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Autore: HermioneGranger945    10/11/2014    1 recensioni
*IN REVISIONE*
La guerra magica ha segnato molti, Hermione più di tutti. L'immagine del corpo senza vita di Fred Weasley è viva nei suoi incubi. Ma, nonostante tutto, decide di tornare ad Hogwarts, sperando così di poter far svanire il dolore e tornare alla normalità. Il destino, però, stravolge nuovamente la sua realtà, portandola a fare una scoperta incredibile durante una ronda notturna, che la lascerà incredula.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Alla fine Pix non è proprio un combina guai

Hermione era senza parole, scioccata. Come poteva Fred Weasley, quel Fred Weasley che aveva visto senza vita pochi mesi prima, essere in piedi di fronte a lei? Tese una mano che tremava vistosamente verso il ragazzo nel tentativo di prendere la sua, ma tutto quello che afferrò fu solo aria. Lo guardò con sguardo interrogativo, senza capire. "Granger, di cosa ti stupisci? Sono un fantasma, anzi, direi il fantasma più bello di tutto il paradiso!" Disse sorridente lui scuotendo le spalle come se tutto quello che stava accadendo fosse una cosa ovvia. Hermione non capiva come il fantasma di Fred poteva essere lì ad Hogwarts. Il ragazzo sembrò leggerle nel pensiero e con fare ovvio indicò lo specchio su cui appoggiava. "È un resuscita-specchio*, mai sentito parlarne?!" La ragazza scosse la testa e il ragazzo si sedè su di esso indicandolo e continuando la spiegazione. "Granger, mi deludi! eppure hai letto quasi ogni libro presente in questa scuola, dovresti sapere tutto! È uno specchio che permette alle persone che sono morte di riapparire sulla Terra sottoforma di fantasma. Ma ho sentito dire che questo specchio può fare molto di più!" La ragazza si accomodò per terra e osservò con più attenzione l'oggetto. "Cosa intendi con 'molto di più'?" Chiese mentre cercava di leggere delle parole sbiadite sul bordo di esso. "Questo non lo so proprio!" Hermione alzò gli occhi e incontrò quelli di Fred. Era da molto che sognava poterlo riguardare negli occhi, come in quel momento. Era innamorata da anni  di lui e non voleva più nasconderlo a nessuno, nemmeno a se stessa. "Fred, i-io..." disse in un sussurro che il ragazzo non udì, infatti le chiese "Allora, come è stato il mondo senza di me?" Ma lei non lo stava ascoltando, ripensava al fatto che si stava per dichiarare, cosa che le sembrava logicamente impossibile, a maggior ragione in quella circostanza così asuurda; fin dal primo anno aveva provato qualcosa per lui, e, per cercare di soffocare quei sentimenti, si costinse a spostare la sua attenzione su Ron, e, per qualche anno, si era convinta che quest emozioni fossero vere. Molto probabilmente, se Fred non fosse morto, lei si sarebbe fidanzata con il suo migliore amico. Ma possono le nuvole coprire sempre il sole? Prima o poi il suo castello di carte sarebbe crollato, lei sarebbe crollata. "Hey, Hermione, cosa ti prende? Dai, su non piangere." Disse il ragazzo cercando di confortarla. La riccia, senza nemmeno accorgersene, aveva iniziato a piangere e singhiozzare. Come poteva essere stata così stupida? Lei amava Fred, perché aveva nascosto i suoi sentimenti? In cuor suo si disse che non era possibile che il ragazzo più divertente ed esuberante della scuola, si innamorasse realmente della ragazza secchiona che era sempre presa dallo studio. "Nessuno, e dico nessuno, piange in presenza di Fred Weasley!" Tentò di abbracciarla, ma non poteva fare molto, lei non lo avrebbe nemmeno percepito. Ma la ragazza, inaspettatamente ricambiò l'abbraccio, anche se realmente non stringere nulla se non il vuoto. Hermione lo guardava attentamente. Era proprio lui. Mentre lo osservava le venne un'idea. "Ho una sorpresa per te!" Disse sorridendo. "Che tipo di sorpresa?" Chiese lui, pieno di curiosità. "Lo scoprirai presto!" Detto questo si incamminò verso la porta e gli fece un occhiolino, uscendo velocemente. Fred si ritrovò a sorridere da solo. Era così felice di averla ritrovata, gli era mancata da matti. Voleva rivederla, immergersi nelle sue iridi color nocciola, risentire il suo buon profumo; ora poteva finalmente riaverla.

