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Autore: Strange__    06/10/2014    0 recensioni
Connie è sempre stata una bambina: per tredici anni non ha fatto altro che sentirsi piccola e stupida rispetto ai suoi amici e al suo eterno amore non ricambiato.
Ha imparato ad essere una donna nel momento in cui ha smesso di provarci e quando ha imparato che a volte un amore non ricambiato, porta ad un amore più maturo.
[Spin-off della one shot 'Twice.'. Da leggere anche separatamente!]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I tempi dell'amore.'
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ASDFGHJKL.

Come avevo precendentemente annunciato (annunciato, sì)
ho pubblicato uno spin-off di 'Twice.' (se cliccate vi porterà sulla storia)
che parla di Aika e Zayn, due personaggi che troverete nella storia qui sotto.
Personalmente per quanto io possa amare Aika e Zayn,
Long time è una delle mie storie preferite.
E' pazza almeno quanto Connie che è una bambina un po' cresciutella
che ormai impara a fare i conti con il mondo (e con l'amore)
Lascio a voi i commenti e spero vi piaccia!
Alla prossima,
Angie
Ps. Ci saranno (o ci dovrebbero essere, quantomeno,
altre tre storie su questi personaggi)

 

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Long time.



 

Connie ha conosciuto Aika durante il primo anno di superiori e Dru quello dopo, nonostante lei e Aika fossero già amiche.
Ha conosciuto Zayn e Liam poco dopo aver conosciuto Dru ma Harry... Harry è tutta un'altra storia. Harry l'ha conosciuto quando non era neanche una ragazzina, quando portare le codine era ancora lecito, quando potevi pensare a tutto tranne che ai problemi.
E poi quando aveva conosciuto Aika, Harry era rispuntato fuori, con i suoi capelli ribelli e il sorriso da ragazzino.
E adesso dopo dodici anni da quando l'ha rivisto, ogni volta che lo incontra le batte forte forte il cuore, anche se non ha più l'età per le codine e i problemi di tanto in tanto la sommergono. 
"Mi hanno detto che è tornato Jawaad a Bradford." Comincia Connie mentre sgranocchia un biscotto sul bancone sporco di grasso della rimessa delle auto dell'officina dove lavora Aika. Lavora lì da tanto di quel tempo che ha perso il conto. 
"Non mi interessa." Cerca di deviare il discorso Aika ma Connie sa che non è vero, glielo legge negli occhi.
"Chi sa se è ancora bello come lo era alle superiori." 
"Anche di più." 
"L'hai visto?" 
"Ci siamo incrociati per caso, niente di che." 
"Com'è stato rivederlo dopo tutti questi anni?"
"È stato normale."
"Ha significato qualcosa per te rivederlo?" Sa che l'amica non è così indifferente a Zayn.
"Ha smesso di significare qualcosa per me il giorno in cui è partito." Connie scuote la testa mentre Aika corre verso l'ingresso cercando di capire chi o cosa avesse provocato tanto rumore. La sua amica è ottusa e ormai l'ha capito da tempo ma da quando Zayn se ne è andato è diventata più che ottusa. 
Dopo un paio di minuti comincia a chiedersi cosa sia successo alla sua amica che ancora non torna da lei così scende dal bancone e la raggiunge all'entrata. 
"Ai..." Ma non finisce neanche di parlare perché davanti a lei c'è Harry e quando c'è Harry tutto il resto si ferma, ci sono solo i suoi occhi verdi e i suoi occhi marroni e nient'altro. "Ciao Harry." Saluta. 
Harry alza una mano in segno di saluto e a lei sembra di sentire gli angeli cantare. "Ciao Connie, tutto okay?" 
"Oh, certo. E tu?" Parlare con Harry per lei è sempre un'emozione nuova.
"Tutto okay. Stasera fate qualcosa?" Quasi le scoppia il cuore ma si limita a scuotere la testa con enfasi e a dire "Siamo libere come l'aria." 
"Parla per te." 
Connie tira una gomitata ad Aika che incassa il colpo. "Siamo libere." 
Harry ridacchia. "Vi va di andare a bere qualcosa noi quattro più Liam e Dru che sono appena tornati dal loro meraviglioso viaggio?" 
"No." Si ripromettere di picchiare Aika appena sono sole.
"Certo." 
"Ho detto di no." Anzi, lo fa ora. 
"E io ho detto certo." 
Aika guarda Connie che guarda Harry che a sua volta guarda Aika. "Va bene." 
Harry e Zayn -che non ha calcolato neanche per finta- si scambiano qualche parola che non afferra dato che è troppo impegnata ad ammirare Harry. Da quando Dru e Liam sono partiti lo vede nettamente di meno e non vede l'ora di passare una serata con lui. Lo sa che a venticinque anni andare dietro come una cagnolina allo stesso ragazzo a cui moriva dietro durante le superiori è da stupide e immature, ma non riesce a farne a meno. Vorrebbe, ma non ci riesce. 
"Vi devo chiedere di andare via, mi sta per arrivare un'auto e oggi sono sola. Grazie." Kiki neanche saluta e se ne va nel suo laboratorio lasciando la sua amica in balia del ragazzo dei suoi sogni e un ex ragazzo che rispunta da chi sa dove.
"Cosa le è preso?" Chiede Harry senza capire. 
Connie vorrebbe capire ma non ha sentito un H di quello che si sono detti i suoi amici. "Le passerà sicuramente." Dice cercando di far conversazione con Harry.
"Aika è impegnata?" Chiede Zayn soprappensiero. A Connie viene un po' da ridere: anche se lo fosse, per Zayn manderebbe tutto al diavolo. Ma non lo dice.
"Non dovrebbe." Risponde.
Zayn le sorride. "E tu Connie? Come va la vita?" 
"Al solito, tutto okay. E a te com'è venuto in mente di tornare in patria?" Crede che la domanda sia lecita.
"Ho un po' di cose da risolvere." 
"Che in altre parole significa amo ancora Aika e la rivoglio indietro." Si intromette Harry dando una pacca sul petto dall'amico.
"Da quant'è che sei innamorato di lei, più o meno?" Chiede Connie. L'amore tra Zayn e Aika le è sempre sembrato qualcosa di bellissimo. Inspiegabile e bellissimo.
"Dodici anni, anno più, anno meno?" Risponde Zayn. "E tu da quant'è che sei innamorata di lui?" Non specifica chi sia il lui, né fa accenni all'amico di fianco ma Connie sa che si riferisce a lui. 
"Da tanto tempo, forse anche troppo." 






