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Autore: B e l l e    16/11/2014    3 recensioni
[GIALLO] Fuggita da Chicago con il cuore in pezzi, Mandy si trova costretta a tornare a casa dopo tre anni. Si troverà immersa in emozioni che credeva ormai perdute, rivedrà persone che aveva deciso di allontanare per sempre e... le sue tanto amate fiamme diventeranno complici di una morte inattesa. Un giallo da risolvere, una fiamma riaccesa... un fuoco che neanche la pioggia primaverile potrà placare.
[ATTENZIONE: linguaggio colorito.]
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La storia partecipa al contest a turni "Giallo a scelta multipla" di Faejer.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Just you and me


L'interrogatorio è durato ancora per un'ora abbondante, ma finalmente sono libera di andarmene. Il commissario Stevens non è affatto convinto della mia innocenza, ma non ha prove concrete per incastrarmi. Il problema è che, essendo la prima e, a quanto pare, l'unica indiziata, se non trovo un modo per incriminare il vero colpevole, beh... finisco dentro. Mi becco l'ergastolo. Addio giovinezza, addio vita. Fanculo!
Sei un'idiota, sai? Potevi confermare l'ipotesi suicidio e toglierti di dosso tutte le accuse.
Sì, ma qui non si parla di un'estranea, si parla della persona con cui sono cresciuta. Al diavolo le divergenze, al diavolo il motivo per cui ho abbandonato tutto. Ancora, dopo tre anni, non so di preciso cosa è successo quella notte, come non so cos'è successo ieri pomeriggio nella mia soffitta. Non posso permettere che l'avventatezza di una ragazzina, – fin troppo impulsiva, tra l'altro – quale ero, mi lasci all'oscuro di due avvenimenti che hanno cambiato e cambieranno la mia vita. Quando sarà finito tutto, se non verrò rinchiusa, chiederò spiegazioni all'unica persona che può sapere esattamente cosa è successo e, dopo tre fottuti anni, non mi mentirà. Adesso devo concentrarmi su questo caso. Chi l'avrebbe mai detto? Io ad indagare come un dannato poliziotto da quattro soldi. Bleah, come ti sei ridotta male.
Devo pur salvarmi le chiappe, no?
Vai che ci risiamo. Parlo con la mia coscienza. Siamo a posto.
Sono uscita dalla centrale senza salutare nessuno. Dopo l'affronto di T-Jay, sono ancora più convinta di non voler avere niente a che fare con tutti loro. Neanche con Save, che mi ha sempre voluto un gran bene, né con May...
Dici?
Dico, dico! Fottuta coscienza! Mi è bastato quello sguardo, la sua voce, il suo nome, i ricordi.
PORCA PUTTANA. Vorrei urlare, ma sono ancora troppo vicina alla stazione di Polizia e non vorrei destare inutili sospetti sulla mia salute mentale.
Comunque, stavo dicendo... non voglio avere niente a che fare neanche con lui.
"Hey"
D'accordo, mi prendete per il culo? Dio, ti diverti?
"Hey, Mandy..."
Sono sicura di sembrare una scema, impalata, che fissa un punto sul marciapiede. Mi costringo ad alzare gli occhi e, di nuovo, mi perdo nelle iridi verdi di May. Ho la gola secca e mi rendo conto che sto trattenendo il respiro. Lui apre l'ombrello e si avvicina a me, che sono proprio al limite della tettoia, senza uno straccio di impermeabile o ombrello.
"Hai bisogno di un passaggio?" mi chiede gentilmente.
"No, grazie. Non sto andando a casa, faccio un giro" rispondo, cercando di mantenere la voce ferma e di continuare a guardarlo negli occhi.
"Mandy..." eccolo, quello sguardo... e quel tono. Perché mi si deve leggere negli occhi, quando cerco di evitare qualcuno? Smetto di guardarlo.
"Senti, devo andare..." faccio per allontanarmi, ma lui mi prende il braccio. Un brivido percorre tutto il mio corpo e il mio cuore sussulta. FOTTITI, MAY.
"Pizza napoletana? Cucino io". Lo sapevo. Mi prende per la gola. Il potere degli chef è infinito, il suo poi... su di me... non ne parliamo affatto.
Mi volto di nuovo a guardarlo. Lo sto odiando.
"Vieni, dai!" sorride e mi tiene l'ombrello sopra la testa, mentre lo seguo alla macchina, ormai rapita.
Sono in auto con May. Io e lui. Dopo tre anni. Mi sto tormentando le mani, il mio cuore ha accelerato i battiti e sto fissando un punto davanti a me, senza vedere niente. Lui guida in silenzio e, anche se non lo guardo, sento che mi manda qualche occhiata.
Perché non riesci a dirgli di no? Perché ti sei cacciata in questa situazione, decisamente imbarazzante?
Posso farcela. D'altronde, prima di sparire dalla circolazione, io e lui avevamo un bel rapporto, parlavamo, ci vedevamo spesso... una serata non sarà così deleteria, no?
"Ho un sacco di birra in casa. Dovevamo organizzare una cena, io e T-Jay, ma dopo quello che è successo... non mi pareva il caso" spiega. E con me, dopo tutto quello che è successo, ti pare il caso? Vorrei rispondergli così, ma rimango in silenzio. Alla fine, cos'è successo tre anni fa? Non ne abbiamo mai parlato, non so neanche se ha capito perché sono andata via. Dovrei affrontare l'argomento, forse, ma non mi va affatto.
Arriviamo a casa sua e mi fa accomodare. Io e lui. In casa sua. Da soli. Ok, sto realizzando solo adesso in che razza di situazione mi sono messa. Suvvia, ci sono già stata da sola con lui, cosa sarà mai? Calma, Mandy. Devo stare calma.
Apre il frigo e vedo una decina di bottiglie di birra, forse di più, ad alta gradazione alcolica. Bene, forse così riuscirò a sciogliermi. In passato, l'alcol mi ha fatto fare delle discrete figure di merda. Con lui in particolar modo. Si prospetta una serata deliziosa. Mh, proprio deliziosa.
Sospiro. Sono nella merda.
Apre due bottiglie e me ne passa una. "Tanto per cominciare" dice. Ma sì, iniziamo subito. La prendo e bevo. Lui prepara la pizza. Mi è sempre piaciuto guardare gli uomini in cucina, hanno un gran fascino, a mio parere.
Mentre la impasta, mi perdo nel movimento delle sue mani: vorrei sentirle muovere sul mio corpo in quel modo. Ok, sto invidiando la pasta per la pizza, sono proprio messa male.
Continuo a fissarlo, mentre bevo. I miei movimenti sono rallentati, nel portarmi la birra alla bocca, e non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Sono ipnotizzata da lui.
Mi risveglio dal torpore solo quando mi rendo conto che sto bevendo da una bottiglia vuota.
Ne prendo un'altra.
Due.
Tre.
Quattro.

