Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kimly    27/09/2014    2 recensioni
Gli anni di scuola di Teddy e Victoire.
Le amicizie, le prime cotte, i problemi e gli equivoci che hanno influenzato la loro vita - e le vite di quelli che stavano loro intorno - prima di diventare una coppia.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Teddy/Victorie
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Teddy & Victoire'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo 16

 

Il treno stava per partire e Teddy corse velocemente per raggiungere il binario e prenderlo al volo.

Si era svegliato tardi quella mattina, benché sua nonna l'avesse chiamato più volte dabbasso senza alcun successo.

Si era vestito in fretta e furia, temendo di perdere il treno e l'ultimo anno a Hogwarts, anno che non vedeva l'ora di iniziare, ma anche di finire.

Non sarebbe stato più uno studente, ma avrebbe finalmente affrontato la vita vera.

Era elettrizzato all'idea, ma anche impaurito: non avrebbe più passato ogni attimo della sua giornata con Carson e Kelly, ma

soprattutto avrebbe visto raramente Victoire e questa era la cosa peggiore.

Con questi pensieri Teddy riuscì a salire sul treno e prese a cercare gli amici nei vari scompartimenti.

Quando vide una chioma rossa, sorrise.

-Dominique! Ciao!-

Dominique Weasley, la sorella minore di Victoire, era decisamente più malleabile di lei.

Era simile a Bill quasi quanto Victoire era simile a Fleur.

Piccola, rossa e decisamente un maschiaccio e quello era il motivo per cui Kelly preferiva di gran lunga Dominique a Victoire.

-Teddy.- disse Dominique, facendogli un sorriso strano -Da quando mi rivolgi la parola?-

-Ti prego, non chiamarmi così, sai che i miei amici non conosco quel soprannome. E io ti rivolgo sempre la parola!-

-Non qui.- precisò Dominique, incrociando le braccia al petto. Victoire sarebbe risultata minacciosa, mentre Dominique era

semplicemente rilassata -Durante l'estate e le feste parli spesso a me, a James e agli altri, ma quando mettiamo piede su questo

treno e poi a Hogwarts per te esiste solo mia sorella. Non che faccia differenza durante l'anno, visto che per te esiste sempre solo mia

sorella.-

Se n'era accorta perfino lei!

Teddy scosse la testa, incapace di credere che Victoire, la cui bellezza era seconda solo alla sua intelligenza, non si fosse proprio

accorta di nulla.

Dominique sorrise ancora e gli diede una spallata.

-Tranquillo, Ted, mia sorella è stupida. Non ha capito nulla.-

-Non so di cosa tu stia parlando.- provò a mentire lui, ma la ragazzina era ancora lì e gli sorrideva come se fosse anche lui stupido.

-No? Tutti noi stiamo solo aspettando che tu ti dia una mossa. Ai nostri occhi siete già una coppia. Ohi, James, sono qui!-

Teddy si voltò giusto in tempo per vedere James Potter, capelli spettinati e sorriso birichino, piombare fra di loro e stritolare la cugina.

-Ehilà, come state, tutto bene? Teddy... Perché parli con Dominique?- chiese lui, stupito.

Il più grande alzò gli occhi al cielo, stufo.

-Perché continuate a ripetermelo? Parlo sempre con voi!-

-Non è vero.- dissero all'unisono, mostrando due identici sguardi furbi.

-D'accordo, cercavo Victoire. O Carson e Kelly. Li avete visti?-

-Ah, ecco.- James si voltò verso Dominique -Ora è tutto chiaro.-

-Fred dov'è?- domandò la rossa, cercandolo con lo sguardo.

-Siamo tutti insieme, nel quarto scompartimento a destra. Stiamo tutti prendendo in giro Roxanne. Non sa giocare a Sparaschiocco,

possibile?- James tornò a concentrarsi su Teddy -Mi pare di aver visto la tua bella poco più avanti, insieme alla sua amica sempre

agitata.-

-Lisa?- soffiò lui e James annuì.

-D'accordo, grazie, ragazzi. Divertitevi.-

-Oh, lo faremo.- chiarì Dominique, prendendo per il braccio James e trascinandolo -Voglio proprio vedere la faccia di Roxy quando la

straccerò a Sparaschiocco!-

Teddy fece una mezza risata, dirigendosi verso lo scompartimento che James gli aveva indicato.

Non bussò nemmeno, perché la voce di Lisa era inconfondibile.

-Ted!- Fu proprio Lisa la prima a saltargli al collo per salutarlo -Sbaglio o sei più alto? Smettila di crescere o sembrerò un bonsai vicino

a te!-

Victoire sorrise e Teddy riuscì a notare solo quello.

-Ehi, Vic, è bello rivederti!-

La ragazza stranamente non storse il naso di fronte a quel nomignolo e si alzò per abbracciarlo.

-Mi sei mancata.- le sussurrò all'orecchio e poté giurare di averla vista arrossire.

-Via, Ted, ci siamo visti neanche un mese fa a Villa Conchiglia.-

-Beh, mi sei mancata lo stesso.- mugolò lui, dispiaciuto che lei non avesse detto lo stesso.

