Scritta sentendo: Undiscloses desires
Cap.6 Save me
(Come la sigla della serie).
“Mi ricordo quando tu e lui
vi siete conosciuti la prima
volta, quella vera intendo. Ti avevamo appena trovato nella navicella e
Lionel
ci aveva dato un passaggio” spiegò Marta Kent. Si
sedette accanto al figlio
sulla veranda. Il vento faceva muovere cigolando le pale del mulino.
Clark
teneva il capo alzato e la madre lo sentì sospirare.
“Eri così
intraprendente, anche se eri solo un bambino.
Direi anche iperattivo e non avevi senso del pudore. Te ne stavi tutto
nudo
come se fosse normale. E Lex stava male, le radiazioni lo avevano
appena
colpito ed i suoi capelli stavano cadendo”.
Continuò a raccontare. Clark
incrociò le braccia e allungò le gambe.
“Per rincuorarlo lo hai
accarezzato. Hai sempre cercato di
fare qualcosa per lui, ma i tuoi gesti erano troppo semplici per essere
capiti”.
Proseguì la donna.
“Non l’ho salvato
allora” ribatté secco Clark.
-E neanche quando gli hanno fatto
l’elettroshock- pensò.
“Tu non gli volti le
spalle. Dando speranza al mondo stai
solo cercando d’imparare come si aiuta davvero la
gente” mormorò gentilmente la
madre.
“Spero che quel giorno non
arrivi troppo tardi per lui” sussurrò
Clark.
-O per me … temo che
potrei perdermi cercando di tirarlo
fuori dai suoi abissi personali- si disse.