Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Inathia Len    22/09/2014    5 recensioni
Utimo anno a Hogwarts di James, Sirius, Remus, Peter, Lily, Severus, Regulus (anche se tecnicamente lui è al sesto anno) e Deirdre Woe. Ma chi è codesta fanciulla? Leggete, leggete…
Leggete per conoscere dell’anno in cui James Potter fece capitolare la bella Lily Evans.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Lily Evans divenne la sorella adottiva di Sirius Black.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Sirius Black sfidò nuovamente la sua famiglia e Regulus Black.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Regulus Black divenne un Mangiamorte e si sposò.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Remus Lupin combatté la sua maledizione.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Peter Minus lottò per essere un degno Malandrino.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Severus Piton cercò di sistemare le cose con Lily.
Leggete per conoscere dell’anno in cui Deirdre Woe entrò nella vita dei fratelli Black.
Ma la storia non si fermerà qua. Si andrà oltre, parlando del “dopo-Hogwarts”, delle tre volte in cui i Potter sfidarono Voldemort, della profezia, della morte da eroe di Regulus, della fine per arrivare all'inizio, a Harry.
EX "Sirius Black il comico (sai che risate)
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Classe 1960'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV MARY

 

Arrivano nell'ufficio di Silente così velocemente che quasi non me ne rendo conto. Edgar ha preso la mia mano, mi ha baciata di nuovo, e poi mi ha trascinata via, nella notte e nei corridoi silenziosi.

Il preside, comunque, non sembra sorpreso di vederci. Forse del fatto che ci stiamo ancora tenendo per mano sì, ma non lo da a vedere. Solo un sorriso impercettibile e un luccichio nuovo negli occhi, ma poi torna serio, le lunghe dita intrecciate sotto il mento.

-Edgar. Signorina McDonald. È un onore la vostra visita a questa ora della notte ma, se non sono indiscreto, non sarebbe stato meglio domani mattina?-

-Preside, mi scusi, ma dovevamo vederla subito. Dovevo, volevo dire dovevo. Mary... ehm... la signorina McDonald...-

-Sono certo che si trovasse per caso sulla sua strada per il mio ufficio- ridacchia Silente, mentre noi ci scambiamo un'occhiata imbarazzata. -Ma torniamo seri. È necessaria la presenza di Minerva? È il capo della Casa di Grifondoro, e la signorina...-

-No, Mary non centra nulla. È qui solo perché l'idea è sua- chiarisce Edgar, riuscendo miracolosamente a non balbettare. -Preside, da qualche tempo a questa parte mi sono trovato ad aiutare alcuni ragazzi con delle "lezioni" in più, di Difesa, di Pozioni... Insomma, quanto potesse essere loro utile una volta finita la scuola. Non che quanto hanno imparato qui sia stato inutile o inconsistente...-

-Tranquillo, Edgar- lo tranquillizza Silente, invitandolo a continuare.

-Ma sono stati i ragazzi stessi ad avere bisogno di una guida. Ma Mary ha ragione. La scuola sta per finire e questa cosa deve continuare. È bella e utile, e risalda i legami tra le Case. Ma fuori dalla scuola può diventare qualcosa di più.-

-Sta proponendo una specie di resistenza?- valuta Silente, leggendo abilmente tra le righe. -È pericoloso, Edgar, molto. E i ragazzi, per quanto pieni di coraggio e volenterosi, sono solo ragazzi.-

-Non è vero!- grido, rendendomi conto solo dopo della gaffe. -Con il dovuto rispetto, signore, non siamo solo ragazzi. Questo mondo è pericoloso. Io l'ho visto cosa c'è là fuori, l'ho vissuto in prima persona, e le assicuro che fa crescere in fretta. Quindi avremo l'aspetto di ragazzi, ma non lo siamo. Non più. E vogliamo essere in prima linea. Io di sicuro e sono certa che anche gli altri sarebbero con me.-

Guardo Edgar e vedo l'orgoglio nel suo sguardo e so di aver fatto bene a parlare. Anche Silente mi osserva con occhi nuovi.

-E chi sarebbero questi altri?- chiede, ora interessato.

-Siamo tutti dell'ultimo anno, maggiorenni e consapevoli. Grifondoro e Tassorosso, di fatto, nessun altro si è unito a noi. Ma sono sicura che lei conosca altra gente, che il gruppo si possa allargare...-

Silente annuisce piano, poi con sempre più convinzione, accarezzandosi la barba e riflettendo.

-Incontriamoci dopo domani qui, magari più presto- aggiunge, facendoci l'occhiolino. -E portate anche i vostri amici. Io scriverò a qualcuno che so potrebbe essere interessato. Sapete, non siete i primi che me ne parlano...-

 

 

 

 

 

 

POV LOGAN

 

Non una parola.

Non una parola né un cenno da quel momento al lago.

Dal bacio.

Ancora, al pensiero, il mio cuore salta qualche battito.

Ma si ferma definitivamente quando penso che Arcturus non mi ha ancora parlato da allora. Nemmeno uno sguardo.