-Kelly e Carson?- domandò Lisa, sedendosi al suo posto, mentre Victoire e Teddy si sedevano vicini come se fosse la cosa più naturale

del mondo.

-Non li ho visti. Ho preso il treno per miracolo oggi. Mi sono svegliato tardi! A proposito.- si voltò verso Victoire -Ma è vero che non

parlo mai con tua sorella e gli altri quando siamo a scuola?-

-Certo che sì.- Victoire si spostò una ciocca di capelli dal volto -Da una parte è normale visto che loro sono in un gruppo e noi siamo in

un altro, senza contare che la differenza di età si sente, però...- Victoire si fermò, incerta se continuare.

-Però?-

-Beh, devi ammettere che dall'altra parte è strano. Dominique, James e Fred sono Grifondoro. Non ci credo che non hai mai trovato

un minuto per chiacchierare con loro. Pensa se anche Roxanne dovesse finire lì, non potrai semplicemente ignorarli e basta.-

-Questo è il mio ultimo anno! Non li ignorerò, ma cercherò di passare il più tempo possibile con i miei amici e con te.-

-Perché, io e te non siamo amici?- domandò Victoire, stuzzicandolo

Teddy le sorrise, incapace di replicare.

Sì, erano amici, molto amici, ma il ragazzo avrebbe preferito essere qualcosa di più.

Farne parole con Victoire, però, era fuori discussione.

La ragazza aveva da poco rotto con Carson e non poteva rischiare di far soffrire il suo migliore amico.

Kelly, l’altra sua migliore amica, l’avrebbe ucciso se solo l’avesse fatto e anche lui, Teddy, avrebbe fatto di tutto per evitare un

ulteriore dolore a Carson.

-Isie?- soffiò Teddy, cercando di non pensare alla sua tragica situazione.

-È diventata Prefetto! Ci crederesti?- trillò Lisa, felice per la sua amica.

-Strano, perché non hanno scelto la perfetta Victoire Weasley?- domandò Teddy, prendendo in giro Victoire che fece spallucce.

-Forse perché è troppo perfetta!- provò Lisa, ridendo.

-O semplicemente perché la preside conosce bene i miei geni e la compagnia che frequento. Con Roxanne, Fred e James come cugini,

Dominique come sorella e te, Ted, come migliore amico? Avrei chiuso sempre un occhio per voi e la preside non l’avrebbe permesso.-

-Non credo che l’avresti fatto. Sei una che le rispetta le regole.-

-Non quanto Isie.- Victoire si appoggiò al sedile -Comunque non farà il viaggio con noi quest’anno per via del suo nuovo incarico.-

-Peccato, mi mancherà.- soffiò Lisa, dispiaciuta e Teddy le fece un occhiolino per tirarla su di morale.

-Lisa, non è morta! La rivedrai a cena, tranquilla.-

Teddy e Lisa si lanciarono un'occhiata, rassegnati.

-Cosa?- sbottò Victoire, notando l'intesa fra i due.

-Sei la solita. Ammettere che ti manca o ti è mancato qualcuno non è peccato, Vic.-

-Anche non essere melodrammatici, Teddy.-

Teddy rise, divertito di fronte a quel battibecco: gli era mancato punzecchiarsi con Victoire.







Isie smise di baciare Damian e si allontanò dal ragazzo per guardare verso la porta dello scompartimento chiuso.

-Hai paura che entri qualcuno e che ci scopra.-

Damian non aveva posto alcuna domanda, ma aveva parlato con tranquillità prima di sedersi accanto al finestrino e appoggiare annoiato la testa sul sedile.

-Non vorrei che qualcuno lo venisse a scoprire prima delle mie amiche. Reagirebbero malissimo, lo sai. Victoire, specialmente, se sapesse...-

-Scusami, ma non mi interessa niente di quello che pensa Victoire Weasley. Mi basta il suo cognome per starle a debita distanza.-

Isie incrociò le braccia al petto e gli lanciò un'occhiataccia.

-Non posso nemmeno più odiare i Weasley? Oh, ma andiamo!-

Isie strinse le labbra e scosse la testa.

-D'accordo, va bene.- Damian la fissò da capo a piedi, come se la stesse studiando -Saremo solo io e te in questo scompartimento o dovrò sopportare anche quelle pazze delle tue amiche?-

-Te l'ho detto, organizzavo tutto da mesi.- Isie si torturò le mani -Nick?-

-Io non ho segreti con lui. Gli ho semplicemente detto che volevamo stare soli.- disse Damian, facendole un ghigno per rimproverarla di non avere fatto altrettanto con Victoire e Lisa.

Isie finse di non cogliere la frecciatina, ma Damian sapeva che l'aveva afferrata e ghignò.

-Che scusa hai trovato con la Weasley e la Clack?- chiese il ragazzo, mostrando quasi un minimo di curiosità.

-Non l'hai notato? Eppure mi fissi da mezz'ora.- Isie si indicò il petto dove una spilla, con un grossa P incisa, spiccava sulla divisa pulita.

