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Autore: Masayume Pachirisu    08/11/2014    5 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve mondo! Allora, avevo detto che avrei postato una volta alla settimana, ma visto che ho già scritto tutti i capitoli e, in teoria, me ne manca solo un come bonus, tanto perché non so che fare, ho deciso di postare più in fretta, visto che per la prima volta posso permettermelo xD. 
New Challange è stata una vera sfida per me. Probabilmente non è andata proprio come mi aspettavo. Ha cambiato da sola senza che io potessi fare diversamente. 
Se tornaste indietro al primo capitolo, noterete che il tutto nasce con Kibum, e i suoi problemi del sonno. Poi piano piano la storia cambia, i personaggi si ampliano, le cose si modificano, Yong Guk diventa il vero e proprio protagonista, anche se ho sempre pensato che di protagonisti non ce ne fossero in New Challange.
Da una parte, penso che sia stato un errore iniziare in un modo e terminare in un altro... dall'altra penso che non ci siano errori quando si scrivere per sé stessi. Spero davvero che, nonostante l'odio profondo che può tirarvi fuori Yong Guk, la storia sia stata in qualche modo apprezzata. Mancano ancora molti capitoli, quindi non abbiate paura. Da questo in poi inizierà una vera e propria discesa. 
Ringrazio tutti coloro che continuano a sostenermi, che commentano, dicono cosa gli piace e cosa no, coloro che leggono, si nascondono ma ci sono. Grazie a tutti. 
Non so se mi imbarcherò in una nuova long così long. Penso che le prossime storie saranno più brevi, anche perché non mi sono mai messa in gioco con storie corte. Sarebbe una vera sfida! Spero continuerete a supportarmi anche in altre categorie^^ 
Vi lascio quindi a questo capitolo, nel quale succederà qualcosa che era stata citata qualche capitolo prima^^. 
Buona lettura e ditemi cosa ne pensate!



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Dicembre era iniziato bene, con un leggero sole mattutino che scaldava poco ma rendeva il tutto più bello, più vivibile.
Erano solo le nove e mezza, ma Yong Guk camminava già per le strade di Seoul, verso uno dei posti che preferiva di più al mondo.
Mancava poco, giusto qualche metro e sarebbe arrivato... già il suo cuore aveva iniziato a fremere, troppo esaltato da quello che a breve avrebbe fatto.

I ricordi di pochi giorni prima aleggiavano ancora nel suo cervello e non riusciva a togliersi di dosso quel sorriso stupido, che più di una volta Jonghyun gli aveva fatto notare durante le prove con i Badman, solo il giorno prima. 
Ma cosa poteva farci?
Aveva detto "ti amo" a Zelo, e in tutta la sua vita non riusciva a ricordare un'emozione più forte di quella.
Era brutto da dire, ma nemmeno una volta aveva sentito lo stesso per Sungjong.
Mai.
Eppure sapeva di averlo amato, di aver provato qualcosa di forte, di grande, che gli smuoveva tutto il corpo, gli mandava in tilt il cervello e tante altre sensazioni meravigliose.
Ma con Zelo era diverso.
Con Zelo si sentiva sempre al centro di un uragano, scosso da un terremoto interiore che non lo lasciava andare.
Con Zelo era come su una zattera in mezzo ad una tempesta.

Per questo aveva deciso di cambiare, di darci un taglio, di fare un qualcosa di nuovo.
Zelo in quei giorni era tornato il biondino di pochi mesi prima, e ora anche lui aveva deciso di cambiare e fare una pazzia.
Qualcosa che mai aveva osato fare.

Arrivò davanti al suo parrucchiere, che aveva aperto il negozio si e no da dieci minuti.
Al telefono gli aveva già spiegato che cosa avesse in mente e nemmeno l'altro sembrava sicuro di aver capito bene.

-Allora Yong Guk, che cavolo hai intenzione di fare?!- chiese Yunho, uno dei suoi più cari amici dal tempo delle superiori.

Lui aveva continuato il suo storico sogno di diventare parrucchiere e, alla fine, sembrava avercela fatta.

-Te l'ho detto Yunho... li voglio rossi...- disse sedendosi su una delle poltrone, guardandosi allo specchio da un lato e dall'altro, pensando alla sua chioma bionda diventare piano piano rosso fuoco.

Il moro sospirò toccandogli i capelli, guardandogli la ricrescita, spostandoli in più punti, tirandoglieli anche un paio di volte sull'attaccatura della fronte.

