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Autore: Sophie_Carlisle    21/09/2014    1 recensioni
AVVISO: STORIA IN CORSO DI REVISIONE!
Capitoli revisionati pubblicati: Capitolo 1; Capitolo 2; Capitolo 3; Capitolo 4; Capitolo 5; Capitolo 6; Capitolo 7; Capitolo 8;Capitolo 9; Capitolo 10.
Sappiamo molto poco della storia tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, anche perché quest'ultima viene menzionata solo nell'ultimo libro e la si vede alla fine dell'ultimo film.Per questo motivo mi sono immaginata la loro storia piena di intrighi, difficoltà e colpi di scena che alla fine farà incontrare questi due giovani sentimentalmente.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, li ho solo presi in prestito per scrivere questa storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Serpeverde | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Purosangue per poco'
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STUPEFICIUM
 
 
-Bene, e ora avete un'ora per tracciare una mappa delle stelle... Cominciate- disse la professoressa Sinistra, l'insegnante di Astronomia, sedendosi ad una cattedra improvvisata nella Torre di Astronomia. Quella sera c'era lezione per Serpeverde e Corvonero nell'osservatorio e per fortuna il cielo era limpido e senza nuvole. Gli studenti erano divisi in coppie, e ogni coppia aveva un diverso schema da tracciare; Astoria e Tracey erano finite insieme, entrambe entusiaste, anche se la bionda non era una cima in quella materia. Tracey prese il telescopio e lo puntò sulle stelle, mentre Astoria si muniva di pergamene, piume e boccettine d'inchiostro.
-Ria, io non ci capisco nulla - bisbigliò Tracey lasciando andare il telescopio per sedersi a terra insieme all'amica.
-Vuoi fare a cambio? - chiese la bruna porgendole una piuma.
Tracey scosse la testa e sbuffò sonoramente: -È inutile, Ria -.
Astoria ridacchiò e puntò la bacchetta in alto : -Vedi quella Stella là? -
La bionda fece un segno d'assenso e posò lo sguardo verso il cielo stellato : -È la Stella Polare, la stella più luminosa nel cielo -
-Ria, a me non sembra - disse Tracey interrompendo l'amica: -quella laggiù sembra più luminosa-
La bruna ridacchiò e dalla sua bacchetta uscirono dei fasci di luce : -Quella non è una stella - disse, indirizzando la luce nel cielo.
L'amica inarcò un sopracciglio e si voltò verso la ragazza : -Come non è una stella? È luminosa, no? -
Astoria scosse la testa e con la bacchetta andò a tracciare delle linee nel cielo: -No, Cey, non è una stella, è un pianeta... Venere - disse, mandando un fascio di luce argentea a cerchiare il puntino luminoso: -Guarda, questa è l'Orsa Maggiore, ma forse la conosci meglio come Grande Carro-.
-Sì, la vedo- disse la bionda con gli occhi luminosi.
-Eccola lì, quella, più in là delle due stelle, Merak e Dubhe, è la Stella Polare- disse con un sorriso a piena faccia.
Tracey era incantata, e i due ragazzi Corvonero accanto a loro ormai seguivano la spiegazione di Astoria.
-Greengrass, il tuo nome deriva dal greco, vero? Astoria vuol dire stella - chiese Stewart Ackerley, seduto proprio di fianco a lei.
Astoria si voltò e sorrise ancora: -Non proprio, Stew -, disse la bruna sorridendo: -Asteria vuol dire stella... I miei genitori hanno apportato una piccola modifica del nome della mia bisnonna-.
Il ragazzo si scambiò uno sguardo con Eleanor Whiles, per poi tornare a seguire la Serpeverde : -Ehm, quindi la Stella Polare è quella lì?- indicò Eleanor.
-Sì, esatto, e se prolungate un po' il Carro, troverete la costellazione dei Gemelli-.
Stewart si era avvicinato alle due e fissava interessato il cielo coperto da fasci di luce provenienti dalla bacchetta di Astoria, mentre Tracey e Eleanor si erano sdraiate di schiena per seguire meglio.
-Sembra un triangolo quell'ammasso di stelle là - commentò Leah Borgin.
-Già, sono più costellazioni? - chiese Skylar Smith, altra compagna Corvonero.
Astoria puntò la bacchetta e tracciò delle linee tra le stelle: -Ecco, questo è il cosiddetto Triangolo Invernale... Ma sta per scomparire dato che siamo alle porte di Marzo...- cominciò la ragazza : -Quello è Sirio o Cane Maggiore; là c'è Procione, o Cane Minore... E Betelgeuse, una spalla di Orione -.
Ormai l'attenzione di tutta la classe era spostata su Astoria e le sue spiegazioni.
-Chi era Orione?- chiese una ragazzina di Corvonero.
