Intro: Sono tornataaaa! Vi ero mancata, eh? Certo che no, che domande idiote che faccio...
Ma bando alle ciance! Comincio subito col dirvi che questo capitolo è da collocarsi prima dell'arrivo di Týr (ho già la canzone giusta anche per lui :D), quindi prima del capitolo 35 della storia principale.
Adesso ho l'onore (e il terrore) di presentarvi per primi i pensieri di Barbabianca sulle note di Gone too soon dei Simple Plan, e per secondi i pensieri di Marco sulle note di Non ci sei degli Studio 3. Non ho idea da dove mi sia venuta quest'ultima cosa. Eravamo in macchina, di notte, pervasi da un momento (un momento?!) di pura idiozia e ci siamo messi a cantare le canzoni degli Studio 3 e... boh! Mi è venuto in mente il nostro simpatico pennuto che si danna per Akemi.
Beh, spero che un briciolino vi possa piacere!


Hey there now
Where’d you go?
You left me here so unexpected
You changed my life
I hope you know
cause now I’m lost
So unprotected
Ciao, piccola mia.
Dove sei andata? Mi hai lasciato qui all’improvviso, in mezzo a questo mondo che avevamo deciso di cambiare.
I ragazzi adesso sono in città. Ti sarebbe piaciuta tanto Foodvalten, Akemi. Ti saresti divertita a frugare tra le bancarelle in cerca di qualche cianfrusaglia per abbellire le nostre stanze.
Sai, le mie non le ho ancora spostate dalle mensole. Sono tutte lì, nell'esatto ordine in cui me le hai portate. Ho pure la bottiglia a forma di maxi-teschio con il sakè che mi portasti dal tuo rientro con Ace. L'ho conservata.
Oggi mi sono trascinato in paese per te, per il tuo ricordo. Ho guardato tutto, e alla fine ho trovato una cosa che non ti avevo mai dato, ma che forse ti sarebbe piaciuta: una bambola di pezza, con le trecce rosse e dei grandi occhi di vetro azzurri.
La tengo stretta in mano, provando a rassettarla prima di dartela. E' un po' malandata, lo devo ammettere, ma è questo il genere di cose che prendevi te. Dicevi che erano vissute, che avevano un'anima.
E' per questo che adesso la brucerò e lascerò i resti al mare, in modo che l'anima che tu credevi che avesse venga a tenerti compagnia e ti dica che mi manchi.
Spero che tu lo sappia, mia incorreggibile casinista: tu mi hai cambiato la vita.

In a blink of an eye
I never got to say goodbye
Sei sparita dalle nostre vite in un battito di ciglia, abbandonandoci senza darci il tempo di capire.
E la cosa che fa più male di tutto, alla fine, è il fatto che non ti ho mai potuto dire addio...

Like a shooting star
Flyin’ across the room
So fast so far
You were gone too soon
You’re part of me
And I’ll never be
The same here without you
You were gone too soon
Come una stella cadente, veloce e distante, voli attraverso il cielo nero. Sei bella come loro, intoccabile ed irraggiungibile come loro.
Sei sparita troppo presto, eri ancora una bambina, dovevi scoprire tante cose.
E invece te ne sei andata, sei sparita... e adesso niente è lo stesso senza te qui.
Io non sono più lo stesso...

Oh I miss you now
I wish you could see
Just how much your memory
Will always mean to me
Forse non ci crederesti neanche se tu stessa lo vedessi: qui sentono tutti la tua mancanza. Certo, molti sono furiosi per la storia di Teach, che neanche io sono riuscito a digerire, ma nessuno ha il coraggio di dire “No, non mi manca per niente”. Perché tu eri parte di noi, malgrado tu lottassi con tutta te stessa per farci credere il contrario.
Ti abbiamo trovata e ti abbiamo tenuta stretta a noi, ti abbiamo vista crescere e diventare la magnifica donna che sei. Come puoi pensare di non essere parte di noi?
Dovresti vedere Halta: è spenta senza di te, pare quasi muoversi per inerzia. Se non ci fosse Izo al suo fianco -e Dio benedica quel ragazzo e la sua forza d'animo-, non so se riuscirebbe a muoversi dal letto.
Ace, invece, perde la pazienza per un niente di fatto. Rideresti molto nel vederlo infiammarsi per ogni piccola cosa, sentirlo urlare come un indemoniato perché qualcuno ha avuto l'ardore di dire una qualche calunnia sul tuo conto. Rideresti e poi lo abbracceresti, come facevi sempre.
E Satch? Povero ragazzo. Soffre incredibilmente da quando quella strana mocciosa gli ha dato il ben servito, e ogni volta che sente il tuo nome sembra sempre sul punto di mettersi a piangere.
Non ti parlerò di Marco... non voglio parlarti di Marco. Lui sta male. Non vuole mostrarlo a nessuno, ma è così.
Non ti parlerò neanche di me. Non ti dirò che sento di essere invecchiato di almeno dieci anni in quella notte; non ti dirò che mi basta guardare il posto vuoto che hai lasciato a mensa per farmi passare totalmente l'appetito; non ti dirò che di notte resto sveglio ad aspettare le tue urla, causate da uno dei tuoi stupidi incubi.
Non te lo dirò. Sarebbe troppo per te.
Però voglio dirti che ti ricorderò sempre lì, come una luce splendente nei miei giorni più bui. Anche adesso ci sei, seppur non più al mio fianco, e so che resterai sempre lì a guardarmi.

