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Autore: HelloAutumn_    22/09/2014    3 recensioni
(crossover Percy Jackson, Frozen, le 5 leggende)
(Jelsa, nuova ship)
Elsa aveva capito come affrontare il dolore, la paura, anche l'amore in quei lunghi anni.
Però quando il tuo mondo viene sconvolto e scopri di non essere chi credevi, anche la pace più duratura viene messa alla prova.
Perchè quando parti con l'intenzione di tornare ma l'amore si mette in mezzo niente resta come prima.
Quando dei segreti invisibili vengono a galla le scelte non diventano che più difficili
§§§
Tra amicizie, amori, segreti, battaglie, insicurezze e altro ancora Elsa, con le sue nuove (e semidivine) conoscenze dovrà capire cosa davvero è importante e come affrontare ogni sfida.
§§§
spero vi piaccia la mia prima long!
baci
Tumn
recensite vi prego,ho bisogno di consigli e dritte per migliorare.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Il Sigillo Bianco

Capitolo 4: l’arco di pietra

 
Il gruppo arrivò ad una collinetta uguale a quelle che avevano visto durante il viaggio e i due invitarono gli altri a rallentare. Jonathan saltò giù da cavallo ed Edward lo imitò.
-Siamo quasi arrivati- dissero i due sfilandosi l’elmo. Senza di essi le due ragazze videro finalmente i loro volti. Edward aveva la pelle abbronzata e i lineamenti duri, gli occhi erano castani e fieri, i capelli dritti e corti del medesimo colore. Aveva un’aria forte, da combattente.
 Jonathan invece aveva l’aria furba e allegra, gli occhi verdeazzurro erano vispi e il sorriso gioviale. Aveva i capelli biondo grano, mossi e ingestibili, che gli conferivano un’aria sveglia, quasi eccentrica.
Il biondo porse la mano ad Anya per scendere da cavallo ma la ragazza saltò e gli fece una smorfia divertita una volta atterrata, mentre il ragazzo ridacchiava porgendo le redini ad Edward che aiutava Elsa.
Giselle scese composta e iniziò ad avanzare con leggiadria, sembrava quasi che non toccasse terra. Elsa vide per la prima volta Delorien camminare e lo trovò molto buffo: sgambettava instabile con la schiena storta e i piedi maldestri.
 –Uff- sbuffò –non vi scandalizzerete mica per un po’ di pelo!?- detto questo si sfilò i pantaloni e le scarpe. Elsa non ebbe il tempo di formulare un pensiero coerente che vide degli zoccoli caprini.
-Un satiro! - esclamò Elsa stupita
-Esatto, mia regina- disse Edward – la trovo preparata in mitologia, la maggior parte di noi, prima di arrivare qui, pensava a qualche sciocca superstizione. –
Anya non sembrava per niente scossa dalla cosa, anzi. Iniziò a camminare vivace e decisa verso la collina.
-Hei lentiggini! Aspetta i vecchietti laggiù- esclamò Jonathan indicando Giselle ed Elsa, composte come sempre, Edward con i cavalli e Delorien che saltellava gioioso come un bambino.
La mora in risposta iniziò ad aumentare l’andatura, seguita dal ragazzo, fino ad arrivare ad una corsa verso la cima della collina. Le due donne, rimaste indietro, proseguivano sorridendo alla scena; mentre Delorien raccoglieva il fiore sfuggito dall’acconciatura della ragazza.
Quando finalmente tutti furono arrivati alla cima videro Anya e Jonathan che ridevano come pazzi rotolandosi nell’erba. Quando tutti si furono ricomposti Giselle indicò un arco di pietra lavorata con motivi floreali.
-Campo Mezzosangue- lesse Elsa sicura.
-Hai appena letto il greco antico- disse Delorien gonfiando il petto, come se avesse appena fatto la considerazione più acuta del mondo.
-lo so perfettamente- rispose la regina mentre si sforzava di non ridere –ho studiato greco, latino, francese, inglese, norvegese e italiano da bambina. –
Delorien aveva una faccia talmente buffa e sorpresa, del fatto che la sua frase ad effetto fosse appena stata superata, che Jonathan scoppiò a ridere senza ritegno.
   -Benvenuti, al campo mezzosangue- disse sicuro Edward. Elsa e Anya si sporsero per vedere meglio il paesaggio.
 La zona era ampia e circondata da un bosco molto fitto. Aveva un laghetto solcato da piccole barche e dalle figure di alcune ragazze. Molto territorio era coperto da campi con ogni genere di pianta, dove lavoravano operosi un gran numero di persone. Si potevano scorgere alcune costruzioni in lontananza, una grande casa bianca spiccava contro il verde dell’erba; delle casette erano disposte a semicerchio in una zona trafficata, erano ancora troppo piccole per distinguerle però; si notava un anfiteatro e un’arena.
-Anya, il tuo viaggio finisce qui. – disse Giselle distaccata.
- Cosa? –esclamò Anya gesticolando – Oh andiamo questo posto è grandioso! Si combattono mostri, si duella con la spada e si fanno falò cantando! – disse snocciolando quelle poche cose che avevano permesso a Jonathan di raccontare. – Non mi posso mai divertire! – sbottò mettendo il broncio come Bianca quando faceva i capricci.
- Anya, sei umana, la barriera non ti lascerebbe passare. Mi spiace. - disse Delorien.
-Volete vedere che ci passo?! – esclamò la ragazza, camminando verso l’arco.
-Anya non lo fare – disse Giselle con voce strozzata.
- Certo che lo faccio! Io non sono grassa, sotto questo “coso” ci passo! – esclamò indicando l’arco.
-Ma il campo di forza...-disse Delorien
-Lo sistemo io il campo di forza! – sbottò Anya passando sotto l’arco disinvolta
- Visto!? – disse sorridendo strafottente mimando un inchino
Tutti erano confusi, il primo a riprendersi fu Jonathan che scoppiò a ridere battendo le mani.
-Mi sa che andremo d’accordo tu e io! Eh lentiggini?! – disse tra una risata e l’altra, circondandole con un braccio le spalle; mentre gli altri li fissavano come impietriti.
-Allora andiamo? – chiesero i due
- sei una semidea...- disse Edward
- Me ne farò una ragione, sono orfana da sempre. Non fa differenza se un mio genitore è un dio greco. – disse con una schiettezza che lasciò tutti ammutoliti.
- e ora andiamo c’è un party che ci aspetta! – disse Delorien (il primo a riprendersi).
Il gruppetto non passò inosservato nel campo. Molti ragazzi bisbigliavano al loro passaggio, una regina mezzosangue non arrivava certo tutti i giorni. Le voci correvano e una piccola folla si era radunata vicino alla grande casa bianca. Giselle prima di entrare li fermò tutti.
-Ragazzi, tornate agli allenamenti, forza. Andate, via! – disse secca mentre armeggiava con il velo. Quando lo tolse rivelò una lunga chioma di un azzurro pallidissimo che ricadeva dopo aver ricamato volute delicate nell’aria.
- Che bei capelli- sussurrò Elsa
-Grazie, ora quel velo non serve più. Qui posso essere un’aura senza timore, la foschia dà ancora problemi. – disse lei.
Edward bussò autorevole alla porta della casa mentre gli ultimi curiosi si allontanavano.
Ad aprire fu un uomo sulla trentina, alto con gli occhi nocciola e i capelli biondo ramato. Il viso si aprì in un sorriso.
-Salve, bentornati! Sedetevi, entrate pure; vi riceveranno appena possibile. – disse l’uomo con voce calma.
- Io sono Admeto, il direttore delle attività del campo, è un piacere conoscervi -  disse facendo il baciamano ad Elsa ed Anya.
Admeto fece per parlare ma la porta venne aperta in quel mentre, ne uscì un centauro. La parte inferiore era uno stallone bianco e nella parte superiore era un uomo con una leggera barba castana. Dietro alla possente mole comparve un ragazzo. Non era molto alto, ma comunque superava Elsa di una spanna. Aveva gli occhi grigi e i capelli neri e arricciolati. Aveva lo sguardo furbo e dava l’impressione di un ragazzo divertente e combina guai, malgrado avesse sui venticinque anni.
-...Nella speranza che non accada mai più, ti credo di restare lontano dalla casa di Demetra per un po’...in attesa che si calmino. Mi sono spiegato Thomas? – disse il centauro rivolto al ragazzo
-Certo Chirone! – rispose il ragazzo con tono gaio.
-Chirone...? – disse Elsa
- Ciao! Come mai una ragazza così carina in casa grande? – domandò il ragazzo con un sorriso.
- Thomas! Ti sembra il modo di rivolgerti ad Elsa, la regina di Arendelle? – disse con tono di finto rimprovero Giselle.
- una regina wow! – esclamò Thomas – bene, a questo punto io andrei. È stato un piacere, a presto dolcezze! –
- Non così in fretta, ho appena trovato il lavoro perfetto per un certo figlio di Efesto di mia conoscenza...- disse Chirone sovrastando il ragazzo con la sua mole.
- Avremo tempo per parlare, desidero che tu faccia fare alla regina Elsa un giro del campo; lo stesso vale per la sua accompagnatrice; sempre se per voi va bene- disse rivolgendosi ai ragazzi.
-Va bene Chirone, mi fido del giudizio del più saggio dei centauri. – disse Elsa mentre lo sguardo di Chirone si addolciva.
-Se vuoi Thom, Anya l’accompagno io. – intervenne Jonathan.
- Tu provaci, romanticone, se scegli tu di fare una punizione...- disse Thomas ridendo.
Detto questo tutti si avviarono verso la porta.