Astoria aveva lo sguardo fisso sulle stelle e un sorriso incantevole mentre le osservava : -Era un semidio... - cominciò a raccontare la ragazza : -Un Cacciatore che osò offendere Artemide, la dea della caccia, dicendole che era un essere superiore e in grado di uccidere qualunque animale... La dea, però, indignata, mandò uno scorpione a pungere a morte l'uomo come dimostrazione del contrario-.
Tutti pendevano dalle labbra della ragazza ed erano rapiti dalle sue spiegazioni : -Un'altra leggenda vuole che Orione cercò di rapire Artemide e lei, per impedirlo, creò una spaccatura nel terreno da cui uscì uno scorpione che uccise il bell'uomo... E così venne trasformato in costellazione, insieme allo scorpione che lo aveva punto... Sono collocati da due parti differenti nel cielo perché così la coda dello scorpione non possa più far del male al cacciatore -.
Mosse la bacchetta in direzione di entrambe le costellazioni, mentre tutti la fissavano: -La morte di Orione lasciò soli i due cani, Sirio e Procione, così Zeus trasportò anche loro in cielo sotto forma di costellazioni, il Cane Maggiore e il Cane Minore... Le costellazioni del Triangolo Invernale -.
Applausi. Erano scoppiati applausi da tutti gli studenti, e finalmente Astoria si ridestò dalle stelle... Non si era accorta di nulla, neanche che tutti gli occhi dei compagni erano puntati su di lei.
-Ben fatto, Astoria, complimenti... Cinquanta punti a Serpeverde - disse la professoressa Sinistra.
Tutti gli studenti verde-argento esultarono di gioia, battendosi il cinque a vicenda e saltellando qua e là. Un comportamento troppo Grifondoro.
Tracey abbracciò Astoria e la sollevò da terra facendola girare su se stessa.: -Grande Ria! La Coppa delle Case è in pugno nostro! -
Appena i ragazzi si furono calmati, la professoressa Sinistra richiamò l'attenzione : -Bene, dato che l'ora è finita potete andare, ma prima ricordatevi di finire la mappa delle stelle... E spero che dopo la più che ottima spiegazione della signorina Greengrass ora sappiate individuare le costellazioni appena studiate... Buona notte a tutti-.
Astoria si attardò un po' per recuperare le sue cose, mentre Tracey riponeva nello zaino il telescopio : -Wow, sei stata grande, Ria -, disse d'un tratto la bionda : -Sai, ora potrebbe cominciare a piacermi l'astronomia... Chissà -.
Entrambe scoppiarono a ridere prima di essere interrotte dalla porta che si apriva. Apparvero sulla soglia Stewart, Eleanor e Skylar.
-Senti, Astoria... Noi ci chiedevamo se ci puoi aiutare con le mappe - disse il ragazzo.
-Sei stata molto gentile a darci una mano a lezione - aggiunse Eleanor, abbozzando un sorriso.
-Oh, beh, se posso fare qualcosa per aiutarvi, lo faccio molto volentieri - disse la bruna al gruppetto di Corvonero che le stavano davanti.
-Sai che sembri proprio una di noi? - disse Stewart.
-In che senso, Stew? - si intromise Tracey.
-Corvonero... Insomma, è davvero intelligente... - disse il ragazzo indicando la ragazza.
-In effetti, il Cappello Parlante era indeciso tra Corvonero e Serpeverde...- disse Astoria.
Tutti la fissarono per un attimo, ma poi le sorrisero: -Strano, di solito quel tipo ascolta i suggerimenti... Saresti stata bene con noi - disse Eleanor.
Astoria sospirò e scosse la testa: -È vero, ma mi piace la mia Casa e ho Tracey- disse stringendo il braccio della bionda che sorrise raggiante.
Stewart, Eleanor e Skylar sorrisero di cuore e le salutarono prima di uscire per tornare in dormitorio.
Anche le due ragazze, appena recuperata la loro roba, scesero le scale a chiocciola della torre e si incamminarono per i Sotterranei.
-Speriamo che Gazza non sia in giro - sussurrò Tracey stringendo il braccio di Astoria.
-Quella gatta è inquietante davvero tanto...-
-Non dirmi che hai paura, Davis - la canzonò scherzosa la bruna.
-Certo che no, Greengrass... I Serpeverde non hanno paura...- disse la bionda imitando la voce di un certo biondino.
-I Malfoy non hanno paura e non sono deboli...- continuò Astoria imitando il ragazzo.
-Già, perché aspetta che mio padre lo venga a sapere! - disse Tracey fingendosi oltraggiata.
-Cos'è, Greengrass, hai la coda di paglia? - lo scimmiottò Astoria.
-Salve, sono Draco Malfoy, sono un viziatissimo cocco di papà, follemente innamorato dei miei untissimi capelli tinti e del mio ego spropositato -
Si guardarono per un attimo e poi scoppiarono in una fragorosa risata.
 
