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Autore: eli09    29/09/2014    2 recensioni
Tessa, una ragazza di Bolzano che parte per Palermo per stare da amici. si ritroverà in una casa con sei ragazzi, tra qui un bambino, due sedicenni e tre della sua età. lei uscirà con alcuni di loro, ma solo uno le farà perdere la testa. amore, litigi e complicazioni aspettano la nostra Tess, che verrà catapultata in un mondo bello, intrigante, ma allo stesso tempo stronzo e esasperante. dal testo:
-“ Tess, io sono pentito di quello che è successo ieri, non doveva andare così, ma siamo finiti in uno Strip Club, abbiamo bevuto e poi più niente, buio totale. ma...” aggiunse, annullando la distanza tra i nostri corpi.
-“ ma?” dissi in preda all'ansia
-“ ma...” continuò lui “ se c'è una cosa di cui non mi sono pentito è di aver trovato il coraggio, anche se da sbronzo, di intrufolarmi nel tuo letto.” a quelle parole sbarrai gli occhi, e un secondo dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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È più importante che una donna sia felice

che fedele,

perchè una donna felice non tradisce,

è sempre fedele.

 

 

Il sole di primo mattino batteva sulle finestre e mi costrinse ad aprire gli occhi. Non avevo la forza di alzarmi dal letto, così distesi le mani lungo i fianchi e iniziai a guardare il soffitto. Già, molto interessante. Avevo bisogno di qualche minuto per me stessa, per riflettere senza auto-commiserarmi o, peggio ancora, a farmi strani dubbi ed a insultare tutto e tutti. La storia con Jeremy era finita, ma era finita semplicemente perchè io non la consideravo una storia. È difficile da spiegare, ma credo che io l'ho sempre visto come un amico, e per paura di perderlo avevo dato inizio a quella stupida ed insensata sottospecie di relazione. Ovvio, ci sono stati dei momenti in cui ero felice, altri in cui provavo ad immaginarmi un futuro con lui, ma la verità era che mi facevo tutti questi filmini mentali per impedirmi di pensare a Jake. Purtroppo, non avevo calcolato che, se non volevo perdere Jeremy, avrei dovuto respingerlo sia dal primo bacio che ci siamo dati. Non potevo biasimarlo se ora non voleva avere più niente a che fare con me, avevo sbagliato tutto. Avevo sbagliato a dare il via al mio rapporto con Jeremy solo per paura che se lo avessi respinto lui avrebbe fatto lo stesso con me, troncando la nostra amicizia, avevo sbagliato a pensare di poter andare avanti senza Jake, avevo sbagliato a credere che una relazione non rovini una amicizia, specie se lasci il tuo attuale ragazzo per un altro che forse è cambiato o forse no. Insomma, ora mi chiedo, che cosa ho ottenuto? La amicizia di Jeremy persa per sempre e un Jake che forse non è Jake ma una sottospecie di alieno con dei tentacoli osceni e viola.

In un certo senso, lasciare così Jeremy mi aveva fatto tornare in mente quando io avevo rotto con Jake. Era possibile che anche Jeremy si fosse sentito tradito in quel momento? E se si fosse sentito come mi ero sentita io quando avevo visto Jake con quell'altra? Non avrei potuto accettarlo. Non potevo nemmeno pensare che lui stesse passando quello che avevo passato io. Era una cosa troppo straziante. Non potevo permettermi di pensarlo perchè se prendessi in considerazione, anche solo per un secondo, l'idea che lui possa sentirsi così distrutto e tradito probabilmente verrei sommersa dai sensi di colpa e dalla tristezza, e in questo periodo ne ho in abbondanza sia dell'una che dell'altra, non me ne servono altre. Quel che è fatto è fatto ed è giusto così. Jeremy merita di trovare la persona giusta per lui e io merito... non lo so quello che merito, ma sono certa che la cosa che più desidero è stare con Jake.

Così feci la prima cosa che mi passò perla testa appena quel nome mi sfiorò i pensieri. Lo chiamai. Ascoltai diverse volte il 'biip' fastidioso che si ripeteva meccanicamente ogni straziante secondo. Aspettai soltanto circa dieci secondi, ma mi sembrò il tempo più lungo della mia vita.

