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Autore: Malia_    16/10/2008    5 recensioni
“Hai paura?” I suoi pensieri giunsero nella mia testa per torturarmi, sinceramente non volevo rispondere, non volevo sapere cosa sarebbe successo, ero terrorizzato.
Mi dimenticai di respirare per un attimo che mi sembrò interminabile e cercai di scacciare le immagini che stavano invadendo la mia mente. Bella indifesa seduta su un letto che mi guardava implorante, Bella che cercava di spogliarmi, Bella che non aveva paura di me.. Bella, Bella, Bella..
(Seguito di Eclipse)
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
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Oddio!!! Scusate ma non mi aspettavo che così tante persone mi seguissero. Sono troppo contenta!
 FeFeRoNzA  grazie del complimento. Spero comunque di non deluderti. Non ho intenzione di lasciarti a bocca asciutta per più di un giorno, tranquilla, almeno non morirai di curiosità. :-P
Clhoe non ti lascio coooosiiiiiiiii!!! Ehehe.. ecco il continuo. Spero ti piaccia, fammi sapere.
_BIGIA_ anche a te grazie per i complimenti. Mi hai riempito. Sono contenta che la fanfic ti piaccia. Continua a seguirmi, mi fa piacerissimo.
LittleBloodyMary  mi lasci senza parole!! A momenti arrossisco. Sono strafelice che ti sia piaciuta in questo modo questa storia e che tu riesca a sentire tutte le emozioni che voglio scriverci. Non ho intenzione di lasciare la storia incompiuta, moooolltttooo lunga non lo so. Anche perchè fra un po' esce il questo libro, a fine ottobre. Continuerai lo stesso a leggere questa fic a quel punto?? PErò vista la tua promessa di commentare sempre... guarda che io ci credo sa!! Ehehehe.. comunque grazie tantissime!!!
Padfoot_07 (Syria) Mi definisci addirittura genio.. leggi i prossimi capitoli e vediamo se la penserai ancora così.. Lo spero non ho intenzione di deluderti.. eheheh. Spero che questo Edward continuerà a piacerti ancora, a me piace tantissimo!!! Alla prossima!;-D
Volevo ringraziare anche tutte le 14 persone che mi hanno messo tra i preferiti. Sono molto felice che mi leggiate.
Buona lettura!!!

Edward Cullen: You are my life.