 

"Ciao Gemma!" Saluta "Come stai?" 
Gemma prima di essere sua amica, è la sorella di Harry. E non riesce a far meno di cercare particolari che la leghino a lui mentre la guarda.
"Bene, grazie!" Risponde. Anche lei sta facendo shopping come Connie, lo nota dalle buste che porta a mano. "Tu?" 
"Bene anch'io! Oggi giornata di shopping?" Chiede con un sorriso gentile.
"Oh, no. Sto cercando qualcosa da mettermi stasera, ci vediamo tutti al pub dato che Dru e Liam sono tornati." 
"Ah, già! Harry me l'aveva accennato... Verrà anche mio fratello, giusto?" 
Connie sorride. "Già." 
Gemma assottiglia gli occhi mentre la guarda. "Tu quando hai intenzione di trovare qualcuno?" Le chiede.
Io qualcuno l'ho trovato, pensa "Non so dirti, Gem." È che il mio qualcuno non ha trovato me.





 

"Ciao Kiki." Saluta mentre incastra il telefono tra spalla e orecchio. "Che ti metti stasera?" Chiede.
"Non credo di venire, Con. Non mi va." 
"Ma tu devi venire, Kik. Io ho bisogno che tu venga!"
"Connie, vai tu. Te lo chiedo per piacere! Non mi va di stare in mezzo alle persone." Risponde l'amica. Ma Connie sa che basta poco per farla cedere.
"Harry mi ha invitata solo perché sono tua amica, se non vai tu io cosa vado a fare?" Sa anche che è scorretto usare il senso di colpa, ma ha proprio bisogno di Aika questa sera.
"Harry ti ha invitata perché sa che hai una cotta per lui dalla terza elementare e sta solo aspettando che glielo dici. E poi ti ricordo che è tornata Dru che non è solo amica mia, ma anche tua." Le risponde. 
Connie sbuffa, non è contenta finché Aika non cede. "Sto venendo a casa tua, ti faccio i capelli per stasera." Chiude la chiamata, mette il vestito e le scarpe in borsa ed esce di casa. Mentre cammina per le strade di Bradford comincia seriamente a pensare di dirlo ad Harry. È stufa di tenere nascosto quello che prova. È stufa di essere innamorata di un ragazzo che non sa niente dei suoi sentimenti. Quando arriva a casa dell'amica la saluta con un bacio sulla guancia e inizia a passarle la piastra sui capelli e mentre li pettina lo chiede: "Dici che dovrei dirlo ad Harry?" 
Aika alza lo sguardo e la guarda attraverso lo specchio. "Sarebbe ora." E non ne parlano più. 
Finiscono di prepararsi e prendono la macchina per raggiungere i loro amici. Connie ha comprato il vestito nero che indossa solo per Harry. Tutti i vestiti nel suo armadio li ha comprati solo per Harry. Appena arrivano e vede Dru le salta addosso perché dire che le è mancata, è dire poco. "Ciao Dru!" Saluta anche Liam con un abbraccio e poi saluta anche Harry e Zayn. Si siede accanto ad Harry, Aika si siede accanto a lei e appena loro si siedono, Dru e Liam scattano in piedi. Connie aveva già capito qualcosa, la sua amica era tutta un fremito e certe cose le riconosce subito. "Vi dobbiamo dire una cosa!" Dice l'amica mentre prende Liam per mano. "Io e Liam ci sposiamo!" Connie sorride mentre abbraccia l'amica, anche se vede gli occhi tristi di Kiki... Chi sa quanto deve averle fatto male rivedere Zayn dopo tutti questi anni. 
Pensare che Harry potrebbe sparire le fa contorcere lo stomaco e poi si da della stupida: lei e Harry hanno a malapena flirtato, Zayn e Aika hanno vissuto una delle storie più profonde che Connie abbia mai conosciuto. Lei invece è solo una stupida che perde tempo. Solo una stupida.





 

"Salve, sono Connie Finnegan, cosa posso fare per lei?" Risponde al telefono del lavoro. Nonostante Connie sia poco più di una bambina in quanto ad atteggiamenti, ha trovato un bel impiego nel giornale locale. Non sarà la capo redattrice ma non è neanche la ragazza addetta ai caffè e per quanto la riguarda va più che bene. 
"Connie?" La voce di Harry riempie l'apparecchio acustico. 
"Harry?" Chiede anche lei confusa. 
"Non ci credo che mi hanno assegnato a te!" Dice "Sono il nuovo tirocinante." 
E Connie spalanca la bocca perché non ci può credere. Questa è l'occasione della sua vita. "Sempre meglio con me che con Miss Hugs. Quella donna puzza di cetriolo." 
Harry ride di cuore. "Sarebbe stato meglio in ogni caso." 
Connie sbarra gli occhi sentendo quelle parole. "Ti hanno già spiegato in che consiste la parte del tirocinio con me?" Chiede. 
"Certo, lavoriamo ad un articolo insieme, poi tu me ne assegni uno a cui devo lavorare da solo e che tu visionerai. L'articolo più bello tra i tirocinanti verrà pubblicato e se è il mio, potrò continuare il tirocinio." 
Connie sospira sognante... Lavorare con Harry, tutti i giorni. "Esatto." Poi prende coraggio e glielo chiede. "Magari potremmo prenderci qualcosa insieme una di queste sere e parlarne." 
"Certo, magari domani." 
"Magari." 