-“ Pronto? Tess?” la sua voce mi risvegliò, e per una volta mi sentii viva, come se non avessi più sangue nelle vene, ma un liquido incandescente che si espande dal cuore fino alla punta dei capelli

-“ Jake io devo... ho bisogno di parlarti. Potresti venire qui un attimo?” all'improvviso mi resi conto che non eravamo più una coppia, così mi affrettai ad aggiungere “certo, sempre se non sei impegnato, posso sempre aspettare...” sembravo una macchinetta, ma lui mi interruppe ridacchiando.

-“ no, tranquilla, non stavo facendo niente di speciale...” disse, mentre sentii il rumore di una tazza che veniva posata nel lavandino. Stava facendo colazione. “ arrivo subito”

e così chiuse la chiamata. Mi si strinse il cuore. Jake arriva, adesso, arriva per me.

Corsi allo specchio. Ero uno straccio. Avevo due enormi borse nere sotto gli occhi, un pigiama bianco con sopra disegnate un centinaio di mucche che ridevano e i capelli che si erano tutti aggrovigliati sulla nuca in maniera scomposta. Sembravo una di quelle ragazze problematiche che odiano se stesse. Beh, io problematica lo ero sul serio.

Il campanello mi fece sobbalzare. Maledicendo i miei capelli mi avviai alla porta e buttai la spazzola nel porta-ombrelli. Era inutili cercare di domarli, sarebbero sempre stati un disastro totale.

-“ ei...” sussurrai

-“ ei!” disse lui di rimando, entrando proprio mentre io mi spostavo dalla porta e la richiudevo alle sue spalle. “ ti sei appena alzata?”

-“ si, cioè no, anzi...vabbhè, non è per questo che sei qui.” risposi, avviandomi in salotto e sedendomi sul divano. Lui si sedette accanto a me

-“ a no? E perchè sono qui?” chiese lui divertito “volevi un po' di compagnia?”

-“ ma va! Non fare lo stupido!” dissi io, ma sorrisi. Forse pian piano il suo guscio stava ricominciando a sgretolarsi, di nuovo... forse c'era ancora speranza

-“ io ho... parlato con Jeremy...”

-“ con Jeremy? E chi è?” all'inizio lo guardai scettica e irritata. Okay che magari stava ritornando Jake, ma non era proprio quello in momento per scherzarci su, mi sentivo ancora triste, ma quando lo guardai mi morsi la lingua. Non lo avevo mai chiamato per nome davanti a lui, sempre e solo 'il mio ragazzo' oppure 'qualcuno'.

-“ cioè, ho parlato con quello che frequentavo e... ho scelto.” lo guardai, ma non riuscii a decifrare niente, si impegnava sempre moltissimo nascondere le sue emozioni per non sentirsi debole, ma prima che distolsi lo sguardo vidi un bagliore nei suoi occhi blu.

-“ E...” mi incalzò lui, con dolcezza

-“ e ho deciso che hai ragione. Non è giusto fare il doppio gioco, non che mi sarei mai permessa di farlo, non con voi, ma era meglio mettere le cose in chiaro rima di iniziare una potenziale relazione. Non voglio che ci siano casini dopo. Voglio che per una volta sia tutto... perfetto” sussurrai, abbassando lo sguardo tormentandomi le mani. Lui si avvicinò a me. Potevo sentire il calore che il suo corpo irradiava attraverso i vestiti. Mi prese il mento tra due dita e mi costrinse a guardarlo.

-“ lo hai lasciato per me?” 'la domanda giusta sarebbe se lo ho lasciato anche per te' mi disse la mia voce interiore, ma io non le diedi ascolto

-“ no. No, non lo ho fatto per te. Lo ho fatto per me. Per lui. Io merito di essere felice e lui merita di non essere tradito. È una brava persona” lui alle mie parole sorrise e poggiò le labbra sulle mie. Bacio più dolce penso di non averlo mai ricevuto. Potevo sentire la dolcezza del cornetto al cioccolato ancora nella sua bocca. Passò delicatamente la mano dietro la mia schiena e mi portò sul suo grembo.