 
 
***
 
 
 
Starnuto. La sala Comune dei Serpeverde era gremita come mai prima d'ora. L'ultima prova del torneo era imminente, e ogni studente si dedicava allo studio sperando di guadagnare più tempo fuori dal buio dei sotterranei.
Starnuto, starnuto.
I professori non avevano mostrato pietà, anticipando gli esami finali e aumentando i compiti, le relazioni e i punti sottratti per ogni minima distrazione... Una vera strage.
Colpi di tosse.
Il calore del caminetto confortava i corpi bagnati dei ragazzi che poco prima erano nel parco, mentre una giornata soleggiata era diventata, in meno di un'ora, grigia e piovosa.
Starnuto e colpo di tosse.
I primi anni erano i più penalizzati, sia per i compiti assegnati che per i vestiti fradici. Avevano avuto l'idea geniale di giocare sulla riva del Lago Nero, finendo bagnati.
Era appena metà pomeriggio, ma la noia era così intensa che la maggior parte dei Serpeverde si era già ritirata nel loro dormitorio, cercando riparo sotto le coperte per sfuggire al freddo.
Starnuto, starnuto e colpi di tosse.
-Ria, sei sicura di stare bene? - chiese un'amica preoccupata.
Colpi di tosse.
-Non lo so, Ce-Ce-Cey... - Starnuto.
Quel giorno non sorrideva ad Astoria. Prima Piton le aveva tolto cinquanta punti per aver fatto cadere la sua piuma, assegnandole anche una punizione per la serata. Poi aveva ottenuto trenta centimetri in più di pergamena sulle Rivolte dei Goblin, cortesia del professor Ruf. Ma la scena cui aveva assistito quella mattina le era rimasta in mente...
 
 
[Flashback]
 