-Lo sai che sono già fragili?- disse spostandosi verso un mobiletto, per recuperare due asciugamani e un telo in plastica.
-Certo... ma tu saprai sistemare la cosa vero?- e gli fece un occhiolino veloce.
-Oh sì certo... li rasiamo a zero e attendiamo che ricrescano!- 
-YA! NON CI PROVARE-

Yunho rise e sistemò l'amico per la tinta, andando poi nel retro a prendere i vari colori per creare quello richiesto da Yong Guk.
Sapeva che qualcosa non andava, si conoscevano da troppo perché non se ne rendesse conto.
Yong Guk era biondo da un sacco di tempo ormai, lo aveva fatto dopo che era riuscito ad andare a vivere da solo e quindi ribellarsi al volere di suo padre.

-Allora sputa il rospo- disse Yunho mescolando in una ciotolina il colore creato.

Yong Guk fece spallucce e chiuse gli occhi, attendendo che le mani esperte dell'amico iniziassero a lavorare sui suoi poveri capelli.
Ma quello che ricevette fu più che altro una tirata d'orecchio.

-Aya! Stupido! Che diavolo fai!-
-Se non mi dici qualcosa non inizio...- disse Yunho serio, continuando a mescolare.
-Ooooh che palle... ho solo bisogno di cambiare...-
-E perché?- domandò di nuovo il moro, iniziando a distribuire una prima dose di tinta sul centro della testa del chitarrista, spatolando in tutte le direzioni.

Fece poi una riga e spostò i capelli appena colorati da una parte, ricominciando il tutto sulla nuova ciocca di capelli ancora biondi.

-E' difficile Yunho... sappi solo che forse mio padre aveva ragione... non ho niente e mi sento inutile... voglio cambiare...-
-E una tinta rossa pensi sia l'ideale? Non credo che tuo padre gradirà!-
-Già... ma ricominciare l'università forse sì...-

Yunho rimase in silenzio con il pennello a mezzaria e lo sguardo fisso verso lo specchio.
Yong Guk lo guardò di rimando e si ritrovò a fissare un sorriso gigantesco.

-Davvero?!- disse Yunho al settimo cielo.
-Perché sei così felice?!- chiese il quasi non più biondo.
-Perché un genio come te è sprecato in una lavanderia! Cazzo Yong Guk, sei stato il migliore della tua scuola solo per poter continuare a suonare la chitarra! Ti rendi conto di cosa voglia dire?-

Il chitarrista annuì.
Ancora si ricordava quando suo padre gli aveva detto "Diventa il migliore o non suonerai mai più". E lui lo aveva fatto, si era impegnato al massimo per arrivare al top dei top, superando anche suo fratello di qualche punto.
Ma alla fine, aveva raggiunto il suo scopo e aveva messo da parte la scuola, reputandola inutile.

-Sai... ho dei sogni Yunho... degli obbietivi... voglio fare qualcosa per me e il mio futuro... spero che questo cambiamento mi aiuti...-

Yunho sorrise di nuovo e con la mano libera gli strinse una spalla.

-Oh si che aiuterà! Le mie tinte sono magiche non dimenticartelo, ok?!-
-Sì, sì come no! Sempre il solito esagerato! Jaejoong ti sopporta ancora?- 
-Jaejoong mi sopporta perché sa che le mie sono perle di saggezza!-
-Yunho apri un po' la finestra per favore?-
-Perché? La tinta puzza?-
-No... vorrei che uscisse la cazzata che hai appena sparato... l'aria è diventata pesante!-
-YA! TI FACCIO DIVENTARE BIANCO ADESSO!-


 
**


-Hyung! Sei rosso!!! ROSSO FUOCO!- gridò Zelo dopo essere entrato in casa Humanoids.

Certo, avevano deciso di non farsi beccare, ma perché non prendere la palla al balzo quando Jonghyun era andato a farsi un bel giro con Key in un paese lontano chilometri da lì e Taemin era tranquillamente seduto ad un tavolo del Dream Girl a fare sess... studiare per un esame?!
Sarebbe stato davvero stupido!
Ecco perché aveva chiamato il minore, subito dopo essere tornato dal parrucchiere! 
Quel sabato mattina pareva essere fatto apposta per loro. Nascosti da tutto e da tutti, tranquilli tra le quattro mura di quella casa, dove potevano stare insieme.