-Non me lo dire.- Damian continuava a guardarla come se dovesse sparire da un momento all'altro -Sei diventata Prefetto?-

Isie annuì con gioia.

-Non è meraviglioso?-

-Se me lo avessero detto qualche anno fa, che avrei finito per baciare un Prefetto, non ci avrei mai creduto.- commentò Damian, ancora annoiato -Deve essere la legge del contrappasso.-

-La smetti di dire cose senza senso?- Isie si sedette accanto a lui, spazientita -Allora, io devo passare del tempo con gli altri Prefetti...-

-Ah, ecco la fregatura.- Damian la interruppe offeso -Devo fare il viaggio da solo.-

-No.- Isie sorrise e gli prese una mano che, stranamente, Damian non rifiutò -Lo scompartimento dei Prefetti è esattamente davanti a questo, così ogni minuto libero lo passerò qui con te.-

Damian fece quello che Isie aveva scoperto da poco essere il suo sorriso: era così raro che il ragazzo sorridesse che Isie arrossiva tutte le volte che lo vedeva.

-Allora sei contento.- Isie si avvicinò e gli diede un rapido bacio -Meno male.-

-E una volta arrivati a Hogwarts? Come la metterai con le tue amiche?- domandò lui, puntando i suoi occhi azzurri in quelli verdi di lei.

Isie sbuffò, lasciandosi quasi cadere sul sedile.

-Non lo so. Voglio dire, cosa posso dire? Non so neanche... cosa...- Isie balbettava, cosa davvero rara per una persona razionale come lei -Non so neanche cosa siamo io e te. Non ne abbiamo parlato molto quest'estate.-

Damian ghignò e fece spallucce.

-Tu cosa vuoi che siamo?- domandò il ragazzo, passandole una mano fra i capelli.

-Fai sempre così.- Isie scostò la sua mano e lo inchiodò con lo sguardo -Fai sempre fare tutto a me, in modo da non prenderti mai le responsabilità di niente.-

-Perché sei tu che vuoi la definizione di ogni cosa. Non siamo a scuola, nella vita reale non è sempre possibile etichettare tutto.- Damian la baciò due volte prima di continuare -Come puoi definire questo?-

-Beh, sai, esistono dei nomi per i diversi tipi di relazioni.- Isie fece vagare lo sguardo -So che tu avevi un certo numero di ragazze prima e che il rapporto che avevi con loro non è uguale a quello che hai con me. O forse sì? Non so che tipo di rapporto vuoi da me.-

-Non è quello che voglio da te, Isie.- Damian la fece voltare verso di lui -So quello che tu vuoi da me e va bene. Vuoi che sia il tuo ragazzo, vero?-

Isie annuì e parlò con decisione quando disse.

-Ma tu cosa vuoi? Perché da come hai pronunciato “ragazzo” so che non è quello che voglio io.-

-È perché non ci sono abituato.- tentò di giustificarsi Damian, alzando gli occhi al cielo -Ma mi va bene, sarò il tuo ragazzo.-

-No.- Isie scosse la testa -Andiamo per gradi. Iniziamo a frequentarci come stiamo facendo adesso e poi, quando sarai pronto e solo se lo vorrai, diventerai il mio ragazzo.-

Damian sorrise di nuovo -cosa che provocò nuovamente il rossore sulle guance di Isie- e si spinse avanti per baciarla.







-Sei pronto?- bisbigliò Kelly all'orecchio di Nick, che annuì in tensione.

-Entriamo, salutiamo tutti e lo diciamo, va bene?- continuò la ragazza e Nick annuì di nuovo.

-Nick, ti prego, rispondi!- Kelly alzò gli occhi al cielo e prese a scuoterlo -Non ti faranno niente, sono i miei migliori amici e mi vogliono bene.-

-Da come mi hai raccontato, non hanno trattato molto bene Dean Alpert e lui era il tuo ragazzo.- disse Nick, voltandosi finalmente per guardarla in viso.

-Loro odiavano Dean! Lo odiavamo tutti, ma con te sarà diverso, vedrai.- Kelly lo spinse verso lo scompartimento e lo fece entrare per primo.

-Kelly!- fu Carson il primo a superare Nick per raggiungere la ragazza e abbracciarla -Amica mia, ci sei mancata un sacco!-

Kelly sorrise e lanciò un'occhiata a Nick da dietro le spalle di Carson che ancora la teneva stretta.

-Anche tu, Cà. Da quanto tempo non ci vediamo? Dieci ore, circa?-

-Dodici per l'esattezza.- Carson si sciolse in un sorriso e si voltò per spiegare a Teddy, Victoire e Lisa -Kelly ed io abbiamo passato quasi tutta l'estate insieme.-

-Avremmo voluto anche te, Ted, ma come al solito eri... da un'altra parte.- aggiunse Kelly, guardando Victoire che assottigliò gli occhi -Lisa, è bello rivederti. Weasley... stessa cosa, più o meno.-

-Idem.- replicò Victoire a denti stretti, mentre Lisa si alzava dal sedile per abbracciare Kelly -Nick, ci sei anche tu. Scusami, non ti avevo visto.-

-Tranquilla, Victoire, non c'è problema.- Nick si sporse per abbracciarla, tenuto d'occhio da Teddy che dovette contenere la gelosia -Ci siete proprio tutti.-

-No, in realtà manca Isie, ma è perché è diventata Prefetto!- commentò Teddy, sedendosi nuovamente accanto a Victoire come a marcare il territorio.

