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Autore: Chrystal_93    06/10/2014    4 recensioni
[partecipa alla Rumbelle Week]
#7 cap: Quella notte si appisolò per pochi minuti alla ruota del suo filatoio e ritornò con la mente a ciò che aveva visto. Ma stavolta non notava i due insieme, le braccia di Gaston attorno alla ragazza. Vedeva il sorriso tirato della ragazza, gli occhi pieni di tristezza e rassegnazione e quel gesto, quel bellissimo gesto. Belle si era girata, si era girata per non farsi baciare. Si era girata, e per un attimo gli era sembrato, per quanto impossibile fosse, che stesse guardando lui.
1.Doccia - RumplestilstkinxBelle. GoldxBelle
2.Alcohol- RumplestiltskinxBelle. GoldxBelle. GoldxLacey
3.Voce - RumplestiltskinxBelle. GoldxBelle
4.Bambini/figli - RumplestiltskinxBelle. GoldxBelle (presenza di Henry, Grace, Alexandra).
5.Lenzuola - RumplestiltskinxBelle. GoldxBelle
6.Modi impliciti di dire ti amo - RumplestiltskinxBelle. GoldxBelle. GoldxLacey
7.Gelosia - RumplestiltskinxBelle. GoldxBelle (presente). GoldxLacey. GoldxBelle (futuro).
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7 ways to love 
Rumbelle Week

 
Autore: Chrystal_93
Titolo: Gold drink
Prompt: Alcohol
Rating: Verde. 
Pairing: RumplestiltskinxBelle, GoldxBelle, GoldxLacey
Avvertimenti: l'ultima parte, la Goldcey, è angst a differenza delle altre due decisamente fluff.
Note: partecipa alla Rumbelle Week



Gold drink

 

Castello del Signore Oscuro

Belle stava lucidando dell'argenteria nel grande salone del castello quando, di colpo, il grande portone si aprì e Rumplestiltskin entrò.

Si tolse il mantello e lo appoggiò ad una sedia, poi agitò una mano e fece apparire una grande botte di legno.

Belle si avvicinò, con ancora in mano lo straccio.

Lui si sfregò le mani. “La cena?”

“Sarà pronta tra mezz'ora” disse lei, distratta dai nuovi oggetti.

Lui vide la curiosità della ragazza e, ghignando, le disse: “Non ti entusiasmare troppo dearie, è solo una bevanda

“Una bevanda?”

“Un pagamento. Il prezzo di un patto. E ora, va a controllare che la cena non si bruci.” disse in un tono molto acido.

Dopo mezz'ora la cena fu pronta e i due mangiarono in silenzio, ai due poli apposti del lungo tavolo di legno.

Alla fine della cena, Belle si alzò per portare via i piatti in cucina. Quando tornò, trovò Rumplestiltskin che stava armeggiando con la botte. Ne estrasse alcune gocce giallo oro e le mise in una boccetta.

Si avvicinò, affascinata dal colore insolito della bevanda.
“Che cos'è?”

“Una bevanda molto, molto antica. Portami un bicchiere.” disse lui, osservando in controluce la boccetta.

Belle ritornò in fretta con ciò che le aveva chiesto. Riempì il bicchiere del liquido dorato e lo posò sul tavolo, sedendosi. “E' una bevanda alcolica. Hai mai assaggiato del vino, dearie?”

Belle annuì. “Si, mio padre ne beveva sempre qualche bicchiere durante i pasti. Ma non mi è mai piaciuto. Aveva un sapore così... pungente.”

“Poco gentile per il palato di una principessa.” ghignò lui.

Belle non lo badò.

“Perchè l'avete messa lì?” chiese, indicando la boccetta. “A cosa vi serve?”

Lui ghignò ancora. “Magia, dearie, magia.” Fece per andarsene, quando Belle lo fermò.

“E questa?” disse, indicando la botte.

“Quella non mi serve. Domani me ne sbarazzerò.” Se ne andò, lasciando la giovane sola nella stanza.

Quando ebbe finito di pulire il tavolo, girò intorno alla botte. Il bicchiere, pieno di birra, era ancora sul tavolo, immacolato.

