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Autore: Borange    16/11/2014    1 recensioni
È tutto un inferno qui.
Le fiamme mi stanno rodendo la pelle.
La depressione, la tristezza e la solitudine mi corrodono da dentro.
La mia anima bruciata mi squarta il petto e lenta fuoriesce, un dolore assurdo, un dolore ingiustificato, un dolore così forte mai provato prima; costante e crescente.
Tu, mia cara e bellissima Granger, mi hai stravolto; mi hai travolto; mi hai scomposto:
non so più cosa farne della mia vita.
Genere: Erotico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
Capitoli:
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“ L’amore è un demone.
L’amore desidera qualcosa di cui ha bisogno
ma che non ha e quindi è mancanza.
L’amore è un demone. ”
-Platone.
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È tutto un inferno qui.
Le fiamme mi stanno rodendo la pelle.
La depressione, la tristezza e la solitudine mi corrodendo da dentro.

La mia anima bruciata mi squarta il petto e lenta fuoriesce, un dolore assurdo, un dolore ingiustificato, un dolore così forte mai provato prima; costante e crescente.
Tu, mia cara e bellissima Granger, mi hai stravolto; mi hai travolto; mi hai scomposto:
 
non so più cosa farne della mia vita.
 
E’ così strano quello che mi sta succedendo, completamente diverso ed opposto a quello che invece era il mio punto fisso prima. Tu, tu che non ti sei mai schierata dalla parte dei cattivi, tu che sei sempre stata schierata con il bene, quello che mi chiedo io ora è:
 
Che ci fai nella mia testa?
Come diavolo hai fatto a trovarci del bene?
Come hai fatto a rendermi debole?


Ma ci sei riuscita.
Complimenti vivissimi, Granger.
Io, Draco Damien Malfoy, l’essere più violento e spregevole di tutta la stirpe Malfoy.. reso debole!
Da chi oltretutto? Da una viscidissima, luridissima, sporca e inutile mezzosangue come te!
 
Già proprio così, sono debole. Non riesco più a scacciare i fantasmi del mio passato.
Involontariamente li trattengo, a volte li cerco, ma in ogni caso.. non riesco a separarmene.

Come hai fatto a ridurmi così?
 
Ci sono momenti in cui credo di essere impazzato del tutto, parlo da solo, mi biasimo di aver fatto la cosa giusta.. mi spavento da solo.
Sai, ora che ci penso, è proprio grazie ai miei fantasmi che so chi sono, che ho capito che il male non è una cosa che mi appartiene, mi fanno ripensare costantemente alle mie cattive azioni passate e ripenso sempre che sono stato manipolato e non poco, e me ne accorgo solo ora che non sono più attaccato ai fili di un burattinaio impazzito. Guardo il mio braccio, guardo il marchio nero piazzato li contro voglia, quando ero solo un ragazzino ed il mondo alla mia visione appariva completamente da ciò che è realmente.

 
Ti sei mai sentita annientata? ..completamente annientata?
Magari annientata da qualcosa che eri sicura non t’avrebbe fatto alcun male.. eh?

 
 
Ti sei mai sentita fuori posto? Come se non ci fosse più un posto per te? Hai mai sentito quella sensazione di smarrimento? Quella sensazione che si prova quando entri nel luogo da te sempre considerato ‘casa’ ma che ora è solo un posto vuoto, un posto inutile, comune a tutti gli altri.


Hai mai vissuto senza una ragione per cui farlo? Ti sei mai sentita odiata da ogni singolo fottuto essere umano?
 
E’ la paura a dominare gli uomini, Granger.
 
Probabilmente no.
 
E’ il costo che si paga quando decidi di stare dalla parte sbagliata. Ed infatti io mi sento così tutti i giorni.
Mi sveglio e mi maledico per non averla fatta finita il giorno prima.
Poi però arriva quel piccolo momento della giornata in cui.. penso a te.
Penso a te e rivivo.