-Come sto?- domandò il maggiore staccandosi dall'abbraccio che aveva rifilato al biondino.
-Come... come stai? DIO MIO!- rispose il minore abbracciandolo di nuovo, andandogli a baciare le labbra con foga.

Quel gesto valse più di mille parole e Yong Guk non si lasciò scappare l'opportunità di stare un po' addosso al più piccolo.
Inutile dire che in meno di dieci minuti si ritrovarono sul letto, tra le coperte disordinate, in preda all'eccitazione solita di ogni giovane, occupati a svestirsi a vicenda e lasciarsi baci infuocati sulla pelle.
Zelo si trovò ben presto sopra il bacino del nuovo rosso, con il fiato corto, le labbra gonfie e le guance arrossate.
Si morse un labbro spingendo il proprio bacino contro quello dell'altro, che tremò lasciando andare dalle sue labbra un gemito leggero.

-Ti ricordi la mia richiesta?- domandò il minore.

Yong Guk socchiuse le palpebre e ascoltò il proprio cuore avere un'accelerata, seguita da un tremito di tutta la colonna verticale.
Oh, certo che si ricordava della sua richiesta e sarebbe stato un bugiardo se avesse detto di non averci pensato nemmeno un pochino.
Perché Yong Guk ci aveva pensato, insieme alle sue seghe mentali, aveva pensato anche a quella eventualità.

Voleva cambiare?
Voleva diventare una persona diversa?
Forse era arrivato il momento giusto per farlo...

-Me lo ricordo...- disse mordendosi il labbro inferiore -Vuoi metterla in pratica?-

E Zelo sorrise, con malizia, tanta malizia.
Si abbassò leccando le labbra del rosso, prendendogli quello inferiore e succhiandolo forte, sentendolo gemere di dolore. 
Le mani percorsero le spalle nude, scendendo sul petto liscio fino agli addominali in rilievo.
I boxer neri bloccavano il passaggio, ma Zelo mise i pollici all'interno dell'elastico, e con un movimento lento, li fece scendere, spostandosi insieme ad essi fino ai piedi dell'altro, lasciandoli poi cadere a terra. 
Yong Guk sussultò quando la destra del minore iniziò a toccarlo, pompandolo piano, senza fretta, lasciando che il piacere aumentasse, ma non arrivasse troppo presto.

-Hyung... dove lo tieni nascosto?- chiese Zelo, avvicinandosi all'orecchio dell'altro, che sospirò.
-Nel cassetto... qui...- indicò il comodino laterale al letto e Zelo smise di toccarlo per aprire il cassetto indicato e trovare un tubetto che faceva proprio al caso loro.
-Quanto sei sicuro?- domandò aprendo il tappo, facendo un rumore che Yong Guk sentì triplicare di intensità nel cervello.

Yong Guk sosprirò negando con la testa.
Era meglio se non parlava o sicuramente sarebbe scappato a gambe levate!
Zelo capì e sorrise, spostandosi di nuovo verso il basso.

-Hyung... lo so che è imbarazzante... ma se ti girassi penso che sarebbe meglio per te...-

E Yong Guk annuì, voltandosi e mettendosi a gattoni sul letto, cercando di pensare ad altro, come alla bella giornata di quella mattina, al suo nuovo colore di capelli che aveva fatto impallidire suo fratello e suo padre, al contrario sua madre lo aveva trovato carino. Ma la mamma è sempre la mamma! 
Stava iniziando a contare le pecore - e non per la posizione in cui si trovava - quando una sensazione di bagnato gli colpì il fondoschiena, costringendolo a incurvare la schiena.
Era piacevole, troppo piacevole.
Quasi non riusciva a rimanere del tutto concentrato sulle pecore che stava contando anzi, si era già perso e non era nemmeno arrivato a sei!
Non capì che diavolo stesse accadendo, fino a che non sentì qualcosa che lo fece tremare dalle dita dei piedi fino alle punte dei capelli.
Zelo lo stava leccando.
-Aaaah- si lasciò sfuggire, piombando con le braccia e il volto contro il cuscino sotto di sè, sentendo le mani dell'altro stringergli i fianchi e continuare a leccarlo con particolare intensità.
Non capiva più nulla, il piacere gli stava annebbiando la vista e il resto dei sensi.
Sentiva solo un gran calore nei bassifondi, e voleva toccarsi a tutti costi. Peccato che anche solo muovere una mano gli costasse troppo sforzo. 
Era immobilizzato sul posto, troppo preso da quel piacere per capire che l'altro si era già preparato al prossimo step.
E quel dito birichino, Yong Guk proprio non lo sentì arrivare, come non sentì il freddo gel scivolargli sulla pelle e il secondo dito avanzare subito dopo, anche se, dopo un paio di spinte, il dolore si fece avanti, facendogli lanciare un paio di imprecazioni.

