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Autore: effe_95    15/11/2014    3 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

91. I give you all of me
And you give me all of you

 
 
My head’s underwater
But I’m breathing fine
You’re crazy and I’m out of my mind

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I’ll give my all to you
You’re my end and my beginning
Even when I lose, I’m winning
Cause I give you all of me
And you give me all of you

 
La mia testa e sott’acqua
Ma io sto respirando bene
Tu sei pazza e io sono fuori di testa
 
Perché tutto di me ama tutto di te
Amo le tue curve tutti i suoi spigoli
Tutte le tue perfette imperfezioni
Dammi tutto di te, io ti darò tutto di me
Tu sei la mia fine e il mio inizio
Anche quando perdo, vinco
Perché ti  do tutto di me
E tu mi  dai tutto di te
 
John Legend – All of me.
 
<< Oh cielo! Correte a chiamare qualcuno! >>
Katerina si portò le mani sulla bocca, solo un secondo prima stava cercando inutilmente di far infilare al figlio la giacca nera dello smoking e un attimo dopo l’aveva visto cadere a terra come una pera, se Francesco e Nicola non avessero avuto i riflessi così pronti da afferrarlo sotto le braccia, sicuramente si sarebbe fratturato qualcosa.
E non era il caso che si rompesse l’osso del collo il giorno del suo matrimonio, proprio il 12 Dicembre. << Sta tranquilla Katerina, è solo svenuto! >> Commentò Nicola con una certa difficoltà, mentre gli tastava il polso per controllare che non fosse morto sul serio.
Katerina si buttò una mano sulla fronte e scosse la testa, Yulian si era svegliato agitato sin dalla mattina e probabilmente non aveva nemmeno dormito, anche prima non aveva proprio aperto bocca, era rosso in faccia e poi era svenuto.
<< Benedetto ragazzo! Sviene pochi minuti prima del matrimonio! >> Sbottò la donna chinandosi sul figlio, che aveva la testa appoggiata sulle gambe di Francesco che lo schiaffeggiava senza troppi complimenti per farlo riprendere.
<< Che succede qui dentro? >> Tutti i presenti alzarono lo sguardo nel sentire la voce preoccupata di Aleksandr, l’uomo era entrato nella stanza accompagnato da Andrea.
Entrambi guardarono Yulian steso a terra con la testa appoggiata sulle gambe di Francesco, il viso esangue completamente inerte, Aleksandr si precipitò accanto al figlio spiegazzando tutto lo smoking e gli tastò la fronte.
<< Cos’è successo? Si è sentito male?! >> Chiese con il panico nella voce, Katerina si chinò accanto a lui dimenticando il suo vestito di seta senza la minima piega e gli poggiò le mani sulle spalle. << Sta tranquillo Alik, è solo svenuto. Deve essere stata l’emozione >>
 Aleksandr guardò la moglie negli occhi e sospirò, erano rare le volte in cui Katerina lo chiamava con il suo vezzeggiativo, ma la conosceva così bene da sapere che quando lo faceva, poteva stare tranquillo perché sarebbe andato tutto bene.
<< Va bene Katen’ka, ma adesso come facciamo se non si riprende? La chiesa è già piena di gente! >> Nicola si alzò pratico da terra e gli sollevò le gambe, mentre Francesco continuava a schiaffeggiarlo sulla faccia inutilmente.
<< Andate a chiedere se qualcuno ha un po’ d’aceto, o se trovate nelle vicinanze qualcosa di forte da mettergli sotto il naso! >> Commentò sbrigativo Nicola continuando a tenergli alte le gambe, non poteva credere che Yulian si facesse prendere dal panico e dall’emozione proprio il giorno del suo matrimonio, lui, che i sentimenti non li metteva mai a nudo.
Andrea non se lo fece ripetere due volte e uscì in fretta dalla canonica, nell’uscire incontrò un’Iliana decisamente avvilita.