Le sembrava uno spreco buttare via l'intera botte per averne usato solo poche gocce. Il colore della bevanda continuava ad attirarla. Era ancor più oro del vestito che indossava quando se ne era andata via con Rumplestiltskin.

Si guardò in giro. Il folletto probabilmente non sarebbe tornato tanto presto. Che male c'era se ne assaggiava un po? Poi avrebbe potuto benissimo sostituire ciò che aveva bevuto, tanto di birra la botte ne era piena. Nessuno se ne sarebbe accorto.

Si morse il labbro. E se si fosse arrabbiato? Poggiò il peso prima su un piede e poi sull'altro.

Perchè si sarebbe dovuto arrabbiare? Non le aveva vietato di prenderlo, e se ne sarebbe comunque sbarazzato. Tanto valeva berne un sorso.

Prese il bicchiere in mano e lo avvicinò alle labbra. Chiuse gli occhi e andò giù. Il sapore della birra le invase il palato. Dapprima ebbe voglia di sputare tutto ma poi, quando cominciò a scendere, cominciò ad apprezzarlo.

Senza accorgersene ingollò tutto il bicchiere.

“Davvero buona.” mormorò. Ne prese un altro bicchiere e, come un'assetata, lo bevve tutto.

Si sedette sul tavolo, dondolando le gambe come una bambina.

Non aveva mai assaggiato niente di simile e, anche se non era buona come il tè, doveva ammettere che la birra le piaceva molto.

Guardò la stanza, c'era solo lei. Prese il mantello di Rumplestiltskin e andò a metterlo nel suo posto. Quando tornò la luce era alta in cielo, segno che era ora che andasse a dormire.

Spense alcune candele e l'occhio le finì di nuovo alla botte.

Un altro bicchiere non avrebbe potuto nuocerle. Ne bevve altre due e mezzo prima di sentirsi strana, confusa e un po' vivace.

Vedeva un po' sfocato, così dovette appoggiarsi al tavolo. Riuscì ad arrivare fino al divanetto dove soleva leggere, e cadde, stremata.

Dopo un'ora Rumple tornò nel salone, pronta a filare per alcune ore notturne.

Non ci fece subito caso ma, prima di sedersi all'arcolaio, vide un'ombra scura sul divanetto di Belle.

Si avvicinò, con gli occhi semi chiusi.

“Belle” disse, quando si accorse che l'ombra era la ragazza.

Si avvicinò e vide che stava dormendo. Alzò gli occhi al cielo, era tipico della sua domestica addormentarsi lì. Magari era rimasta alzata per leggere qualche libro.

Le tolse una ciocca di capelli dalla faccia e rimase a osservarla per alcuni minuti. Si avvicinò di più per alzarle le gambe e appoggiarle sul divanetto e, facendolo, sentì un forte odore di birra.

“Belle!” esclamò. Ma la ragazza si limitò a un grugnito.

Sospirò. “Forza, dearie, è meglio che tu vada a letto, visto che domani non ti sveglierai molto bene.” disse tirandola su.

Belle fece una smorfia. “No...” mormorò quando lui la prese sotto braccio, alzandola.

“Rumple...” sussurrò.

“Questo odore non si addice a una principessa.” la motteggiò lui. “E quando ti ho detto che me ne sarei sbarazzato, non intendevo che dovevi farla sparire bevendola.”

Belle ridacchiò, mentre camminavano a fatica.

“Siete divertente.” osservò, biascicando.

Lui sorrise, al buio. “Perchè non lo siete più spesso?”

“Perchè altrimenti rideresti tutto il giorno dearie. E non puliresti più niente.”

Belle rise ancora.

“Inoltre i mostri non sono divertenti.” aggiunse lui, avanzando al buio, col peso della ragazza addosso.

“Non siete un mostro, sapete. Credete di esserlo.”* disse lei, quasi più seria.

Erano giunti alla sua stanza. Entrò e la adagiò piano al letto. Le alzò le gambe e si avvicinò al volto per aiutarla a distendersi bene.

“E sentiamo, dearie, che cosa sono, allora?”

Belle si agitò un po', ma non rispose.

Lui sospirò. “Domani pulirai ancora meno di quanto fai di solito.” Poi la coprì con la coperta e si rimise dritto. “Ora dormi. Non combinarmi altri guai.”