-Hyung... stai andando bene... non pensarci... rilassati...- disse Zelo, spostando in modo da andare a baciargli la schiena.

Le labbra del minore percorsero tutta la sua colonna vertebrale, spingendo ad ogni bacio le due dita dentro il suo corpo.
Solo dopo un paio di minuti, quando gli sembrò che l'altro stesse rilassando i muscoli, decise di avanzare e cercare quel punto preciso.
Gli bastò sentire il gemito soffocato dal cuscino, per capire che sì, lo aveva trovato al primo colpo!
E Yong Guk non riuscì a crederci che quel piacere lo stesse provando facendo quella cosa. Non riuscì a credere nemmeno alla sua voce, alle note alte che era riuscito a beccare sentendo soltando quel tocco dentro di sé.
Era questo che si provava tutte le volte?
Ora si comprendevano moltissime cose...

Zelo continuò a spingere, abusando della prostata del maggiore per potersi beare delle sue grida di piacere.
Aveva il controllo di Yong Guk, il chitarrista degli Humanoids, il ragazzo dallo sguardo di ghiaccio.
Avava il controllo sul suo corpo e sul suo cuore.
Introdusse un altro dito senza che l'altro potesse rendersene conto, fino a che non sentì il maggiore biascicare un "basta ti prego...".

Capì che era arrivato al culmine e non poteva più aspettare.
Tolse le dita piano dal corpo del maggiore, disfandosi dei propri boxer che gli stavano dando solo un grande fastidio.
Si toccò il membro inumidendolo con il gel, avvicinandosi poi all'entrata del chitarrista rosso davanti a sé.
Fu lento e preciso, avanzando dentro di lui con il piacere che si espandeva per tutto il suo corpo.
Era fantastico.
Era il primo per Yong Guk e questo gli conferì un piacere ancora più grande.
Yong Guk ansimò mordendo poi il cuscino su cui si trovava, chiedendosi perché dovesse fare male e bene allo stesso tempo.

Zelo gli diede qualche minuto per riprendersi dopo essere arrivato in fondo. 
Si allungò in avanti, baciandogli il collo, costringendolo ad alzarsi un po' per potergli baciare le labbra.
E Yong Guk si spostò e lo baciò, gemendò per il membro che si induriva sempre di più dentro di sé.

-Fallo!- biascicò in quel bacio disordinato.

E Zelo non se lo fece ripetere.
Mise entrambe le mani sui fianchi del maggiore e iniziò a spingere, prima con calma, dosando la forza, in modo che l'altro potesse abituarsi.
Ma dopo i primi gemiti, non riuscì a rimanere lucido e si lasciò accompagnare da essi in un susseguirsi di spinte brevi ed efficaci, trovando di nuovo il punto in cui Yong Guk cantò, rilasciando una dose di gemiti forti che rimbalzarono per tutte le pareti della stanza.

Zelo si riempì il cervello di esse e continuò a spingere, prendendo poi una delle mani del maggiore e posandogliela sul suo membro.
Yong Guk diede un paio di pompate e gridò venendo sul letto con un getto forte, costringendo Zelo a venire subito dopo dentro di lui.

Si lasciarono andare sul materasso.
Uno più esausto dell'altro.
Entrambi con il corpo bollente e il cervello impazzito.
Zelo si spostò di poco, accarezzando una guancia dell'altro che, a fatica, aprì gli occhi.
Si sorrisero.
Si avvicinarono.
Si baciarono di nuovo.

-Hyung... è stato magnifico...- disse Zelo, sentendosi stringere dal maggiore.
-Sì... lo è stato davvero...- rispose l'altro, appoggiandosi al minore per riposare un po'.

Era completamente esausto.
Talmente stanco che non si rese conto di nessun rumore proveniente dal salotto.
Nessun passo di piedi arrivò alle sue orecchie.
A malapena si accorse della porta della sua camera che si aprì di colpo.

-Bang...- disse Jonghyun.

E Yong Guk alzò lo sguardo, gelandosi all'istante.
Ora era seriamente fottuto, in tutti i sensi.
  
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