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Autore: Alis_Weasley    04/10/2014    8 recensioni
“Ma certo, vai Granger, ci vediamo dopo, non sentire troppo la mia mancanza!” e le ammiccò.
Lei disse tra se e se qualcosa che somigliava a “stupido” e ancora rossa, girò sui tacchi e scomparve.
A Fred venne da ridere.
Ce ne sarebbero state delle belle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La lezione di Trasfigurazione era appena terminata.
Hermione aveva una pila di libri sotto braccio, doveva posarli immediatamente in sala comune oppure avrebbe perso l’uso dell’arto superiore. Pesavano davvero tanto.
Mentre saliva le scale, prese a guardarsi intorno, cercando con lo sguardo una testa rossa a lei ben familiare. Eppure, non ve ne era traccia.
“Saranno tutti in Sala Grande per il pranzo” pensò. In effetti l’ultima campanella era già suonata, ma lei si era trattenuta in aula per parlare con la McGonagall di un incantesimo molto interessante.
Varcò il ritratto della signora Grassa, convinta che non avrebbe trovato nessuno studente lì a quell’ora, e invece..la stanza era gremita di Grifondoro di tutte le età.
Bambine con delle lunghe trecce saltellavano ridacchiando, sembravano emozionate, bambini alti quanto uno gnomo da giardino avevano delle strane cose in mano.
“Scusa, potrei sapere che sta succedendo?” domandò educatamente, ma con un cipiglio severo, la riccia ad una bambinetta.
Questa si guardò in torno prima di risponderle “Quei due fusti di Fred e George Weasley stanno mostrando le loro invenzioni”.
Hermione digrignò i denti.
Osservò la folla di studenti e notò che erano racchiusi in cerchio, stavano effettivamente ammirando qualcosa.
Poi le giunse all’orecchio, la sua voce.
“Venite, venite! Ce ne è per tutti!”
“Ei tu, non spingere, calmo, ecco a te, una bella pasticca vomitosa!” a seguire la voce di George.
Cercò di farsi largo tra gli studenti, e quando finalmente giunse di fronte ai due, si mise le mani sui fianchi.
“VOI! Credevo fossero passati gli anni in cui giocavamo a guardia e ladri!” sbottò.
“Guardia e ladri?” domandò George, senza nemmeno sollevare lo sguardo dal pentolone fumante in cui stava rimestando.
“Mi sembra di ricordare, che fosse un altro il gioco che facevamo..” le sussurrò all’orecchio Fred. Lei sobbalzò, non si era accorta che le era giunto alle spalle.
“Ah ah. Molto divertente, ma ciò non cambia le regole. Non potete vendere i vostri prodotti, io sono..”
“Un prefetto..” terminarono i due per lei “Lo sappiamo Grangy”
“Ma tu sai anche che non rinunceremo mai a infrangere le regole” continuò Fred, stringendole i fianchi.
Lei cercò di divincolarsi dalla sua stretta, doveva riprendere il controllo della situazione.
“Non..non mi costringete a togliervi dei punti!”
“Rilassati Herm..” un bacio sul collo.
Non poteva, non poteva lasciarsi sopraffare dalle emozioni. Si allontanò di scatto, prima che fosse troppo tardi.
“L’avete voluto voi.    Meno diec..”
“La verità è che sei invidiosa” sopraggiunse una quarta voce.
Hermione si voltò lentamente.
Una ragazza alta, dai capelli biondi e gli occhi verde smeraldo era appoggiata alla parete e la guardava con aria di sfida. L’occhio critico di Hermione si andò a posare sulla gonna della sua divisa, eccessivamente corta.
“Scusami?” domandò incredula Hermione.
“Hai sentito bene.. la verità è che sei gelosa della genialità di Fred e George, per questo li punisci” continuò quella.