Si girò e si diresse fuori dalla stanza. Quando fu sulla soglia della porta, la voce biascicante di Belle lo fermò. “Anche se non fate battute, mi piacete comunque. Rumple.” poi scoppiò in una risatina.

Lui si girò, con la bocca mezza aperta. “Che cos'hai detto, Belle?” ma la risata ormai si era esaurita.

Si avvicinò di più e si accorse che ora la ragazza era veramente nel mondo dei sogni.

“Belle.” disse soltanto, abbozzando un sorriso.

Allungò la mano per accarezzarla, ma non ne ebbe il coraggio.

Si limitò a coprirla un po' di più con la coperta, prima di uscire e tornare a filare. Forse non si sarebbe sbarazzato subito della birra.

 

 

 

Storybrooke – casa di Gold

“Rumple?”

Belle fece capolino in cucina. Lui si girò e le sorrise. Poggiò il sacchetto della spesa sul tavolo.

“Sei tornato prima.” disse lei, andandogli incontro. Si sporse, osservando i prodotti che Gold stava tirando fuori.

“I supermercati di questo mondo sono molto più comodi per prendere ciò di cui si ha bisogno.”

Belle sorrise e prese tra le mani parecchi pacchetti.

“Mangiamo questo per cena?” chiese, osservando curiosa un pacchetto di cartone.

“Si, facciamo la pasta.”

“La pasta? Che cos'è?”

Gold sorrise. “Aspetta e vedrai.”

Bella era seduta al tavolo, con le mani in grembo, aspettando che il suo Rumple arrivasse con la cena.

“Ecco, spero ti piaccia.” disse, servendole un piatto di pasta fumante, col sugo al pomodoro.

“Assaggiala, dai.” Belle sorrise e si portò alle labbra il cibo.

“E'... è buonissima! Come hai detto che si chiama?”

“Pasta.” sorrise lui, notando con piacere che la ragazza era tutta presa dal piatto che aveva cucinato.

“Ah, quasi dimenticavo.” disse, alzandosi.

Belle alzò gli occhi su di lui, e mise giù la forchetta.

“Non serve che mi aspetti, torno subito.” Belle però non volle mangiare senza di lui.

Quando tornò, Rumple mise sul tavolo una bottiglia verde di vetro.

“Si sposa bene con la pasta.” disse lui con uno strano sorriso prima di sedersi.

Lei la prese, osservandola.

“Che cos'è?”

“Una cosa che ti era piaciuta molto.” Le sorrise sornione. “Birra.”

Belle diventò tutta rossa. “Oh.” disse, soltanto, rimettendola sul tavolo.

Lui la prese, la stappò, e gliene versò un po' in un bicchiere.

“Un po' non ti farà star male, stai tranquilla. E comunque in questo mondo ci sono medicine... sostanze che, anche in caso tu non ti sentissi bene, ti aiuterebbero.”

Belle guardò il bicchiere, indecisa.

“Guarda, non è il mio genere, ma la bevo anche io per farti compagnia.” La portò alla bocca e ne bevve un sorso.

Belle lo guardò e, dopo un attimo di indugio, imitò il compagno.

“E' molto buona.” disse, passandosi la lingua sul labbro.

Gold sorrise, vedendo lo sguardo colpevole della giovane. “Non voglio farti ubriacare, Belle. Volevo solo darti qualcosa che conoscevi, che avevi già provato. So che è difficile per te, sei sommersa da un sacco di novità e così ho pensato che qualcosa di sicuro poteva farti piacere.”

Belle si sciolse in un dolce sorriso. “Oh Rumple.” disse e si alzò. Quando gli fu vicina, gli accarezzò il volto e lo baciò, prima teneramente e poi sempre più profondamente.

“Belle” mormorò lui sulle sue labbra, indicando con gli occhi la pasta e la birra.

“La cena può aspettare” sussurrò lei, senza staccarsi troppo dalla bocca dell'uomo. “E poi, per quanto sia buona la birra, tu lo sei di più.” aggiunse, stringendolo ancora più a sé.