<< Ho bisogno che qualcuno mi aiuti! Claudia non smette di vomitare! Non sono riuscita nemmeno ad infilarle l’abito, si rifiuta di indossarlo perché le mette in risalto la pancia! Dice che è grassa! >> Otto paia di occhi si posarono su di lei non aria avvilita e solo allora Iliana si accorse del fratello steso per terra privo di sensi.
<< Oh cielo! Ci mancava solo questa! >> Esplose con un diavolo per capello, e prima che qualcuno potesse rispondere se ne andò nuovamente borbottando frasi senza senso.
Andrea ritornò esattamente cinque minuti dopo reggendo tra le mani una bottiglia d’alcol, Nicola la prese dalle mani del padre con fare pratico e la passò senza troppa gentilezza sotto il naso di Yulian, che cominciò impercettibilmente a contratte le sopracciglia fino ad aprire finalmente gli occhi. Si sentiva completamente stordito, aveva la vista leggermente annebbiata e il naso impregnato della puzza d’alcol, vide Francesco, Nicola, suo padre e sua madre stesi al suo fianco con aria apprensiva, sentì qualcuno aiutarlo a mettersi seduto per terra. << Prendete immediatamente quel cestino e scostatevi! >> Ordinò Katerina, Nicola, Francesco e Andrea si spostarono perplessi, solo Aleksandr afferrò il cestino, lo passò alla moglie e appoggiò una mano sulla fronte di Yulian giusto in tempo per vederlo rimettere, mentre Katerina afferrava velocemente una tela bianca da un mobile e la avvolgeva intorno alle spalle del figlio per non farlo sporcare.
Nicola e Francesco rimasero allibiti, Katerina e Aleksandr avevano capito immediatamente che Yulian stava per rigettare, come se quel gesto fosse estremamente familiare, come se gli fosse bastato guardarlo in faccia per capire tutto.
<< Cielo Yul, hai appena sporcato una tovaglia per l’altare! Credo che padre Ciro non sarà molto contento! >> Commentò Katerina mentre gli passava un fazzolettino sulla bocca, Yulian si sentiva malissimo, nel momento esatto in cui aveva realizzato che doveva sposarsi, lo stomaco aveva fatto le capriole.
Non era il suo primo matrimonio, me le sensazioni erano così diverse.
Le responsabilità, il passare il resto della vita accanto a quella persona cercando di non ferirla più, cercando un equilibrio, condividendo tutto, davvero. E la paura di perderla.
<< Oh Dio, devo sposarmi, vero? >> Domandò con voce roca, tutti i presenti scoppiarono a ridere, Katerina gli afferrò il viso con le mani e lo baciò sulla fronte.
<< Deve aver perso qualche neurone >> Commentò Francesco scuotendo la testa, mentre afferrava una caramella alla menta dalla tasca dei pantaloni e la passava al cognato
<< Prendi questa Yul, non sono sicuro che Claudia voglia baciarti dopo che hai vomitato praticamente anche l’anima >> Yulian afferrò la caramella con aria avvilita e la ficcò in bocca senza dire una sola parola, in effetti la prospettiva non era delle migliori.
<< Beh, considerato che anche Claudia non sta facendo altro >> Mormorò Nicola tirandosi in piedi, cercando di cancellare le pieghe che si erano create sulla sua perfetta camicia azzurra. << Lara mi ucciderà >> Bisbigliò tra le labbra, ma Yulian si era improvvisamente alzato in piedi, aveva ripreso colore in faccia e lo fissava con gli occhi azzurri in tempesta.
<< Anche lei sta rimettendo? Bene, allora posso sposarmi tranquillo! >>
Un caldo sorriso gli apparve sul volto, ma tutti gli altri lo guardavano scioccati, cosa c’era di bello nel sapere che la tua futura moglie stesse rigettando anche l’anima era difficile da spiegare. << Che schifo, Yul! >> Sbottò Katerina irritata, pizzicandogli il braccio, Yulian la guardò ancora sorridente. << Ma non capisci?! Se anche lei è così in ansia, allora vuol dire che va tutto bene, che abbiamo le stesse paure, che possiamo affrontarle insieme. >>
Katerina spalancò gli occhi e si portò le mani chiuse a pugno sui fianchi.
<< Perché, hai avuto dei dubbi Yul? >> Lui arrossì.
 