- Bella..- mentre allungava la mano verso di me le afferrai il polso e lo spinsi con calma verso il mio torace. Sapevo che quel tocco lieve e caldo mi avrebbe portato sull’orlo dell’abisso, ma almeno l’avrebbe fatta felice. Non potevo ignorare il bisogno che aveva di me.
“Sbagliato, Cullen, sei tu che non puoi ignorare la voglia che hai di lei, ammettilo”. Al diavolo sì.. ero io che la desideravo da impazzire. E cosa c’era di tanto sbagliato se lasciavo che la mia futura moglie mi accarezzasse? Non stavo facendo nulla di male.
- Sì?- mi rispose lei sussurrando con voce estasiata. L’effetto che avevo su Bella era sconvolgente, i battiti del suo cuore erano troppo veloci, il sangue le pulsava nelle vene a un ritmo forsennato e l’odore di donna si faceva sempre più forte..e buono. Deglutii, percepivo le reazioni del suo corpo troppo facilmente, era eccitata e io avevo coscienza solamente del suo profumo meraviglioso, saturava l’aria in modo troppo seducente.
“Cazzo”. Dovevo pensare a qualunque cosa che non fosse quello che stava succedendo.
- Toccami..- le chiesi avidamente. No! Ero finito, spacciato. Avrei dovuto mordermi la lingua..
Fissai intensamente la sua bocca rossa socchiudersi e riuscii a stento a contenere la voglia di attirarla a me e affondare i miei denti in quelle piccole sporgenze rosate. La guardai umettarsi le labbra con la lingua e mi accorsi di aver smesso di respirare.
“Errore Edward, errore”. Spalancai gli occhi e non riuscii a trattenere un ringhio, l’appetito cominciava a distruggermi. E non era solo fame di sangue.
Bastava così poco per farmi perdere il controllo con lei.. ma avevo troppa paura di farle del male, ero terrorizzato dalle mie stesse emozioni, perciò ogni bacio, ogni carezza, dovevo dosarla, controllarla, per lei, per noi.
Mi premette le dita sul collo e tracciò una scia bruciante sul mio petto. Con le unghie disegnava cerchi concentrici e con i polpastrelli mi solleticava la pelle.. mi sentivo distrutto, debole, un mostro.
Come potevo permetterle di rischiare così la sua vita? Egoista.. ero solo un egoista.
Decisi che poteva bastare così, per quel giorno si erano già spinti troppo oltre.
“Ma quale oltre, siete promessi sposi e non le hai neanche mai fatto provare il piacere di essere desiderata. L’hai rifiutata, delusa, persino quando lei tentava di sedurti”. Strinsi i denti, ora basta.
Il suo profumo continuava a stordirmi, e io inspirai forte senza accorgermi dei suoi movimenti intorno a me. Mi ritrovai ad abbassare la testa alla ricerca di aria senza odore quando sentii le sue labbra poggiarsi sul mio ombelico e assaggiare il mio sapore con curiosità. La bestia in me ululò vittoriosa.
“Afferrala, baciala, avanti..lo sai..il suo sangue è tenero e dolce..dissetati”. Rimasi immobile contraendo ogni fibra del mio essere. Non volevo.
Avvertii la lingua di Bella scivolare lungo il mio stomaco e fermarsi all’altezza della cinta che fermava i miei jeans. Una scossa elettrica mi percorse e mi accorsi chiaramente che i miei pantaloni si erano stretti all’altezza del cavallo. Ero in suo potere, ero suo. I sensi da vampiro si acuirono e preso dall’eccitazione e dalla frenesia affondai il viso tra i suoi capelli attirandola a me, forse con troppa forza, cominciando a strofinare le mie labbra sul suo collo, così morbido e invitante. Mi inebriava l’idea che lei potesse morire mentre io la possedevo, vederla gemere di piacere mentre le toglievo la vita.
“Fermati.. senza di lei non avrebbe senso continuare a vivere”.
Mi gettai lontano, così velocemente che con molta probabilità avrebbe impiegato qualche secondo per accorgersene. Il mio corpo era scattato istintivamente prima che potessi commettere qualcosa di cui poi mi sarei amaramente pentito. Le voltavo le spalle in piedi di fronte alla porta, i pugni chiusi, le labbra serrate. Le tempie mi dolevano per lo sforzo di resistere e cercai di ricominciare a respirare. Non potevo, non dovevo..
- Edward?- “Non mi chiamare, sta lontana!”. Soffocai un urlo e gemetti di frustrazione.
- Non volevo perdonami.. scusa- Un attimo ancora e tutto sarebbe passato, una manciata di secondi e avrei potuto consolarla.
Riuscii poco dopo a calmarmi e il panico mi sommerse. Cosa avrei letto nei suoi occhi? Disprezzo, paura?
- Dimmi che stai bene, ti prego. Edward..- Rimasi scioccato da quello che stava dicendo, ma ormai non dovevo esserne più stupito. Lei non aveva paura di me, lei era terrorizzata per me.
- Bella, calmati va tutto bene-. Cercai di rassicurarla, ma ero ancora lontano. Non mi fidavo di me.
- Posso avvicinarmi?- Mi chiese timidamente.
- No! Lascia che mi calmi- risposi fin troppo duramente.
Quando i suoi singhiozzi mi giunsero alle orecchie, mi augurai ogni male possibile. Non lo meritava, non Bella, sempre così deliziosa e gradevole. Quando decisi che il mio autocontrollo non correva più pericoli le corsi accanto e la presi tra le braccia.
- Bella.. Bella.. perdonami, non dovevo- la cullai mentre le lacrime le scorrevano ancora sulle guance. Mi bagnò il petto, ma non ci feci troppo caso.
- E’ colpa mia. Tu mi avevi avvertito, come sempre hai ragione, amore- mi inondò di parole, ormai sull’orlo di una crisi d’ansia.