-La mia Isie?- Kelly era raggiante -La mia protetta è diventata Prefetto! Weasley, che ti è successo? Ho sempre pensato che saresti diventata tu Prefetto!-

-E invece sbagliavi.- brontolò Victoire e Teddy si premurò di premerle un braccio in segno di conforto.

-Non importa, tanto Isie lo sa già.- Kelly rimase l'unica in piedi, ma dopo aver lanciato un'occhiataccia a Nick, il ragazzo si alzò e le andò vicino -Dobbiamo dirvi una cosa.-

-State insieme?- azzardò Lisa, le mani strette in preghiera e un sorriso che stava per nascere.

-Come hai...?- Nick non ebbe il tempo di concludere la frase che Lisa si era messa a strillare dalla felicità, si era alzata in piedi sul sedile e aveva coinvolto Nick in un balletto improvvisato.

-Okay, abbiamo capito, Lisa è d'accordo.- Kelly spostò lo sguardo verso Teddy, Carson e Victoire -Ragazzi?-

-Se lo stai chiedendo a me, sono d'accordo anch'io.- disse Victoire con un mezzo sorriso sincero -Nick è simpatico, tu no, quindi vi compensate a vicenda.-

Kelly decise di soprassedere, ma annuì e continuò a guardare i suoi due amici.

-È meraviglioso, Ly, davvero.- commentò Teddy dopo un po' di tempo -E sei così felice che non posso neanche prendermela per aver parlato prima con Isie che con noi.-

-Grazie, Ted.- Kelly si morse le labbra e guardò Carson -Cà?-

Carson aveva lo sguardo abbassato e non lo alzò quando disse.

-Perché non ce l'hai detto prima?-

-Non sapevo come...-

-Abbiamo passato tutta l'estate insieme e non hai mai trovato un'occasione per dirmelo?- Carson la interruppe bruscamente, alzando finalmente gli occhi verso l'amica -E com'è possibile che voi due stiate insieme se ogni minuto libero lo passavi a casa mia o viceversa? Quando mai vi siete visti?-

-Beh, non proprio ogni minuto libero.- si giustificò Kelly -Ogni tanto Nick era da me o io da lui e... Hai presente la settimana che avrei dovuto trascorrere dai miei nonni? Ero... Beh, ero con Nick al lago.-

Carson mostrò il suo disappunto e si voltò verso Nick che, se avesse potuto, si sarebbe buttato giù dal treno in corsa pur di non dover sostenere quello sguardo.

-Hai un bel effetto su di lei, Nick. Stai con Kelly da pochi mesi e già racconta bugie ai suoi migliori amici.-

-Dai, non esagerare.- commentò Teddy, facendogli cenno di stare tranquillo, ma Carson non lo vide neppure, perché stava nuovamente scrutando Kelly.

-Carson, smettila di fare l'idiota come il tuo solito.- disse lei, incrociando le braccia al petto -D'accordo, ho sbagliato, ma la decisione è stata mia, Nick non c'entra niente. Sì, non ve l'ho detto subito, ma non mi sembra che tu sia corso a parlarmi di Victoire quando voi due vi siete messi insieme.-

-Era diverso!- urlò Carson, alzandosi dal sedile -Voi l'avete scoperto lo stesso giorno in cui ci siamo baciati. Sai che ve l'avrei detto il prima possibile, appena trovata l'occasione. Non puoi paragonare le due cose.-

Kelly sbuffò e sventolò la mano sopra la faccia.

-Ti prego, Cà, non vorrai litigare per una cavolata come questa? Sapevi che c'era qualcosa che mi rendeva particolarmente felice, me l'hai detto l'anno scorso durante l'ultimo viaggio in treno!-

-Sì, ma credevo...- Carson si interruppe, come se solo in quel momento si fosse accorto di essere in uno scompartimento con altre persone che aspettavano che continuasse a parlare.

-Credevi...?- lo incoraggiò Kelly, mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare nervoso.

-Niente.- Le labbra di Carson si chiusero in uno broncio che Lisa riuscì, in quella situazione, a trovare adorabile e sexy nello stesso momento -Uffa, hai vinto. Non importa.-

Nick sospirò di sollievo e si sedette accanto a Lisa, mentre Kelly raggiungeva Carson per abbracciarlo nuovamente e sussurrargli un “Grazie” carico di felicità.

-E comunque dovrò fare il viaggio con due coppie, non è giusto.- brontolò Carson, continuando a tenere il muso e sprofondando sul sedile ancora di più.

-Scusa e chi sarebbe l'altra coppia?- domandò Victoire, sistemandosi i capelli con noncuranza.

-Tu e Ted, mi pare ovvio.- rispose lui, sicuro.