 

 

 

Storybrooke – Rabbit Hole

Gold stava sorseggiando un whiskey, al bancone del Rabbit Hole. Lacey arrivò poco dopo, col suo sorriso ebbro di aria di sfida.

“Vedo che hai già iniziato senza di me.”

Lui fece un cenno al barista che portò subito un boccale di birra.

“Birra?” chiese lei. Scoppiò a ridere sonoramente. “Ehi.” disse al barista. “Portami qualcosa di più forte.”

Ormai il barista conosceva bene i suoi gusti, e parecchi centimetri della pelle che lei adorava esporre attraverso i suoi abitini succinti e scollati.

Gold mise giù il bicchiere, guardandola.

Lei prese il bicchiere che il barista le stava porgendo. “Non sono mai stata un tipo da birra.”** disse, prima di bere.

Gold sorrise amaramente, sentendo un grande vuoto dentro al cuore. Quella non era la sua Belle. Era identica a lei ma sembrava la sua antitesi. Eppure non poteva fare altrimenti, se non starle vicino alle sue condizioni e ad ogni costo.

Anche ora, mentre lei esplorava il suo petto sotto la camicia, i baci sembravano diversi. Il suo sapore sembrava diverso. La sua Belle odiava il vino e l'unico tipo di alcol che beveva era la birra, a piccole dosi. Ma nella bocca non c'era traccia del sapore di quel liquido oro. C'era solo fame, desiderio e sfida. E lui doveva accontentarsi di quello per poterla tenere vicino a sé.


 

*citazione dalla puntata “Belle”, 1x12

** citazione della puntata “Lacey”, 2x19




Note dell'Autrice
Eccoci al secondo giorno! Ho già paura che questa rumbelle week finisca prima di quanto io voglia. 
Comunque! Con questo prompt ho deciso di dar voce a tutte le sfumature possibili dei nostri personaggi. Avevo paura di cadere sul banale con Lacey, ma come potevo non metterla? Lei e l'alcohol sono Hook e le battutine, non stanno separati tanto a lungo. Inoltre ho voluto mettere anche uno spazio angst, per chi è amante di questo genere. E ho messo anche delle note relative ai riferimenti, nonotante la mia colossale pigrizia (le avevo messe mentre la scrivevo, altrimenti mi sarei lasciata prendere dal mio vizio capitale).
Il secondo è un missing moment, spero vi piaccia. Vorrei dire lo stesso del primo ma non ha niente del missing moment, è solo un momento dettato dalla mia fantasia per sottolineare quanto Belle sia innocente e curiosa, e divertente quando, ovviamente non sotto le  spoglie di Lacey, è un po' brilla. Mi piaceva l'idea di vedere la reazione di Rumplestiltskin di fronte a una Belle resa più vivace dall'alcool. In fin dei conti, se non voleva vederla così, non doveva lasciare quel bicchiere sul tavolo. C'è da chiedersi se l'abbia fatto apposta. Ma non lo sapremo mai.
Vorrei aggiungere un'altra nota, che non c'entra molto con questo capitolo, quanto con tutta la storia in generale. L'uso del 7 nel titolo, al posto di seven, non è stato dettata dal fatto che sono una sorta di (me lo permettete?) bimbaminc*** -quanto sarebbe più semplice la vita se lo fossi-, piuttosto dal non creare copioni con altri possibli titoli di altre raccolte per la rumbelle week.
Bene, ora che mi sono spiegata, passiamo ai ringraziamenti.
Un grande, grande, grande, grazie a Euridice100, seasonsoflove, Rusty 93, Lady Clopette, Rumple_bumple e Stria93 per aver recensito il primo capitolo. Pensavo fosse una schifezza ma i  vostri commenti mi hanno fatto tornare il sorriso.
Un grazie a elly_didyme_volturi per aver inserito questa raccolta tra le preferite. Ne sono sinceramente onorata.
Un grazie a Emyscarano per averla messa tra le ricordate, spero che anche questo secondo capitolo ti piaccia.
Un grazie a Rusty 93, padme83, Emyscarano e Dearly_Beloved per averla aggiunta alle seguite. Spero di non avervi deluso con questo prompt.
E un grazie a tutti i lettori silenziosi e a tutti coloro che hanno scritto per la rumbelle week.


 
  
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