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Autore: Aleviv    08/10/2014    1 recensioni
Avete mai desiderato poter viaggiare nel tempo? Avete mai fatto una figuraccia e desiderato poter ripetere quel giorno per evitare di finire in imbarazzo? Beh Chris, quindicenne perseguitato dalla sfortuna, si ritroverà a poter viaggiare a suo piacimento nel tempo, riuscendo ad impedire tutte le sue figuracce. Ma è davvero così semplice cambiare tutto?
"Aveva creduto di poter battere il destino e far si che tutto andasse bene. Ma adesso aveva capito che c’erano alcune cose che non potevano essere evitate, perché necessarie al corretto svolgersi del tempo. Alcune cose che accadevano per una ragione e non potevano essere impedite. Perché c’è una ragione se il tempo esiste." {Dal capitolo 21}
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                    The reason of the time

---L'editor di EFP sta sclerando e mi da tutto in grassetto anche se in realtà non lo è, le parti in prima persona dovrebbero essere in corsivo così come anche i pensieri, poi magari si mette a posto da solo quando pubblico, ma nel caso avviso così xD Buona lettura ;)

Capitolo XXXI:  La squadra si allarga?

 

Il corpo di Chris cadde lentamente al suolo, lasciando scorrere il sangue per tutto il pavimento. Angelica rimase immobile per un istante, con gli occhi spalancati.  Un istante che le sembrava un’eternità, nella quale cercava di rendersi conto di quello che era appena successo.
La persona più importante della sua vita era morta.
Si accasciò a terra, abbracciando il corpo dell’unico suo vero amore e, in lacrime, urlò.
<<  Mi dispiace.  >> Sussurò Bonnie. Continuava a ripeterlo ancora e ancora, senza darsi pace.
Aveva sbagliato tutto.  Si era fatta prendere in giro da Windom, e si era comportata come un mostro.    Come poteva prendere adesso che gli altri la perdonassero?
Era andata troppo oltre ed adesso non sapeva più cosa aspettarsi.
Era come se fosse morta per la seconda volta.
 
Le urla  di Sharon si unirono a quelle di Angelica, che continuava a piangere sul corpo di Chris,  ancora grondante di sangue.    
Clara si avvicinò a lui, cercando di mantenere la calma, e cercò di far spostare la sua amica, ormai distrutta dal dolore.
<<  è tutta colpa tua.  >> Disse questa, alzandosi.
La ragazza strinse i pugni sporchi del sangue dell’amato, e guardò diritto negli occhi la persona che aveva fatto tutto quello.  Non aveva mai provato tanto odio in vita sua.
Si ricordò di tutte le volte in cui si era infuriata con Chris, e di quante volte l’aveva difeso da quelli che lo prendevano in giro.  Si ricordò della prima volta in cui si erano visti, e di come era cambiato in tutto quel tempo.  Di come il potere di quel biglietto l’avesse completamente trasformato.
Aveva visto sparire il ragazzo timido e distratto che conosceva, e diventare un uomo.
Un uomo provato dal dolore e dalla paura.
Perché anche se aveva provato a capirlo, non ci era mai riuscita fino ad allora.  Solo adesso che lui era lì, senza vita, era riuscita a realizzare quanto quei pochi mesi l’avessero distrutto dentro.
Il trucco le colava per tutta la faccia, e le gambe non la smettevano di tremare.
Voleva continuare a gridare, ma si sentiva un blocco alla gola.
<<  Non me ne frega un cazzo dei tuoi mi dispiace.  >>  Esclamò, singhiozzando.   <<  Non me ne frega niente!  >>  Gridò,  colpendo con forza il muro alla sua destra,  facendo cominciare a sanguinare la sua mano.
E poi si riaccasciò a terra, scoppiando a piangere di nuovo e ad urlare, presa dal panico.
<<  No! No! No!  >> Urlò, tirandosi i capelli e singhiozzando fino a perdere il fiato.
 
Sono morto.
Tutto intorno a me è buio, e non riesco a sentire nulla.  È come se il mondo fosse andato in pausa, per lasciarmi riposare.
E riflettere.
Sono morto.  Potrò finalmente stare tranquillo.   Potrò chiedere scusa ad Andrew per non essere riuscito a salvarlo.  E smetterò di soffrire.
Oh, adesso comincio a sentire delle urla.  Ma non riesco a capire di chi sono. È come se la mia mente fosse completamente annebbiata.
Ma non voglio che qualcuno stia male per colpa mia.  No, non posso essere così egoista.
No, io non posso morire adesso.
 
