Nell’epoca
Sengoku
<<
E
quindi è questo il posto di cui mi hai parlato ??
E’ qui che tuo nonno andava
da un’ epoca all’altra? >> mi
destò dai miei pensieri Sakura
mentre eravamo all’interno del tempietto.
Annuii con
la testa dandole la conferma. Le avevo raccontato per filo e per segno
come
stavano le cose e lei sembrava davvero eccitata dal solo racconto.
Guardammo
entrambe il pozzo ai nostri piedi sigillato ormai da tempo e ci
sembrava
veramente strano che si potesse aprire solo con una semplice sfera
rosa. Ma per
scoprirlo avremmo dovuto verificare. Ci guardammo negli occhi e poi
dissi
<< Sei pronta ? >>
Lei sorrise
e rispose convinta << Io sono sempre pronta!
>> le sorrisi di
rimando. Così non perdemmo altro tempo ed andammo a
recuperare le nostre cose.
Avevamo deciso che questo sarebbe stato i nostro viaggio: attraversare
il pozzo
e giungere all’epoca Sengoku. Salutai la mia famiglia e lei
fece altrettanto. E
con in spalla un enorme zaino giallo ed in mano cosidetta sfera dei
quattro
spiriti uscimmo fuori di casa. Non fecimo in tempo a fare un passo che
un gran
vento soffiò su di noi. Non capimmo il perchè, ma
nell’istante che il vento
continuava ad alzarsi ed a scompigliarci i capelli le porte del
tempietto
magicamente si spalancarono come se fosse un segno. Come se sapevano
che la
loro destinazione era quella. Guardai la biglia tra le mie mani che
come dalla
conferma di mio nonno aveva già preso a brillare. La strinsi
ancora di più. Non
riuscimmo nemmeno a camminare da quanto il vento continuava ad alzarsi
è come
se fosse lui a condurci. Infatti ci trasportò fino ai piedi
del tempietto.
Appena fummo dentro le porte si chiusero di scatto. Io e Federica ci
presimo
per mano e senza attendere oltre attraversammo il pozzo ritrovandoci
poi a
toccare il fondo e vedere in altro il cielo, capendo così
che eravamo arrivate
a destinazione. Scavalcammo il pozzo e
ci trovammo nel
verde della
foresta. << Wuao! >> esclami entuiasta
guardandomi attorno <<
Allora aveva ragione il nonno! Esiste veramente un passaggio dalla mia
epoca a
questa. >>
<<
Già
>> annuìi lei
poi si fermò a
guardare in lontananza una figura << ha detto anche che
avremmo tovato
visite ? >>
Guardai la
mia amica perplessa e poi spostai l’attenzione su
ciò che in lontananza aveva
visto: poco più distante da noi una ragazza con i capelli
neri legati in un
champignon alto, un Kimono a righe trasversali bianche e viola con una
fantasia
geometrico-floreale ed un ventaglio in mano. Prima che potessi dire
qualcosa fu
lei a parlare.
<<
Kanna… è lei la ragazzina, vero ?
>> chiese parlando con qualcuno che non
riuscimmo a capire subito finchè non apparve a qualche
centimetro di distanza
da lei un’altra ragazza di bassa statura con lunghi capelli
bianchii, occhi
neri neri, ed un Kimono bianco con qualche riflesso azzurro argento.
<<
Sì,
sì. È lei. Ha la sfera dei quattro spiriti
>> rispose quest’ultima.
Strinsi
ancor di più la sfera tra le mie mani appena
pronunciò quelle parole e poi
intervenni << Cosa volete ?? >>
Indietreggiammo
sia io che la mia amica vedendo che le due donne si erano avvicinate.
<<
E’
ora che di farti conoscere il nostro padrone, ora che sei finalmente
qui,
ragazzina. >> rispose la prima.
Rimasi
immobile, impietrita dal loro sguardo, mentre loro ci conducevano
chissà in
quale posto misterioso.
****
Sentii
l’odore insopportabile di quella donna e da lì
capii che era ricomparsa con lei
pure la sfera. Sapevo che ben presto sarebbe stata nelle mie mani.
Così appena
ebbi la certezza di dove fosse mandai i miei seguaci a prenderla: bon
avrebbero
mai disobbedito ai miei ordini e tra qualche minuto avrebbero portato
la dolce
fanciulla con la sua amichetta qui al castello. Da lì
sarebbe partito il mio
piano: lei sarebbe stata nelle mie mani con i suo poteri da Miko e on
essa
anche la sfera. Sentivo già la vittoria in pugno. Non capivo
solo perché Kagura
e Kanna ci
mettessero così tanto. Che
sia andato storto qualcosa ?! Non può essere.
Le mie
preoccupazioni cessarono appena le mie narici sentirono troppo vicino
quell’odore tanto sgradevole che dalla morte di Kikyo non si
sentiva più
ormai….
