Furry Love
And all the lights that light the way are blinding
There are many things that I would like to say to you
But I don't know how
I said maybe you're gonna be the one that saves me
And after all you're my wonderwall
Cara Hannah,
Tra qualche istante mi
consegnerò agli Auror e li manderò a casa tua dove, sono
certo, mio padre è venuto a cercarti.
Quando leggerai questa lettera
probabilmente sarà tutto finito, tu sarai viva e noi saremo ad
Azkaban, dove meritiamo di stare.
Hai tutte le ragioni del mondo per
essere infuriata con me, di sentirti delusa e tradita, dopotutto ti ho
detto tante, troppe bugie e non lo meritavi affatto.
Su di una cosa, però, giuro di
non aver mai mentito: ti amo, Hannah Kane e per questo, solo per
questo, sto per fare la cosa giusta.
Nei mesi trascorsi con te ho
ritrovato una parte di me che non credevo esistesse più, la mia
parte migliore, quella che merita una seconda possibilità ma
purtroppo non posso averla senza prima affrontare la giusta punizione
per la dissolutezza della vita mia e della mia famiglia, nella quale
non avrei mai dovuto né voluto coinvolgerti.
Ti auguro tutto ciò che di
buono tu possa ottenere dalla vita e spero ardentemente che, lontano da
me, tu possa riuscire a tenerti lontana dai guai anche se,
conoscendoti, domani stesso potresti imbatterti nella mafia russa e
uscirne comunque illesa. Sei una donna in gamba.
Ritrovare
quella lettera tra i miei fascicoli a distanza di mesi mi fece
sorridere nonostante una sorta di nostalgia stesse prendendo piede
dentro di me, partendo dallo stomaco, come accadeva ogni volta che
leggevo quelle parole.
-Avanti!- urlai sentendo bussare alla porta per poi nascondere nuovamente la lettera in mezzo alle carpette.
-Signorina Kane, stamane è arrivato un gufo per lei. E’
del portavoce del Ministro Babbano, la transazione in seguito
all’incidente dei servizi igienici della metropolitana non
soddisfa le loro aspettative.- mi informò Gilda McStanley
entrando nel mio ufficio come un piccolo tornado dai capelli corvini e
parlando velocemente. –Non ritengono bastevoli le misure di
sicurezza adottate né la cifra stabilità per il
risarcimento.-
Sbuffai ributtandomi indietro sulla sedia girevole e mi portai le mani ai capelli stringendone alcune ciocche.
-Tutto per dei dannati gabinetti rigurgitanti.-
Non mi sarei mai davvero abituata ai nuovi oggetti delle mie pratiche
ma quell’incarico era stato senza dubbio la mia salvezza, una
volta chiuso lo studio di Richard Russell.
Dopo l’arrivo degli Auror, quel pomeriggio di quasi sei mesi
prima, uno di loro si apprestava a cancellarmi nuovamente la memoria ma
l’intervento di un altissimo e ieratico mago piuttosto anziano
aveva rimescolato le carte.
Albus Silente, preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts,
di cui Sirius mi aveva tanto parlato, non solo aveva convinto gli altri
maghi a non obliviarmi ma mi aveva persino procurato un colloquio al
Ministero della Magia per il posto di Legale per Le Controversie con i
Babbani.
Ed eccomi lì, sommersa da pratiche più o meno assurde, in un ufficio abbastanza grande da poterci dare una festa.
-Gliela lascio qui, la lettera.- mi informò Gilda depositando
una busta sulla mia scrivania. –E’ tardi. Dovrebbe andare a
casa, signorina Kane.-
Sorrisi raggiante e mi alzai in piedi. –Hai ragione, Gilda. Ci vediamo domani mattina.-
I corridoi erano affollati e corsi per raggiungere l’ascensore incastonandomi in mezzo agli altri impiegati del Ministero.