Le dita di Chris si mossero improvvisamente e lentamente, e in un attimo così breve che nessuno se ne sarebbe potuto accorgere.
Però loro lo fecero.
E quell’atmosfera di rabbia e tristezza che si era venuta a creare fino a quel momento, sparì.
<<  Dobbiamo Salvare Chris.   >>
Tutti cominciarono a piangere, ma in silenzio.  E senza dire nulla, cercarono di spostare il corpo di quel loro amico che li aveva sempre supportati e aiutati.  E anche Bonnie, nonostante tutto quello che fosse successo, si diede da fare.
E fino all’ultimo secondo, sperando nei loro cuori che tutto andasse bene, cercarono di curare le ferite di Chris, senza coinvolgere più nessuno.
 
<<  Ha la febbre alta, ma dovrebbe stare meglio ora.  Mia madre è un medico, ed ho imparato qualcosina.  Ma deve riposare… quindi d’ora in poi ce la caveremo noi.  C’è mancato un pelo, ma non per questo dobbiamo scoraggiarci. Anzi, dobbiamo esser felici che lui sia vivo, e fargli trovare una preoccupazione in meno al suo risveglio.
Quindi asciugatevi le lacrime, e preparatevi.  >> Disse Clara, sciacquandosi le mani ancora sporche e sedendosi sul divano, sospirando.
È un miracolo.
<<  Lei non viene con noi.  >>  Gridò improvvisamente Angelica, indicando la ragazza che si era appena aggiunta a loro.
In poco tempo aveva spiegato a tutti loro la sua storia e cos’era veramente successo, ma Angelica non riusciva a perdonarla.
<<  Per colpa sua… Chris…  >> Continuò, stringendo i pugni.
<<  Lo so, Angy.  Puoi essere arrabbiata quanto vuoi, ma ciò non cambia che se non risolviamo questa situazione, Windom potrà farlo ancora e ancora, in mille modi diversi. E se lei davvero vuole aiutarci, abbiamo un asso in più nella manica.  >>  Rispose Clara,  stendendosi ancora di più e mettendosi a guardare il soffitto.  <<  Abbiamo le telecamere, e una spia… >>
<<  Oh,  e anche questo…  >>  Sussurrò improvvisamente Bonnie, tirando fuori dalla tasca un biglietto della metropolitana.  <<  L’ha perso Chris quando eravamo nella stazione.  >>
<<  Oh perfetto!  >> Gridò la ragazza.  <<  Dobbiamo riprenderci l’altro e fare in modo che tutte le sue ricerche vadano distrutte.  Poi, in un modo o nell’altro… Troveremo una soluzione definitiva.  Per adesso, è tutto ciò che dobbiamo fare.   >>
Gli altri acconsentirono e, senza aggiungere nulla, si avvicinarono al letto dov’era disteso Chris, e si sedettero lì accanto, senza dire una parola.
 
La porta si aprì improvvisamente, facendo un terribile rumore che spaventò tutti i ragazzi presenti nella casa.
<<  Sono tornato!  >> Gridò un uomo, sorridendo come un idiota.  <<  Beh? Cosa sono quelle facce? >> Chiese, togliendosi il cappello che aveva sulla testa.  Si aggiustò velocemente i capelli color nocciola che aveva e fissò tutti i presenti con aria stupita e irritata.
Un’aria unica e inimitabile, che condividevano tutti i membri della sua famiglia.
<<  M…Mark?  >> Gridò Angelica, alzandosi sconvolta.   <<  Cosa diavolo ci fai tu qui?  >>
<<  Si, grazie sono felice anch’io di vederti… Sorellina…  >> Sbuffò lui, togliendosi la giacca e lanciandola sul divano, colpendo Clara sul volto.
<<  Ehy, ti sembra questo il modo?  >>  Urlò la ragazza,  mettendosi in piedi ed avvicinandosi a lui, fissandolo negli occhi, infuriata. <<  Non dovresti scusarti? >>
<< E se io non volessi farlo?  >> Ridacchiò lui, avvicinandosi ancora di più a lei.
<<  Oh, sta zitto.   >> Rispose Clara, sorridendo e baciandolo sulle labbra, felice.
 