Teddy provò a fare finta di niente, ma sia Kelly che Lisa gli lanciarono un'occhiata di sottecchi.

-Io e Victoire non siamo una coppia, Cà. A malapena ci sopportiamo.-

Victoire si voltò a guardarlo, incenerendolo con lo sguardo.

-Intendevo dire che come coppia saremmo un disastro... No, cioè, non intendevo dire che non potremmo funzionare, anzi, ma... Ecco, tra il tuo caratterino e il mio...- Teddy provò a giustificarsi, ma non riusciva proprio a far capire il suo pensiero.

-Mi stai dicendo che non ho un bel carattere?- chiese Victoire, tagliente -E che, quindi, tu faresti fatica a sopportarmi?-

-Sono più che sicuro di non aver usato queste parole.- chiarì Teddy, avvicinandosi alla ragazza per farle capire bene -So solo che io e te battibecchiamo spesso e sarebbe strano non farlo più. Non so, non ho mai visto una coppia stuzzicarsi e prendersi in giro come facciamo noi.-

-Zio Ron e zia Hermione lo fanno sempre, eppure sono sposati.-

Teddy corrugò la fronte, guardando Victoire come se fosse impazzita.

-Mi stai dicendo che, secondo il tuo punto di vista, io e te saremmo una coppia perfetta? O comunque una coppia che funzionerebbe?-

Victoire provò a non arrossire e scosse la testa, facendo muovere i lunghi capelli dorati.

-Lascia stare, non importa. Carson, se vedi me e Ted come una coppia, c'è sempre Lisa qui con te.-

-Grazie per la considerazione comunque.- sbuffò Lisa, rivolta a Carson che, lanciando un'occhiata a Victoire, sbuffò anche lui.

Teddy si sentì in colpa: Carson e Victoire erano stati insieme e forse Carson ci teneva ancora a lei; tutto quel discorso su lui, Ted, e Victoire come coppia poteva essere evitato.

Teddy ricordava ancora le parole di Kelly: non doveva in alcun modo far soffrire l'amico, anche a costo di tenere per sempre nascosto il sentimento che provava per Victoire.







Quella sera, dopo aver concluso il banchetto, Victoire, Lisa ed Isie, che finalmente si era unita a loro dopo i suoi doveri di Prefetto, si riunirono nella loro stanza a chiacchierare e a raccontarsi le loro vacanze.

-Quindi tu e John non vi sentite da...- Victoire stava incoraggiando Lisa a parlare, mentre Isie le ascoltava in silenzio.

-Da tutta l'estate! Si è presentato a casa mia un paio di volte, ma ho convinto mia madre a dirgli che non c'ero o che non ero presentabile.- spiegò Lisa, agitata -Mi ha anche scritto, ma non gli ho risposto. Non merita risposta dopo quello che ha fatto!-

-Cioè? Vivere la sua vita e uscire con delle ragazze che non lo guardano come se fosse un cucciolo da salvare?- chiese Victoire con un sorriso -Ammettilo, John non poteva aspettarti per sempre e questo ti da fastidio perché in fondo ti facevano piacere le sue situazioni e questo perché ti piace e sei gelosa di quella ragazza.-

Lisa arrossì e sobbalzò quasi come se fosse stata colpita.

-Non è vero, non mi piace affatto. Mi ha solo infastidito il suo atteggiamento. Un po' come a Teddy ha dato fastidio scoprire di te e Carson l'anno scorso.-

Fu il turno di Victoire arrossire e sobbalzare, prima di riprendere il controllo e dire.

-Situazione molto diversa.-

-No, era la stessa.- disse Lisa, con una ritrovata energia -Tu e Carson non gli avevate detto nulla e lui ci è rimasto male. E a me è successo lo stesso, io e John siamo amici come lo siete tu e Ted e avrebbe dovuto dirmi che stava uscendo con una ragazza.-

-Magari aveva solo paura della tua reazione.- disse Isie, parlando per la prima volta -Può capitare, no?-

Victoire alzò un sopracciglio e, scambiatasi un'occhiata con Lisa, tornò a guardare Isie.

-Devi dirci qualcosa?-

Isie annuì e prese un bel respiro.

-Voglio prima fare una premessa: non era mia intenzione mentirvi o raccontarvi delle storie, stavo solo trovando il coraggio per dirvelo e inoltre dovevo ancora capire cosa stava succedendo per raccontarvi ogni cosa.-

-Se riguarda Kelly e Nick, lo sappiamo già.- affermò Lisa con un sorriso enorme -Io li trovo molto carini insieme.-

-Lo sono.- ammise Isie, tentando di fare un sorriso -Ma non mi riferivo a loro due. Parlavo di me. Di me e Damian.-

-Damian Flitt?- domandò Lisa, sbarrando gli occhi -Quel Damian?-

-Sì, lui.- Isie guardò le sue migliori amiche -Ci frequentiamo da un po' di tempo.-

-Cosa vuol dire un po' di tempo?- chiese Victoire, mentre Lisa andava in iperventilazione -Lisa, rilassati.-

-Da giugno.- rispose Isie e Lisa quasi strillò -Lisa, ti prego.-

-Oh, Merlino, Isie! Stiamo parlando di quel pazzo psicotico di Damian Flitt! Il degno figlio di Marcus Flitt. Lo sai cosa si dice di Damian in giro e non credo che siano solo voci. Pensi davvero che lui voglia uscire con te senza un tornaconto?-

-Se ti riferisci a quello che penso, Lisa, perché avrebbe dovuto scegliere me? Là fuori è pieno di ragazze pronte a dargli quello che vorrebbe senza fargli aspettare nemmeno un secondo.- disse Isie, arrossendo per quello che aveva appena detto.

