Libri > Cronache del mondo emerso
Segui la storia  |       
Autore: TheDarkLightInsideMe    22/10/2014    3 recensioni
Federica, Eleonora e Egle sono tre ragazzine tra i dodici e i tredici anni. E fin qui mi pare tutto normale.
Federica ha letto tutta la saga del Mondo Emerso, Eleonora sta leggendo le Cronache ed Egle (peraltro sorella maggiore di Eleonora) inizierà a leggere la prima trilogia dopo che la sorella l'avrà terminata. E anche questo non mi pare un granché emozionante.
Ma il Mondo Emerso, dopo gli avvenimenti narrati nella trilogia delle Leggende, è di nuovo in pericolo, e toccherà a tre ragazzine di un altro mondo salvarlo, insieme ad alcuni dei personaggi più importanti della saga.
D'altronde, con un po' di fantasia possiamo essere tutti un po' speciali.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ido, Kryss, Nuovo personaggio, San, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2 ~ Confermo: non è la mia giornata.

 
La spada di cristallo nero con l’elsa a forma di due ali di drago gli ciondola al fianco sinistro. Ma ovviamente l’ho riconosciuto anche prima di vedere l’arma.
Sono tentata di prostrarmi a terra e implorare pietà affinché non mi uccida, ma mi trattengo. E comunque la pietà non è la sua dote migliore.
Mi trovo con le spalle al muro, Eleonora è accanto a me ed Egle alla nostra sinistra, troppo distante perché possa vedere l’uomo in viso. Ok, la smetto di chiamarlo uomo. Non è un uomo, è un mezzelfo.
Lancia uno sguardo prima a Egle, poi si sofferma su Eleonora. Nonostante la paura cieca non riesco a trattenermi dal pronunciare quel nome che tanto mi piace quanto è privo di significato.
<< San? >>
Il suo sguardo corre immediatamente a me. << Come fai a conoscermi? >> mi domanda, tentando di non scomporsi.
<< Che ci fai qui? >>
Le sorelle Grimaldi hanno il “privilegio” di vedere il mio volto a metà fra lo spaurito e l’implorante, quando l’ormai ex spada di Nihal mi viene puntata alla gola.
Il cuore mi inizia a galoppare nel petto molto, troppo velocemente.
<< Come fai a conoscermi, ragazzina? >>
Sul suo volto vedo dipinte note di rabbia e odio. Non va per niente bene.
<< C’è… ci sono dei libri che raccontano la storia delle Sheireen… >> balbetto, cercando di sfuggire allo sguardo del Marvash.
<< E dovrei crederti? >> La rabbia altera la sua voce e una goccia di sangue mi scende lungo il collo fino a bagnarmi la maglietta nera.
<< In questa casa c’è un libro che parla della storia di Nihal. Di tua nonna. >> mormoro, sperando che Egle ed Eleonora si siano nel frattempo allontanate o almeno armate di qualcosa.
Non so come, ma credo che lui avesse notato quel libro sul comodino.
Allenta di poco la pressione della spada sulla mia gola. << Dove mi trovo? >>
<< In un mondo diverso dal Mondo Emerso. Vi vivono solo uomini. >> aggiungo, pensando a quanto possa essere spaesato uno del Mondo Emerso sulla Terra.
Più o meno come un umano nel Mondo Emerso, mi rispondo.
<< Come può un portale attraversare i mondi? Sei una maga? L’hai creato tu? >>
<< N-non lo so! >> balbetto, incapace di trovare una risposta sensata a ciò che sta accadendo. << E non sono una maga! Io non ho fatto niente! >>
Il mezzelfo avvicina di più la lama di cristallo nero alla mia giugulare. << Silenzio, umana! >> esclama, il volto contratto dall’odio.
<< Non sono stata io, te lo posso giurare! Lasciami… lasciami andare, ti prego! >>
Lo guardo negli occhi implorando, ma nelle sue iridi non intravedo alcuna pietà. Mi taglierà la gola in pochi istanti, saziando poi la sua sete di sangue uccidendo anche Egle ed Eleonora. È inevitabile, in fondo lui ammette senza problemi di essere votato alla morte e alla distruzione.
E invece accade l’impossibile.
Una figura gli appare alle spalle, avvolgendogli una corda per saltare attorno alla gola. << Abbassa immediatamente quella spada che non sei neppure degno di avere fra le mani o ti taglio la gola, mezzelfo. >>
Ancora stordito per essere in un mondo che non conosce, San abbassa la lama impotente.
Quando, ripresa dallo shock, mi rendo conto che la ragazza che sta per strozzare il mezzelfo e che mi ha salvato la vita è una delle mie migliori amiche alta esattamente la metà di San e magra il doppio, non mi faccio scrupoli e corro ad abbracciarla.
