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Autore: HermioneCH    22/10/2008    4 recensioni
One-shot che prende spunto da Real Love. Dopo la guerra ad Hogwarts (Harry Potter e i Doni della Morte) Hermione sente il bisogno di dire addio al suo primo vero amore. E riesce a trovare il mondo per farlo tornare alla vita, per qualche istante.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Real Love '
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Un’occasione per dire addio


Hermione Granger aprì lentamente gli occhi abbandonando le braccia di Morfeo. Impiegò qualche secondo per mettere a fuoco la stanza in cui si trovava. Era nella Sala Comune dei Grifondoro ad Hogwarts, doveva essersi addormentata sul divano. D’un tratto ricordò i fatti successi il giorno prima. Quando al sorgere del sole, Harry li aveva salvati tutti. La guerra era finita con la morte di Lord Voldemort, ma questo era costato molto. I corpi senza vita di Fred, Remus e Tonks erano un immagine fissa nella sua mente. Loro avevano dato la vita per un mondo migliore. Hermione guardò fuori dalla finestra, era ancora buio sul parco di Hogwarts, erano le cinque del mattino. Qualcuno grugnì nel sonno alla sua destra, Hermione si voltò e vide Ron che dormiva profondamente. Ma certo, ora ricordava. La sera prima si erano seduti stretti ed abbracciati sul divano, lei tentava di consolarlo per la morte del fratello, e lì si erano addormentati. Quel bacio aveva risolto tutto, l’amico era diventato amante, ora ognuno sapeva chiaramente cosa provavano l’un per l’altra. Hermione aveva una gran confusione di emozioni nel suo cuore. Era triste per la morte degli amici, felice per la fine della guerra e per la storia con Ron, ma si sentiva anche molto in colpa. Sentiva che in qualche modo amando Ron, tradiva il suo primo amore.
Sirius perché deve essere tutto così complicato? pensò la ragazza perché sento di tradirti amando Ron? Mille domande giravano confusamente nella testa della giovane Grifondoro. Aveva impiegato molto tempo per riprendersi dalla morte del suo amato Sirius e Remus l’aveva aiutata molto in questa. Ora aveva riscoperto l’amore, lei amava davvero Ron. Anche se una parte del suo cuore continuava persistente ad amare Sirius. Forse se avrei potuto dirti addio sarebbe stato più facile. Sono passati due anni dalla tua morte e ne passeranno molti ancora prima di poterti rivedere pensò Hermione, sospirando. Poi d’un tratto come colpita da un fulmine un’idea le balenò per la mente. Hermione, la riteneva un po’ stupida, fino a qualche giorno prima non l’avrebbe mai ritenuta possibile, ma Harry le aveva dato una prova e quindi tanto valeva tentare. Si alzò dal divano ed uscì frettolosamente dalla Sala Comune. Nel tragitto verso il pian terreno Hermione vide i segni rimasti della guerra tenutasi la notte precedente. La ricostruzione era ricominciata, ma c’era ancora molto tempo d’avanti a loro prima che le loro vite potessero tornare alla normalità. Aprì il portone nella Sala d’ingresso ed uscì nella notte. Un vento leggero accarezzava l’erba rilasciando un odore misto tra il bruciato dell’erba, dovuta ai letali incantesimi e il profumo dei fiori. Hermione guardò l’orologio, tra poco sarebbe sorto il sole. La giovane Grifondoro s’incamminò verso il limitare della Foresta, le sembrava strano essere di nuovo ad Hogwarts dopo un anno di pericoli in giro per il paese. La notte era silenziosa e finalmente non aveva più paura di essere da sola sotto le stelle.
Arrivò al limitare della Foresta Proibita. Prese un respiro profondo ed estrasse la bacchetta. Speriamo che funzioni pensò Hermione. “Accio Pietra della Resurrezione!” disse Hermione, puntando la bacchetta contro gli alberi. Non accadde nulla. La ragazza sbuffò tentando di reprimere le lacrime, forse la Pietra era troppo lontana. Prese coraggio e decise di fare un ultimo tentativo in un altro punto. Guardò in direzione del castello cercando di immaginare che via avesse preso Harry per raggiungere la Foresta, ma era un vero azzardo sapendo la confusione che regnava nel parco quella notte. Non sapeva in quale punto della Foresta si trovasse al Tana di Aragog, quindi era per lo più questione di fortuna. S’incamminò seguendo l’istinto. Arrivata nel punto prescelto puntò di nuovo la bacchetta verso il cuore della Foresta Proibita e ripeté l’incantesimo. Rimane in ascolto pregando e sperando. D’un tratto sentì un fruscio tra gli alberi e il suo cuore accelerò il battito. Qualcosa uscì dalla Foresta e si fermò dinanzi a lei, galleggiava in attesa delle morbide mani della ragazza, era la Pietra della Resurrezione.