-No, non mi riferivo a quello, mi riferivo a te ed Alex, suo fratello.- Lisa balzò in piedi -Non pensi che lo stia facendo apposta per ferirlo? O per fargliela pagare? Farla pagare ad Alex e a sua madre?-

-Io mi fido di lui.- disse Isie, con decisione -Non vi sto chiedendo di fidarvi anche voi, vi chiedo di fidarmi di me. Mi conoscete, sapete come sono fatta, non avrei preso una decisione così alla leggera senza riflettere.-

Lisa si girò verso Victoire, ancora in silenzio.

-Vic?- chiosò Lisa e l'amica le lanciò un'occhiataccia.

-Victoire, tu cosa ne pensi?- chiese Isie in attesa.

-Penso che tu abbia ragione.- rispose lei con sicurezza -So che sei razionale e hai la testa sulle spalle, per cui non stai uscendo con lui solo perché è un bel ragazzo e ha quell'aria da duro che farebbe impazzire chiunque.-

Lisa fece una smorfia disgustata e Victoire alzò gli occhi al cielo.

-Okay, farebbe impazzire una buona fetta di persone. Sono anche convinta, però, che per te non sia solo una semplice sbandata, Isie. E non vorrei che quello che tu provi per lui annebbi la tua facoltà di giudizio.-

Isie la spronò ad andare avanti e Victoire le sorrise.

-Io sono tua amica, Isie, per cui mi fido di te. Non ti dirò che sono felice della tua scelta, ma spero che Damian ti renda felice.-

Isie sorrise a sua volte e guardò Lisa che disse.

-Io non sono d'accordo, ma non voglio rovinare questo momento, per cui va bene, frequenta chi vuoi, ma sappi che un giorno mi darai ragione.-

Isie continuò a fissare l'amica che, sbuffando, corse ad abbracciarla.

-Ma ti voglio un mondo di bene, Isie, per cui da una parte spero con tutto il cuore di sbagliarmi.-

Victoire sorrise e si alzò elegantemente sul letto per unirsi all'abbraccio.

Isie sentì la tensione sciogliersi e strinse a sé le sue amiche.

-Grazie, ragazze.-









-Dobbiamo parlare.-

Isie era entrata nella Sala Comune dei Serpeverde, sgattaiolando poi nel dormitorio di Damian senza che nessuno le desse fastidio.

Nick, oramai, l'aiutava ad evitare i guai ogniqualvolta Isie volesse passare a trovarli.

Damian, che in quel momento era seduto sul letto, stava leggendo una rivista sportiva e non ebbe nemmeno bisogno di alzare gli occhi per capire chi fosse entrato nella stanza.

Quel tono risoluto, oramai, lo conosceva bene.

-Ehi, mi stai ascoltando?- Isie si mise di fronte al suo letto con le braccia incrociate.

-Sì, ti ascolto.- Damian posò la rivista con un ghigno -Però dovresti imparare che se tu entri nella mia stanza e siamo soli, il mio primo pensiero non è certo quello di voler parlare.-

Isie arrossì vistosamente e abbassò lo sguardo, ricordandosi le parole di Lisa.

-Isie.- mormorò Damian; anche con gli occhi abbassati la ragazza sapeva che stava ghignando -Stavo scherzando.-

Isie alzò lo sguardo e vide che era sincero. Un po' più rilassata, riprese a parlare.

-Io invece sono seria, Damian. Ho parlato con le mie amiche e tu ne hai parlato con Nick, ma abbiamo dimenticato di dirlo a una persona. Forse la più importante.-

Damian la studiò con interesse, capendo a chi si riferisse, ma preferendo non dirlo ad alta voce.

-Dobbiamo dirlo ad Alex e anche in fretta prima che lo venga a scoprire da qualcun altro.- Isie si morse le labbra e prese a gesticolare -Questa cosa potrebbe ferirlo e io vorrei evitare altri drammi.-

-Soffre già, visto che l'hai scaricato.- puntualizzò Damian, alzandosi dal letto -Lui prova ancora qualcosa per te e tu no, quindi qualsiasi cosa gli dica le cose non cambieranno. Credi davvero che se andassi da lui a dirgli che ora esci con me, non soffrirebbe? L'hai scaricato per suo fratello, che come ben sai odia, per cui...-

-Lui non ti odia!- lo interruppe Isie con decisione -Anzi, casomai è il contrario.-

Damian ghignò e annuì.