Lo osservo da sopra la spalla, nella sala comune affollata di lunedì sera. È al suo solito tavolo, attorniato da altri ragazzi del sesto e settimo anno, tra i quali riconosco Piton, Nott, Avery, Mulciber, Goyle, Tiger e qualche altro, anche se solo di vista. E poi ci sono la Parkinson e la Greengrass, che gli stanno addosso come api sul miele.

Storco il naso e torno al mio ripasso.

Da solo, come sempre.

Solo che prima la solitudine non mi era mai pesata, non fin quando avevo avuto Arcturus al mio fianco. Quello che non capisco, però, è il perché di quel silenzio. Aveva fatto tutto lui, io non avevo mosso nemmeno un muscolo, per quanto lo avessi sempre desiderato. Era stato Arcturus.

Stringo un pugno, conficcandomi le unghie nel palmo, tornando con la mente a un giorno prima.

Quando un miracolo si era trasformato in tragedia.

Ma poi scuoto la testa, prima che il ricordo diventi troppo reale, prima di sentire di nuovo le sue labbra sulle mie.

Gli lancio un'occhiata, ma mi sta ancora ignorando.

E' stato così anche a cena e nei corridoi e tra una lezione e l'altra. Alla fine ho capito di dover lasciar perdere.

Sbadigliando, chiudo i libri e mi rassegno a un'altra bella serata in compagnia dei miei adorati compagni di stanza.

Ricordo i bei tempi quando ancora mi consideravano qualcuno, quando il nome di mio padre li faceva mormorare di paura e con rispetto. Mentre ora sono uno sporco mezzosangue, rappresento tutto quello contro cui lottiamo e questo solo perché mia madre non è riuscita a tenere le gambe chiuse.

Ovviamente, la fortuna sembra essere sempre al mio fianco, da qualche giorno a questa parte e in dormitorio ci sono già Mulciber e Nott. Non mi ero reso conto del fatto che fossero già saliti.

Carlton è allungato sul suo letto, una bottiglia di Odgen Stravecchio sul comodino e un bicchiere mezzo pieno in mano. Adolphus, invece, sembra essere appena uscito dalla doccia e sta sgocciolando i lunghi capelli rossi proprio sul mio cuscino.

-Ti sarei grato se andassi da qualche altra parte, ad asciugarti- dico gelido, alzando gli occhi al cielo e procedendo ad asciugare il casino che ha fatto con un gesto secco della bacchetta.

-E io ti sarei grato se non respirassi la mia stessa aria- mi scimmiotta lui, mentre quell'altro pirla ridacchia, riempiendosi il bicchiere.

L'entrata di Piton in stanza mi impedisce di finire di progettare nella mia mente l'omicidio di entrambi. Peccato, perché ero già arrivato alla parte in cui nascondevo i corpi. Interrotto sul più bello in pratica.

Dietro di lui scorgo Jonathan Avery, l'unico che rispetto ancora, leggermente.

-Chi è che ha combinato questo casino?- sbotta, entrando, puntando subito lo sguardo accusatore verso Adolphus, il quale alza le mani, come discolpandosi, e poi indica me.

-E' stato il sanguesporco- bercia, mentre l'asciugamano che gli cinge i fianchi scivola per terra.

-Copriti, Nott- ringhia Piton, passando poi oltre per andarsi a buttare sul suo letto.

-Spiegami, Adolphus, come avrebbe potuto Vanderbergen bagnare in giro se sei tu, quello che ha appena fatto la doccia- sospira Jonathan, abbandonandosi a sua volta sul suo letto. -Ah! Lascia perdere. Idiota- aggiunge sottovoce e la mia stima per lui aumenta leggermente. Almeno Avery mi ignora e basta, da quando è scoppiato lo scandalo. Certo, non mi è stato vicino come lo è stato Arcturus, ma è meglio essere ignorati, che presi di mira.

Annuisco leggermente e finisco di asciugare, mentre Nott sparisce di nuovo in bagno.

-Non ringraziarmi, Vanderbergen. Ah, è meglio se scendi in sala comune. Black ha detto che ti aspettava lì.-







Inathia's nook:
chiedo immensamente scusa per aver pubblicato in ritardo, ma sono stata senza computer per tutto il week end....
Comunque eccoci qui, ormai siamo davvero nel clou della storia. L'Ordine sta finalmente per nascere (all'alba del 59esimo capitolo :D) e grazie anche a Mary. Insomma, la si potrebbe amare di più? In fondo, ormai è una futura madre, deve pensare anche al futuro del piccolo... o piccola :D 
Quando alla Vanderblack *si nasconde per evitare gli incudini e gli attaccapanni che le vengono lanciati* ve lo avevo detto che non sarebbe stato così facile... Per quanto riguarda i compagni di stanza di Logan, in settimana pubblicherò anche il loro dream cast, è già praticamente pronto. Comunque sono di fatto personaggi secondari, ma ci sono anche loro.. e poi... i cattivi hanno il loro fascino. Anche se sono un po' stronzi (passatemi il termine...). Diciamo che di loro si parlerà meglio più avanti, quando saranno tutti Mangiamorte.
E.. niente... capitolo di passaggio, ma spero vi sia piaciuto. Ricordo sempre che c'è il gruppo su facebook, per chiunque ne fosse interessato. Contattatemi tranquillamente :D
un bacio e alla settimana prossima

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Inathia Len