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Autore: masked_lady    24/10/2008    0 recensioni
salve a tutti. Questa ff è dedicata a James Norrington, un persoaggio magari non simpaticissimo, ma che secondo me è stato sottovalutato e poco approfondito durante la trilogia di film. Sono i suoi pensieri mentre Elizabeth è stata rapita da barbossa, nella "maledizione della prima luna"..... ora sono indecisa se dichiararla completa o trasformarla in una long fic con elizabeth tra i personaggi...fatemi sapere che ne pensate....mi aiuterete a decidere.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Norrington
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In salvo

In salvo

 

Elizabeth Swann salì a bordo della Dountless insieme a Jack Sparrow, aiutata da alcuni ufficiali della marina britannica che riconobbe quasi subito. Non fece in tempo a mettere piede sul ponte della nave che si ritrovò stretta nell’abbraccio sollevato ed amorevole di suo padre.

« Grazie a Dio, Elizabeth! » esclamò quasi senza fiato il governatore, mentre teneva stretta la sua unica figlia « temevo il peggio. »

« Oh, Padre! » rispose lei, ricambiando, dopo un attimo di sorpresa, il suo abbraccio. « Come sono contenta che sei qui! »

Egli sorrise teneramente alla figlia, poi fece cenno agli ufficiali che l’avevano aiutata a salire a bordo di procurare delle coperte per scaldarla.

Jack agitò una mano per attirare l’attenzione del governatore « Anche io sono contento di rivedervi! » disse « Siamo tutti felici, ma non dimentichiamo un particolare? »

Nessuno gli prestò attenzione dal momento che erano tutti concentrati sul ritrovamento della ragazza, che era, per di più, sana e salva.

Mentre padre e figlia continuavano a guardarsi, traendo conforto l’uno dalla presenza dell’altro, una figura fece la sua comparsa in maniera piuttosto frettolosa in mezzo alla scena.

Era il commodoro James Norrington.

Tutti si voltarono verso di lui, in attesa della sua prossima mossa. Elizabeth lo guardò negli occhi, contenta di vederlo e stupita, in parte, che la nave che l’aveva tratta in salvo fosse proprio quella che era comandata direttamente da lui. Vide l’ansia nei suoi occhi verdi tramutarsi in sorpresa e sollievo. Ogni singolo muscolo del suo corpo era teso verso di lei, pronto a lanciarsi verso di lei, a stringerla….

Ma poi si rese conto che tutti i presenti lo stavano guardando, compresa lei.

Si schiarì la voce, ridandosi un contegno e raddrizzo la propria postura, tornando ad essere, a tutti gli effetti, il commodoro. Non vide lo sguardo deluso di Elizabeth, quando si rese conto che ancora una volta stava cedendo alle regole, alla prigione dell’etichetta.

« Benvenuta a bordo, Miss Swann » disse, nel suo tono più formale « Sono lieto di vedere che siete sana e salva. » Detto questo, si avvicinò di alcuni passi a Jack e lo guardò intensamente negli occhi « Non posso dire lo stesso di voi. »

Il pirata sorrise « Anche per me è sempre un piacere commodoro. »

L’ufficiale lo ignorò e tornò a rivolgere la sua attenzione ad Elizabeth « I miei ufficiali si prenderanno ottima cura di voi durante il viaggio di ritorno. » lanciò uno sguardo al tenente « Portatela negli alloggi del governatore. »

Il tenente annuì e fece per scortare la ragazza sottocoperta, ma questa si dimenò immediatamente, in preda all’agitazione.

« Ma dobbiamo salvare Will! » esclamò, oltremodo meravigliata dal fatto che nessuno di loro sembrava aver pensato a quel fatto.

« No. » fu suo padre a intervenire, cercando di mettere fine alla questione « Sei salva. Questo basta. Torneremo a Port Royal immediatamente, senza girandolare in cerca di pirati. »

La sua risposta, con quel netto rifiuto ad accontentarla, rese la ragazza solamente più determinata. Quel ragazzo le era incredibilmente caro.

« E lo condanneremo a morte certa? »

Elizabeth vide per un attimo il commodoro abbassare lo sguardo. Intese quel segno come una lievissima manifestazione di accordo con il suo pensiero, ma era chiaro che anche lui, come suo padre, avrebbe preferito tornare immediatamente a casa.

Il governatore tentò di controllarsi « Convengo che sia un destino riprovevole, » disse « ma è altrettanto riprovevole la sua decisione di diventare un pirata. »

la ragazza non poteva credere a ciò che sentiva « Solo per salvare me! Per impedire che facessero del male a me! ». Non riusciva acredere davvero che suo padre, che conosceva Will quasi quanto lei, potesse avere una così cattiva opinione di lui e delle sue azioni.

