Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Elisabeth_Ice    03/11/2014    1 recensioni
La vita a volte può fare molta paura , ma con te tutto è migliore
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Hans, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quel giorno Elsa era, come al solito, stata presa dagli impegni di corte; aveva partecipato alla cerimonia di varo della nuova maestosa nave di Arendelle che prendeva il nome della precedente sovrana del regno " Queen Eleonor ", ovviamente l'onore di varare la nuova nave con una pregiata bottiglia di  champagne spettò ad Elsa che in precedenza aveva lei stessa scelto il nome dell'imbarcazione, dedicandola alla madre.
Come un lampo nella mente ella regina riaffiorarono molti ricordi del tempo passato con la madre; ricordò quando la mamma la prendeva imbraccio è le narrava delle storie sulle principesse del passato, ricordò quel giorno in cui il padre la invitò ad entrare nella loro camera per conoscere la sua nuova sorellina appena nata, quando involontariamente congelò il suo cagnolino e dovette sorbirsi dalla madre una sinfonica ramanzina che, all'epoca, le sembrò non finire mai, ed infine ricordò del pomeriggio in cui i suoi si avvicinarono per informarla della loro partenza: l'ultima volta che li vide .
Quando "ritornò al presente" Elsa era malinconica, la folla esultava e la nave partiva, dopo un po' si avvicinò alla regina una donna, probabilmente una giovane contadina, che porse una neonata imbraccio a sua Maestà e che con allegria chiese
- Maestà, sarei lieta se le dareste la vostra benedizione !-
- Ma certo - esclamò Elsa baciando delicatamente la piccola fronte della bambina
-Grazie Maestà, ed ora con il suo permesso tornerei al lavoro!- si allontanò la donna
Quel piccolo gesto le fece ritornare un po' di gioia; non benediceva un bambino dalla nascita di Josh. Il pensiero che era nata una bambina ad Arendelle la colmava di felicità. Proprio mentre pensava a quel lieto evento vide il caro nipotino correrle incontro, Elsa accennò un passo, ma il piccolo l'aveva già raggiunta, le abbracciò la gamba destra, l'attenzione di sua Maestà fu attirata, però, da una vocina 
-Zia Elsaa!!- urlò Maggie mentre la madre cercava di starle dietro 
Elsa sorrise osservando quella simpatica scena.
La regina prese in braccio Josh e si avvicinò alla sorella e alla nipote.
-Anna va tutto bene? - chiese con ironia 
- Smettila Elsa ! Corri tu inseguendo queste due pesti dal castello fino al porto- esclamò Anna sorridendo affannata. Elsa rispose con un sorriso .
-Cosa volevi dirmi piccola mia ?!- chiese incuriosita la regina 
- Zia, mamma per questa sera ha organizzato un ballo a palazzo!- rispose Maggie 
Lo sguardo di Elsa si spostò sulla sorella che le si avvicinò e la abbracciò
- Oh Maestà, avanti, ogni tanto è piacevole fare festa!- 
- Anna ma non mi avevi parlato di una festa!-
- Lo so, ma te ne ho parlato ora! - 
Le due sorelle scoppiarono in una risata che dopo poco coinvolse anche bambini .
Tornarono al castello e sulla soglia della porta  Kristoff che attendeva la moglie e i pargoli. Sua Maestà salutò con cortesia il principe che educatamente si inchinò.
Ella mentre saliva le scale notò al piano di sotto i due bambini che si rincorrevano giocando. Entrò nella sua stanza e aprì una porticina, al di là di essa vi era un'intera stanza piena di abiti regali, ampi e pomposi; frugò a lungo tra quelle lunghe vesti ma  non trovando nulla che le piacesse decise di fare da se. 
Elsa agitò le mani, delicatamente intorno al suo corpo iniziarono ad ondeggiare cristalli di neve che girando sempre più vorticosamente diedero vita ad un abito lilla con sfumature tendenti al blu, la scollatura a cuore le evidenziava i seni e lo spacco sul lato destro dell'abito lasciava intravedere il polpaccio. Raccolse i capelli in un grande chignon abbellito da spilloni con pietre preziose. 
Era pronta per il ricevimento.
Uscì dalla sua stanza e si accomodò in una saletta privata alla quale potevano avervi accesso solo i membri della famiglia reale, era un ambiente davvero grazioso e accogliente. 
