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Autore: very_lupi    20/10/2008    4 recensioni
In questa fanfiction Tom è un criminale ma una ragazza,cieca e orfana per colpa sua,lo fa cambiare e nasce un amore impossibile.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui...

 

...

Dopo lo sparo non si sente più nulla.

Poi ad un certo punto un singhiozzio inizia a farsi strada nel silenzio.Tom,Tom si è preso il colpo di pistola,ma fortunatamente lo ha colpito nella spalla.

Tutti lo guardano stupiti e Luna piange,piange per lui.

 

Lui che la aveva salvata.

Lui che le aveva parlato.

Lui che la aveva fatta sognare.

 

Adesso stava male,ferito.

E tutto questo per colpa sua.

Tom si alzò,con una mano sulla spalla,e guardò gli altri,confuso e stanco si dirige verso l'uscita tenendo per mano Luna.

Una volta fuori dal vicolo si accasciò a terra e si mese seduto.

-Tom...-

-Come hai fatto ad arrivare qui-

-No,è che...-

-MUOVITI-urla.

-è che...dei ragazzi o chiunque sia mi hanno...diciamo..ma non riuscivo a scappare e...-e iniziò a piangere.

-E tu per scappare sei arrivata qui..-

-C'ero gia,erano tizi fuori la porta e siccome mi ribellavo mi hanno portata dentro...-disse tra i singhiozzi e le lacrime.

-Capito...adesso và via-

La ragazza spalancò i suoi occhi ciechi ma se ne andò lui per primo.

Lei rimase seduta per terra e viene una pioggia forte e le lacrime scendevano.

Le lacrime erano ritornate,non si ricordava che erano così dolorose.

 

Non poteva alzarsi.

Non poteva andarsene.

Non poteva muoversi.

 

Intanto Tom,furioso e ferito,tornò a casa poi,fregandosene delle sgridate e delle domande preoccupate della nonna,si chiuse in camera sbattendo la porta dietro di lui.

"cosa diavolo mi è venuto in mente?!non dovevo aiutarla!e adesso?mi faranno tornare senza essere ucciso?!oddio...cosa starà facendo?...nha,non pensare a lei,pensa alla tua ferita...ecco il proiettile..."

Con una pinza riesce a tirarlo fuori e si disinfetta la ferita,tutto nei minimi particolari e in assoluto silenzio.

Il dolore tortura la testa così si mise subito a dormire me neanche il sonno lo fa star bene,incubi,una notte di incubi.

 

Si svegliò di soprassalto e si chiese come aveva potuto abbandonarla li,sotto la pioggia!

Così si alzò e di corsa si veste e esce di casa.

Sono le 5 del mattino e la nonna sta ancora dormendo.

Arrivò dove la notte scorsa l'aveva abbandonata ma non trovò nessuno.

Iniziò a cercarla in lungo e in largo ma niente.

Dopo due ore riuscì a trovarla,era sulla sponda del fiume,girata verso l'alba,a guardare il solito buio.
Seduta con le gambe vicino al viso e la brezza che le accarezzava il viso e muoveva i capelli,sembrava un angelo agli occhi di Tom.

Lei questa volta non si girò,ma lo aveva sentito,aveva girato gli occhi verso lui ed era sull'attenti.

Lui si avvicinò e vede che i muscoli della ragazza e si stavano tendendo sempre più,così il ragazzo si ferma e aspetta.

 

Non sa cosa fare.

Non sa cosa dire.

Non sa come scusarsi.

 

Fa un’altro passo avanti ed ancora un altro fin che non arrivò a lei.

Lei si volta e lo guarda.

Di nuovo incantato nei suoi occhi,come si poteva non averne pena?!

Fa una smorfia di tristezza poi si siede vicino a lei.

Lei non dice niente.

Sorge il sole.

Oramai si sono fatte le 6.

Rimangono fermi dove sono,zitti.

Ad un certo punto Luna si alza e fa per andarsene ma Tom la blocca e gli dice:

-Dove vai??-

-A cercarmi un posto dove stare,come hai fatto tu-

-Ma cos…-

-Arrivederci Kaulitz-e si incammina,guidata dal vento.

“come avrà fatto a sapere che…”

Ma una luce abbagliante lo accecò.

Un ragazzo con uno specchio che dirigeva la luce dalla sua parte.

Quando riuscì a vederlo meglio tentò di sussurrare:-Bill…-

Ma il suo stupore non gli permise di evocare alcun suono.

Abbassò il capo per ripararsi dalla luce e quando lo rialzò non c’era più nessuno.

 

Si alzò stordito dalla luce e iniziò a camminare verso la direzione dove era andata la ragazza.

 

Si chiedeva se stava bene.

Si chiedeva come sapesse tutte quelle cose di lui.

Si chiedeva come faceva a sopravvivere.

 

Tornò a casa ma non trovò nessuno.

Chiamò più volte la nonna ma nessuno rispondeva,così preoccupato la cercò per le camere.

Poi vide una striscia di sangue dirigersi verso il bagno così corse e trovò il cadavere che giaceva nella vasca a bagno.

Spalancò la bocca spaventato e vide che sul petto c’era un bigliettino con su scritto:”Questo è per aver disubbidito la banda,il prossimo sarai tu,per aver fatto fare una figura al capo.eheheh.PS:saro io,Renato,ad ammazzarti”.

 

 
Grazie growlita!!!

E a chi ha letto.

Ma…

Ragazzi,vedo che non piace.

Se questo capitolo ha successo come quello di prima,

Cancellerò la fan fiction.

Perciò fatemi un po’ sapere voi…

Bacioni a tutti quanti.

 

 

 

 


 

  
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