 
 

Angolino psikki:

ciauau! M che prava pampina che sono! Ho scritto tutto questo (una pagina e un quarto in più del solito eh!) invece di studiare, quindi se prendo un brutto voto è solo colpa vostra. .
Che ve ne pare? Inizialmente doveva essere la visita di thom (cioè è un figo della malora!!!! <3<3<3) ed elsa al campo ma poi mi sono dilungata su Anya e jonathan (che shipposi<3) e non arrivavo quiindiii al prossimo capitolo.
Come vi sembra? La mia ship shipposa (li ho descritti alla fine eh Kam!), anya che fa la dura (stima profonda sorella!) il campo, Admeto (è un mito greco, il personaggio ha il suo perché, ma lo scoprirete) e quel figo di thom.
Grazie alla valletta recensitrice Kamala_Jackson
E alle seguite: 200fb, Amy e Blaze, Darck_Angel, Deadly special, Fred Halliwell, Kamala_Jackson, ludmy610, lunadelpassato, Notalovesong98, Poseidonson97, VaneFrancyforever e _Weasley_
Tante grazie alle preferite: Anima Ribelle, GretaBho, Kamala_Jackson, Krista Kane e noe_cucciola.
Grazie millemila sponsor!
Detto questo emigro a compitilandia...ciaooo
tumn
   
 
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