La riccia sbattè le palpebre. Aveva sentito bene? Era appena stata psicanalizzata da una perfetta sconosciuta?
I gemelli si guardarono di sottecchi e poi scoppiarono a ridere.
“Finalmente qualcuno sano di mente!” le si avvicinò George.
“Già! Come ti chiami bellezza?” proseguì Fred, anche lui avvicinatosi.
Bellezza? No, sicuramente aveva sentito male.
“Melanie.” Rispose quella sbattendo le ciglia.
“E in che anno sei?”
“Questo è proprio assurdo. Io invidiosa di loro? I cervelli di questi scemi messi insieme, non raggiungono la dimensione di una noce.”si intromise Hermione.
“Avanti, ammettilo che vorresti avere il loro fegato e il loro coraggio, per non parlare del carisma!” li adulò quella.
“Bhe..si in effetti il carisma ci caratterizza..” “Grazie..grazie..troppo gentile” si pavoneggiavano i due Weasley.
“Sai che c’è? Dato che ti piacciono tanto, sono tutti tuoi! Divertitevi” Sbottò Hermione, prima di abbandonare la stanza a grandi passi, sotto lo sguardo divertito di Fred.
La verità è che non riusciva a togliersi quelle parole dalla testa.
E la cosa peggiore era che erano vere. Avrebbe voluto avere il carisma, il fegato e il coraggio dei gemelli, alle volte si sentiva così inutile.
Entrò velocemente nel bagno dei prefetti. Le era passato l’appetito.
****
Aveva passato l’intero pomeriggio in biblioteca, al suo tavolo preferito.
Non voleva uscire da lì. Non voleva parlare con nessuno. Aveva visto solo Ginny, che le aveva riferito che a pranzo Melanie non si era scollata un momento da Fred e George, bhe, soprattutto da Fred.
Sfogliava distrattamente le pagine, non riusciva ad assimilare niente di più. Aveva già anticipato i compiti per le due settimane seguenti, il suo cervello era strapieno.
Venne distratta da un rumore dietro di sé.
Si voltò di scatto, sapendo già cosa si sarebbe trovata davanti.
Un sorriso sghembo.
“Cosa vuoi?” domandò aspra.
“Non posso più passare del tempo con il mio prefetto preferito?” le sorrise lui.
“Dove l’hai lasciato il cagnolino?”
“Chi? Melanie?”
“Vedo che hai capito subito..” ironizzò lei.
“E’ con George, le sta spiegando qualche trucchetto.”
“Tu le hai già spiegato tutti i tuoi?” disse lei tagliente come mai.
Non sapeva perché, ma la gelosia la stava divorando.
Lui scoppiò a ridere.
“Siamo nervosette oggi?”
“Per niente.” Rispose secca, dandogli le spalle.
Passarono due secondi, poi le forti braccia di Fred la sollevarono dalla sedia, portandola di peso nel reparto proibito.
“Che fai?! Freeed! Se Madama Pince ci vedesse..” strepitò lei.
“Non ci vedrà” la zittì lui, prima di spingerla delicatamente contro uno scaffale ammuffito e ben nascosto ad occhi indiscreti.
Cercò il suo sguardo, ma la ragazza lo teneva fissa sulle scarpe.
“Non posso credere che tu sia veramente gelosa di Melanie” sghignazzò.
“Gelosa? Io? Figuriamoci.” Ribattè lei.
“Meglio così..perchè non avresti alcun motivo di esserlo” le sussurrò all’orecchio prima di baciarla.
Lei sorrise sulle labbra di lui, mentre ricambiava il bacio con trasporto.
***
Uscirono dalla biblioteca mano nella mano, vogliosi di fare una passeggiata sulla riva del Lago Nero.
Stavano per varcare la soglia del portone in legno massiccio, quando una vocina stridula li fece sobbalzare.
“Freddiee, dove andate? Posso venire con voi??”
Senza neanche aspettare una risposta, Melanie si avvinghiò al braccio di Fred e gli sorrise adorante.
“Veramente noi..” iniziò Hermione.
“Oh ciao Hermione, spero non ti dispiaccia se mi unisco  voi”
La riccia rimase zitta un secondo di troppo.