In a blink of an eye
I never got to say goodbye
E in un battito di ciglia te ne sei andata, buttandoti nelle agitate acque nere che ti hanno inghiottita, correndo così tra le braccia della morte. Sapevi benissimo che avresti potuto aspettare, che avresti potuto parlarne e magari saremmo riusciti a trovare una soluzione al problema. Ma, sicuramente, non è ciò che volevi, giusto?
Non stavi più bene con noi, probabilmente. Non volevi più il nostro amore; non volevi più averci in torno, avere la nostra compagnia. Magari da tempo sognavi di trovare altre creature come te per non sentirti diversa, per poterti finalmente sentire accettata... ma, ti prego, dimmi perché ci hai attaccati e perché sei sparita. Tu devi dirmelo, devi farmi sapere dove ho sbagliato. 

«Non ho mai potuto dirti addio...»

Like a shooting star
Flyin’ across the room
So fast so far
You were gone too soon
You’re part of me
And I’ll never be
The same here without you
You were gone too soon
Come una stella cadente, veloce e distante, voli attraverso il cielo nero. Sei bella come loro, intoccabile ed irraggiungibile come loro.
Sei sparita troppo presto, eri ancora una bambina, dovevi scoprire tante cose.
E invece te ne sei andata, sei sparita senza rimpianti, cacciandoci dalla tua vita per raggiungere qualcosa di più alto, e adesso niente è lo stesso senza te qui.
Ma che t'importa ora che puoi prendere per la coda una cometa? Potrai giocarci in tutti i modi che noi ti vietavamo perché pericolosi. Potrai girare per l'universo, e finalmente raggiungere la tua meta, quel mondo diverso che non trovavi mai.
Inutile dire quanto mi manchi, figlia mia. Inutile dire che adesso è tutto diverso senza di te... che io sono diverso.
 

Angolo dell'autrice¹:
Bah... me l'ero immaginata tanto carina, invece. >///< Sto perdendo smalto, gente!
Questo Barbabianca piagnucolone non mi piace! Ok, ha perso la figlia, e sono sicura che non ci sia dolore più grande al mondo... però :/ Boh! Manca qualcosa.
Il fatto di bruciare la bambola e lanciare i resti in mare non l'ho messo tanto per: i vichinghi bruciavano i morti in battaglia (quelli di alto rango, s'intende) con tutti i loro averi, e sulla barca c'era sempre qualcuno che lo accompagnasse nel trapasso per poi potergli dire che tutti gli altri lo salutavano. Matti 'sti vichinghi, eh? XD
Vabè, spero di rifarmi con il prossimo! (Cosa di cui dubito fortemente, tra l'altro... ma io ci provo!)
E adesso, senza ulteriori indugi, ecco a voi i pensieri di Marco la Fenice!


Ripensavo ai giorni passati
Io e te e a quel bacio che
Mi ha lasciato
Un'impronta profonda nel cuore 
Sembra assurdo che io, Marco la Fenice, Comandante della Prima Flotta dei pirati di Barbabianca, ho perso il sonno per te, una ragazzina complicata e assurda, folle.
Come accade sempre, ormai, mi ritrovo a ripensare al nostro primo bacio.
Un bacio maledetto che cancellerei assolutamente, poiché è stato la causa di tutto questo irrimediabile cambiamento e di questo dolore.
Un bacio dolce, ricolmo delle paure che ci attanagliavano il cuore, che ci ha uniti in un nodo così stretto che ancora non riesco a sciogliere.
Ricordo il sapore delle tue labbra fredde a contatto con le mie, le tue mani che piano mi risalivano lungo il torace, donandomi dei brividi in tutto il corpo.
Ma poi...

Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei 
Ma poi te ne sei andata. Sei scappata durante la notte. Durante quella notte maledetta.
Avevo bisogno di te in quel momento, avevo bisogno di sentirti al mio fianco. Ma tu non c'eri.
Sai, l'altra notte ho fatto un sogno. Era pieno di Re e Regine, tutto era freddo e scuro come la notte, e tu sedevi su uno dei tanti troni, bella come una dea.
Eravamo divisi, incredibilmente distanti. Tu portavi una catena al collo... ma non ti ribellavi ad essa. Perché la bestia che tanto temevi ti ha domata, ammettilo. Ti ha domata e tu non vuoi fuggire da lei.
Non vuoi fuggire neanche per me. Non vuoi farlo... anche se io ho bisogno di te.

Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei 
Sbatto per l'ennesima volta i pugni contro la porta, soffocando con tutte le mie forze le urla disperate che vorrebbero squarciarmi la gola.
Tu non ci sei. Tu non sei più con me, non sei al mio fianco.
Mi avevi fatto promettere di proteggerti, di starti vicina, e, DANNAZIONE, l'avrei fatto! Mi sarei strappato il cuore dal petto e te l'avrei donato se tu me lo avessi chiesto! Sarei morto senza esitazione pur di renderti felice, pur di vedere un tuo sorriso!
E adesso io voglio cancellarti completamente dalla mia testa e ricominciare a vivere! Voglio vivere il cambiamento, voglio vivere la mia vita, quindi vattene! Prendi le tue parole, le tue bugie, prendi il tuo dolore e la tua angoscia e vattene dalla mia testa!

Se si potesse ruberei un nostro attimo
Per riaverti qui e riviverlo 
«Marco!» mi volto tremante verso la tua voce, trovando la stanza ancora vuota.
Non credevo che sarei caduto tanto in basso da arrivare a sentire la tua voce.
Pensavo di avere tutto sotto controllo, ma adesso non lo so più. Sento la tua voce, eccola qua, è qui più forte che mai. Mi urli di smettere di bere; mi urli di non guardare le altre donne; mi urli di non fare a botte inutilmente.
Ma ascoltarti non ne vale la pena, non fa altro che farmi più male!
E' finita, cazzo, e io devo buttare via ogni singolo ricordo. E allora urlo. Urlo il mio dolore, libero la Fenice, libero la mia rabbia. Perché io sono arrabbiato con te! Tu, piccolo Diavolo, lo stai facendo di proposito! Vuoi farmi sentire in colpa, quando di colpe non ne ho! Sei tu che te ne sei andata, sei tu che ci hai attaccati!

Sei tu, o il mostro che vive nel tuo cuore?

Mi butto stanco sul letto, e la tua immagine appare nitida di fronte a me. Guardi fuori dalla finestra, il tuo sguardo è sereno, direi quasi allegro. E, per Dio, quanto sei bella. Non ho mai visto in tanti anni un'essere così incredibilmente bello.
La tua pelle è così chiara e delicata che ho sempre paura di poterti rompere; i tuoi occhi sono così freddi che sarebbero in grado di congelare il cuore di chiunque, mentre il mio ha preso completamente fuoco.
Quando mi sorridi sento il cuore sobbalzare, le budella contorcersi, e so che i miei occhi s'illuminano quando incrociano i tuoi.
«Sai una cosa?» ancheggi verso di me, i miei occhi sono fissi sulla tua figura, un sorriso m'increspa le labbra. Dio, quanto sei bella...
«Cosa?» sparisci come un fantasma davanti ai miei occhi, allargando ancora di più la voragine incandescente che ho nel petto.
«Ti amo.»

Immaginarti vorrei qui vicino a me
Non rifarò più errori con te
Ti prego torna da me
Ho bisogno di te! 
"Non ho paura della tempesta che arriva sulla mia strada. Quando colpirà, mi scuoterà fino al midollo e mi renderà più forte di prima." Ne ero convinto. Dio, se ne ero convinto.
Ma quando quella dannata tempesta è arrivata, scuotendomi nelle viscere, riaccendendo il mio cuore, non mi ha reso assolutamente più forte: mi ha reso debole, un uomo come tanti altri che si piega per l'amore della propria donna.
Ma posso davvero definirti donna, Akemi? Cosa sei in realtà? Un Demone della peggior specie con le sembianze di un meraviglioso Angelo, che mi ha travolto e mi ha distrutto dentro.
Pensavo di poterti cacciare dalla mia mente e dal mio maledetto cuore infranto deliziandomi della compagnia di tutte queste donne, ma questo dannato dolore continua a non avere una fine.
Lui ritorna e mi costringe a combattere una guerra senza tregua, senza fine.
Le lacrime scendono incontrollate per l'ennesima volta. Affogo la testa sotto al cuscino per evitare che qualcuno senta. Allungo di nuovo un braccio nello spazio vuoto del letto, sperando di sentirti, ma come sempre è vuoto, gelido ed enorme.
L'ultima lacrima scende, i polmoni bruciano, le gambe si muovono da sole, i raggi lunari che filtrano dalle tende mi confondono per un istante.
Tu non ci sei più, sei morta... e io ho ancora bisogno di te.
 

Angolo dell'autrice²:
Potere dell'OOC a me! TUUUTTO a me!
Ebbene si gente: Marco ha un cuore. Infranto, disintegrato, totalmente dissanguato, ma ce l'ha. Ha giustamente provato a rimettere insieme i pezzi portandosi a letto ogni donna di bell'aspetto che ha trovato, ma è servito a poco o nulla. Immaginatevi come si sentirà in presenza del folle padre della ragazza, misteriosamente resuscitato! :D
Quanto mi piace farli soffrire >:]

Adesso, un grazie di tutto cuore a Yellow Canadair, Levy_Chan1998, Law_Death, Monkey_D_Alyce, Laughing Jill, Okami D Anima e Chie_Haruka per le magnifiche recensioni! Scusatemi ancora tanto se vi ho fatto attendere così a lungo >.<

Un bacione, a presto
Kiki ♥