Hermione la prese in mano e la guardò, era proprio come Harry l’aveva descritta. La sua esistenza era fuor di logica, ma ora la teneva in mano. La girò tre volte fra le dita, pensando a lui. Con un fruscio di vento una forma si delineò davanti ai suoi occhi. Proprio come diceva la favola dei Tre Fratelli, l’uomo sembrava era lì, pur rimanendo separato dal mondo. “Hermione?”
“Sirius” sussurrò la ragazza, mentre le lacrime iniziavano a rigarle il viso.
“Io non dovrei essere qui” rispose Sirius, passando lo sguardo dalla ragazza alla Pietra della Resurrezione.
“Sirius io…”
“Hermione! Io non posso rimanere qui con te” la interrupe Sirius “Non appartengo più al tuo mondo. Vorrei, ma non posso”
“Lo so, Sirius” rispose Hermione, singhiozzando. “Io.. io volevo sono un’occasione per dirti addio. Non ne ho mai avuto la possibilità, ma ora grazie a questa pietra tu sei qui davanti a me”
Un piccolo sorriso si disegnò sulle labbra del Malandrino “Va bene, ma devi promettermi che quando me ne sarò andato, butterai via la Pietra e non la cercherai mai più”
“D’accordo” mormorò Hermione.
“Avrei voluto aver più tempo da passare con te. Sei stata l’unica donna che io abbia mai amato, ma alla fine il destino ha deciso di dividerci. Ora devi promettermi che andrai avanti. Hermione, tu devi continuare con la tua vita ed amare di nuovo. Non è giusto che tu la sprechi pensando a me” disse Sirius.
Hermione scoppiò in un pianto straziante. “Ma io l’ho fatto! Sono stata male per tanto tempo e poi mi sono innamorata di nuovo e ora sono felice, ma mi sento in colpa. Io ti ho tradito, Sirius!” Lui si avvicinò alla ragazza e le accarezzò la guancia, lei non sentì mai il tocco, solo una leggera brezza sulla sua pelle “Non piangere, piccola. Va tutto bene”
“Sirius.. Io…”
“Va tutto bene, Hermione” ripeté Sirius. Hermione si calmò e smise di piangere. “Non devi sentirti in colpa, Hermione. È giusto così ed è cosî che deve essere. Io voglio che tu viva la tua vita, senza soffrire per me” disse Sirius, ed Hermion annuì “E poi sono sicuro che Ron ti renderà felice” aggiunse il Malandrino. Hermione lo guardò stupita “Ma come?”
“so di lui?” concluse Sirius “Io veglio sempre su di te”
Lei sorrise imbarazzata e lui fece l’occhiolino. “Sembra incredibile che siano passati quasi due anni” disse Hermione. “Remus mi ha aiutato molto dopo la tua morte”
“Lo so, è un grande amico e sono felice che ti abbia aiutato a superare la mia morte, lui è così, ha sempre una parola gentile o di consolazione per tutti” disse Sirius.
“E ora se n’è andato anche lui”
“Non volevo che accadesse” rispose Sirius, cupo.
“Nemmeno io” aggiunse Hermione, mentre nuove lacrime scorrevano sulle sue guance “È così ingiusto! Aveva trovato il calore di una famiglia, con una moglie che lo amava ed un bellissimo figlio. E Dolhov glielo ha portato via”
“È triste e mi dispiace molto, ma Remus sa che la sua morte non è stata vana, ha contribuito a dare a suo un mondo migliore” rispose Sirius.
Hermione sospirò “Domani ci saranno i funerali. Sarà un giorno segnato dalle lacrime. Povero Teddy, ora gli rimane solo la nonna e il padrino”
“Harry sarà un ottimo padrino”
“Ha avuto un buon maestro” disse Hermione, sorridendo. Anche Sirius sorrise, grattandosi la nuca, imbarazzato. “Ho cercato di fare del mio meglio”.
Un raggio di sole si levò dai monti ad est del castello, il sole stava sorgendo.
“Ora devo andare” disse Sirius, tristemente.
“Devi proprio?”
“Sì, è giusto cosi” disse Sirius, sospirando. Non voleva lasciare la ragazza, ma per lui era giunto il tempo di uscire di scena e lasciare che la vita della ragazza percorresse la strada che il destino aveva tracciato per lei.
“Ringrazia Remus per tutto quello che ha fatto per me” disse Hermione, mentre un raggio di sole le illuminava il viso. Non vedeva bene Sirius, ma lo sentiva vicino.
“Lo farò” disse Sirius “Ricordati la promessa che mi hai fatto”
Hermione annuì “Andrò avanti, ma una parte di me continuerà ad amarti e lo farà per sempre”
Sirius sorrise. “Addio, piccola”
“Addio”
La figura sparì lasciando posto ai raggi del sole. Hermione guardò la Pietra della Resurrezione, con un incantesimo la rispedì nella Foresta Proibita, dove lei non l’avrebbe mai più cercata. Il sole era ormai spuntato completamente dalle montagna, facendo brillare l’acqua del lago e riscaldando dolcemente la ragazza, che si voltò e si incamminò verso il castello.

  
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