-Lo ammetto. Alex non mi va particolarmente a genio.-

-Come tutti del resto.- ironizzò Isie, sbuffando.

-Usi il sarcasmo per insultarmi? Sei proprio una cervellona.- commentò Damian, scuotendo la testa -Comunque se vuoi dirglielo, fa' pure e vediamo come reagisce.-

-Come al solito devo fare tutto io. Sei suo fratello, non puoi parlargli anche tu? Io... Io non voglio essere un'altra ragione per complicare ancora di più il vostro rapporto. Vorrei davvero che voi due riusciste a chiarire le cose una volta per tutte.- disse Isie, abbassando la voce per paura che Damian potesse arrabbiarsi per quel discorso già ripetuto mille volte.

Damian si sedette sul baule davanti al suo letto e fece un cenno ad Isie di avvicinarsi.

La ragazza lo assecondò e lui le prese una mano per tirarla verso di sé e farla sedere fra le sue gambe.

Isie arrossì, ma non si spostò.

-Riepilogando.- le sussurrò lui all'orecchio -Vorresti che io andassi da mio fratello, con cui ho rapporto pessimo, e gli dicessi che frequento la ragazza che lui ama ancora per fare in modo che il nostro rapporto migliori? Non ha alcun senso, Leigh.-

Isie si voltò per guardarlo negli occhi e si scontrò con il suo ghigno canzonatorio.

-No, voglio solo che tu sia sincero e gli dica che ti dispiace per come siano andate le cose e che vorresti davvero recuperare gli anni passati a mostrare indifferenza.-

-Ma a me non dispiace per come sono andate le cose.- disse Damian, dandole un veloce bacio sulle labbra -Vuoi che gli dica che mi dispiace che tu abbia preferito me a lui? E non voglio nemmeno recuperare il tempo perduto. Oramai sono maggiorenne, sono praticamente un adulto per questa società, per cui prenderò i M.A.G.O e finalmente potrò andarmene da casa mia e chiudere per sempre con mia madre e mio fratello.-

Isie gli diede una botta sul braccio e si alzò.

-Non sei serio.-

-Certo che lo sono.- dichiarò Damian, laconico -Sono più che serio, Isie, e non cambierò idea per quanto tu possa continuare a volere il contrario. Questa è la realtà dei fatti. Non tutte le famiglie si vogliono bene.-

-Ti farò cambierà idea, vedrai.- disse Isie con un cipiglio deciso di chi non vuole sentire ragioni -Tenterò fino a quando la tua famiglia non tornerà ad essere una famiglia normale.-

-Io non ti fermerò.- Damian ghignava, segno che si stava divertendo a vedere Isie così sicura di sé -Se è così che vuoi perdere il tuo tempo, fa' pure. Parlerò con Alex se questo ti farà sentire meglio, ma non farò altro.-

-Va bene. Vediamo chi cederà per primo, Damian.-

Il ragazzo annuì e le fece nuovamente segno di avvicinarsi.

-Ora puoi tornare qui, per favore?-

Isie sembrò pensarci su e sorrise.

-No. Stiamo facendo una gara, giusto? Quindi vediamo se sarai un po' più carino con Alex con alcune privazioni.-

-Privazioni?-

Isie annuì e si diresse verso la porta.

-Partiamo dai baci, cosa ne dici? Migliora il tuo rapporto con Alex e forse potrai ancora baciarmi.-

Damian non si infastidì, ma anzi alzò gli occhi al cielo come se fosse rassegnato.

-Senza i baci non ci resta più niente.-

-Esattamente.- Isie sorrise trionfa -E niente è brutto, no? Se vorrai ancora baciarmi, sai cosa devi fare.-

-Pensi di riuscire a fregarmi così?- Damian sembrava divertirsi un mondo, ma Isie non si scoraggiò.

-Non mi fermerà nulla, Damian.-

-Oh, neanche a me, Isie, neanche a me.-













-Isie e Damian Flitt?-

-Shh, Teddy, non lo devi dire a nessuno.- Victoire abbassò la voce e gli si avvicinò per non essere sentita -Devono ancora dirlo ad Alex e non so se un tipo come Damian vorrà rendere la relazione pubblica.-

-Un po' come hai fatto tu con Carson.- sussurrò Teddy, provando a non notare quanto Victoire fosse vicino a lui.

-Quella è un'altra storia.- Victoire si avvicinò ancora -E Lisa è gelosa di John Donovan, ma ancora non vuole ammetterlo. Addirittura come espediente ha usato te.-

-Me?-

Victoire annuì e si premette una mano sulla bocca. Teddy deglutì e provò a concentrarsi sulle parole delle ragazza.

-Dice che sta reagendo come hai reagito tu alla vista di me e Carson. Quindi se io credo che lei sia gelosa...-

-Io dovrei essere geloso di te e Carson? O comunque avrei dovuto esserlo?- chiosò Teddy e Victoire annuì di nuovo con un sorriso.