Ritardo come al solito. Per fortuna aveva Difesa Contro le Arti Oscure alla prima ora, il professor Moody non l'avrebbe punita. Troppo strano quel tipo.
Astoria correva, ignorando le chiamate di Tracey e i miagolii di Venus, la sua gatta. La bruna non voleva proprio alzarsi dal letto.
Addio colazione e doccia. Con un incantesimo si sistemò in fretta, ma le occhiaie erano vistose. Cercò di evitare ogni distrazione mentre correva.
Arrivò alla porta della classe e, senza esitare, entrò come un vortice... Oh Dio!
Pansy Parkinson seduta sulla cattedra, gambe penzolanti e camicia completamente sbottonata, stava baciando il collo di Draco Malfoy, a petto nudo e con una cravatta annodata in testa.
Nessuno dei due si era accorto della giovane Greengrass, che restò un attimo interdetta e a bocca aperta... Pansy alzò la testa e la vide, facendo voltare anche Malfoy verso la porta, con il suo ghigno tipico.
-CHE CI FAI QUI, BRUTTA IMPICCIONA!? - urlò la Parkinson con le guance arrossate.
Astoria aprì la bocca varie volte cercando di rispondere, ma non riuscì a proferire parola: -ALLORA? - ringhiò Pansy.
Astoria deglutì : -I-io ho sbagliato c-classe - balbettò la bruna sotto lo sguardo divertito di Malfoy e quello furente della Serpeverde.
-SEI ANCORA LI? VATTENE! - ordinò Pansy, e Astoria uscì in fretta e furia, sbattendo la porta dietro di sé.
[Fine Flashback]
 
 
Starnuto e colpo di tosse.
-Astoria, dovresti andare in infermeria sul serio, guardati la faccia! - disse l'amica, appoggiando il libro di Incantesimi. : -Scotti! - esclamò, mettendole la mano sulla fronte.
In effetti, aveva la fronte molto calda e le girava la testa: -N-no, sto bene... - disse la giovane serpe, rabbrividendo: -Vado a fare un giro, non riesco a concentrarmi -.
Tracey non ebbe il tempo di replicare: l'amica era già scomparsa oltre il muro di pietra.
Astoria si sentiva male, la testa le pulsava e i brividi le percorrevano il corpo. Salì verso la Torre di Astronomia con grande difficoltà.
Le scale sembravano interminabili, e quando finalmente arrivò alla porta della Torre, chiuse gli occhi lasciando che la testa continuasse a girare. Lassù, la situazione non era migliore: la pioggia aveva bagnato tutto il pavimento, e il vento forte la faceva rabbrividire ancora di più.
Si avvicinò al cornicione e vi si appoggiò. La testa le faceva male e la fronte le bruciava; si accasciò a terra, abbracciando le ginocchia e posando la testa su di esse, scossa dai brividi. Gli occhi le si chiudevano e dopo poco si sdraiò su un fianco, sentendo la testa pulsare.
La porta della Torre si aprì di scatto e qualcuno si avvicinò in fretta verso la ragazza tremante... Due braccia forti sollevarono Astoria, semi-cosciente, e in un batter d'occhio si precipitarono giù dalle scale.
 
 
 
***
 
 
 