 

"Ciao Con." La saluta Dru. 
"Ciao Drusie, dimmi." 
"Non chiamarmi Drusie." 
"Okay." Dice "Drusie." 
"Mi stai facendo passare la voglia di dirti quello che ti dovevo dire." 
Connie ride un po' e poi risponde. "Dimmi Dru, sono tutta orecchie." 
"Vorrei che tu e Kiki foste le mie damigelle." 
Connie accetta con entusiasmo. "Certo! Liam ha già scelto i suoi testimoni?" Chiede e, sì, lo chiede perché spera che Harry sia uno dei testimoni. 
Dru lo capisce subito e ridacchia. "Sì, Harry è uno dei testimoni, insieme a Zayn e un certo Louis Tomlinson, un compagno al college di Liam." Risponde l'amica. 
"Harry Styles in smoking è sempre uno spettacolo." 
"E tu sei sempre la solita." 





 

Passano mesi da quella telefonata e Connie passa tutte le sue giornate con Harry anche se hanno finito l'articolo già da un pezzo e non potrebbe essere più felice. Non si è mai sentita tanto legata ad un ragazzo come si sente con Harry. Si chiede se anche Dru si sente così con Liam.
Al momento ha la certezza che Aika non si sente così con Zayn: hanno cominciato a litigare circa un quarto d'ora prima e le parole dell'amica sovrastano persino i suoi pensieri.
Non capisce perché faccia così: lei e Zayn erano un tutt'uno alle superiori quando si erano messi insieme la prima volta. È vero, Zayn ha commesso un errore gigantesco andando via e lasciandola qui senza neanche chiederle di seguirlo ma da quando è tornato ha cercato in mille modi di rientrare nella vita di Aika. Non capisce proprio. 
"Mi chiedo se riusciranno mai a risolvere questa situazione." Sbuffa Harry mentre incrocia le braccia sul petto magro.
Connie alza le spalle. "Perché non ce ne andiamo? Magari ceniamo fuori stasera." Non ha proprio voglia di reggere questa situazione, partendo dal presupposto che non capisce l'atteggiamento dell'amica e finendo che ha davvero voglia di stare con Harry. 
"Perché no?" Risponde l'amico. 
Connie sorride vittoriosa e si affaccia nell'altra stanza e carpisce qualche parola dalla discussione dei suoi amici. "No, Zayn. No. Non accetto che ti comporti così. Rispunti all'improvviso e pretendi anche di poter far finta di niente io non ci s-" 
"Se tu la smettessi di ribadire sempre le stesse cose mi faresti un piacere Kiki."
Connie si schiarisce la voce prima di entrare nella stanza e gli sguardi di fuoco si concentrano su di lei. "Io e Harry ce ne andiamo, magari ci raggiungete al pub, eh?" 
Aika annuisce assorta tra mille pensieri mentre Zayn rifiuta. "Stasera non ci sono, esco con un po' di amici, facciamo un'altra." 
Connie annuisce. "Va bene, ciao ragazzi." 
Prende la giacca e la borsa ed esce di casa, Harry la sta già aspettando in auto. Chiacchierano per tutto il tragitto senza mai smettere, arrivano al pub e continuano a parlare e parlare e parlare. 
Mangiano in tranquillità, con la quella familiarità che solo un'amicizia lunga come la loro può donare. 
Passano le ore in quel pub a chiacchierare, scherzare, ridere. 
"Non sapevo fossi amica di mia sorella Gemma." 
"Ci conosciamo da tanti anni, Haz." Risponde Connie "È normale che siamo amiche." 
"Già, quanti anni sono che ci conosciamo?" 
"Dodici." Dodici anni che ti amo, pensa. Ma le parole le si bloccano sempre in gola.
Alla fine Aika non si è presentata e Harry sta lavorando al suo articolo quindi evita di fare troppo tardi e preferisce tornare a casa. 
Ridono un altro po' insieme e mentre si stanno salutando non resiste, un bacio glielo deve dare. Così si alza sulle punte e tocca leggermente quelle labbra che ha sognato per anni. È solo un piccolo tocco non è neanche un bacio vero. Si ritrae ma riprende coraggio e lo bacia di nuovo. Almeno questo è un bacio vero ma la mano di Harry che si posa sulla sua spalla e cerca di allontanarla la fa tornare alla realtà. 
"Connie, no." Dice solo.
Connie non sa cosa le è preso. Non ne ha idea. "Mi dispiace Harry, io pensavo che tra noi..." 
"Tra noi non può esserci niente, Con." Le dice. E gli occhi le si riempiono di lacrime perché l'ha desiderato così tanto per tutti questi anni che non vuole crederci.
"Cosa ho sbagliato?" Gli chiede con voce da bimba e con il desiderio di poterlo essere davvero per uscire da quello che le sembra il suo più grande incubo.
"Connie, io sono gay." Dice "Mi dispiace." 
E se quello le sembrava un incubo questo è ancora peggio. È uno scherzo, vero? 
"Tu cosa?"
"Io pensavo... Che tu l'avessi capito... Mi dispiace se ti ho dato false speranze, non era mia intenzione..." 
Ma a Connie sta salendo la rabbia. "Sono stata innamorata di te per tanto, anche troppo tempo.
Sono stata innamorata di te per dodici anni e tu mi stai dicendo che non te ne sei mai accorto! Sarò anche una bambina ma non prendermi in giro, Harry." 
Harry abbassa lo sguardo. "Mi dispiace." 
"Credo sia meglio che tu te ne vada, ho bisogno di stare un po' da sola." Dice. 
Harry annuisce "Mi dispiace tanto." 
Anche Connie annuisce ma non dice niente, nè quando la saluta, nè quando si gira, nè quando sta andando via. 
Non ha niente da dire. Non a lui. 
È delusa, arrabbiata, furiosa. Si sente una completa idiota. Ha passato dodici anni della sua vita ad amare un ragazzo GAY! 
Comincia a piangere ininterrottamente perché, diamine, fa male. Fa maledettamente male. E adesso capisce perché Aika non riesce a far rientrare Zayn nella sua vita. Dio come la capisce.
"Connie?" La voce della sua amica la riporta indietro. "Connie, bimba, che cos'è successo? Dov'Harry?" 
Vorrebbe parlare, lo vorrebbe davvero. Ma non ci riesce. Sente un grosso groppo alla gola e l'unica cosa che può far è piangere e singhiozzare sperando che questo le porti via tutto il dolore che prova. 
Amare una persona che sai che non ti ama è un conto, amare una persona che non ti amerà mai è un'altra cosa.
Aika l'accoglie tra le sue braccia coperte da un giubbottino di jeans e le accarezza i capelli lisci. 
"Dov'è Harry?" Le chiede ancora.
"L'ho baciato, Kiki." Aika sbarra gli occhi e allontana l'amica quel poco che basta per guardarla negli occhi.
"Cos'è successo?" 
Connie ricomincia a piangere. "È gay. Capisci? Ho amato per dodici anni un ragazzo gay!" 
Aika spalanca la bocca e torna ad abbracciare l'amica. Harry, gay. Quel figlio di puttana non gliel'ha mica detto! Vent'anni di amicizia e non le ha detto una cosa così importante.
"Voglio andare a casa." Dice Connie mentre si alza in piedi. 
Aika scuote la testa e si accende una sigaretta. "Ti accompagno." 
"No, vado da sola. Voglio camminare e starmene un po' per me, ci vediamo." Comincia a camminare e lascia Aika da sola davanti al pub a fumare. 
Le dispiace ma non riesce a stare in compagnia. 
Tutta questa storia le fa male. Un male che non augura a nessuno di provare.