Abbiamo finito di mangiare da un pezzo, l'orologio alla parete segna l'una. Il tavolo pieno di piatti, bicchieri e bottiglie. Noi seduti per terra, appoggiati con la schiena al divano, l'ennesima birra in mano...
"Mi sei mancata, sai?" sussurra May, dopo aver parlato tutta la sera del più e del meno.
Dev'essere l'effetto dell'alcol: non mi aspettavo, da lui, una rivelazione simile.
Prendo un altro sorso. "Anche tu, non sai quanto" rispondo.
Mi guarda, lo guardo. Ha gli occhi lucidi, come credo di avere anche io.
"Perché sei andata via, senza dire niente a nessuno?" mi chiede. "Perché non ti sei fatta viva per tutto questo tempo?". Ecco, ci siamo. Prima o poi andava affrontato questo argomento e l'alcol non aiuta. O meglio, l'alcol aiuta fin troppo: ho paura di rivelare sentimenti che ho cercato di celare, ho paura di scoppiare in lacrime a causa di ricordi che ho tentato di affossare, ma che sono sempre vivi in una parte della mia mente... e del mio cuore.
"Cosa ricordi di quella notte, May?" cerco di far parlare lui. Non voglio raccontare un bel niente.
"Ben poco. Ero ubriaco fradicio. Ricordo che Jenny aveva casa libera e che organizzammo una cena solo noi del gruppo. Per miracolo, eravamo tutti liberi quella sera. Cucinammo io e Il Maestro. Mancava solo Save, perché si trovava negli Hamptons a lavorare."
Annuisco mentre parla e la mia mente naviga verso quella sera di tanto tempo fa.
"C'era alcol a volontà, mangiammo giapponese, la mia specialità dopo la pizza, e ci mettemmo a cantare come pazzi" ride al ricordo e fa sorridere anche me.

Vieni, Lady! Canta con me O' Sole Mio.
Voi? Voglio proprio sentire...
Napoletano, perché non la canti tu? Visto che hai da ridire?

"Cantai O' Sole Mio, ricordi? Jenny voleva cantarla con te, ma io vi ho sminuito. Lo spettacolo fu pessimo" ride ancora.
Mentre lui parla, sento nella mia testa i discorsi di quella sera. Chiudo gli occhi e vedo le immagini chiare nella mente.
"Il Maestro se ne andò presto, il giorno dopo lavorava. Io e Jenny eravamo i più ubriachi."