-Cosa vuoi sapere, Vic? Sei io potrei essere geloso di te?-

-Potresti?- chiese la ragazza, curiosa -Forse no, dopo aver detto che come coppia saremmo spacciati.-

-Non ho detto questo.- Teddy le diede un bacio sulla guancia che la fece arrossire -Sai che non l'avrei mai detto.-

-E allora?- lo incoraggiò Victoire, così vicina che poteva contarle le lentiggini che aveva sul naso.

-Tu vorresti che io lo sia? Geloso di te, intendo.- Teddy non sapeva come riusciva a mettere le parole in fila e creare frasi di senso compiuto; il cuore gli stava per esplodere e aveva paura che i capelli cambiassero colore all'improvviso: era già successo di non riuscire più a controllare i suoi poteri per la troppa emozione.

-Ted Lupin!-

Teddy e Victoire sembrarono quasi scoppiare come bolle di sapone, sobbalzarono entrambi e si allontanarono, rossi in viso come se fossero stati pizzicati a combinare qualche guaio.

Una ragazza li stava raggiungendo e Victoire ci mise meno di un minuto per capire chi fosse: Olivia Goldstein, il capitano della squadra di Quidditch dove giocavano Teddy, Carson e Kelly.

-Olivia, ciao!- Teddy, che fino a quel momento era rimasto seduto con Victoire sull'erba del Parco, si alzò velocemente -Mi cercavi?-

-Certo che sì.- Olivia gli batté un pugno su una spalla -Cosa fai, Lupin, mi scrivi per tutta l'estate e poi quando arrivi a Hogwarts fai anche finta di niente?-

Victoire stropicciò le labbra, infastidita da quello che aveva appena sentito.

Teddy se ne accorse e provò a spiegare.

-Ci siamo scritti tattiche da gioco per vincere anche quest'anno o per parlare dell'ultimo anno che avremo trascorso qui.-

-Nelle prime due lettere.- precisò Olivia, sorridendo -Poi abbiamo parlato di tutto. Davvero non te lo ricordi?-

-Ted, io devo andare.- disse Victoire con un tono gelido che fece rabbrividire Teddy -Tanto sei in ottima compagnia.-

Olivia sembrava confusa, non conosceva abbastanza Victoire Weasley da comprendere il suo sarcasmo; ma Teddy afferrò l'astio della ragazza e iniziò a sentirsi in imbarazzo.

-Olivia, possiamo parlarne più tardi?- chiese Teddy, passando lo sguardo da Olivia a Victoire -Stavamo finendo un discorso e quindi...-

-Oh, Merlino, scusate, non avevo capito di avervi interrotto.- Olivia era mortificata, perché adesso capiva le occhiatine di fuoco di Victoire -Ci vediamo più tardi, Lupin, e scusatemi ancora.-

Olivia salutò entrambi, ma solo Teddy le rispose. Quando Olivia fu a debita distanza, Teddy si voltò verso Victoire.

-Vic, oramai sei grande per comportarti come una ragazzina viziata.- disse Teddy, non volendola offendere, ma solamente aiutare -Non puoi guardare male qualsiasi persona ti interrompa e non puoi non salutare qualcuno solo perché non ti sta particolarmente simpatico.-

-Grazie per questa tua lezione sull'educazione, Teddy.- commentò Victoire per nulla colpita dalle sue parole -Ma non provare a evitare l'argomento. Hai scritto ad Olivia Goldstein per tutta l'estate?-

Teddy si passò una mano fra i capelli, non sapendo quale risposta non l'avrebbe fatta infuriare.

-Ssssì, in un certo senso.- mormorò Teddy, provando la strada della sincerità -Ma siamo nella squadra di Quidditch ed è una mia amica e...-

-E ti piace.- concluse Victoire, annuendo -E quando pensavi di dirmelo?-

-Non mi piace in quel senso, Vic.-

-Piantala di chiamarmi così!- sbottò la ragazza, di colpo furiosa -Sai, non mi importa. Non mi importa se ti piace, non mi importa se ne sei innamorato e non mi importa se mi stai mentendo. Fai quello che ti pare, Ted, ma lasciami perdere.-

Victoire gli diede una spallata prima di allontanarsi da lui il più velocemente possibile senza che Teddy la seguisse.

Il ragazzo la conosceva fin troppo bene, doveva lasciarla sbollire prima di poter chiarire ogni cosa.

Teddy sbuffò, dando uno sguardo al cielo plumbeo.

Gli anni passavano, ma le cose in fondo sarebbero rimaste sempre le stesse.







Spiegazioni, varie ed eventuali:

Eccomi di ritorno!!

Capitolo un po' così, pieno di segreti che finalmente vengono fuori.

Prima Kelly e Nick, poi Isie e Damian e infine Teddy, che si è scritto per tutta l'estate con Olivia Goldstein, che conosceremo meglio nei prossimi capitoli.

Che dire? È l'ultimo anno di Teddy, Carson, Kelly e Damian e quindi ne vedremo delle belle, anzi ne vedremo/leggeremo di tutti i colori xD

Grazie, come sempre, ai pazientissimi che aspettando i capitoli e continuano a seguire questa storia.

VI AMO <3

Un bacione e a presto *-*

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kimly