Astoria si svegliò di colpo, trovandosi in un letto morbido con lenzuola bianche. Non era nella Sala Comune, il luogo era troppo luminoso e aveva finestre enormi. Ci volle qualche secondo per abituarsi, riconoscendo infine l'infermeria della scuola.
Era già stata lì una volta, ma non aveva mai notato quanto fosse luminosa. La luce accecava, così si stropicciò gli occhi, cercando di abituarsi. Si alzò a sedere e spostò leggermente le coperte sulle gambe.
 -Finalmente sveglia, Bella Addormentata - disse una voce alla sua sinistra.
Astoria sobbalzò e sorrise quando si accorse del ragazzo : -Ciao Theodore - lo salutò.
Il ragazzo le diede un sorriso sottile e si avvicinò: -Sai, quando le persone hanno la febbre, dovrebbero starsene a letto. Non andare in giro per le torri a rischiare la pelle - disse Nott, appoggiando una mano sulla sua fronte: -Ora sembra che sia scesa... Ti è andata bene-
Astoria sbadigliò e inclinò la testa: -Hai ragione... Ma come fai a saperlo? -
Theodore alzò le spalle : -La tua amica bionda mi ha praticamente spedito a cercarti. Diceva che non avevi una bella cera... E in effetti, quando sono arrivato alla Torre, eri cianotica -
 -Sì, non ero proprio lucida - ammise.
 -In realtà hai dormito per tre giorni - rivelò Nott.
Astoria spalancò gli occhi e si batté una mano sulla fronte : -Piton mi ucciderà, ne sono sicura -
Il ragazzo sorrise leggermente e si sedette vicino al letto:-Non preoccuparti, ho avvertito io gli insegnanti e mi hanno dato il permesso per assisterti...Quindi tutto apposto- disse noncurante :-Madama Chips ha detto che nelle ore libere posso aiutarla con i pazienti, così ho deciso che tu saresti stata la prima- concluse passandosi una mano tra i capelli castani.
La bruna lo fissò per qualche secondo, ma poi si risvegliò dai suoi pensieri e si mise le mani congiunte in grembo -Perché?-
Il giovane voltò la testa e la guardò :-Un giorno mi piacerebbe diventare Guaritore-.
Astoria ridacchiò e scosse la testa :-No, Theo, intendevo perché l'hai fatto-.
Theodore si alzò dalla sedia e si avvicinò al letto di Astoria: -Non esistono risposte ai 'perché', le domande generano solo altre domande. È inutile, credimi -
-Ma perché? - insistette Astoria.
Il ragazzo si avvicinò ancora e sorrise: -Sei davvero insistente, lo sai? -
-E tu non mi dai nessuna risposta- ribatté leggermente divertita.
Nott rise di cuore: -Non posso risponderti, Astoria. -
La ragazza sbuffò : -Oh, smettila di fare il misterioso -
Theodore sospirò: -Non posso, perdonami -
Astoria roteò gli occhi : -Insomma, ti costa così tanto? Ti prego -
Il volto del ragazzo si rabbuiò: -Ho paura che la risposta possa ferirti -
Poi, con delicatezza, posò le labbra su quelle di Astoria in un bacio casto e dolce. C'era qualcosa di diverso, un'intensità nuova. Entrambi tennero gli occhi chiusi, la mano di Theodore accarezzò dolcemente la guancia di Astoria mentre lei avvolse le braccia intorno al collo di Nott.
-Ehm,ehm-.
I due si separarono, voltandosi verso la porta dell'infermeria, dove un ragazzo era appoggiato allo stipite con le braccia incrociate. Sembrava che ogni volta che accadeva qualcosa di bello, Malfoy dovesse rovinare tutto.
Astoria lo fulminò con lo sguardo e Theodore si mise dritto: -Draco, qual buon vento? -
Malfoy fece una smorfia e guardò l'amico : -Zitto tu, non rivolgermi la parola -
-Hai finito di fare l'antipatico? - chiese Astoria, sedendosi.
Il biondino si avvicinò al letto dell'infermeria mentre Theodore appoggiava le mani sulle spalle di Astoria in modo protettivo : -Dai Greengrass, ancora questa storia che non sono il tuo tipo? Dopo quello che è successo nell'aula? Andiamo, a chi vuoi darla a bere? -
Astoria arrossì leggermente ma non si scompose.
-Draco, finiscila-si intromise Nott.
