POV
ELSA
Alcuni
mesi dopo
Uno,
due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, e mezzo rintocco. Erano le
otto e
mezza e nessuno pareva avere l’intenzione di venire a
svegliarmi quel giorno.
Mi rigirai nel letto aggrovigliandomi la coperta sulle gambe e
affondando il
viso nel cuscino di piume; era soffice e profumava di gelsomino.
“bene” mi
dissi, "se nessuno mi costringe ad lazarmi ne approfitto per dormire
ancora
qualche minuto". Mai lo avessi detto, anzi pensato!
Qualcuno
iniziò a bussare insistentemente alla porta, una voce
emozionata mi chiese
–Elsa, sei già sveglia oppure dormi?- Sollevai il
capo dal cuscino sedendomi
sul letto.
-Fino
a qualche secondo fa dormivo!- Anna si precipitò nella
stanza piroettando,
dietro di lei accorsero Andy e i due piccoli pupazzi di neve. Si
fermarono
tutti e quattro in piedi davanti al mio letto e dopo essersi scambiati
occhiate
d’approvazione iniziarono a cantare.
-Un
felice compleanno per la nostra Elsa,
Un
felice compleanno per la nostra Elsa,
Un
felice compleanno per te che sei piccina,
ma
presto crescerai e stupenda diverrai,
Un
felice compleanno per la nostra Elsa,
Un
felice compleanno e te mia sorellina!
AUGURI
ELSA! BUON COMPLEANNO!-
Rimasi
a fissarli inebetita, mi ero scordata che oggi era il mio compleanno,
troppi
problemi a cui pensare. –Grazie…- Mi limitai a
sussurrare. Andy si mise le mani
ai fianchi sorridendomi divertito –Non sei proprio la
“mia sorellina” ma non
importa!- Olaf e Olly corsero verso di me consegnandomi un pacchetto
sigillato
con un enorme fiocco blu.
-Auguri Elsa, questo è da parte nostra, di Anna, Andy,
Kristoff e Kristeen!-
Guardo
sbalordita il regalo. –No, non dovevate!-
-Ma
finiscila, piuttosto aprilo!- mi incalzò Anna. Mi lasciai
convincere, e mentre
i due ragazzi si sedevano sul bordo del letto per osservarmi meglio, io
allentai i nastri per aprire la scarola. Al suo interno trovai un abito
in
cotone azzurro, il corpetto dalle sottili spalline era decorato con
decori
argentati di fiori rampicati. Mi alzai per lasciarlo aprire e
osservarlo nella
sua interezza. La gonna ampia era ricoperta da un sottile velo retinato
che
rendeva la superficie luminosa e iridescente. Era meraviglioso.
-Ti
piace?- mi domandò Anna agitata. –Lo adoro!-
Abbracciai mia sorella
allacciandole le mani dietro il collo. –Meno male! Andy
abbiamo fatto centro!-
Il
ragazzo annuì –Si! Kristeen e Kristoff avrebbero
voluto esserci, ma ci sono
stati problemi nelle stalle e sono andati a controllare.-
-Non
importa- dissi –Ringraziate anche loro di tutto cuore!-
-Lo
faremo! Ma ora…Olaf, Olly, estraete il secondo regalo!- i
due pupazzi tirarono
fuori una scatola più piccola della mia e saltellando
uscirono dalla camera.
–Scusa Elsa, ora dobbiamo andare anche da Elson a fargli gli
auguri, gli
vediamo a colazione!-
Corsero
tutti fuori dalla stanza lasciandomi da sola con il mio nuovo vestito.
-Posso
bussare ancora io?-
-No
Anna, questa volta tocca a me!-
Risi
rincuorata nel accorgermi che ormai sembravamo una presenza famigliare
in
questa dimensione, non mi sentivo più una perfetta estranea,
ma mi mancava qualcosa;
poteva sembrare assurdo ma rivolevo i miei poteri. Solo in quel momento
realizzai le parole di Anna e Andy, era anche il compleanno di Elson?
Forse non
avrei dovuto stupirmi tanto.
Mi
vestii per la colazione, indossando il mio vestito appena regalato.
Quando
entrai nella sala da pranzo trovai già tutti seduti a
tavola, ad eccezione di
Elson. Mi sedetti al mio solito posto e tra una chiacchiera e
l’altra ne
approfittai per ringraziare anche Kristoff e Kristeen per il regalo.
–Ma
figurati!- mi rispose la bionda –tra l’altro ti sta
d’incanto.-
-ti
ringrazio!-
Andy
balzò in piedi quasi rovesciandosi il te addosso.
–Kris! Che ne dici se per in
nostro matrimonio ne prendi uno simile?- Kristeen spezzò in
due il biscotte che
teneva in mano –Andy, quante volete te lo dovrò
ripetere? Dieci Anni! Almeno per
i prossimi dieci anni non voglio sentire parlare di matrimonio.-
-così
tanto?-
-Si,
così tanto!-
-ma
uffa!-
-Uffa,
niente!-
Tutta
la tavola fu avvolta dalle risate.
-Io
sono totalmente d’accordo con Kris.-
Elson
si accomodò al tavolo lanciando i guanti di fianco al
piatto. Indossava un
completo elegante dai pantaloni verde bottiglia e la giacca nera, il
tutto
completato con una mantello bordeaux.
-Ma
Elson…-
-ssh
mangia Andy!-
Mi
sarei dovuta ricordare di fargli gli auguri di compleanno, ma quando
saremmo
usciti da colazione.