Arrivò l'ora di aprire le danze ed Elsa, come suo solito, dopo essere stata annunciata  fece un discorso di ringraziamento a tutti i partecipanti di quella sera.
Attese a lungo, ne Anna ne Kristoff si eran fatti vivi. Elsa, allora, decise di uscire dalla sala da ballo e arrivata alla stanza della sorella bussò tre colpi sul legno della porta. Quando Kristoff aprì era a petto nudo tutto sudato, al che Elsa imbarazzata si scusò ma il principe la fermò 
- Non è come crede Maestà - cercò di spiegarle
- Kristoff non c'è bisogno di giustificarti - lo tranquillizzò lei
- Maestà vi prego di entrare !- disse lui
Elsa accompagnata dal giovane entrò e vide una scena che secondo il suo stile di vita era a dir poco raccapricciante : Anna urlava mentre Josh e Margereth saltellavano su e giù da un letto all'altro, la camera era ormai stata messa a soqquadro dai bambini e da Anna che cercava di metterli a letto. 
Elsa si fece notare dai nipoti .
- Principino, principessina, vi ordino di andare nei vostri rispettivi letti, e se questa sera farete altri simili capricci vi farò passare una notte da soli nelle segrete- affermò con tono autoritario, poi proseguì - senza mamma e senza papà. - terminò così la regina.

Josh si addormentò quasi subito dopo quel sonoro rimprovero, ma Maggie no!
- Zia Elsa, resteresti con me finché non mi addormento?- 
- Sua Maestà ha un ballo di sotto che la aspetta!- rispose Kristoff
- Non preoccupatevi, voi due andate pure, resterò con lei ancora un po' !- disse Elsa, tranquillizzando la coppia, che dopo aver dato la buonanotte ai bambini si avviò nel grande salone .
-Zia, mi racconteresti una storia?- chiese assonnata, anche se non voleva  dimostrare di esserlo
- E va bene, che storia vorresti ascoltare?- chiese paziente
- Non lo so! Oh oh certo, potresti raccontarmi una delle avventure di Jack Frost!- esclamò entusiasta 
- Come fai a conoscere Jack Frost- chiese incuriosita Elsa
- Mamma mi racconta sempre di lui e dei suoi poteri, la sera ! Perché tu non lo conosci zia?!- 
- Ma certo, ti svelerò un segreto- disse toccando con il dito la punta del naso della principessina - io l'ho conosciuto di persona, circa alla tua età!- continuò .
-Ma dai, non è possibile! Lui non esiste !- ma a quelle parole fu interrotta dalla zia
- Non devi mai dirlo, hai capito mia cara! Sta male se i bambini non credono in lui! -
- Se lo hai incontrato davvero, parlami di quello che avete fatto!- la mise alla prova la piccola 
Elsa iniziò a raccontare tutto quel che ricordava, le parlò di quando da bambina, lei e Jack Frost giocavano in giardino e di quanto si divertissero insieme. 
Erano le 21:00 e La regina guardando la nipote la vide dormire amorevolmente con un finto diadema di plastica e con il suo fidato pupazzo attaccato al petto, stretto da quelle piccole braccia morbide e delicate. 
Elsa si alzò, sfilò dalla testa della nipote il diadema che poggiò su un mobile posto nell'angolo della stanza; all'improvviso un vento freddo entrò nella stanza ormai buia, i battenti si aprirono, Elsa non sentiva il freddo ma chiuse le finestre, per non far congelare i due cuccioli.
Si girò verso i lettini, notò subito qualcosa di insolito in quella scena, accanto al letto di Maggie vi era un figura che a causa del buio non riusciva a distinguere dal resto, Elsa rimase immobile visto che la sagoma sconosciuta non l'aveva vista. 
Lo sconosciuto si avvicinava sempre più alla bambina e iniziò a parlare tra se e se
- Aspetta un attimo! Tu hai le lentiggini, lei non le aveva! E poi Elsa non era così calda!- a quelle parole la regina intervenne 
- Chi è lei? E cosa vuole da Maggie!- lo sconosciuto sobbalzò e si avvicinò alla finestra. Elsa riuscì a distinguere l'individuo: era una figura snella e slanciata, era scalzo e aveva dei pantaloni ed una felpa scura indosso, Elsa notò il bastone che costui non lasciava mai, poi avvicinandosi vide dei capelli bianchi, quasi argentei, la regina ebbe un brivido, non poteva crederci, non era possibile, non potevano essere quei capelli argentei che tanto amava toccare da bambina, non poteva essere quella felpa a cui rimaneva aggrappata per ore, non poteva essere Che lui!