 
Per quel poco che dura, ricordarti mi dona felicità. Mi sento bene..
Fin quando non subentrano i ricordi di quando ti ho usata, ti ho trattata male, ti ho delusa, usata e lasciata sola; i ricordi di quando mi sono approfittato amaramente di te, di quando ti ho rifiutata.
Già.. ricordo come fosse ieri quel giorno al lago, tu con la tua dolcezza infinita mi apristi il tuo cuore, confessandomi che il sentimento tanto forte che sentivi dentro quando stavi con me era: amore.
Ed io invece? Coglione che sono stato… ti ho rinnegato.

 
Inutile ripeterti che ero accecato.. accecato dal male confuso col bene.
Fin da piccolo ho sempre bramato qualcosa più grande di me, qualcosa che mi ha sempre fatto fin troppa paura: il potere.
Ora che sono cresciuto, ora che ho acquisito capacità che nemmeno mi sarei immaginato, ora che ho acquisito capacità che mi permetterebbero di dominare l’intero mondo magico ed anche quello babbano, ogni singolo essere umano conoscerà  il mio nome, dominerò su tutto e tutti.. qual è momento migliore per non agire?
 
Volevo essere il suo erede al trono.
E no, non sto parlando del mio viscido padre, ma di lui: Lord Voldemort.
Dopo la sua morte sono riuscito a scamparla fingendo di essere stato sotto l’effetto della Maledizione Imperius, mentre mio padre è stato rinchiuso ad Azkaban fino alla fine dei suoi giorni e mia madre è stata considerata incapace di intendere e di volere ed è stata lasciata libera.
Purtroppo però mio padre non ha retto il peso dell’umiliazione subita e si è impiccato circa un anno fa, così facendo cadere ancora di più in depressione mia madre.

Avevo pensato a tutto.
Avevo escogitato un piano per far evadere i mangiamorte sopravvissuti.
Nessuno avrebbe potuto fermarmi, eppure una persona c’è riuscita.. mia madre.



Quella donna, un tempo gloriosa e potente, si è inginocchiata ai miei piedi e con le lacrime agl’occhi mi ha implorato di non farlo. Ma io non riuscivo a capirla.. potevo diventare grande, onnipotente e tutti avrebbero conosciuto il mio nome.
Una madre non dovrebbe volere solo il meglio per suo figlio?
Eppure lei mi implorava di non diventare il nuovo volto del male, mi implorava di non segnarmi a vita.
Mi metteva in allerta che avrei avuto dei nemici e che l’alleanza del bene era enormemente fortificata.
Come si fa? – pensai a quel punto.

Come si dice ad una donna cosi che in realtà quello che tu cerchi è salvezza?

Una sera decisi uscire a fare quattro passi, non che la mia vita potesse migliorare ma un po’ di alcool non fa mai male. Entrai in un bar e una volta che fui dentro mi resi conto che i presenti tenevano tutti gli occhi puntati su di me. Mi guardai intorno, ogni singolo essere umano che era li dentro aveva smesso di fare qualsiasi cosa stesse facendo per osservare l’individuo straniero appena entrato. Delle donne sedute ad un tavolo non molto distante dall’entrata bisbigliavano fra loro, indecise se quello che era appena entrata era Draco Malfoy o no.
Innervosito dal loro comportamento esclamai a gran voce: “
Che avete da guardare? Si sono io in persona, Draco Malfoy, e se avete un problema con me che me lo diciate in faccia! Coraggio!
Il barman mi guardò stupito e disse: “
Allora  è vero quello che si dice su di lei, è un gran duro. Non si preoccupi, qui nessuno vuole farle del male, anzi, si segga, le offro da bere.” E così feci. Mi sedetti al bancone e chiesi al mio nuovo amico cos’è che precisamente si dicesse di me in giro.  Mi raccontò un mucchio di cose, la mia fama di mago era aumentata, alla fine del racconto eroico di cui io stesso ero protagonista capii che qualcuno aveva messo in giro voci assolutamente non vere. Donne di ogni tipo mi cadevano ai piedi ma questo era, ed è tutt’ora, un lato positivo perché non ha fatto altro che accrescere la mia fama.
Non ho idea di chi o cosa abbia avesse dato il via a quel circolo senza fine di menzogna ma da quel momento ho dato sfogo alle mie avventure senza mai intraprendere una relazione seria di alcun tipo.
Ho continuato queste avventure di una notte fin quando una sera entrando nel solito bar una donna visibilmente più grande di me mi propone qualcosa di cui non avevo mai sentito parlare. All’inizio ero molto scettico, non capivo cosa volesse da me e perché avesse scelto proprio me. Alla fine decisi di ascoltarla.
Mi parlò di pratiche sessuali BDSM basate su dominazione e sottomissione in cui chi esercita l’autorità è detto master e chi la subisce è detto slave ed entrambi sottoscrivono alcune regole e limiti a cui devono sottostare.
In altre parole: sesso e violenza.
Bingo. Come potevo rifiutare?