<<  COSA?!  >>  Gridò Angelica, scivolando a terra.   <<  Ma cosa, quando, dove, perché?  >> Balbettò,  spalancando gli occhi.  Quel gesto improvviso le aveva fatto completamente dimenticare tutta la rabbia che aveva nei confronti di Bonnie, e la paura che aveva di perdere Chris.
<<  Oh beh,  Credo che tu abbia appena Spoilerato qualcosa a tutti loro  >> Ridacchiò il Chris adulto, ancora seduto in un angolo della stanza in cui si trovavano.
Mark si staccò velocemente da Clara e, sorridendo, afferrò una sedia e si sedette,  divertito per la faccia sorpresa della sorella.
<<  Oh dai, non fare così. Dopo tutto anche io dovrei essere sorpreso, dal vederti così ringiovanita.
Eppure beh… La mia bella e intelligente ragazza mi ha raccontato tutto.  E comunque, tu sei davvero stupida se non ti sei chiesta del motivo di quell’enorme buco nascosto nella mia camera!  >>  Disse lui,  facendo posto anche alla sua ragazza.
Angy si alzò, infuriata, e lo colpì diritto sul volto,  sbuffando.  <<   Trovo un buco a casa e dovrei mettermi a pensare che ti sei fidanzato con la nostra vicina di casa?   >> 
<<   Cos’avrei dovuto fare, derubarla?   >>
<<  Per quel che so su di te, sì!  >>  Rispose lei,  urlando.
Tutti scoppiarono a ridere, senza riuscire a trattenersi.   Mark era entrato nella stanza da soli pochi minuti, ed era riuscito a far trovare il sorriso sul volto di tutti.
E la somiglianza con il carattere di Angelica era riuscita a sciogliere tutta la tensione che si era venuta a creare.
<<   Adesso basta però!   >> Gridò improvvisamente Sharon, facendo voltare tutti verso di lei.  <<   La grande maga ha qualcosa da dire!  >>
<< Si… ?  >> Chiese Mark, osservandola cercando di trattenere le risate per il suo modo di parlare.
<<  Chris deve riposare!  >>Disse, facendo tornare di nuovo tutti seri.
E dopo aver raccontato tutto ciò che era accaduto al nuovo arrivato, si prepararono per mettere in atto il piano che avrebbe dovuto portare alla fine di tutto.
Clara parlò in privato con ciascuno di loro,  assicurandosi che ognuno sapesse perfettamente che cosa fare e quando farla.  Lei sarebbe rimasta invece a casa con Mark a tenere d’occhio il giovane Chris, per controllare dal suo computer le telecamere che erano riusciti ad inserire, e permettere loro di penetrare all’interno dell’edificio dov’erano contenuti tutti i segreti di Windom.
Il biglietto che avevano sarebbe rimasto a casa, per evitare di farlo trovare allo scienziato, nel caso qualcosa fosse andato storto.  E per portare di nuovo tutto a quel momento, se la situazione degenerasse.
<<  Che l’operazione abbia inizio.  >> Disse, sorridendo ai suoi amici.
E tutti lasciarono la casa di Angelica, stringendo i pugni e sperando che tutto fosse andato bene.
Perché il momento della resa dei conti si stava avvicinando.  E la situazione non riguardava più solo Chris, ma tutti loro.  Quella era la battaglia per la loro vita.
E Loro ce l’avrebbero messa tutta per vincere.


Angolo dell'autore:
//Ok, mi scuso per averci messo tanto a continuare la storia, per la brevità di questo capitolo e tutti gli errori che posso aver fatto perchè non ho riletto e l'ho scritto velocemente non appena ho ritrovato l'ispirazione e il tempo.  L'ho scritto velocemente e brevemente perchè mi serviva un capitolo per rimettere a fuoco tutti i personaggi (Dio, ne ho creati fin troppi HAHAH) e ricordare tutta la storia (con i viaggi nel tempo non posso permettermi di combinare pasticci). Detto questo, ho deciso di avviarmi verso la fine, quindi per chi segue questa storia, beh preparatevi all'arco conclusivo.  ;) 

 
   
 
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