Ci fu un breve momento di silenzio, in cui il commodoro, il governatore e la ragazza si guardarono negli occhi, a turno, come per trovare una soluzione che riuscisse ad accontentare tutti.

In quel momento stesso, Jack Sparrow approfittò della loro indecisione per introdursi nella conversazione. « Se mi consentite l’audacia di introdurre la mia opinione personale, » cominciò, incurante dello sguardo seccato di Norringhton « la Perla aveva imbarcato parecchia acqua dopo la battaglia. & alquanto improbabile che tenga un’andatura veloce. »

Il commodoro aveva capito subito dove voleva arrivare, ma jack sapeva come fare leva sull’ambizione altrui.

Attese un attimo, per far assaporare il sogno di gloria all’ufficiale, poi riprese il suo tranello.

« Ci pensate? la Perla Nera! L’ultima vera minaccia pirata dei Caraibi, amico. » si avvicinò all’orecchio di Norringhton con atteggiamento confidenziale « Come si può farsela scappare? »

Egli gli rivolse un ultimo sguardo sprezzante, serio. Non avrebbe mai potuto dire che l’idea non lo tentava, ma era un uomo d’onore e, soprattutto, un uomo innamorato. La sicurezza di Elizabeth veniva prima della sua carriera, per quanto preziosa essa potesse essere.

Gli si avvicinò di un centimetro appena « Semplicemente ricordando che servo altri, signor Sparrow, non solo me stesso. »

Detto questo, gli voltò le spalle e fece per andare a dare le disposizioni per il viaggio di ritorno.

venne fermato dopo appena pochi passi dalla voce di Elizabeth, che lo aveva seguito.

« Commodoro, vi supplico, fate come dice. » si fermò un attimo come indecisa « Per me. Come…dono di nozze. »

A quel punto tutta la scena sembrò bloccarsi. ogni persona interrupe il lavoro che stava svolgendo per prestare orecchio alla novità sconcertante che stava avendo luogo.

Il commodoro si voltò verso di lei, negli occhi stupore e qualcos’altro…speranza forse? Non osò dire una parola, in attesa.

« Elizabeth! » esclamò il governatore « Significa che accetti la proposta del commodoro? » Sembrava davvero entusiasta all’idea.

La ragazza fissò intensamente Norringhton prima di rispondere e lesse negli occhi di lui la muta richiesta, la muta speranza e l’ancora più muto amore.

« Si, padre. »

A quelle parole calò il silenzio. Elizabeth rimase come in attesa di una qualche reazione da parte del fidanzato, ma non successe nulla. Sembrava confuso e forse anche malinconico. nessuna traccia di felicità.

« Un matrimonio, adoro i matrimoni. Da bere per tutti! » se Jack Sparrow non avesse, come al solito, parlato a sproposito, probabilmente quel silenzio si sarebbe protratto lungo minuti interi.

Il commodoro interruppe lo sguardo che stava condividendo con la fidanzata e guardò molto seriamente il pirata.

Questi sorrise « Lo so. » disse, protendendo le mani « “mettetelo ai ferri”, vero? »

James Norringhton scese i pochi scalini che lo separavano dal ponte.

« Signor Sparrow. » disse, con la maggiore calma possibile « Affiancherete i mie uomini alla barra e fornirete loro l’esatta posizione dell’Isla de muerta. Dopo di che passerete il resto del viaggio a contemplare i possibili significati della frase “muto come una tomba”. Sono stato abbastanza chiaro? »

Sparrow si strinse nelle spalle « Qui non si scappa alla chiarezza. »

Immediatamente venne condotto dove avrebbe potuto svolgere i doveri che gli erano stati assegnati, lasciando il ponte principale.

A quel punto, gli ufficiali precedentemente incaricati di scortare Elizabeth nei suoi alloggi si fecero avanti, pronti ad eseguire il loro compito dopo quella bizzarra interruzione.

ma fu proprio il commodoro a fermarli.

« Fermi. » disse « Ci penserò io stesso ad accompagnare Miss Swann sottocoperta. » si schiarì la voce « Sempre se il governatore mi concede questo onore. » aggiunse poi.

Quest’ultimo sorrise, incredibilmente compiaciuto dalla notizia dell’imminente matrimonio della figlia « Ma certo, certo! Prendetevi pure un po’ di tempo per discutere, ne avrete senz’altro bisogno. »

Elizabeth fu tentata di lanciare uno sguardi di disapprovazione a suo padre, ma si trattenne, anche perché il commodoro le aveva appena offerto il braccio per scendere insieme sottocoperta.