Malfoy gli scoccò un’occhiataccia e si avvicinò alla ragazza :-Nessuno ti ha chiesto niente traditore, tu non meriti la mia amicizia-
Il moro inarcò le sopracciglia :-Perché ti scaldi tanto con me e Astoria?-.
-Hai una bella faccia tosta sai Nott- sbotto il biondino con le guance arrossate.
Theodore lo guardò di traverso e aggrottò le sopracciglio:-Già, perché sono io quello geloso, giusto? Oppure ho capito male, Draco? -.
In un attimo, entrambi estrassero le bacchette e le puntarono l'uno contro l'altro.
-Malfoy non osare fare un altro passo- gli ringhiò contro la ragazza togliendosi le coperte di dosso e mettendosi in ginocchio sul letto.
Draco le si avvicinò: -Ancora difendi questo imbecille? Merlino Greengrass, ti credevo più intelligente della stupida ragazzina che sembri-
: -Questo è troppo!: - esclamò Astoria, alzandosi in piedi con le guance in fiamme. : -Qual è il problema? Cosa ti dà tanto fastidio? -
-Che tu preferisca questo rammollito alla perfezione- sputò fuori il biondo.
-Spero che non ti stia riferendo a te stesso, perché in quel caso molti avrebbero qualcosa da ridire - ribatté la bruna.
Le guance di Malfoy presero fuoco e si avvicinò alla ragazza, afferrandola per le spalle; Theodore si frappose tra loro. I due ragazzi cominciarono ad azzuffarsi.
Astoria saltò subito giù dal letto e corse nell'ufficio di Madama Chips, spalancò la porta e si avvicinò in fretta alla scrivania.
-Signorina Greengrass, avevo detto al ragazzo di farla riposare, cosa ci fa fuori dal suo letto?!- chiese la donna, indignata.
-Signora, non c'è tempo...Theodore... Malfoy...di là in infermeria -
La donna inarcò un sopracciglio e sbuffò :-Non mi faccia perdere tempo, ho molto da fare -.
-Malfoy e Theodore si stanno picchiando! Deve fare qualcosa-.
La donna scattò subito in piedi -Potevi dirlo prima-.
Entrambe uscirono a corsa ed entrarono in Infermeria, dove due ragazzi si rotolavano sul pavimento e si contorcevano dal dolore, mentre continuavano a sferrarsi pugni e calci.
-Signor Nott, Signor Malfoy smettetela subito! - disse la donna avvicinandosi ai due e tirandoli su per il mantello : -Informerò il professor Piton e spero che sappia darvi la giusta punizione...Dico io, prendersi a pugni...Signorina Greengrass mi porti del cotone-
Astoria corse allo scaffale e prese del cotone e raggiunse la donna che aveva fatto sedere i due ragazzi sul letto.
-Guardatevi, tutti e due...Un comportamento davvero infantile...Farò rapporto anche al Preside...Grazie mia cara, ti spiace aiutarmi? - chiese la donna porgendole un batuffolo di cotone.
Astoria si avvicinò a Theodore e iniziò a tamponare il labbro sanguinante del ragazzo, cercando di fare il più delicatamente possibile per evitare di fargli male.
Malfoy, seduto davanti a Nott, aveva un occhi nero e dei graffi rossi sul collo diafano; faceva smorfie di dolore ad ogni passaggio del cotone sulla sua faccia :-Stia fermo un po' Signor Malfoy...Non faccia tante storia- sbuffò l'infermiera: -La smetta di muoversi!-
-Ma fa male! - si lamentò il biondo.
-Beh, poteva pensarci due volte prima di fare a botte, non le pare? E ora se volete scusarmi devo andare ad avvertire il Professor Silente dell'accaduto. Signorina Greengrass si assicuri che non se ne vadano-.
Malfoy guardò storto Theodore: Astoria gli stava medicando il labbro. Appena ebbe finito si avvicinò a Draco e, inaspettatamente, prese a passare del cotone bagnato sul suo occhio nero, cercando di fare il più piano possibile.
Per un attimo i loro occhi si incrociarono e Draco si trovò perso in quel verde luminoso. Sapeva benissimo quello che le passasse per la testa in quel momento e lui sapeva di aver, ancora una volta, calpestato i piedi alla ragazzina.
Astoria distolse lo sguardo e prese un'ampolla con del liquido giallo, con cui bagnò il cotone, per poi passare ai graffi sul collo.