-“ dio Tess, non immagini nemmeno quanto ti amo. Quanto amo il tuo modo di preoccuparti sempre per le persone a cui tieni” sussurrò tra un bacio e un altro. Gli cinsi le mani a coppa sulla nuca mentre lui mi prendeva il viso tra le mani. Dopo poco mi staccò dal suo viso e mi guardò con uno sguardo così lucido... così pieno d'amore, che mi fece ricordare i primi mesi inseme.

-“ vieni.” sussurrò poi, prendendomi per la vita e alzandomi, alzandosi poi dopo di me

-“ dove?”

-“ tra poco lo vedrai.” sorrideva come un bambino. Un sorriso così contagioso...

mi prese per mano e iniziammo a correre per il vialetto, ridendo come due bambini. Svoltammo svariate volte, prima a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra e infine ci trovammo davanti un cancello. Era verniciato di azzurrino chiaro ed aveva dei disegni in oro, come quelli delle fiabe. Mi portò vicino al cancello e mise le mani a coppa, poi mi guardò e il suo sorriso si allargò

-“ sali...”

lo guardai strabuzzando gli occhi, poi guardai me e mi accorsi che ero in pigiama. Arrossii subito, lui se ne accorse e mi prese tra le braccia, stringendomi forte contro il su petto possente. “ ti prometto che dove stiamo andando non ti vedrà nessuno” poi mi baciò i capelli e io gli baciai il petto sotto la t-shirt nera. Infine mi decisi e mi feci aiutare a scavalcare. Lui ovviamente non ebbe bisogno di aiuto, e con un movimento fulmineo scavalcò e atterrò divinamente in piedi affianco a me. Mi sorrise e poi mi prese di nuovo la mano, ma questa volta camminò e mi tenne stretta.

-“ dove siamo?” sussurrai. Ma lui non fece in tempo a rispondermi che girammo l'angolo e fu come la prima volta che vidi il mio amore – lui –. Rimasi abbagliata, a bocca aperta. Davanti a me si estendeva il più grande giardino mai visto, con tanto di rose, orchidee, ninfee, mimose e tantissimi altri fiori spettacolari che insieme formavano un'infinità di colori. Un'immagine a dir poco unica, sembrava di essere in mezzo ad un arcobaleno.

-“ ti piace?”

-“ è da... da mozzare il fiato” sussurrai, mentre lui mi lasciava la mano e mi faceva un cenno col capo di andare. Io lo guardai interrogativa, ma poi capii, e iniziai a correre. Mi diressi verso un prato completamente giallo e mi ci buttai dentro senza tante cerimonie, sollevando sbuffi di polline giallo e un profumo delizioso. Subito dopo Jake era accanto a me, che rideva a crepapelle e mi metteva fiori nei capelli.

Dopo circa un'ora avevamo girato tutto il giardino, arrampicandoci su alberi giganteschi, correndoci dietro intorno alla villa nascondendoci tra i fiori, fino a non avere più fiato per ridere. Ora eravamo sdraiati sull'erba appena tagliata dietro all'enorme casa, e lui mi metteva margherite nei capelli.

-“ Jake, sei sicuro che non sia proprietà privata?” domandai d'un tratto, girandomi verso d lui e facendo cadere tutte la margherite. Lui mi guardò prima dispiaciuto e poi mise il suo adorabile finto broncio.

-“ ovvio che lo è” feci tanto d'occhi e scattai a sedere

-“ allora forse è meglio uscire, se ci beccano passiamo dei guai...” ma lui mi prese il polso e mi tirò giù, facendomi mettere nella posizione di prima.

-“ tranquilla, i proprietari sono non so dove in Spagna, non c'è pericolo!” mi sorrise e prese in mano altre margherite. Io ridacchiai e mi accoccolai contro il suo petto

-“ quindi noi potremmo... insomma...” non sapevo come esprimermi. Stavamo insieme?