 

Da quando ha baciato Harry ha la costante sensazione di essere una completa deficiente, una di quelle deficienti che più deficiente non si può. Quello che doveva essere l'amore della sua vita non ha fatto altro che telefonargli e lasciarle messaggi ma Connie è così maledettamente arrabbiata che se ce l'avesse davanti lo prenderebbe a pugni! Non ce l'ha con Harry perché è gay, perché non è mica stupida, sa che non è colpa sua, ma perché per tutti quegli anni nonostante la consapevolezza dell'amore che provava per lui non le ha mai detto niente. È snervante. 
Ma questa sera é stufa di rimanere a casa così esce. Si mette quel maglione che ha comprato perché una volta Harry le aveva detto che il grigio le sta bene ed esce di casa per andare al pub a bere qualcosa. 
Le viene ancora un po' da piangere ma ha deciso che anche lei deve diventare una donna. Dru si sposerà e Aika piano piano sta facendo rientrare Zayn nella sua vita quindi è ora che anche lei cresca. Non vuole essere più la bimba del gruppo. Ha deciso che è ora di crescere.
Ma per quella sera si concede ancora un po' di essere una bambina, quindi qualche lacrima le scende mentre indossa le sue converse. 
Cammina qualche isolato prima di entrare nel pub, cerca un posto e si siede al bancone. Ordina una birra ma non fa in tempo a fare il primo sorso che il telefono le squilla: è Aika. 
"Ciao Aika, dimmi." Risponde un po' apatica.
"Ciao bimba, come stai?" 
"Mai stata meglio." Risponde sarcastica. "Tu?"
"Così così, dove sei?" 
"In giro, ci sentiamo domani, okay? Ti voglio bene." Chiude la chiamata sentendosi un po' in colpa ma non ha bisogno della commiserazione dei suoi amici: è un'idiota, non serve che qualcuno glielo ricordi. 
Riesce a prendere un sorso dalla sua birra ma proprio non riesce a berla in pace: una voce la fa tornare alla realtà. 
"Sei un'amica di Aika, giusto?"
Connie si gira e sa di averlo già visto da qualche parte... Forse è un cliente di Kiki, pensa.
Annuisce mentre continua a bere.
"Piacere, Niall. Sono il suo vicino di casa." Le porge la mano e Connie l'afferra un po' titubante. 
"Connie." Risponde. 
"È molto che conosci Aika?" Chiede il ragazzo biondo mentre la guarda con i suoi occhi infinitamente blu.
"Dal primo superiore." Risponde mentre ricomincia a bere.
"Cos'è che ti turba così tanto?" Chiede Niall. 
Connie si gira verso di lui e lo scruta. È un bel ragazzo, indubbiamente. Ma non è Harry. "Cosa ti fa pensare che ci sia qualcosa che mi turba?"
"Stringi il bicchiere tanto quanto stringi la mascella, hai le nocche bianche e la faccia stanca." Risponde.
Connie boccheggia un po' prima di parlare. "Sono stata innamorata dodici anni di un ragazzo gay e l'ho scoperto dopo averlo baciato." Non sa perché glielo sta raccontando, perché a. Non lo conosce b. Sta facendo la figura dell'idiota e c. Non lo conosce. 
"La mia ex ragazza mi ha lasciato perché non sono voluto diventare vegetariano come lei. Connie, dimmi tu come si può rinunciare alla carne. Come?!" 
Connie scoppia a ridere per il modo in cui Niall l'ha detto, sembra un bambino per l'innocenza con cui parla. "Non credo si possa rinunciare alla carne." Risponde con un sorriso timido mentre un ciuffo le scivola davanti al viso ma in fretta viene rimesso al suo posto.
"Ecco! Questo è parlare!" Dice Niall con enfasi.
E Connie ride. Dio, come ride. 