Con un sorriso forzato, lo prese.

In pochi secondo, furono negli alloggi del governatore, dove la ragazza avrebbe in seguito potuto riposare.

Il commodoro chiuse la porta alle loro spalle. Quando si voltò, qualcosa nei suoi occhi era cambiato. Era come se il suo sguardo fosse divenuto , in un certo senso, pi umano.

Più espressivo.

E stavolta Elizabeth vi riconobbe l’amore.

Egli le si avvicinò lentamente fino a trovarlesi proprio di fronte, poi si schiarì la voce.

« Ancora una volta ripeto che è grande gioia per me rivedervi sana e salva. »

La ragazza vide che i suoi modi erano sempre molto formali, ma contrastavano apertamente con il suo sguardo. Sguardo che diventava di attimo in attimo sempre più appassionato, sempre più innamorato.

« Vi ringrazio… James. » per la prima volta osò chiamarlo con il suo nome e non con il suo grado.

Egli ne parve sorpreso per un attimo « Sono molto felice che abbiate accettato la mia proposta di matrimonio. »

La ragazza sorrise. Ancora una volta era però un sorriso di circostanza, d’educazione, non dovuto ad una vera gioia. Un sorriseo, se così si poteva dire, d’etichetta.

Come i modi del commodoro.

« Vi prometto, Elizabeth, » continuò lui « Che mi metterò al vostro completo servizio e impegnerò tutte le mie possibilità affinchè sarete felice. »

Stavolta ella sorrise davvero, sinceramente toccata da quelle sue intenzioni, che sapeva essere sincere. Non c’era meschinità in James Norringhton.

« Vi ringrazio ancora una volta per le vostre premure. » gli disse, cercando di rendere il tono di voce più confidenziale, forse affettuoso « E vi ringrazio anche per aver assecondato il mio desiderio di non tornare immediatamente a Port Royal. »

« Non ringraziatemi, Elizabeth. » disse lui « Assecondandovi vi ho messa in pericolo. Se vi accadesse qualcosa non potrei mai perdonarmelo. »

prendendo non poco coraggio, la ragazza fece un altro passo verso di lui, diminuendo sempre di più la distanza tra di loro. Alzò lentamente il braccio destro e con la mano gli accarezzò lievemente il volto.

A quel contatto, il commodoro parve trasalire, come se a toccarlo fosse stata una fiamma viva. Ma non si ritrasse. Si limitò a fissarla ammaliato.

« James. » sussurrò lei, dandogli per la prima volta del tu « Non permetteresti mai che mi accadesse qualcosa. Lo so. Per questo sono sicura che non avverrà. »

Davanti a una tale manifestazione di affetto e di fiducia, per un attimo i sensi dell’uomo vennero a mancare. Aveva tanto desiderato quel momento!

Istintivamente, guidato, per una volta, solo dai suoi desideri, si avvicinò di pochi centimetri alla bocca della ragazza. Ella, seppure un po’ sorpresa da quel comportamento, inaspettato, sapendo con chi aveva a che fare, dopo un istante protese le labbra verso le sue, inarcando leggermente il collo.

Continuarono ad avvicinarsi sempre di più l’uno all’altra, ma proprio quando mancava pochissimo perché le loro labbra si incontrassero, il commodoro sembrò tornare in sé e si allontanò rispettosamente di un passo.

Elizabeth, anche se tentò di mascherarlo, rimase profondamente delusa: ancora una volta, James Norringhton aveva ceduto alle regole.

Schiarendosi la voce, egli le prese una mano, quella stessa mano che lo aveva accarezzato e vi depose un bacio sul dorso.

Quella fu l’unica libertà che si prese nei confronti della donna che amava, perché un secondo dopo, dopo essersi inchinato educatamente, le lanciò un ultimo sguardo bruciante ed uscì dalla cabina, lasciandola sola e confusa.

 

 

 

Allora? che ne dite? pero davvero che vi piaccia, perché ho intenzione di proseguire così questa storia:alternando pensieri di Norringhton a quelli di Elizabeth e ad alcune scene conosciute o”rubate” alla mia fantasia.

Si tratterebbe di propagare la storia a tutti e tre i film e anche oltre, con un seguito di mia invenzione.

Ringrazio calorosamente tutti i lettori ed in particolarecoloro che mi hanno lasciato un commento.

Parlo di monipotty e di ScissorHands.

Sono contenta che la storia vi sia piaciuta e mi auguro che mi direte qualcosa anche su questo nuovo chap.

Un bacio a tutti e commentate numerosi.

Masked_lady

  
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