-“ non essere precipitosa Tess, lasciami riconquistarti.” disse lui, quasi come mi riuscisse a leggere i pensieri. non riuscii a trattenere la mia linguaccia e quindi gli risposi

-“ in pratica mi stai dicendo 'aspetta e spera'?” lui mi guardò sorpreso e poi si mise a ridere

-“ mmmhh, in pratica si!” mi sorrise e si chinò a baciarmi. Prima che il bacio si intensificò riuscii a sussurrare contro le sue labbra un

-“ vedi di non metterci troppo, principe azzurro” lui mi sorrise e aumentò la presa sui miei fianchi, trascinandomi sotto di se e piantando i gomiti nel terreno per non schiacciarmi. In quel momento partirono gli spruzzatori, inzuppandoci completamente. Io scoppiai a ridere, seguita da Jake, che si alzò in fretta e mi tese una mano. Scappammo, letteralmente, a gambe levate da quel magnifico posto e scavalcammo il cancello. Eravamo tutti bagnati, completamenti gialli e verdi, tutti e due con gli sguardi pieni d'amore, io in pigiama e con le ciabatte, ma era da tanto tempo che non mi sentivo così felice. Così innamorata.

Percorremmo a ritroso la strada che avevamo fatto prima, sempre per mano. Lui mi accompagnò fino al vialetto e intanto io gli raccontai di quest'anno. Probabilmente ripetei circa dieci volte che mi sentivo molto triste e sola, ma omettei dettagli come i pianti notturni e la nostalgia nei suoi confronti. Non era il caso che avesse la conferma di quanto io in realtà dipendessi da lui. Arrivati sotto casa lui mi guardò e si fermò sotto la soglia

-“ non entri?” chiesi, un po' speranzosa.

-“ no... ti lascio cambiarti. Così magari mi dici di si per sta sera...”

-“ sta sera?”chiesi io

-“ si, pensavo che magari ti andrebbe di vedere un film” disse grattandosi la testa in modo amabile. Io sorrisi

-“ ma certo” il suo volto si illuminò e io mi domandai se ogni volta che io lo vedevo succedesse la stessa cosa al mio di volto

-“ allora ti passo a prendere per le 19...?”

-“ è perfetto. Adesso vado a mangiare, ci vediamo dopo?”

-“ si” disse. Poi si avvicinò e mi baciò. Prima che si allontanasse io lo presi per il colletto e lo guardai negli occhi. Non so come ma mi feci coraggio e riuscii a pronunciare quella fottutissima frase.

-“ sappi che non ce bisogno che mi riconquisti. Lo hai già fatto. Ma tu questo lo sai, vero?” i suoi occhi brillarono e i nostri sguardi si incatenarono.

-“ io so che ti amo, e so che mi amavi. Spero solo di non essere arrivato troppo tardi, spero solo che tu possa provare ancora qualcosa per me dopo quello che è successo, che ho fatto. Spero ci sia ancora una speranza” mormorò sconsolato

-“ c'è sempre una speranza” dissi io “ sempre” e poi feci di nuovo incontrare le nostre labbra.

-“ allora a dopo Tess”

-“ a dopo” dissi io. E con un ultimo sguardo mi chiusi la porta alle spalle e mi diressi in cucina, dove accesi la tv e preparai un pranzo veloce che consisteva in una semplice pasta al sugo. Non riuscivo a togliermi un sorriso ebete dalla faccia. Con Jeremy non avrei mai potuto avere questo. Questa felicità, questo senso di pace, la sensazione di fare la cosa giusta anche quando fai quella sbagliata. Non vedo l'ora che faccia sera, perchè già mi manca.

Ah, l'amore, che sentimento pazzo e rischioso. Può essere la tua rovina o la cosa più bella che potesse mai capitarti, dipende solo da te e dalla tua metà.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

ciao a tutte ragazze! Scusate per l'ora ma volevo proprio pubblicare!

Spero mi perdonerete il ritardo, ma la scuola mi prende tantissimo e quel poco tempo libero che ho o leggo o esco, quindi per scrivere mi rimane ben poco, ma comunque cerco di fare del mio meglio.

E niente, spero che il capitolo vi piaccia, se è monotono o ci sono tanti errori fatemelo notare, non mi offendo ;)

ringrazio Portgas D Denis x ace e Momoko21 per aver recensito lo scorso capitolo <3

fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione che mi spronate sempre tantissimo (se non fosse per voi ragazze di efp non saprei proprio come fare!)

grazie a tutte!!

un bacio grandegrande :*

Eli

   
 
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