 

"Salve, sono Connie Finnegan, cosa posso fare per lei?" Risponde Connie al telefono del suo ufficio mentre arriccia una ciocca di capelli intorno al dito. 
"Connie!" Riconoscerebbe quella voce tra mille.
"Harry, ma che cavolo fai? Non mi puoi chiamare al lavoro!" Dice sussurrando ma imprimendo di sentimenti le sue parole. "Anzi, non puoi chiamarmi proprio." 
"Ho bisogno di parlarti." Harry la ignora. Gli ha detto esplicitamente di lasciarla perdere: le fa male, ok? Le fa male. Le fa male parlarci dopo tutto quello che è successo e lei non vuole soffrire. E già che ci siamo, non crede neanche di meritarlo.
"E io ho bisogno di non parlarti." Risponde in un sospiro stanco.
"Per me sei importante sul serio, fammi spiegare almeno. Sei un'amica meravigliosa, Con." 
E Connie una lacrima non riesce a trattenerle perché sì, sta cercando di diventare la donna che è davvero ma in fondo resterà sempre una bambina. 
"Il problema è proprio questo. 
Per me non sei un amico." 






 

Ha parlato al telefono sia con Aika che con Dru, con Liam e anche Zayn. Tutti per chiederle come stesse. Ma tutti si sarebbe aspettato tranne che lui.
"Niall?"
"Ciao Connie!" 
"Ciao, tutto bene?" 
"Oh, certo!" Risponde con enfasi. Non l'ha mai sentito triste anche se ogni tanto prende quell'aria un po' imperturbabile. "Senti, ti va di uscire a cena questa sera?" 
Sbarra un po' gli occhi mentre il pensiero saetta ad Harry, all'eterno amore non corrisposto ma poi va ad Aika e Zayn e soprattutto a Dru e Liam. E allora dice sì. Perché, diamine, anche lei si merita l'amore. 
"Certo che mi va." 





 

È uscita con Niall tante di quelle volte da poter sapere che ha un fratello maggiore, un nipote, i genitori separati, origini irlandesi e i capelli tinti. 
È uscita con lui tante di quelle volte da poter dire che le piace. Sì, le piace! Le piace qualcuno che non ha gli occhi verdi, i capelli ricci e non è irrimediabilmente omosessuale.
E le piace a tal punto da chiedergli di essere il suo accompagnatore al matrimonio di Dru.
Ma quando lui la bacia sa che non potrà mai lasciarsi andare completamente se non chiude definitivamente la storia con Harry e allora lo incontra, entra nel bar vicino alla stazione e lo trova subito.
Appena la vede il viso si apre in un sorriso che ricambia appena.
"Ciao Connie." 
"Ciao Harry." 
"Penso di avere qualcosa da raccontarti." 
"Lo penso anche io." 
E due ore dopo le ha raccontato tutto: ha capito di essere gay quando ha conosciuto quello che definisce l'amore della sua vita. Non gli era neanche lontanamente passato di mente di poterlo essere prima di conoscerlo. 
Ha due anni più di lui e l'ha conosciuto grazie a Liam cinque anni prima. Hanno cominciato a frequentarsi subito, interrompendo la relazione un anno e mezzo dopo, non ancora pronti a rendere la loro storia qualcosa di più. Si sono rincontrati dopo due anni e nel giro di qualche incontro erano tornati quelli di prima, senza però mettersi fretta. Tanto sanno di amarsi, che fretta hanno? 
Connie sorride mentre Harry le racconta tutto e non potrebbe fare altrimenti... È talmente innamorato che farebbe sciogliere il peggiore dei cinici e lei non è nessuno per poter sindacare nella sua vita.
"Sono felice per te, Harry." Ed è sincera. Ma adesso è anche felice per sé stessa perché anche lei ha qualcuno da amare. Harry sorride e basta, forse un po' imbarazzato. "Ma devi starmi lontano." Si alza in piedi e lascia il bar mentre comincia ad alzarsi il vento. È felice per lui ma le fa ancora male. 






 

Non ha mai visto il suo ufficio tanto in fibrillazione dal giorno in cui il capo ha dato un aumento a tutti: è il giorno in cui tutti i coinvolti sceglieranno in consiglio il nuovo stagista. 
Harry è già lì, con l'abito elegante ma con la cravatta leggermente slacciata. 
Connie cammina fiera sui suoi tacchi alti intenta ad entrare nella stanza del consiglio quando Harry la ferma per un polso. 
"Lascia i nostri affari privati fuori da qui, ti prego. È l'occasione più importante della mia vita." 
"So io cosa fare." E continua a camminare fiera nel suo tailleur nero.
Un'ora e mezza dopo esce dall'ufficio: ogni aspirante è nell'ufficio del dipendente a cui è stato assegnato. 
Connie entra nel suo con il viso imperturbabile. 
"Connie." Harry si alza in piedi e la guarda. La ragazza si liscia il vestito. "Allora?"
"Ho fatto quello che andava fatto." E si gira di spalle. 
"Va bene." Risponde Harry in un sospiro. 
Connie si gira e lo vede con lo sguardo un po' affranto. "Benvenuto in redazione, Mister Styles." Gli dice mentre gli porge la mano. 
Harry sgrana gli occhi e le afferra la mano con tanto impeto da farla atterrare sul suo petto e circondarla con le braccia. Connie ride. "Sei stato bravo, Harry." 
"Grazie Connie. Grazie." 
"Di niente."