POV
ELSON
Oggi
in paese si sarebbe tenuta una festa per il mio compleanno, e per
ricordare l’anniversario
del mio primo anno di regno. Terminata la colazione fui trascinato
dalla prima
ministra e dal mio insopportabile maestro di ballo nella sala del trono
per
indossare la corona e ripassare le regole principali per una
apparizione in
pubblico, come se non le conoscessi abbastanza bene! Ripassai tutto, ma
senza
mai distogliere i pensiero da Elsa, non le avevo ancora fatto gli
auguri e dovevo
consegnarle il mio regalo. Speravo
solo che tutta questa cerimonia formale si concludesse in fretta.
Durante
la festa intrapresi un discorso su quanto mi sentissi onorato nel poter
guidare
Arendelle e che nonostante i numerosi imprevisti mi sarei impegnato per
regnare
al meglio. Terminato il discorso Andy mi si avvicinò con in
mano una fetta di
torta per darmela in faccia, ma io fui più svelto e riuscii
a farla finire in
faccia a lui, scatenando l’ilarità di tutto il
popolo presente.
La
festa sarebbe continuata ancora a lungo, ma io avevo cose
più importanti da
fare.
-Elsa,
vieni con me!- le dissi porgendole una mano guantata.
Lei
mi guardò confusa, prima di accettare la mia mano e
lasciarsi guidare. La
condussi fino alle mura di Arendelle e lì uscimmo senza
farci notare. Oltre al
castello di ghiaccio c’era un altro luogo che amavo
particolarmente, e non
vedevo l’ora di condividerlo con Elsa.
Oltre
il bosco di abeti più a est vi era una catena montuosa che
si scagliava contro
il cielo incontrando le morbide nuvole estive. Sotto una delle montagne
vi era
una grotta che in pratica mi aveva visto crescere. Vi entrammo
facendoci strada
tra le stalagmiti umide e arrivammo fino alla fine del tunnel.
–Wow, è
stupendo!- esclamò Elsa, e in effetti lo era. Il soffitto
della grotta in quel
punto era sottile abbastanza da far filtrare i raggi del sole in tutta
la
grotta, regalando una calda luce ambrata.
Accatastati
in un angolo vi erano tutti i giocattoli che io e Andy portammo qui da
piccolo:
pupazzi di peluche, miniature di cavalli e altri animali, fogli e
colori e una
scacchiera, che attirò l’attenzione di Elsa.
– Questa scacchiera ha le pedine
azzurre e verdi! Perché?-
Alzai
le spalle sorridendole –Ci piacevano di più
così e le abbiamo colorate. Io usavo
gli azzurri e Andy i verdi.- Elsa rise prendendo in mano il
l’alfiere verde –perché
gli manca la testa? –
-lo
decapitai durante una delle partite, aveva perso!-
-sul
serio?- mi chiese ridacchiando
-si,
ma avevo dodici anni, capiscimi! Non è di certo la cosa
più grave, se osservi
uno dei miei pedoni ti accorgerai che ha dei segni di denti, questo
perché Andy
prese alla lettera il “mangiare una pedina” e lo
addentò!-
-deve
essere stato bellissimo poter godere a pieno della tua infanzia con tuo
fratello. Io e Anna non ci siamo parlate per anni a causa
dei…non importa.-
Io
le presi le mani tra le mie –Deve essere stato orribile, io
senza Andy sarei
stato perso.-
-Lo
sarei stata anche io senza Anna.-
Ci
fissammo negli occhi per qualche istante prima che io mi convinsi a
consegnarle
finalmente il mio regalo. –Elsa, c’è una
cosa che devo darti!- Presi dalla
tasca una scatoletta di velluto blu e la porsi alla ragazza.
–auguri!-
-per
me? No, non dovevi! Io neanche mi ricordavo che fosse il mio
compleanno,
figurati il tuo, non ti ho preso niente!-
-Non
importa, tutto ciò che desidero è già
qui con me ora. Coraggio, aprilo!-
Elsa
prese la scatoletta con mani tremanti e l’aprì. Al
suo interno vi era una
collana di pietre azzurre semitrasparenti.
–Elson…è stupenda-
-è
in tinta con i tuoi occhi, ho pensato che potesse piacerti. Poi oltre
al tuo
compleanno dobbiamo festeggiare anche il i sei mesi dal primo giorno in
cui ci
siamo incontrati!-
Lei
si alzò in punta di piedi baciandomi e io la strinsi a me
come per non volerla
lasciare mai più. –Elsa, ascoltami un secondo. Ti
mancano davvero i tuoi
poteri?-
-Molto,
a te?-
-Si.
Che ne dici? Andiamo a riprenderceli?-
Lei
si allontanò dal mio viso giusto il necessario per fissarmi
negli occhi.
-Si
Elson, andiamo a riprenderceli!-
ANGOLO
DELL’AUTRICE
Sono
finalmente tornata. Chiedo scusa per il ritardo, ma ho voluto
pubblicare il
capitolo proprio oggi per un preciso motivo che poi vi
spiegherò.
Cosa
ne dite di questo capitolo? Questa volta la canzone del compleanno non
è una
mia creazione, ma dei miei due fratellini (tutti i diritti sono
riservati a
loro ahah).
Perché
ho voluto pubblicare oggi? Perché come Elson ed Elsa
festeggiano i loro sei
mesi di conoscenza, io ho un evento ancora più importante da
ricordare oggi!
AUGURI
ALE! PER I NOSTRI TRE ANNI INSIEME. TI AMO! <3 QUESTO CAPITOLO
è DEDICATO A TE!
Baconi
SignorinaS