-Oh, buonasera signor Weasley!-
L’adorabile mago dai capelli rossi con cui mi trovavo spesso a
collaborare ricambiò con un sorriso e mi strinse la mano con
fare tutt’altro che formale. –Ciao, Hannah! Tutto bene?-
-Direi di si, anche se sembra proprio che la storia dei gabinetti della metropolitana non finirà mai.-
Arthur Weasley sembrò pensieroso. –Faccenda spinosa, non hanno smesso di rigurgitare per tre giorni di fila.-
Non essendo una strega non potevo utilizzare la metropolvere né
le passaporte, ragion per cui il percorso di uscita era per me
decisamente più lungo così come la durata del tragitto
verso casa; quando finalmente mi ritrovai per strada, alle sette di
quella tiepida sera di Ottobre, la quiete e il silenzio che mi
circondavano mi sembrarono la ricompensa migliore dopo una lunga
giornata di lavoro; anche se, pensai, la vera ricompensa mi aspettava
in una casetta appena fuori Londra e stava probabilmente coccolando
Fierobecco invece che me.
Sirius continuava a nascondersi, ancora latitante, ed io continuavo a
sgattaiolare da lui ogni giorno, incapace di stargli lontana.
Guidai fino a quella che era ormai più casa nostra che sua e
infine lo trovai steso sul divano e intento a sonnecchiare con
un’espressione serena e adorabile.
-Sveglia, brutto addormentato.- sussurrai sulle sue labbra stendendomi
accanto a lui e spingendolo un po’ per farmi spazio.
-Uhm.- mugugnò agitandosi un po’.-perché sei sempre così irruenta e prepotente?-
Lo fissai accigliata. –Perché quando torno dal lavoro dopo
una giornata sfiancante gradirei un po’ di attenzioni da parte
del mio uomo.-
-Sei ancora nervosa per la storia delle Cassette MangiaLettere?-
domandò quasi pentito abbracciandomi e stringendomi a sé.
–E’ stato uno scherzo di pessimo gusto, non devi per forza
difendere quell’idiota.-
-Non sono nervosa ma è l’unico modo per ottenere un tuo abbraccio, a quanto pare.-
Era bello esattamente come il primo momento in cui i miei occhi si
erano posati su di lui, quando con la camicia azzurra di mio padre si
era accostato al mio letto con un bicchiere di acqua zuccherata dopo
avermi recuperata sulle rotaie della metropolitana.
Addolcii lo sguardo e gli accarezzai la barba curata e poi le labbra
che senza neanche riflettere mi chinai a baciare; ogni cosa di lui
continuava ad esercitare su di me un’attrazione incredibile,
sembrava quasi che le nostre mani fossero fatte per stringersi e le
nostre gambe per intrecciarsi.
Mi baciò dolcemente a sua volta, sorridendo divertito. –Sei molto stanca?-
Lo fissai interrogativa e lievemente accigliata per quella domanda
fuori luogo. –Non più del solito, perché?-
Si tuffò sulle mie labbra e cominciò a sbottonarmi la
camicia senza lasciarmi il tempo di fare o dire alcunché.
-Perché ho intenzione di farmi perdonare.-
-Coff coff.-
Mi staccai dalle sue labbra e tirai via le sue mani dalla mia camicia
nonostante lui opponesse resistenza per poi voltarmi e trovare un
imbarazzatissimo Remus Lupin ritto sulla soglia della cucina.
-Oh, dannazione Lunastorta! Dobbiamo proprio ritornare allo stratagemma
della cravatta sulla maniglia?- sbuffò Sirius mettendosi a
sedere e rivolgendo uno sguardo torvo all’amico che si
grattò la nuca, in difficoltà.
-Allora eri uno studente scapestrato, non un ricercato, e non avevo
motivo di materializzarmi nel tuo salotto.- rilanciò
l’altro, logico.
Non ero esattamente sicura del mio stato d’animo relativo alla
storia della cravatta sulla maniglia e della sua funzione e palesai il
mio disappunto strattonando la mia camicia dalla sua presa e cominciando a riabbottonarla.
-Beh? Che succede?- tagliò corto il mio uomo all’indirizzo dell’amico dopo avermi rivolto un sorriso storto.
-Abbiamo potenzialmente un bel problema. Karkaroff è ad Hogwarts.
Vidi l’espressione di Sirius cambiare mutando repentinamente in una smorfia di rabbia mista a fastidio.
-Chi è Karkaroff?- chiesi spostando lo sguardo da lui a Remus che si fissavano accigliati.