Perché ti parlo di tutto questo? Perché devi sapere che mostro sono diventato.
Quando ti ho portato nella mia dimora, in quella stanza, c’erano appesi dei quadri che non hai fatto almeno di notare.. ecco, quelle sono le mie sottomesse.
Da quello strano incontro è nata la mia seconda vita. Una vita a me sconosciuta, una vita creata da babbani malati e annoiati che ha incuriosito anche uno scettico come me.

Forse fu questo a distrarmi dal mio sogno iniziale, o forse no, non so ben dirlo, ma ormai avevo rinunciato. La vita mondana di cui mi ero appropriato era appagante, era divertente e mi conferiva una certa autorità che col tempo mi era stata tolta. Mi bastava scioccare le dita e le mie sottomesse facevano esattamente tutto quello che volevo. Questo nuovo stile di vita mi distraeva dalla mancanza di mio padre e la mancanza del potere.

…ma il piacere non è eterno e quindi dopo un po’, come ogni fottutissima cosa, iniziò ad annoiarmi e non era più appagante.

La mia vita tornò vuota e le mie notti bianche.
Ero solo. Di nuovo.

Ti parlo di tutto questo per farti capire che mostro che sono diventato e di come tu mi hai salvato senza nemmeno accorgertene.
 
 
 
L’autunno. L’ho sempre amato, ed ora è giunto.
Fuori dalla finestra c’è un bellissimo pesco che l’autunno ha rinsecchito.
Ed io sono l’ultima foglia attaccata a quell’albero.
In bilico.. basta soltanto un soffio di vento e cado giù.

Mi sei venuta in mente nel momento più vuoto della mia vita.
Ci credi nel destino Granger?
Non avevo tue notizie da anni ormai così ho preso un’altra decisione sbagliata: torturarti, perseguitarti, renderti la vita un vero inferno.
Volevo farti cadere ai miei piedi esattamente come le mie sottomesse.

Con te ero alle porte del paradiso, dovevo fare l’ultimo passo ed ero dentro, ma quel passo implicava dire addio a tante cose, ed implicava calpestare il mio stupidissimo orgoglio ed ego, un passo troppo lungo da fare per me. Così l’ho rinnegato.. ho rinnegato il paradiso. Ero ad un passo dal tuo cuore e ti ho rinnegato.
Ho passato anni immerso nei miei casini, nelle mie paure, annodato ed ingarbugliato, cieco del male che spargevo e tu.. tu, mia cara e bellissima Granger, hai saputo sciogliermi in un attimo.
Il male è stato estrapolato dal mio cuore e c’è stato messo qualcosa di migliore.
Non eri qui con me fisicamente ma lo eri spiritualmente, ed è per questo che ora non riesco ad accettare il fatto che posso perderti per un babbano inutile ed inferiore.
Forse non mi capirai o forse semplicemente mi odi.. ma io devo dirtelo: ti amo e ti ho sempre amato.
Con affetto,
tuo Malfoy.
 
 
 
 
 
   
 
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