<< Ecco il mio spoiler, eh? >> mi sussurra lei all’orecchio, un mezzo sorrisetto sulle labbra mezzo screpolate dal caldo.
La ringrazio sottovoce e mi volgo verso San, Eleonora che ancora stringe con forza la corda fra le mani, pronta a tutto pur di salvare la mia vita, la propria e quella di sua sorella.
A proposito di Egle, dov’è finita? penso. Neppure il tempo di cercarla, che lei compare sconvolta sull’uscio della porta della sua camera da letto.
<< Questo dovete vederlo. >>
Facciamo entrare prima San (Eleonora lo convince a muoversi minacciando di ucciderlo nonostante non ne sia capace, ma questo il mezzelfo ovviamente non lo sa), poi Eleonora ed infine io.
È come aveva detto il nuovo arrivato: nel bel mezzo di una camera da letto di due adolescenti di una città italiana (cioè, per la prima volta gli eventi soprannaturali non avvengono in America!) si è aperto un portale dimensionale.
Sia io che Eleonora rimaniamo a bocca aperta alla vista del portale, mentre Egle si è già ripresa dalla sorpresa e guarda San di sottecchi.
Cerco di memorizzare ogni singolo millimetro di quella cosa che mi si apre davanti: il contorno di cristallo nero, con sopra scolpite rune elfiche, che pare quasi un ologramma, la luce azzurrina abbagliante del portale in sé, quell’odore di erba bagnata che proviene dall’altra parte.
<< Terre Ignote? >> chiedo al mezzelfo. Lui annuisce quasi impercettibilmente, senza staccare lo sguardo da ciò che l’ha catapultato nel nostro mondo.
Eleonora gli tiene la corda al collo, ma la sua presa è ormai così poco salda che perfino io potrei liberarmi da quella posizione.
<< Dammi la spada. >> dico. Lui si gira verso di me di scatto come se l’avessi punto con uno spillo.
<< Cos’hai detto?! >>
<< Fa’ niente, me la prendo da sola. Ele, immagino tu sappia fare un nodo abbastanza resistente con quella corda, no? >> la mia amica annuisce e si accinge a fare ciò che le ho detto, mentre io sorrido beffarda a quell’uomo che in realtà tanto stimo.
Inutile dire che il ruolo del capetto mi piace, soprattutto in situazioni del genere.
Gli prendo la spada e il fodero sotto il suo sguardo carico d’odio. Devo dire che non m’immaginavo così il nostro primo incontro.
Ora la spada di cristallo nero si trova nelle mie mani, sono talmente eccitata che probabilmente non mi accorgerei di nulla neppure se la casa andasse a fuoco. Mi immaginavo che una spada del genere fosse pesante, e invece riesco a sollevarla con facilità. Tendo il braccio davanti a me ed osservo il sole riflettersi sulla superficie nera della lama. Mi sembra di essere in un sogno. L’elsa non è solo “bella”. È stupenda. In un attimo tutta la nostalgia per Livon torna a farsi sentire, ma ricaccio indietro le lacrime.
Nel preciso istante in cui alzo la testa e infilo la lama nella guaina, una figura attraversa il portale. Inizialmente non riesco a capire chi sia perché appare come un’ombra azzurrina, ma non appena i contorni si fanno più vividi mi ritrovo quasi a dare testate all’armadio e a chiedermi perché sta capitando tutto a me.
Egle ed Eleonora non capiscono, per loro fortuna, ma, non appena la figura esce dal portale, ne rimangono incantate. E a me viene voglia di colpire quella figura esattamente al petto con la spada che ho in mano.
Lunghi capelli di un verde lucente raccolti in una coda bassa, occhi di un viola ametista brillante, un sorriso di scherno stampato in faccia non appena vede San legato.
Le sorelle Grimaldi pendono dalle sue labbra, incuranti del fatto di trovarsi praticamente davanti ad una creatura mitologica.
L’elfo inizia a parlare con la sua solita cadenza musicale, cosa che fa crescere in me la voglia di ucciderlo << Bene, bene. Il grande Marvash che si fa battere da delle ragazzine. E tu saresti stato sotto il mio comando? >>
<< Kryss… >> Io e San ci ritroviamo a sputare fuori quel nome contemporaneamente e all’elfo scappa una risatina, cosa che mi fa alterare ancora di più.
Prima San (che almeno mi piace come personaggio), poi un portale nella camera delle due mie migliori amiche, e ora lui. No, questa non è proprio la mia giornata.






Angolino dell'autrice.
Ed ecco qui il secondo capitolo, con il nostro caro San e il nostro odiato meno amato Kryss.
I portali li ho un po' modificati, rendendoli più fantascientifici, in modo tale che possano aprirsi ovunque il mago voglia.
Credo di non avere più niente da dire, dunque vi ringrazio per aver letto e/o recensito. Bye!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: TheDarkLightInsideMe