 

"Dru ha scelto i vestiti per il matrimonio." Dice. 
Niall annuisce mentre cammina al suo fianco. "Io e Kiki siamo vestite uguali, solo che il mio è lilla mentre il suo è color salmone, sarà sicuramente bellissima. Zayn sarà uno dei testimoni, insieme ad Harry e ad un certo Louis. Spero che Kiki e Zayn tornino insieme, chi sa come va ad Harry e al suo ragazzo." 
"Non ti dovrebbe interessare." Sbotta Niall. 
Connie si gira oltraggiata verso di lui. "Scusa?" 
"Quando siamo insieme lo nomini circa... In continuazione?" Si ferma e si passa una mano sulla fronte. "Se sei innamorata di lui, che ci esci a fare con me?" 
"Harry è gay! Qualunque possano essere i miei sentimenti tra noi non c'è niente." 
"Mi pare che lui ti abbia detto che non ha mai pensato di essere gay prima di stare con il suo ragazzo, no? Magari dopo continuerà a non pensarlo." 
Connie non ci aveva pensato, tutta l'insistenza di Harry nel tornare ad essere suo amico, le chiamate, i messaggi..."È ridicolo." Dichiara. E poi anche se lui tornasse ad essere improvvisamente etero -cosa che vede molto difficile- perché mai dovrebbe andare proprio da lei? 
"Sei stata innamorata di lui per molto tempo e non fai altro che parlare di lui, chi mi dice che tu non lo sia ancora? Non voglio farmi prendere in giro, Con. Non voglio proprio." 
Guarda Niall negli occhi azzurri e non se la sente di prenderlo in giro, non lui. "Credo che proverò sempre qualcosa per lui." Dice. "Ma questo non significa che-" 
"C'è Michael al pub, lo raggiungo." Dice senza neanche farla finire di parlare. 
"Niall, aspetta-" Connie cerca di fermarlo perché, diamine, lei ci tiene davvero a lui. Magari non come tiene ad Harry ma ci tiene. 
"Non mi fermare, Connie." Le prende il braccio e l'allontana da lui. "E non seguirmi." Si gira e si allontana da lei e ogni passo che lo porta più distante da lei è come un calcio in pieno viso. 
"Ma cos'ho fatto?" Connie si prende il viso tra le mani senza riuscire a credere a quello che è appena successo. Ha allontanato Niall pur di rimanere legata al pensiero di Harry. Ha allontanato Niall. Niall. 
Corre verso casa senza riuscire a crederci davvero. Appena arriva a casa tira un calcio al divano e comincia ad accanirsi contro tutto ciò che la circonda. Piange, strepita, urla. Finché non cade a terra senza forze. Le dispiace così tanto che non se ne capacita. Continua a piangere mentre i singhiozzi le bloccano il respiro. Non voleva essere così, cavolo! Proprio non lo voleva. 





 


A: Nialler~
Ore: 18:56 
"Niall, possiamo parlare?"


A:Nialler~
Ore:19:00
"Ti prego, almeno rispondimi." 


A:Nialler~
Ore:19:03
"Non ignorarmi, Ni. Ti prego." 


A:Nialler~
Ore:19:05
"Perché mi stai sottoponendo a questa tortura? Voglio solo parlarti." 


A:Nialler~
Ore:19:08
"Non possiamo semplicemente parlare come due persone civili?" 


A:Nialler~
Ore:19:12
"Okay, ce l'hai con me. Smetto di scriverti, aspetto una tua chiamata." 


A:Nialler~
Ore:19:20
"Niall, ti prego. Non ce la faccio più." 


A: Nialler~
Ore:19:25
"Spero di vederti comunque al matrimonio, ti aspettano anche Liam, Zayn e Kiki. Per me è importante quello che c'è tra noi. Dimentica Harry, per me sei importante." 





 

Quindi alla fine il giorno del matrimonio è arrivato e Dru sta per diventare moglie. Connie e Aika non se ne capacitano ancora. È difficile anche solo pensarci. 
Per Connie è difficile anche solo pensare che non sente Niall dal giorno che hanno discusso, che lui l'ha ignorata bellamente per tutto quel tempo e che si sente uno straccio. Ha visto Zayn e Harry in giro per la chiesa in smoking mentre cercavano un po' di alcolici per Liam e si è messa a ridere. Per un momento ha ripensato a tutte le serate che hanno passato al pub insieme e si sarebbe voluta rintanare in camera sua a piangere. 
Aika le sistema i fiori sulla testa per un'ultima volta, calmano ancora Dru e come comincia la musica lasciano uscire i nipoti di Dru e subito dopo entra in chiesa e comincia a camminare per la navata sui suoi tacchi chilometrici. Sente il fruscio del suo vestito mentre cammina e si concentra su quello dato l'enorme imbarazzo che prova. Non riesce neanche a guardarsi intorno per l'imbarazzo. Sente Demetra e Aika camminare dietro di lei così alza lo sguardo e vede il povero Liam in completa agitazione, Zayn cercare lo sguardo di Kiki e Harry guardarla con un sorriso stupefacente. Peccato che non è il suo sorriso che cerca.
Sgrana leggermente gli occhi quando si rende conto di quello che ha pensato: non cerca più Harry, il suo sguardo, la sua approvazione, il suo amore ma cerca Niall. Quando si ferma si deve passare una mano sulla fronte cercando di riprendere il controllo nonostante la consapevolezza dell'enorme cazzata che ha commesso con Niall. 
Non fa neanche in tempo a riprendersi che Dru entra nella sala bella come non l'ha mai vista, con i suoi enormi occhi azzurri e i capelli biondi lasciati mossi sulle spalle. 
Lo sguardo di Liam mentre l'accoglie le fa sciogliere il cuore... Vorrebbe che Niall fosse lì a guardarla così, o farla ridere come solo lui sa fare, o che fosse lì e basta, le andrebbe bene anche così. 
Ma si sa: si capisce quanto si tiene ad una persona solo dopo averla persa. 
Quando arriva il momento del fatidico sì, Connie si sta trattenendo dal piangere, Demetra è un fiume e a Aika scappa una lacrima anche se Con sa che non è poi tanto per Dru e Liam quanto per Zayn e l'amore che non può fare a meno di provare per lui. Solo qualche tempo prima si sarebbe paragonata a lei pensando ad Harry ma le cose cambiano e per lei è ora di crescere. E se per crescere serve piangere, piangerà.
E se per riprendersi Niall serve soffrire, soffrirà. 