Amore, quella parola mi riempì il cuore di gioia a tenerezza. La circondai completamente e mi sedetti sul letto con lei.
- Ti amo, Bella. Smettila di tormentarti, sono qui con te-. Le baciai la fronte, le accarezzai delicatamente i capelli e le sorrisi dolcemente.
“ E’ così fragile, così piccola”.
- Ti va se mi metto il pigiama e andiamo a dormire?- mi disse tra le lacrime, guardandomi speranzosa.
- Vai, Bimba. Ti aspetto qui- Si alzò di corsa e si chiuse in bagno.
Sospirai, quel giorno non ne avevo fatta una giusta e Bella aveva sofferto. Recuperai in fretta la mia maglia e la indossai velocemente, cercando di non pensare a quello che era avvenuto pochi momenti prima. Comunque non riuscii a trattenere un fremito.
Le rimboccai così le coperte e mi infilai in attesa sotto il copriletto. Per ma faceva maledettamente caldo, ma per lei siccome io ero ghiaccio vivente, era la giusta temperatura.  Non potevo permetterle di ammalarsi.
“ Stai ricominciando, sei troppo apprensivo, peggio di un padre”.
La porta si aprì e un fagotto di color rosa antico si avventò su di me ridendo.
- Cosa abbiamo qui? Fa  un po’vedere? Un nuovo pigiama- storse la bocca e io scoppiai a ridere.
- Renèe..- non ne capivo il motivo.
- Ha paura che mi riempia il guardaroba di roba per sedurti prima del matrimonio-. La guardai sconvolto. Sua madre era peggio di me.
- Le ho detto che non doveva preoccuparsi, che tu sei irremovibile e che noi abbiamo deciso di fare le cose per tappe, ma non c’è stato verso di farla ragionare-. Mi fissò,e pronunciata quella frase arrossì fino alla radice dei capelli.
Le scompigliai quella massa setosa e la feci stendere. – Su è ora di dormire, è già molto tardi-. “E poi domani dovremo affrontare tuo padre”. Pensai..Charlie infatti non era molto felice di quello che mi aveva visto fare, avremmo dovuto trovare un’ottima spiegazione.
Mi distesi al suo fianco abbracciandola e spensi la luce per accertarmi che lei si addormentasse, finalmente potevo rilassarmi anche io.
- Edward?- mi chiamò dopo pochi secondi.
- Dormi, Bella. Domani ti aspetta una giornata pesante-. Le intimai io, preso da una strana sensazione.
- Posso farti una domanda?- posò la fronte sul mio petto e attese che io rispondessi.
- Spara-. Ero di nuovo teso.
Mi baciò lievemente il petto, ormai coperto, timorosa – Cosa c’è stato di sbagliato in quello che ho fatto.. emh.. diciamo prima? Non è stato piacevole?-. La strinsi ancora di più, la sua innocenza mi lasciava senza parole.
- Ecco..- la sentii afferrare la mia t-shirt e stropicciarla con le mani.
“Dille la verità”. Dentro di me sapevo che era la cosa giusta da fare.
- Mi hai fatto impazzire-. Già, forse era un po’ riduttivo, ma.. era così. Ridacchiò emozionata.. il suo cuore aveva ripreso a battere più veloce del normale. E io faticavo di nuovo a non lasciarmi prendere dall’istinto di vedere fino a che punto riuscissi a far correre il suo sangue, volevo farle provare ciò che aveva fatto a me.
- Spiegami..- alzò il viso cercando il mio nel buio.
- Non so, è difficile- troppo difficile.. o forse no. Il mio cervello correva veloce, immaginai esattamente come farle capire cosa avessi provato.
- Prova..dai- mi disse.
Le mie mani scattarono prima che potessi riuscire a razionalizzare ciò che stava per succedere. Le afferrai il bacino e mi mossi sotto le coperte. Alzai leggermente la felpa del suo pigiama scoprendole la pancia e avvicinai lentamente la testa al suo ombelico. Si era irrigidita completamente, forse per timore, ma decisi lo stesso di proseguire: posai le mie labbra su quella piccola sporgenza.
Il profumo di lei tornò a colpirmi come uno schiaffo, e la fonte di quell’odore ora era troppo vicina perché potessi pensare lucidamente. Mossi il naso istintivamente verso la sua femminilità.
“ Deve avere un sapore fantastico”. Il vampiro in me si era risvegliato.
Bella gemette e tremò tutta. “Ho vinto”, sorrisi alla sua reazione. Cominciai a far scorrere la lingua sulla sua pancia, fino ad arrivare all’attaccatura delle mutandine.
- Ed..Edward- sussurrò Bella in preda ai fremiti. La sua voce era roca e lei faticava a respirare normalmente. Strinse le gambe in modo spasmodico, ma io non potevo non sentire l’odore del suo umore caldo scivolare verso di me e chiedermi di darle sollievo.
“Sto si nuovo impazzendo, devo cercare di controllarmi”. Chiusi gli occhi e scivolai fuori dalle coperte per riprendere il controllo delle mie facoltà mentali. Mi ritrovai di nuovo ad abbracciarla come prima e ci volle un po’ perché entrambi ci potessimo riprendere.
- Scu..- stavo per pronunciare quella parola, perché sapevo di aver esagerato.
Ma lei mi tappò la bocca immediatamente e scosse la testa nell’oscurità.
- No, non ci credo che tu hai provato quello che hai fatto provare a me ora- mi disse.
- E’ così- le confessai.
- E’ bellissimo-. Per la prima volta in tutta la mia vita di vampiro, l’orgoglio maschile mi invase inaspettatamente.
“ Imbecille”. Mi dissi mentalmente.
Si sistemò meglio vicino a me, ormai ancora poco e si sarebbe addormentata.
- Il tuo corpo è così bello..e hai un sapore fantastico- mi sussurrò appena prima di perdere coscienza. Ormai non ci sarebbe stato più modo di calmarmi, addio notte rilassata e tranquilla.

 

 

 

   
 
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