Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Abigail_Cherry    25/10/2014    2 recensioni
Leo è un diciottene. Quest'anno ha la maturità e questo dovrebbe essere il suo maggiore pensiero. Ma è innamorato. Innamorato di Mia, una ragazza bellissima, gentile e con un sorriso meraviglioso. Ma ha un piccolo difetto. Si rifiuta di parlare. La sua voce non viene udita da nessuno da circa due anni. Riuscirà Leo a conquistare la fiducia della ragazza e a farla confidare con lui? Vi ho intrigato? Spero di si.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3:

Tutto è andato storto

 

Non racconterò cos'è successo ieri. Sinceramente, non me lo ricordo.

Mi sveglio. La prima che cosa che vedo è il soffitto, perfettamente bianco. La prima cosa che sento è un ripetitivo “bip”, è fastidioso, ma non riesco a capire da dove provenga. La prima cosa che percepisco, è che c'è qualcosa che mi stringe la mano sinistra. Giro lentamente la testa e, con gli occhi socchiusi, vedo Mia che dorme con la testa appoggiata al letto dove io sono sdraiato e che mi stringe la mano. Ha l'avambraccio destro fasciato ed un paio di cerotti sul viso.

Concentro tutta la mia forza nella mano per cercare di muoverla, e ci riesco. Almeno, quel poco che basta perché riesca a svegliare Mia.

Vedo i suoi occhi aprirsi lentamente, poi con uno scatto tirare su la testa dal letto. Il suo viso esprime stupore e sollievo allo stesso tempo ma, come al solito, non dice niente.

Cerco di concentrarmi per muovere la bocca e dirle almeno un sussurrato “Ciao”. Ma non ci riesco. Sono debole, stranamente debole. Cosa mi è successo? Dove sono?

Mia mi accarezza dolcemente una guancia e corre via dalla stanza. Non so dove stia andando, ma mi sento male. Mi ha lasciato solo e non so neanche dove mi trovo. Cerco di riflettere. Sono quasi immobilizzato, non riesco a muovermi: devo essere reduce da un qualche incidente. E dove portano i feriti? In ospedale. Quindi io sarei... in ospedale? Non saprei dirlo. Non sono mai stato in ospedale prima d'ora, ma assomiglia parecchio a quelli che si vedono in televisione.

Vedo Mia tornare dopo qualche minuto, o qualche ora, non saprei dire.

Affianco a lei c'è una donna con uno stetoscopio al collo. Un dottoressa? Un'infermiera?

<< Ciao. >> mi dice dolcemente avvicinandosi al mio letto. Mia è dietro di lei e penso sia trattenendo le lacrime. Penso mi sia successo qualcosa di abbastanza grave. << Ciao, Leo. >> ripete lei lentamente, scandendo le parole. << Sono la dottoressa Montali. Il medico che in avrà in cura. Hai avuto un brutto incidente e ti abbiamo dovuto operare per due ossa rotte ed un'emorragia interna, ma è andato tutto bene. Sei in ospedale adesso >>.

Sono contento di sentirglielo dire. Vuol dire che almeno riesco a pensare in modo lucido e che ho fatto un ipotesi corretta.

<< Puoi parlare? >> continua lei. << Riesci a parlarmi? >> la dottoressa ha in mano una cartella ed una penna, pronta a scrivere qualcosa.

Cerco di sforzarmi di nuovo e questa volta riesco ad accennare un flebile << Si. >>.

La dottoressa sorride e appunta qualcosa sulla sua cartella << Ottimo. >> dice felice. << Vuol dire che ti stai riprendendo. Forse tra tre o quattro settimane, potrai essere fuori da qui, se continui a migliorare con questo ritmo. >> ci fu una breve pausa. << Hai qualche domanda? >>.

<< Si. >> sibilo di nuovo. << Che cosa è successo? >>. Vedo Mia avvicinarsi e stringermi la mano, questa volta la destra.

<< C'è stato uno spiacevole incidente. >> dice la dottoressa. << Il guidatore di un auto ha perso il controllo ed è andato a schiantarsi contro la vetrina di un ristorante. Sono state coinvolte molte persone. >>.

<< Mia! >> dico con la voce più alta che riesco a riprodurre, e mi giro verso di lei di scatto. Sento il “bip” farsi sempre più frequente e la dottoressa allarmarsi per un attimo.

<< Stai calmo! Come puoi vedere tu stesso sta bene. >> dice lei, rimettendomi dritto nel letto, e il “bip” si riduce. I miei occhi, però, non si staccano da quelli di Mia. << Lei mi ha detto che era andata un attimo al bagno e che proprio mentre stava tornando ha visto l'impatto dell'auto. Le ferite che ha non sono gravi, sono solo dovute ai frammenti di vetro che sono volati in giro ed hanno ferito molta gente. Purtroppo, tu avevi il tavolo proprio vicino alla vetrina e la macchina ti ha travolto. >>.

Mi sembra tutto così confuso, così impossibile. Le parole che mi dice la dottoressa per me non hanno quasi significato. Perché non riesco a ricordare niente di ciò che è successo. Sembra solo che stia raccontando una brutta storia.

Ma per fortuna Mia sta bene.

<< Bene, se non hai altre domande, Leo, io ti lascerei riposare un po'. >> dice la dottoressa, poi si rivolge a Mia. << Anche lei, signorina Mari, dovrebbe andare. Leo deve recuperare le forze. Lo saluti perché fino a nuovo ordine solo i familiari potranno vederlo. >>.

Vedo Mia annuire alla dottoressa. Poi si gira e mi guarda negli occhi. Si abbassa lentamente e mi abbraccia delicatamente, stando attenta a non farmi male.

In quel momento, sento di nuovo quel fastidioso “bip” aumentare di frequenza. Ma non perché mi sento male. Ma perché Mia mi ha abbracciato per la prima volta.

Sono felice. Felice ed innamorato.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Abigail_Cherry