Hermione correva silenziosamente per le scale di Hogwarts. Arrivò davanti al ritratto della Signora Grassa con l'affanno e si appoggiò alla parete per riprendere fiato. Si sentì afferrare un braccio e, piena di paura, impugnò la sua bacchetta e si girò puntandola verso l'individuo. "Hermione, sono Josh! Abbassa la bacchetta o dovrò togliere dei punti alla tua casa." Disse scherzando il Prefetto Grifondoro. "Josh! La prossima volta chiamami prima di afferrarmi il braccio, mentre c'è quasi buio totale." Rispose la ragazza, ancora spaventata. La guerra l'aveva segnata profondamente e lei era pronta a rispondere col fuoco a qualsiasi potenziale minaccia, anche innocua. "La McGrannit ha detto che prima dell'inizio delle vacanze ci sarà un ballo. Vorresti venirci con me?" Hermione rimase interdetta. "Io, ecco... non saprei, Josh Ci penserò. Ora scusami ma ho una cosa importante da fare." Disse, divincolandosi dalla presa ed entrando nella Sala Comune, senza voltarsi. Si avviò verso il dormitorio maschile ed entrò in una delle stanze, dove un ragazzo, identico a quello che aveva lasciato poco prima nella Stanza delle Necessità, stava riposando. Lo mosse leggermente per farlo svegliare. "George, George! È importante, svegliati! Disse, sussurrando. Il ragazzo aprì gli occhi infastidito. "Hermione! Per le mutande di Merlino, cosa ci fai qui?!" Il ragazzo la guardava con occhi sgranati, parlando con la voce impastata dal sonno. "Non è importante questo, ora! Devi venire con me." Gli disse tirandogli un braccio per farlo alzare. "E cosa dovrebbe essere così importante da venirmi a svegliare in piena notte?" Chiese mentre si infilava le pantofole. Hermione sorrise. "Lo scoprirai presyo. Dai su, sbrigati!" quasi gli urlò, scuotendolo forte. "Arrivo, arrivo." Disse lui cercando di non inciampare nel comodino. Fuori dalla porta si sentirono dei passi. Hermione si portò un dito alle labbra, intimando al rosso di fare silenzio. Sapeva di chi si trattasse e di certo non voleva incontrarlo di nuovo dopo averlo piantato in asso. Aprì leggermente la porta e, infatti, intravide Josh che continuava a salire le scale, diretto alla sua stanza. "Chi era?" Chiese il rosso. "Josh, il Prefetto" spiegò la riccia e  fece cenno a George di seguirlo. "E perchè non vuoi incontrarlo? Nuova fiamma, eh Granger?" insinuò il rosso con fare malandrino. "Potresti, per una volta, tacere, Weasley?" gli disse, fulminandolo con lo sguardo e tirandolo per un braccio fuori dalla Sala Comune. Lo condusse fino all'arazzo di Barnaba il Babbeo bastonato dai troll.
"Eccoci arrivati. Allora George, tu devi far apparire la porta della Stanza delle Necessità pensando intensamente a Fred. Capito?" Il ragazzo la guardò stupefatto, domandandosi se fosse impazzita all'improvviso. "Fidati di me." aggiunse lei. George eseguì gli ordini, pur continunado a guardare la ragazza confusamente. Quando la porta apparì, lei mise la mano sul pomello e lo guardò. "Sei pronto?" Il ragazzo annuì, la curiosità stava prendendo il sopravvento. Aprì la porta ed entrarono. "Ce ne hai messo di tempo ad arrivare, Hermione! Allora, qual è questa sorpresa?" Chiese Fred con un tono divertito. "Hermione, ma..." Iniziò a dire George, ma la ragazza lo anticipò. "Vorrei della luce." Disse e si mise da parte appena delle lanterne si accesero. "F-Fred?!" George non ci credeva. "Sei... sei davvero tu?" Chiese, mentre dai suoi occhi iniziavano a cadere già lacrime silenziose. "Dai, Georgie. Davvero non mi riconosci? Sono o non sono la tua bella copia?" Disse sorridendo ma la sua voce era rotta dal pianto. George avanzò lentamente verso il gemello mentre i sussulti lo scuotevano tutto. Arrivò fino al bordo dello specchio, ma poi cadde in ginocchio, con la testa chinata e un fiume di lacrime che gli rigavano il volto. Hermione gli si avvicinò e lo abbracciò; ormai piangeva anche lei. Fred rimase immobile. Erano poche le volte che aveva visto suo fratello piangere. Si asciugò le sue lacrime e poi li abbracciò entrambi. Hermione abbassò lo sguardo, ma la sua attenzione venne di nuovo catturata dalle parole incise sullo specchio. "Pozione della res..." Disse toccando con una mano le lettere. Sul resto della parola, però, era appoggiata la mano di George, che fortunamente la spostò. "Pozione della resurrezione*" Lesse ad alta voce; doveva assolutamente andare in biblioteca in cerca di notizie sull'argomento, ma l'avrebbe fatto il giorno seguente. "Chissà cosa diranno gli altri! Saranno felicissimi. E mamma! È da mesi che la notte invece che dormire, piange..." Disse tristemente George. Fred abbassò lo sguardo, quasi sentendosi in colpa. "Hey fratellino, non è mica colpa tua! Dai che io so come risollevarti! Vorrei dei Fuochi d'artificio Filibuster!" Esclamò con voce raggiante. Subito si sentirono degli scoppiettii e migliaia di scintille colorate apparvero nella stanza. Gli occhi dei gemelli e della ragazza si illuminarono, mentre degli scoppiettii variopinti esplodevano sul soffitto, illuminando la stanza di colori sempre diversi.. Hermione si appoggiò alla spalla di George, che, ancora sbalordito, parlava commosso con il fratello ritrovato, ripetendogli un'infinità di volte che gli era mancato. Sorrise d'istinto, guardando quella scena che mai si sarebbe aspettata di poter rivedere. Alla fine Pix non era del tutto un combina guai: era stato soprattutto grazie a lui che Hermione aveva ritrovato Fred. Già, lo avevano ritrovato e lei avrebbe fatto di tutto per poterlo far tornare con loro completamente.

*resuscita-specchio: oggetto frutto della mia fantasia.
*pozione della resurrezione: pozione ideata da me.

 

  
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