 

Connie parla con Demetra mentre Dru e Liam svolazzano per i tavoli a parlare con tutti i parenti/amici/conoscenti. Aika è seduta al tavolo da sola mentre si guarda intorno un po' annoiata e Harry è sparito chi sa dove. 
Demetra confessa a Connie di essere incinta. Di nuovo. 
"Quanti hai intenzione di farne, ancora?" Chiede Connie con una risata.
Demetra risponde alla sua risata con altre risate. "E tu invece? Con Harry come va?" 
Connie aggrotta le sopracciglia. "Harry cosa c'entra?" 
"Dai sono anni ormai che si vede quanto ti piace." 
Con si gratta il collo un po' in difficoltà. "Non sono quello che cerca. E, ti dirò, ora come ora neanche lui è quello che cerco." 
Demi alza le sopracciglia sorpresa. "Hai conosciuto qualcuno?" 
Non può far a meno di sorridere. "Già." Poi la sorella dell'amica non fa in tempo a farle qualche domanda che viene trascinata verso il palco per fare il discorso. Connie si guarda intorno cercando qualche faccia conosciuta ma trova i suoi amici a fare esattamente quello che stavano facendo prima mentre carpisce qualche parola del discorso di Demetra "...mia sorella è sempre stata una testona che non immaginereste mai..." E va a prendere un bicchiere di analcolico. 
"Connie, la prossima sei tu." Si avvicina a lei Harry. 
"Cosa?" 
"A fare il discorso, dopo Louis ci sei tu, poi tocca a Kiki." 
Connie rimane in silenzio mentre annuisce e prende un sorso dal suo bicchiere. 
"Sei bellissima." Interrompe il silenzio Harry. 
"E che ne sai? Sei gay." 
Harry ride. "Gli occhi ce li ho comunque." Risponde. "Perché Niall non è venuto?" 
Desidera poter cambiare il suo analcolico con qualcosa di decisamente più forte. "Abbiamo avuto dei problemi." 
"C'entro io?" 
"C'entri sempre tu." 
"Vorrei poter farti smettere di amarmi." 
Connie poggia il bicchiere sul bancone e si allontana senza dire niente ma viene fermata dalle graffianti parole del ragazzo.
"Sono innamorato di te. Non come tu mi ami o come io amo il mio ragazzo ma ti amo, Con. Mi dispiace solo non poterti ricambiare come tu vorresti. È per questo che vorrei che tu smettessi." 
Connie si gira un momento e gli sorride. "Il punto è che ho smesso già." 






 