Malfoy strinse gli occhi dal dolore e girò di scatto la testa dalla parte opposta :-Sta' fermo o è peggio- disse la ragazza con noncuranza.
Draco ghignò e sbuffò: -Chi ti credi di essere per darmi ordini?-.
Astoria alzò lo sguardo e staccò il cotone dalla pelle del ragazzo :-Come vuoi, ma sappi che non sarà colpa mia se quei graffi si infetteranno- disse dirigendosi verso Nott e cominciando a ripulire con cura i graffi che aveva sulle braccia.
-Siete proprio un bel quadretto- disse sarcastico il biondo.
Astoria si voltò di scatto e incrociò le braccia al petto con gli occhi furenti: -Taci Malfoy, non sei proprio nella condizione di dire una sola parola- sibilò la bruna :-Se non lo avessi notato sei stato tu a cominciare-.
Draco si alzò: -Certo, dai la colpa a me. Ti faccio notare, mia cara, che non ero io a baciare quel deficiente -
-Cosa c'entra? Sono libera di fare quello che voglio e tu non puoi impedirmelo - sbraitò la Serpeverde.
Draco si avvicinò ancora : -Nel caso tu te lo sia dimenticato, ti devo sposare, che ti piaccia o no. E siccome sarò il tuo futuro marito, pretendo che non abbia più niente a che fare con questo traditore-
La ragazza lasciò cadere l'ampolla e il cotone, avvicinandosi a Draco con le guance infuocate : -Tu non puoi darmi ordini! Non puoi controllare la mia vita... Non hai nessun diritto di farlo!-
-Posso farlo, mi sposerai e dovrai adattarti alle mie condizioni- urlò il ragazzo: -Lo pretendo -
Le lacrime minacciavano di uscire dagli occhi della ragazza, ma non osavano farsi vedere: -Preferisco finire ad Azkaban piuttosto che essere legata per tutta la vita a un principe viziato come te - gli disse, indurendo lo sguardo. Mi rifiuto- sibilò, poi, alzando il mento.
-Non puoi rifiutarti Astoria, è così...Sarà sempre così- sbraitò il ragazzo.
heodore si alzò, cercando di calmare le acque : -Ragazzi, calmatevi -
Astoria gridò ancora più forte:-NO, NON MI CALMO! Non posso credere che tu possa controllare la mia vita. Sei un egoista!-
Draco si avvicinò ancora: -Levati di mezzo, Nott, o riceverai uno Schiantesimo in pieno petto-
Con un verso stizzito, Astoria si avviò a passo svelto verso la porta dell'Infermeria, uscendo fuori. Il corridoio era gremito di studenti.
Draco la raggiunse in pochi passi e afferrò il suo polso: -Dove credi di andare?-.
La ragazza si voltò per divincolarsi : -MALFOY, LASCIA IL MIO BRACCIO! - gridò, attirando l'attenzione di tutti.
-NO- rispose arrabbiato: -Io e te dobbiamo finire di parlare... Non puoi fare come ti pare-.
Con uno strattone, Astoria si liberò dalla presa del ragazzo: -TU NON PUOI DECIDERE PER ME! È LA MIA VITA E TU NON NE FAI PARTE!-.
-Ancora no, ma presto sarà così. Quindi, cambia atteggiamento - disse Draco, sollevando la voce.
Astoria diventò rossa dalla testa ai piedi e, incurante degli sguardi degli altri studenti, sbraitò:-NON HO ALCUNA INTENZIONE DI SPOSARE UN VIZZIATO COCCO DI PAPA' INNAMORATO DEL SUO EGO SPROPOSITATO!-
Tutti i presenti rimasero sbalorditi, con le mascelle che toccavano il pavimento.
Tracey, con gli occhi sbarrati, Pansy che digrignava i denti e stringeva i pugni, Daphne che si batteva una mano sulla fronte, mentre Zabini, Goyle e Tiger fissavano la scena impietriti.
Malfoy si avvicinò ad Astoria, incrociando le braccia sul petto: -Bene, ora non è più un segreto, vero Astoria?- disse alzando la voce affinché tutti potessero sentire: - Giusto perché tu lo sappia, quest'estate ci sarà la nostra festa di fidanzamento e spero vivamente che questo tuo caratteraccio sia sparito entro allora. Voglio una perfetta signora Malfoy -.
Furiosa, Astoria colpì il biondo con un sonoro schiaffo sulla guancia :- Neanche morta!- sibilò la ragazza, prima di fuggire cacciando indietro le lacrime, seguita da Tracey e Daphne, lasciando tutti a bocca aperta.
   
 
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