-Un maledetto idiota come il tuo ex-fidanzato.-
Sorvolai sull’acido contenuto in quelle poche semplici parole e restai in silenzio in attesa di capirci di più.
-Perché?-
-Quest’anno avrà luogo il torneo Tremaghi e lui è
il preside di Durmstrang.- spiegò, ovvio, Remus scuotendo il
capo e allargando le braccia. –Hannah credi di poter tenere occhi
e orecchie aperte al Ministero? Nel caso Malfoy si lasciasse sfuggire
qualche parola di troppo.-
-Non lo fa mai.- sbottò brusco Sirius alzandosi in piedi.
–Per di più Hannah deve restare fuori da questa ennesima
follia.-
Mi alzai dietro di lui e lo rincorsi per fronteggiarlo. –Ho
neutralizzato da sola un dannatissimo Mangiamorte, credo di potermi
rendere utile.-
La mia non era una gentile offerta di collaborazione ma una brusca
presa di posizione. Odiavo essere trattata come l’anello debole
solo perché non avevo i loro abracadabra a disposizione.
Nell’ultimo anno e mezzo mi ero ritrovata costretta a fare i
conti con la magia in più occasioni di quante ne potessi
immaginare e se c’era una cosa che avevo capito era proprio che i
seguaci di Voldemort erano dei folli megalomani e che la paura delle
conseguenze avrebbe sempre e comunque impedito loro di disertare
davvero. Al Ministero mi ero imbattuta, grazie alla mia straordinaria
capacità di infrangere più o meno volontariamente ogni regola esistente, in alcuni fascicoli ufficiali del Wizengamot, o meglio in
infiniti tomi attestanti i processi a non pochi Mangiamorte, e mi era
parso con non scarsa evidenza che la redenzione non rientrasse mai
davvero tra le loro opzioni, testimonianze o meno che avessero fornito.
-Devo parlare con Harry. Troverò un modo.- continuò
Sirius prendendomi la mano e stringendola nella sua in segno di scuse.
Ricambiai la sua stretta intrecciai le mie dita fredde alle sue.
Era l’inizio di un’altra folle avventura magica e, in
qualche modo, ero felice di essere al fianco di Sirius. Per quel che mi
riguardava, mi ritrovai a pensare, lo sarei stata per sempre.
The end
Song: Wonderwall - Oasis
Artwork: HilaryC
Finita. Adesso è davvero finita ed è arrivato il momento di tirare le somme.
Credo di averla già ringraziata nel corso degli aggiornamenti di questa storia, di Time after time e di tutte le mie storie precedenti ma intendo rifarlo perchè, davvero, senza di lei non avrei portato a termine nessuno di questi percorsi. Grazie, Letstarthekilling. Non ti ringrazierò per aver letto/corretto/sopportato i miei deliri ma per essere sempre stata mia amica, tutto il resto è solo una adorabile conseguenza e un salvifico intervento sulla discutibile punteggiatura. Vabbè. Non amo le smacerie, lo sai, perciò.. buona la prima.
Grazie, nuovamente, a JeyCholties e HilaryC per i loro meravigliosi banner, vi linko le loro pagine perchè sono eccezionali qualsiasi cosa facciano (nel caso di Jey anche nelle registrazioni di Whatsapp :P).
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=218066 <-- JeyCholties (pagina EFP)
http://hilarycolsenbanner.tumblr.com/ <-- HilaryC (pagina Tumblr)
Un bacio gigantesco poi a tutti coloro che hanno seguito la mia storia, che l'hanno messa tra i preferiti o l'hanno recensita, a tutti coloro che, insomma, sono in qualche modo entrati in questo mio piccolo mondo fittizio e hanno condiviso anche solo una o due emozioni con la sottoscritta. GRAZIE.
Ultima (giuro) puntualizzazione per quanto riguarda il finale un po' "aperto": ritengo che in un fandom enorme come è quello di HP e in un universo altrettanto spettacolare qual è quello inventato dalla Row sia giusto lasciare il giusto spazio all'immaginazione e ognuno, dunque, può immaginare la love story di Sirius e Hannah da questo momento in poi come meglio crede.
Detto questo, però, badate bene che non si tratta di un addio. Sentirete ancora parlare di me ed io mantengo sempre le mie minacc.. promesse. Alla prossima!
Anna.