Ma guarda quella, rotola per terra, quanto ride!
Non che May stia meglio, sta tentando da un'ora di attaccare il caricabatterie del cellulare alla spina, ma manca la presa.

E giù risate, nella mia testa. Quanto ridemmo quella sera.
"Poi tu e T-Jay siete spariti. Non ho assolutamente idea di dove siate andati. Me lo avrete anche detto, ma io ero proprio fuori. Non capivo più niente."

Lady, andiamo a sputare un po' di fiamme!
Chiama i ragazzi.
No, sono fusi, andiamo noi... con tutto l'alcol che hanno in corpo prenderebbero fuoco.

"Ho un vuoto totale del resto. Beh, non proprio del tutto... ricordo che Jenny ha vomitato l'anima. Le ho dovuto togliere la maglietta. Era sporchissima..."

Torniamo a casa, tra poco è l'alba.
Spengi il fuoco o vuoi entrare e sputarlo in faccia ai ragazzi?

Quelli si saranno addormentati per terra...

"Poi niente, l'ho messa a letto e... boh, credo di essermi sdraiato anche io... non ricordo altro."

Che diavolo...?
T-Jay, io me ne vado.
Dove vai?
Non lo so, ma via da questa merda...
Ti accompagno?
Fai come ti pare...

"Mi prendi per il culo, May? Dimmi la verità, ti prego.." esclamo appena finisce di raccontare. Io ricordo di essere entrata in casa di Jenny con T-Jay e di aver visto i miei amici a letto insieme, mezzi nudi, abbracciati. Il resto si immagina facilmente, no? Ricordo la sensazione del cuore che si spezza... un dolore così forte, penso di non averlo mai provato in vita mia. Vedere la mia migliore amica a letto con l'uomo che amavo da tempo fu troppo...
Guarda tu se ho toppato di brutto e ho passato gli ultimi tre anni in giro per il paese per niente!
"Non ti prendo per il culo, Mandy. È tutto quello che ricordo." risponde lui.
"Ma tu eri innamorato di lei..." l'alcol si fa sentire di brutto. Comincio a parlare a sproposito, me ne rendo conto, ma non riesco a fermare la lingua.
"E tu eri innamorata di me!"
Il mio cuore manca un battito. Che cosa? Vabbeh, può darsi che se ne sia accorto, ma... me lo sbatte in faccia in questo modo? Maledette birre. Cercherò di far finta di niente.
"Rispondimi, May. Tu eri innamorato di lei, vero? Ci hai fatto sesso quella notte? Dimmi la verità."
"No, non ci ho fatto sesso. Né quella notte, né mai. Lei non mi ha mai neanche guardato, Mandy. Pensavo lo sapessi. A lei non sono mai piaciuto e, anche se mi avesse trovato interessante, non lo avrebbe mai fatto... per rispetto nei tuoi confronti."
CAZZO, CAZZO, CAZZO. Lui sa tutto. Sa che ero innamorata di lui. Sa che la mia migliore amica non lo avrebbe considerato neanche se le fosse piaciuto un minimo, solo per me. CAZZO!
Rimango in silenzio. Ho davvero toppato di brutto. Ho abbandonato tutto e tutti per una stronzata del genere e, in più, ci ho visto male. Ho sbagliato in pieno. Loro erano semplicemente troppo ubriachi per restare in piedi. Perché non ho voluto ascoltare? Perché non ho chiesto spiegazioni, prima di sparire in quel modo? Perché ho dubitato della mia migliore amica?
In quel periodo, mi sentivo talmente fuori luogo che, probabilmente, presi quella notte come una scusa per andarmene, per cambiare vita. Non sono andata al College, il ragazzo che amavo – May – non mi guardava neanche, non avevo uno straccio di lavoro, le esibizioni col fuoco rendevano poco... volevo andare via e non aspettavo altro che una scusa. E così fu, ma quel dolore non lo dimentcherò mai.
Sento le lacrime scorrere sulle mie guance. Mi fa male ricordare e mi sento in colpa nei confronti di Jennifer. Come ho potuto dubitare di lei in quel modo?
La mano di May sfiora la mia guancia, dolcemente. È davanti a me. Vicino, troppo vicino.
"Dimmi che non sei sparita perché mi hai visto a letto con lei... dimmi che non è così, ti prego."
Devo dire una bugia? No, non ci riesco. "Sono ubriaca, cazzo!" lo dico ad alta voce. Che cogliona!
"Mandy, rispondi alla mia domanda" insiste May.
Cosa devo dire? Sì, cazzo, ero innamorata di te e quella scena mi ha spezzato il cuore. No, non lo devo dire. Non dirlo, Mandy. Non lo dire.
In effetti, non l'ho detto, ma mi sto avvicinando a lui, troppo... fino a sfiorare le sue labbra con le mie. Sento la sua mano che accarezza la mia guancia e la sua bocca che incontra la mia. Mi sta baciando, cazzo. E io non ho risposto alla sua domanda.