Claudia non riusciva a credere di essere riuscita ad infilarsi il vestito.
La parrucchiera aveva dovuto aggiustargli l’acconciatura tre volte, e la truccatrice rimediare ad alcune sbavature, ma dopo le suppliche disperate di Luna e Iliana, Claudia aveva smesso di vomitare e si era finalmente calmata.
Era successo nell’esatto istante in cui Iliana gli aveva detto che Yulian era svenuto per la forte emozione.
Era stata sciocca come lui ad avere paura, eppure pensava che la paura fosse naturale.
Andrea andò a prenderla nell’esatto istante in cui Iliana le porgeva il bouquet e spariva per raggiungere Francesco all’altare come testimone della sposa.
A Claudia la porta della chiesa non era mai sembrata così grande, e quel lungo tappeto rosso che l’avrebbe portata da Yulian non era mai stato così lungo, sentiva ancora il sapore forte della menta nella bocca, dopo la caramella di Iliana e le mani le sudavano, ma quando Andrea la prese sotto braccio, l’ansia sparì, e il suo unico desiderio fu quello di andare da Yulian. Quando partì la marcia nuziale, il suo passo era spedito, un sorriso le accarezzava le labbra, ricambiato da Yulian, perfetto in quel suo completo nero con la rosa bianca, i capelli stranamente in ordine e un’aria un po’ sciupata, probabilmente sarebbero stati gli unici sposi con le occhiaie del mondo. Non sentì addosso gli sguardi di nessuno, perché non vedeva altro che gli occhi di Yulian, e mai quel momento le sembrò più giusto e aspettato.
Quegli otto anni non avevano più alcun valore di fronte le possibilità che mostrava il futuro, sapevano che i momenti difficili sarebbero arrivati ancora, che la vita era una grande ruota panoramica con qualche guasto, ma insieme sarebbe andata meglio, finché avessero avuto la forza di fare le cose assieme, tutto sarebbe stato più facile.
Andrea le lasciò la mano su quella di Yulian, che gliela strinse con calore e le sorrise ancora una volta, raggiante come non lo aveva mai visto, e come poteva non esserlo?
Lui aveva vinto tutto di lei, aveva preso tutto e viceversa.
E poi arrivò il momento del si, Yulian lo pronunciò un po’ prima del tempo, mentre Claudia sbagliò a mettergli la fede per l’emozione, con gli occhi offuscati dalle lacrime, e alla fine si baciarono prima che il padre desse il consenso. Lei gli gettò letteralmente le braccia al collo e lo baciò a timbro, mentre lui la sollevava leggermente da terra tra gli applausi e le lacrime di Luna e Katerina. Fuori dalla chiesa furono investiti di riso, fu talmente tanto, che quella stessa sera, quando Yulian le aprì il corsetto, alcuni chicchi rimasti incastrati nel reggiseno scivolarono a terra.
Fare le foto fu la cosa più divertente di tutta la giornata, ridevano quando non dovevano farlo, si baciavano quando gli veniva vietato e il fotografo andava su tutte le furie, scattò le ultime due foto per la disperazione, lasciando fare, ma successivamente, quando fece  le fece sviluppare , fu costretto ad ammettere che fossero le più vere che avesse mai creato in tutta la sua carriera.
Yulian e Claudia ricordarono di non aver mai riso così tanto, e di non essere mai stati così felici, fu un ricevimento esilarante, Alješa e Gabriele rovesciarono a terra un intero vassoio di dolci prima di scappare sotto il tavolo per sfuggire alla presa di Yulian e Nicola. Francesco versò un intero bicchiere di spumante sull’abito nuovo di Iliana mandandola su tutte le furie, Aleksandr e Katerina si baciarono davanti a tutti mentre ballavano e Il’ja se ne scappò scandalizzato. Yulian suonò una canzone alla chitarra e sull’ultima nota saltò una corda, ma tuttavia nessuno avrebbe dimenticato quei momenti.
<< Le fedi al dito ci stanno bene, vero? >> Commentò Yulian quella stessa sera, sul tardi, quando entrambi erano avviluppati dalle coperte in quel letto d’albergo.
Claudia osservò le loro mani intrecciate e gli anelli scintillanti, la scritta che vi avevano fatto incidere splendeva alla luce del lume. “ Salvami, ti salverò”.
<< Beh, era anche ora, vero? >> Lui ridacchiò stringendola più forte, mentre Ivan protestava tirando un calcio. << A me sembra di essere sposato con te da tutta una vita >>
<< Più o meno è così no? Sono passati quasi dieci anni da quando ci siamo conosciuti, è quasi metà della mia vita >> Yulian non replicò nulla, continuò a fissare le loro mani che giocavano come se fossero animate di vita propria, ma infondo Claudia conosceva così bene i suoi silenzi, che non ci fece nemmeno caso.
<< Sai, mi fa uno strano effetto lasciare qui Alješa e andare a Parigi con te. Era così furioso che mi ha tirato una scarpa in testa quando l’ho lasciato a tua madre. >>
Claudia scoppiò a ridere immaginando la scena.
<< Non so da chi abbia preso questo lato così ribelle >> Commentò sarcastica, Yulian le pizzicò leggermente la guancia per poi baciarla nello stesso punto.
<< Sei tutta la mia vita moglie >> Commentò lui.
<< Anche tu marito >> Replicò lei.
Entrambi scoppiarono a ridere e poi si nascosero sotto le coperte.



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Effe_95

Salve a tutti :)
Per prima cosa vi chiedo scusa per il ritardo, perdonatemi.
Seconda cosa, il titolo di questo capitolo è tratto dalla stessa canzone di cui ho riportato un estratto immediatamente sotto. Terza cosa, spero vi sia piaciuto.
E così finalmente è arrivato questo momento, quando ho cominciato la storia mi sembrava così lontano che ho faticato a crederci quando ho messo il punto dopo l'ultima parola. Sicuramente ci sarà qualcosa che avrei potuto fare meglio, cose in più da dire, magari non era così che vi aspettavate questo momento, ma io non ho saputo trovare un modo migliore per descriverlo.
Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va.
Alla prossima.
 
  
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