L’odore della vernice fresca… i servizi di porcellana non erano mai stati usati. Nessuno aveva mai dormito tra quelle lenzuola. Il Titanic era chiamato: “La nave dei sogni”. E lo era. Lo era davvero…
 

Una folla immensa circondava la maestosa nave, mentre chi di dovere si preoccupava di chiamare e dividere i passeggeri di prima, seconda e terza classe..

Tra la folla si fece largo una macchina elegante. Due uomini aprirono le portiere e fecero uscire un bel ragazzo biondo, vestito con un completo ambrato, molto elegante.

il ragazzo aveva soffici e morbidi capelli biondi e gli occhi di un azzurro-verde che poteva prevalere sull’altro, quando pioveva o era sereno.

Il ragazzo si mise a mirare la nave.

“Non capisco il motivo di tutto questo gran chiasso..non sembra poi cosi grande” disse il ragazzo.

“Si può essere schizzinosi su tante cose, ma non riguardo al Titanic, Jensen…è favoloso.” Disse una ragazza con lunghi capelli ricci al suo fianco.

Jensen fece una smorfia.
 

“Suo figlio è sempre cosi impossibile da sbalordire…” disse la ragazza ad un signore con i capelli castani e qualche capello bianco.

Il signore rise. “Dunque, è questa la nave che dicono: inaffondabile?”

“è inaffondabile. Dio stesso non potrebbe affondare questa nave” disse la ragazza.

Jensen fece un’altra smorfia di perplessità, e poi tutti e tre salirono sulla passerella.
 

Per gli altri è la nave dei sogni…per me invece è solo una nave carica di schiavi che mi riporta in America in catene…certo agli occhi degli altri ho tutto quello che un ragazzo di buona famiglia dovrebbe avere… pensava Jensen, e dentro di sé, urlava.
 
 
 
 
*

Un ragazzo moro stava in una taverna a giocare a poker. La taverna era piena di fumo e non c’era un buon odore, ma Jared resisteva, perché, se tutto andava bene, lui e il suo amico Misha, avrebbero vinto il biglietto per quella crociera in quella nave da sogno.

“Jared, sei pazzo? Hai scommesso tutto quello che abbiamo!”gli disse proprio Misha.

“Ehi, quando non hai niente, non hai niente da perdere.” Gli disse Jared di rimando.
 

Jared fece un po’ di scena, quando vide gli altri abbassare le carte. Gli piaceva l’idea di farli restare sulle spine.

“Scusa tanto, Misha..” gli disse.

“Jared, vaffanculo! Hai scommesso tutto quello che abbiamo!”

“Scusa tanto, non rivedrai i tuoi per un bel po’ di tempo….perchè noi ce ne andiamo in America. FULL, ragazzi, WOOOOAH!”

“Oddio santo!!” Misha aveva l’aria di chi stava per svenire.

“Torno a casaaaaaa!” gridò Jared, abbracciando l’amico Misha, mentre il tipo che giocava contro di loro, non sapendo con chi prendersela, se la prese con il suo compagno, dandogli un pugno.

“Amici, andiamo in Americaaaaa!”

“No, amico…il Titanic va in America… tra cinque minuti!” disse il barista Ty, sorridendo, indicando l’orologio.

Misha e Jared spalancarono la bocca e si misero a correre come pazzi.

Arrivarono a perdifiato verso la nave. Jensen stava guardando sotto, con aria annoiata, quando beccò proprio quei due che correvano come pazzi, e fece una faccia sorpresa.

Che tipi. Pensò.
 
https://fbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpa1/v/t1.0-9/10406861_766530933382975_2674127322995563940_n.jpg?oh=25dba95f2747b24e6a2c738286da5842&oe=556DDABE&__gda__=1431046406_caeec1d234aa6e31b39c76e8160f52db









Note dell'autrice: 

Sono testarda, e se mi metto in testa una cosa..... xd più che altro, forse sarà difficile scrivere questa nuova Long, perchè no sono riuscita a scaricare il film e devo guardarlo online :// ma vedremo dai...spero che il primo capitolo vi sia piaciuto :))