****
Non capisco
che ci trovi di così tanto entusiasmante a dover catturare
una femmina il mio
padrone. Certo ha la sfera tutto qua. Bastava quindi anche solo
fregargliela in
un momento in cui lei era distratta ed era fatta! Invece a Naraku non
bastava…. Voleva pure lei tra
noi. Sarebbe diventata una di noi… Forse quello che non
notai subito, ma che mi
fece notare mia sorella Kanna, era la certa somiglianza con la
sacerdotessa
Kikyo. Allora dà questo la cosa era logica: la ragazza
sicuramente aveva poteri
da Miko e poteva essere utile in tutto. Anche se a me sembrava una
femmina
qualunque umana. Forse lei sarebbe stata in grado di distruggere
finalmente
Naraku e la sfera stessa., ma potevo pensare ad una cosa simile mentre
il mio
padrone aveva nelle sue mani il mio cuore ? Non avrei trovato via di
scampo, se
fosse morto il mio signore, sarei morta anche io e Kanna insieme a lui,
visto
che ci ha creato. E solo con la nostra morte avrei ritrovato la mia
libertà…..
****
Mi
girai e rigirai
più volte nel letto, ma
non riuscii a chiudere occhio… Era da giorni che non
riuscivo a dormire. Kikyo
sapevo che era preoccupata per me. Mi chiedeva ogni sera avevo bisogno
di
qualcosa, una camomilla, una qualsiasi cosa ed addirittura si era
proposta di
farmi compagnia la notte stando nel letto abbracciata con lei e stare
svegli.
Ma ogni sera io le rispondevo di “no”. Non volevo
che perdesse anche lei sonno,
quando lei era ancora più debole del solito con quel corpo
tra la vita e la
morte che non trasmetteva più calore dopo la sua morte. Ero
consapevole che
appunto per questo il nostro amore si stava consumando. Me lo diceva
pure
Miroku bonzo, pervertito com’era, capiva che qualcosa tra noi
era cambiato, che
non c’era più passione. E fu sempre lui a
chiedermi chiedermi da quanto tempo
io e Kikyo non facevamo più l’amore.
Già da quanto…? Da quando per colpa e per
merito di quella strega che
credeva che
Kikyo se sarebbe tornata in vita, sarebbe tornata con lei anche la
sfera, così
era riuscita a riportarla in vita, ma della sfera nessuna traccia. Io
ero
felice che lei fosse ancora con me, tanto che quella notte festeggiai
accogliendola sotto le lenzuola… Ma non fu come le altre
volte, sembrava quasi
come se facessi l’amore con un morto e questo mi faceva
vomitare… Così non lo
confessai alla mia amata, ma feci intendere a lei che mi bastava averla
accanto
così, perché io so ancora so di amarla…
Finchè
non
sentii quell’odore che ho tanto amato da tempo e che era
cessato a causa della
morte della mia amata. Non capivo, se lei era qui con me chi poteva
emanare un
odore così simile al suo ? Convocai gli altri, ma nessuno
capì la mia
preoccupazione ed il mio desiderio di capire chi fosse… Ma
riuscirono a
percepire l’aura velenosa di quel maledetto Naraku, che da
tempo non si faceva
più vivo, si stava alzando. Colui che uccise Kikyo. Dovevo
ancora vendicarmi,
perciò che l’aveva fatto. Senza pensarci su troppo
ci dirigemmo al castello di
naraku per cercare di capire che stesse tramando lasciando da sola a
casa la
mia amata Kikyo.
****
La Sfera dei
Quattro Spiriti è tornata. Se Naraku ha
aumentato la sua aura velenosa, questo vuol dire solo una cosa: ha un
piano.
Hanno voluto
lasciarmi a casa, soprattutto ha insistito il
mio amato Inuyasha che è ancora preoccupato da quella volta
che Naraku né ha approfittato
in un momento di debolezza e mi aveva attaccato uccidendomi. Da allora
Inuyasha
si preoccupa per me. E’ diventato troppo protettivo nei miei
confronti e non si
preoccupa nemmeno di sé stesso da quanto è preso
a farmi sentire a mio agio. Il
punto è che non mi sento più a casa mia, sembra
come se fossi diversa, infatti
non sono più la stessa, visto che mi trovo tra la vita e la
morte.
Anche se
Inuyasha non lo dà a vedere so che la nostra storia
è sul punto di crollare… Lui non lo ammetterebbe
mai, ma sembra come se gli
facessi ribrezzo. Come l’ultima volta che fecimo
l’amore, era come se fosse
disgustato dopo averlo fatto, tanto che da quel giorno non mi
toccò più.
E fu questo che
consumò la nostra storia, quello che non
avrei mai voluto che accadesse….
Quello che mi
fece arrabbiare più di tutto è che lui
è andato
alla ricerca della sfera senza di me, e che inoltre è
riuscito a percepire con
il suo fiuto un altro odore che io non percepisco, ma che lui
percepisce
benissimo e lo riconosce alla perfezione: il mio odore. Quello che un
tempo
avevo io quando ero ancora viva. Chi poteva emanare il mio stesso odore
? E poi
mi balenò la risposta nella mente: solo colei che
è la mia reincarnazione.
Questo non avrebbe portato niente di buono alla nostra relazione.
L’unica
cosa che posso fare ora è attendere il mio amato qui
e pregare che sto che sta per succedere non avvenga…