Comincia a camminare verso il palco lanciando sorrisi a chiunque incontrasse sulla strada. La confessione di Harry l'ha stordita e ancora non riesce a capire bene cosa intendesse ma l'unica persona a cui pensa è Niall e non può farne a meno. Sale sul piccolo palco e si piazza davanti al microfono. "Buonasera." Si schiarisce la gola. "Buonasera, mi chiamo Connie e sono una delle damigelle, una delle migliori amiche di Dru. 
Io, Dru, Liam, Aika, Zayn ed Harry abbiamo sempre formato un piccolo gruppo, da quello che ricordo. Dai tempi del primo liceo non ricordo un giorno in cui non ho avuto la consapevolezza di avere degli amici meravigliosi. Il nostro è sempre stato un bel gruppo, se pur travagliato, ci prendevamo e lasciavamo neanche stessimo davvero vivendo una storia d'amore gli uni con gli altri -anche se, sì, alcuni di noi stavano insieme davvero. Eravamo scostanti solo come dei ragazzini potevano essere, il giorno prima ci dicevamo amore e il giorno dopo ci gridavamo odio. Però qualcosa di costante l'avevamo anche noi: Liam e Dru." Li indica seduti al loro tavolo abbracciati e con gli occhi un po' lucidi. "C'erano sempre, insieme, innamorati, meravigliosi. Non li ho visti neanche un solo giorno senza quella luce negli occhi mentre si guardavano." Si stoppa nel momento in cui nella sala trova la stessa luce, ma non nei loro occhi. Niall è lì, in smoking, poggiato contro una colonna a sentirla parlare. "Sono sempre stata la bambina del gruppo, ho spesso fatto fatica a stare dietro ai miei amici, in quanto a sentimenti, maturità, esperienza. Oggi ho imparato ad essere una donna, a prendermi la responsabilità dei miei sentimenti, a cercare di maturare e a fare le mie esperienze." Ormai non sta più parlando con loro, sta parlando con lui. "Ho imparato che l'amore fa male ma che esiste. Ho imparato che non è tutto nero o bianco, non è solo ti amo o non ti amo. Ci sono infiniti modi di amare, infinite sfumature. Ho imparato che le cose cambiano e che anche se non sono come vorremmo, non significa che non siano... Anche meglio. E l'ho imparato anche grazie a Liam e Dru, che rendono l'amore più credibile e meno brutto. Siete tutto ciò che una persona può desiderare di essere e sono fiera di essere qui con voi, vi voglio bene. Grazie." Fa un piccolo inchino mentre tutti i presenti fanno un piccolo applauso e scende dalle scalette. Vede Aika andare verso il palco per fare il suo discorso e le lascia spazio. Vorrebbe sentirlo ma adesso ha altro da fare. Accelera leggermente i passi mentre cammina verso Niall con l'ansia che le attanaglia lo stomaco, con la paura che se ne possa già essere andato ma quando arriva lì, lui c'è e non è mai stata tanto felice di vedere qualcuno. Si ferma a qualche passo da lui e poi si lancia contro il suo collo, lo abbraccia stretto come poche volte ha avuto il coraggio di fare nella sua vita. 
Il contatto dura circa un minuto poi si allontana e punta un dito sul suo petto. "Sei pregato di non sparire mai più a questo modo." 
Niall rimane in silenzio mentre si passa la lingua sulle labbra. "Non sono qui per te." 
"Ah." Si sente ferita e stupida e triste e depressa. "Me ne vado." Non ce la fa proprio a combattere. Non perché non ne vale la pena ma se Niall le parla così lei non può che commiserarsi e sentirsi idiota. Non fa neanche un passo che Niall la richiama. 
"E tu sei pregata di non essere innamorata di nessun altro."
"Se ti riferisci ad Harry, io non lo so quello che provo per lui ma ti giuro che non voglio stare con lui."
"E come faccio a crederci? È quello che hai sempre voluto." 
"Mi hai sentita mentre facevo il discorso?" Gli chiede mentre indica il palco. "Le cose cambiano, okay? Cambiano anche quando non vorremmo. Forse cambiano soprattutto quando non vorremmo.
Ma che ci possiamo fare? Ci possiamo adattare. Io non mi sono adattata al rifiuto, o all'abbandono, o alla tristezza. Io mi sono adattata a te, perché è dove voglio stare. Le cose cambiano e, Dio, se per stare con te devo cambiare anche tutto il resto, lo farò." Prende fiato e poi finisce di parlare. "Sono cambiata anche io. O almeno ci sto provando." Non ha idea di dove abbia trovato le parole o il coraggio ma è fiera di sé stessa e della donna che è riuscita a diventare. 
Niall fa un passo avanti. "Sei sicura di quello che stai dicendo?" 
Connie annuisce e basta perché ha finito le parole.
"Ti sta bene il lilla." 
"Grazie."
"E anche i fiori tra i capelli." 
"Oh, fanculo." Prende Niall dalla cravatta e se l'avvicina fino a dargli un bacio che ricambia con entusiasmo, prendendole il viso tra le mani. Mentre lo bacia gli tira un pugno sul braccio che lo fa fermare. 
"Ti ho fatto un discorso così intelligente che non sono neanche sicura di aver parlato io e tu mi dici 'ti sta bene il lilla'?!" 
La risata di Niall riempie l'aria e prima di parlare le lascia un altro bacio sulle labbra. "È stato Harry a chiamarmi. Credo lui ci tenga davvero a te, in un modo che non riesco ben a capire." 
"Non lo capirò mai neanche io." 
Ma non hanno più tempo per parlarne perché si devono baciare, devono cambiare e adattarsi ad ogni cambiamento che d'ora in poi faranno insieme. 






 

Quando mettono la musica Connie vede Dru ballare in pista insieme ad un imbarazzatissimo Liam, straordinariamente vede Aika rientrare nella sala mano nella mano con Zayn e si mettono a ballare anche loro non seguendo minimamente la musica, scoordinati come solo loro possono essere ma dandosi qualche bacio fugace di tanto in tanto.
Niall le cinge i fianchi da dietro mentre ondeggiano a ritmo di musica a bordo pista. Ogni tanto le lascia un bacio sulla fronte. 
Non ha mai visto i suoi amici così belli e felici come in quel momento. 
Poi lo sguardo si sofferma su Harry, è solo al bordo della pista come loro. Si fa trasportare dalla musica come solo lui sa fare, un sorriso spontaneo le spunta sul viso. Le cose cambiano ma certe rimarranno sempre uguali. Magari non lo ama come faceva un anno prima. Magari lo ama in un modo diverso. Ma lo ama comunque. Ha ragione lui, sono innamorati l'uno dell'altro, non come è innamorata di Niall ma dopo così tanto tempo come potrebbe essere il contrario? 
Harry carpisce il suo sguardo e le fa l'occhiolino.
Connie mima un 'grazie' con le labbra e Harry fa un inchino.
La ragazza ride, si gira verso Niall e gli circonda il collo con le braccia. "Sei bellissima." E gli da un bacio.
Le potrebbe scoppiare il cuore da un momento all'altro.





 

Connie ha conosciuto i suoi amici durante gli anni delle superiori, due amiche pazze e due amici più che pazzi. E poi c'è Harry, Harry è sempre stata un'altra storia. L'ha amato così a lungo che non saprebbe neanche dire quando ha smesso, forse perché non l'ha mai fatto. Eppure oggi, dopo tredici anni dalla prima volta che l'ha rivisto, non potrebbe stare con qualcuno che non sia irlandese, biondo e buffo ma Niall è un'altra storia ancora. 
Ha smesso di essere una bambina quando ha smesso di provare ad essere una donna. Lo è diventata e basta.
Ha cominciato ad amare Harry quando era lecito avere le codine e l'ha amato per tanto di quel tempo che le codine è quasi ora di farle a sua figlia, una figlia che non sarà mai sua. Perché le cose cambiano, ma dopo tanto tempo non te ne accorgi neanche.

 

 

   
 
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