogno di pareri per migliorare!
Ok emigro nel paese dei broccolini caramellati.
Ciaoooo
tumn
 
 
   
 
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