Lo dici te che non hai risposto, stupida! La mia coscienza non è ubriaca, a quanto pare. Secondo lei ho risposto. Ma io non ho detto né sì, né no.
"Mi sei mancata, Mandy" sussurra, per la seconda volta quella sera, sulle mie labbra, penetrandole con la lingua. Ricambio quel bacio agognato per tanto tempo: per anni ho sognato la sua bocca carnosa sulla mia. Pensavo fosse impossibile che ciò accadesse. Chissà perché lo sta facendo. Non voglio più pensare, voglio solo lasciarmi andare.
Le sue mani accarezzano il mio collo e i miei capelli, mentre io lo bacio con un'intensità tale da togliergli il fiato. Ho paura che questo sogno finisca, perché, sì, può trattarsi solo di un sogno: devo essermi addormentata mentre raccontava.
Invece no, sono sveglissima. Sento le sue mani scivolare dal mio collo, fino alle mie spalle, per arrivare ai miei fianchi. Mi sento andare giù e lui cade con me, sopra di me, sul pavimento. Abbandono la testa contro le mattonelle, mentre lui continua a baciarmi con impeto. Lo stringo a me, come per paura che vada via, che tutto finisca.
Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo... la mia mente non riesce a partorire altro. Quella fiamma così potente non si è mai spenta del tutto: si era solo affievolita e adesso è tornata più ardente che mai.
"Quando sei sparita, ho capito quanto importante tu fossi per me. Inizialmente pensavo fosse solo per amicizia, ma col passare del tempo mi sono accorto che mi mancava tutto di te." sussurra nel mio orecchio, per poi baciarmi il collo e tornare sulle mie labbra.
Un "Ti amo!" sfugge involontariamente dalla mia bocca, contro la sua.
Si stacca dalle mie labbra e a me scappa un mugolio contrariato. Cazzo! Non dovevo dirlo, ho rovinato tutto. CAZZO!
Un attimo dopo mi accorgo che si è alzato solo per prendermi in braccio e portarmi in camera. Mi adagia sul letto e si stende di nuovo sopra di me, riprendendo a baciarmi.
Non ci posso credere. Sto davvero per fare l'amore con May? Sento la sua erezione tra le mie gambe, attraverso i vari strati di stoffa che ci dividono. Sì, l'intenzione è decisamente quella. Dio, sì! Sento le sue mani ovunque, mentre circondo il suo bacino con le gambe per sentirlo più vicino.
Farò l'amore con May. Perché l'ho sempre amato; perché ho sofferto troppo; perché mi è mancato in maniera indescrivibile; perché, anche se non l'ho mai voluto ammettere, ho pensato a lui almeno una volta al giorno, negli ultimi tre anni; perché in fondo non ero innamorata di Stefan, anche se credevo di sì; perché lo amo ancora, come prima, più di prima; perché quando Stefan mi ha lasciato non ho sentito nemmeno la metà del dolore che ho provato per lui. Farò l'amore con May, anche se sono ubriaca, anche se è sbagliato. Farò l'amore con May perché ho bisogno di lui.
"Ti amo, Mandy" la sua voce roca mi spedisce dritta in paradiso, mentre mi penetra con forza. Quelle tre parole sono tutto ciò di cui ho bisogno. May è tutto ciò che ho sempre voluto e che voglio adesso. Che sia per una notte o per tutta la vita, adesso voglio solo rimanere tra le sue braccia.

 

Note dell'autrice.
Mi sono ritrovata a scrivere la fine di questo capitolo che, insieme al precedente, forma il terzo turno del contest a cui la mia storia partecipa, a notte fonda. È quasi l'alba e il mio cervello chiede pietà. Non sono affatto soddisfatta (e pensare che non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo), ma purtroppo mi sono ritrovata all'ultimo minuto e questo è quanto.
Le parti in corsivo spostate a destra sono i discorsi che Mandy ricorda di tre anni prima. Ricordi confusi dal tempo, per questo non ho descritto l'ambientazione e le immagini sfocate che lei vede nella sua testa. Mandy è ubriaca, quindi i pensieri (quelli attuali) sono un po' spezzati e sconnessi.
Non è importante ai fini di QUESTA storia, ma credo che scriverò un MissingMoment a proposito di quella serata di tre anni prima. Così, perché mi va. Chi fosse interessato alla storia dei personaggi al di fuori di questo giallo, potrà leggerla in quella One-shot.
A presto^^

   
 
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