Una semplice 18enne alle prese con la "Sua Vita", una vita nella quale sente di essere perennemente intrappolata e dalla quale farebbe di tutto pur di scapparne via. Tutto inizio cosi...

Londra, 7 Settembre 1982

"Appena mia madre mi mise al mondo e riuscii a concretizzare la mia esistenza, il fatto di essere una nuova creatura su questo mondo, nata dal frutto di un amore, capii che il mio posto non era li, crudelmente e contrariamente a quanto avrei mai potuto immaginare. Non e' bello nascere in un luogo e in un tempo di cui non ti senti parte. Ma per me fu cosi e non potevo far altro che accettare la realtà x quella che era e farmene una ragione..." Pagine del suo diario segreto le tornavano capricciose in mente…ma lei, imperterrita tra le sue lacrime malinconiche, le scacciava via, prontamente, scrollando la testa. Con il viso nascosto tra le mani per non mostrare gli occhi gonfi dai suoi continui ed incessanti pianti, ripercorreva attimo per attimo, tappa per tappa la sua lunga, ma allo stesso tempo breve vita, in quanto vuota di emozioni vere… “Da piccola mi si era presentato uno scenario di vita sorprendente: tanti bei giochi, svaghi, divertimenti…tante belle gite. Ma tutto questo era per illudermi; illudere una povera bambina con queste sciocchezze, facendole pensare che molto probabilmente da grande avrebbe fatto una vita da principessa, incontrando e sposando anche lei il suo principe azzurro con il quale sarebbe stato “Amore Eterno”! Ma tutto questo non accadde e mai accadrà neanche in futuro per sfortuna di quella dolce bambina spensierata di un tempo. Ora però quella bambina è cresciuta, è maturata, ed è proprio quella che sta scrivendo questo diario! Ora quella bambina è diventata una ragazza di 14 anni e ha capito che crescendo la sua vita sarebbe cambiata, sempre in peggio…segnando così la sua “morte”. Cos’è la mia intera esistenza? La mia vita: una prigione.”

Tanti di quei ricordi le tornavano in mente…e la cosa più bella che potesse fare era quella di scriverli lì, nel suo luogo segreto che nessuno avrebbe mai potuto violare, perché non c’è cosa migliore al mondo che ricordare…i ricordi uniscono ciò che il destino separa…non bisogna piangere perché è finito, ma sorridere perché c’è stato…ricordare per non dimenticare…



Londra, 31 Dicembre 1982

“Lui…lui che fin dall’elementari è rimasto dentro di me, che ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore per poi sparire così, all’improvviso, dalla mia vista…ma non dalla mia mente. Lui di cui sono ancora cotta, nonostante abbia 14 anni ed essergli stata a presso per così tanto tempo senza ottenere risultati…lui, il mio primo ed unico amore. Lui che mi ha fatta soffrire inconsapevolmente e che, senza saperlo, era anche la persona che mi avrebbe fatta sentire meglio…con un suo semplice sorriso o abbraccio… Colui che spesso avrei voluto abbracciare, anche solo amichevolmente, ma che non ne ha mai avuto il coraggio…forse perché dopo le scuole elementari le nostre strade si divisero, nonostante stessimo nella stessa scuola, perché dopo quei 5 anni passati insieme, ci accorgemmo di diventare sempre più due perfetti estranei durante il percorso delle medie… È triste quando sai che la persona che ami non ti amerà mai…ma è altrettanto triste sapere che lui ama una persona che mai lo amerà quanto te! Ma quei 5 anni passati insieme, tra gioie e risate, delusioni e pianti, tanti di quegli abbracci e schiaffi...non li scorderò mai; sono stati una delle tappe fondamentali nella mia vita ed è forse grazie, ma soprattutto a Lui che ora sono me stessa…una ragazza matura, se pur triste, ma matura.”

Un altro di quei tanti momenti della sua vita passata la tormentavano, facendosi posto quasi prepotentemente in quella mente tanto affollata…sembrava le stesse per scoppiare da un momento all’altro…ma la ragazza riuscì a trattenersi…ancora una volta, soffocando tutto dentro di se.