“Perfetto, andiamo!”
Fred in tutto questo non aveva mollato la mano di Hermione nemmeno per un secondo, e questo la tranquillizzò.
Tirava un leggero venticello, i capelli delle due ragazze svolazzavano in aria.
Ogni tanto Melanie se ne usciva con una frase del tipo “Che braccia forti che hai Freddie” “Sei così bello” , facendo digrignare i denti ad Hermione.
Quando poi giunsero alla riva del lago, e dall’acqua spunto un tentacolo della piovra gigante, la bionda cacciò un urlo pazzesco e saltò addosso a Fred.
“Rilassati Mel, è solo la piovra gigante!” sbottò Fred, trovandosi la ragazza praticamente in braccio.
“Solo la piovra gigante?! Quella cosa è pericolosa!” strillò in risposta quella.
“Se tu avessi letto storia di Hogwarts sapresti che quella “cosa”, come la chiami tu, non attacca gli studenti. Vive qui da più di un secolo!” la attaccò Hermione, che non cercava nemmeno di nascondere il fastidio nella voce.
La vicinanza tra quella e il suo fidanzato, non le andava giù.
La piovra, quasi sentendosi chiamata in causa, emise un gorgoglio, facendo ribollire l’acqua del lago.
“Ahhhhh!” strillò Melanie, e prese a tirare calci all’aria.
Bhe, non proprio all’aria, uno prese Hermione in piena pancia facendola cadere all’indietro.
Splash.
L’acqua le entrò nel naso. Lei odiava l’acqua nel naso.
I capelli, se prima erano crespi, dopo il bagnetto nel Lago Nero, assomigliavano ad un cespuglio.
Riemerse dall’acqua arrabbiata come non mai.
Subito Fred corse ad aiutarla.
“Herm..stai bene?” le domandò cercando di sembrare il più serio possibile; ma si vedeva benissimo che cercava di trattenersi dal non ridere.
Lei lo fulminò con lo sguardo.
“Ti sembro una che sta bene?!” ululò.
Fred non ce la fece più a resistere e finì per terra per le troppe risate.
“Oddio Hermione, mi dispiace così tanto!!!” trillò Melanie che le si era avvicinata con finta faccia dispiaciuta.
Respira Hermione, non vuoi finire ad Azkaban per un omicidio. Respira.
“Aspetta, hai una cosa proprio qui..” continuò Melanie. Le infilò una mano fra i capelli e ne estrasse fuori un’ alga di un colore verde acido.
“Ho imparato un incantesimo perfetto per questo tipo di situazioni” proseguì sempre quella.
Hermione sbarrò gli occhi.
“Non ce ne è bisogno!” esclamò, ma era troppo tardi.
Con un rapido movimento della bacchetta, Melanie eseguì l’incantesimo.
In pochi secondi Hermione si ritrovò sommersa da alghe verdi, proprio come quella che aveva fra i capelli.
“Oh Merlino, non doveva succedere questo! Credo di aver sbagliato qualcosa..” sussurrò Melanie portandosi una mano alla bocca.
La testa della riccia sbucò dalle alghe. Era rossa in volto, probabilmente le tremavano le mani.
“Ma davvero?” Disse tra i denti.
Intanto Fred aveva preso a rotolare come una felice balla di fieno, asciugandosi le lacrime agli angoli degli occhi.
Respira Hermione. Forse ad Azkaban ci finirai per due omicidi.
 
 
Angolo Autrice:
Bene! Eccoci qui!
Mi dispiace di avervi fatto aspettare un po’ per questo capitolo, ma tra scuola e impegni vari è difficile trovare un po’ di tempo.
Ne ho approfittato oggi dato che ho la febbre e non sono andata a scuola per proseguire la long.
Spero che il nuovo capitolo sia di vostro gradimento.
Ringrazio Hana per la sua fantastica idea, e un ringraziamento anche a tutte le meravigliose lettrici che seguono e recensiscono la mia storia.
Alla prossima,
Alis <3
 
 
 
 
 
   
 
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