- Jack!!!- esclamò quasi senza fiato la regina, avvicinandosi un po' di più 
- Ok, beccato, e tu saresti...?- chiese l'altro
- Non ti ricordi, sono Elsa !!!- esclamò lei entusiasta.
Jack non poteva credere ai suoi occhi, quella non poteva essere lei, era una donna adulta, non poteva essere la bambina con cui giocava, non poteva essere la principessa che teneva in braccio per ore, non poteva essere lei!
-Sei davvero tu?!- domandò dubbioso.
- Si, non mi riconosci !- in quel momento Elsa volteggiò le mani e iniziò a nevicare, solo su di lui, come la nuvoletta creata per Olaf!
-Elsa, io non ci posso credere! Sei cambiata!- 
- No, sono cresciuta Jack, cosa che tu non hai fatto!- entrambi si misero a ridere.
- Io credevo che tu fossi lei!- indicò Maggie 
- Avanti Jack usciamo, così i bambini potranno dormire indisturbati !- gli disse guardandoli.
Jack era già sulla soglia della porta quando Elsa si avvicinò a Maggie e le baciò la fronte, la bambina stava per risvegliarsi, quando la mano di Elsa le carezzò la guancia ,  Margereth rabbrividì al tocco della zia che sussurrandole all'orecchio - Va tutto bene tesoro, va tutto bene- lstrinse nuovamente il pupazzo e riprese la sua discesa tra le braccia di Morfeo.
Elsa si diresse anche da Josh, gli stampò un bacio dicendo - Notte piccolo mio!- tutto questo sotto l'attento sguardo di Jack che stava esaminando ogni movimento della donna a contatto con i bambini .
I due uscirono dalla camera delle pesti e entrarono in quella di Elsa, lei da buona padrona di casa lo invitò a sedersi e lui da bravo ospite quale era accettò l'invito.
- Posso??- chiese Elsa con un sorriso, allargando le braccia verso l'albino.
- Oh, ma certo! - i due si abbracciarono, non lo facevano da quando Elsa aveva cinque anni, erano entrambi felici di essersi rivisti.
Quando si staccarono Jack notò che in camera c'era un letto matrimoniale .
- Allora ti sei sistemata eh?!- chiese il ragazzo 
- Si, da quando sono regina è tutto cambiato, la gente conosce la vera me !- 
- È fantastico, vedo che hai anche messo su famiglia!- continuò lui
- Oh no no! Beh si loro sono la mia famiglia ma non in quel senso !- Jack era confuso!
- Voglio dire che non sono i miei figli! - si spiegò meglio Elsa.
- Ma tu prima..- ma non fece in tempo a terminare la frase che lei lo aveva bloccato
- Sono i miei nipoti, i figli di Anna!- 
Elsa credeva che Jack si sarebbe meravigliato nel sapere che non erano figli suoi e che lei li trattava ugualmente con così tanto affetto e maternità. Ma le uniche parole che gli usciron di bocca furono
- Peccato! Saresti una madre magnifica! Immagino che però tu sia sposata?!- 
- No, non lo sono! -rispose la regina un po' cupa.
- Perchè lo dici in quel modo ? Non è una cosa negativa!- rispose lui .
Jack era un po' teso, lui si era immaginato di tornare ad Arendelle e di parlare e giocare con una bambina; cosa che faceva tutti i giorni, non era psicologicamente preparato a intrattenere una conversazione con una donna, e che donna ! 
Mentre Jack era assorto nei suoi pensieri, ma sopratutto nell'ammirare quella che per lui era la nuova Elsa, lei gli rispose e automaticamente gli chiese
- Non importa! E tu,invece, che mi dici, hai una signora Frost?- 
- Beh, no- esclamò Jack toccandosi la nuca - non sono mai stato tanto con una donna da potermici innamorare - proseguì lui .
La serata proseguì tra i racconti di lui, che le spiegava come era divenuto Guardiano e delle battaglie in cui aveva affrontato Pitch Black, e tra i racconti di lei, che gli narrava del giorno della sua incoronazione e di tutti i guai che da allora aveva passato con la sorella.








 
   
 
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