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Autore: Masayume Pachirisu    16/11/2014    5 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi per il ritardo ma stiamo cercando di finire il magazine (siamo sempre in ritardo) e quindi ho dovuto pensare a un sacco di grafiche, dimenticandomi completamente di dover postare!
Ma sono quiiiiiiiiiiiii e vi lascio con il nuovo capitolo^^ (stasera ne caricherò un altro!!!!)  aww sono di frettissima quindi grazie come sempre a tutti coloro che mi stanno sostenendo leggendo, commentando, ecc^^ vi adoro sempre!

 


Quella seconda settimana di Dicembre era partita meglio del solito.
Era martedì mattina e Jonghyun e Yong Guk erano usciti presto per andare alla ricerca di regali di Natale, e camminavano tranquilli per il centro di Seoul con un solo obiettivo: trovare un posto caldo dove rifugiarsi.
Jonghyun indicò un bar dalle vetrine illuminate e piene di decorazioni, così entrarono e  furono invasi da un tiepido profumo di fiori.
Andarono a sedersi ad un tavolo dopo aver ordinato un paio di cappuccini e attesero le loro ordinazioni, che dopo qualche minuto arrivarono fumanti tra le mani di una ragazzina con due codini e un sorriso smagliante.

-A voi...- disse sistemando le due tazze sul tavolino, tornando poi verso il bancone.

Yong Guk mise un paio di bustine di zucchero all'interno e iniziò a girare il tutto, mente Jonghyun prese un sorso senza nemmeno attendere che raffreddasse un attimo.
Erano passati solo due giorni dalla domenica delle prove e Jonghyun sembrava essere tornato lo stesso vocalist di sempre, con il sorriso sulle labbra, la battuta pronta, il cervello di un bambino: sembrava aver dimenticato tutto quello che era accaduto tra loro.
Ma Yong Guk sapeva bene che non era così, che una cosa del genere non poteva essere dimenticata in un secondo.

-Yong Guk...- lo chiamò il vocalist, posando la sua tazza ormai mezza vuota sul piattino.
-Sì...?- rispose l'altro smettendo di girare il cappuccino, che aveva perso quasi tutta la schiuma bianca.
-Mi dispiace...- rispose prontamente il biondo.

E  Yong Guk lo guardò senza capire.

-Ti dispiace di cosa?- domandò a quel punto, sempre più confuso.

Jonghyun guardò oltre il chitarrista, alle sue spalle dove la vetrina del locale dava verso la strada. Si vedeva anche il cielo da lì, invaso da nuvole bianche, pronte a far nevicare da un momento all'altro.
A lui piaceva la neve, da impazzire.

-Non mi sono comportato da amico...- rispose con un soffio.
-Non ti sei comportanto da amico? Non ti seguo Jong... che stai dicendo...-

Sospirò il vocalist. 
Stava diventando difficile aprirsi e non gli piaceva. 

-Io... avrei dovuto lasciarti spiegare... avrei dovuto parlare con te... ma... mi sono lasciato prendere dalla rabbia quindi scusami...-

Il rosso abbassò lo sguardo e rimase a fissare il suo cappuccino ormai diventato un semplice caffellatte, chiedendosi perché doveva essere invaso da persone così buone, mentre lui alla fine si era rivelato un deficiente.

-Tu hai fatto quello che andava fatto... io ho sbagliato non tu...-
-Ma allora spiegami... perché... perché è andata così-
-Non lo so... credo di amarlo sul serio...-

E Jonghyun impallidì.
Yong Guk aveva lo sguardo così triste, così diverso dal solito che gli pareva quasi di non riconoscerlo.
Lui odiava i tradimenti, visto che ne aveva ricevuto uno e non poteva comprendere il motivo che c'era dietro a tutto quello.
Ma Yong Guk era il suo più grande amico, gli era stato vicino durante quel periodo buio, dove Baekhyun lo aveva rovinato.
Ora era giunto il momento di ricambiare il favore.

-Ami Zelo?- domandò piano.

E il rosso annuì.

-E' sbagliato... sbagliatissimo... non dovrei, anche perché è minorenne... non dovrei perché la mia vita con Sungjong è fantastica ma... ma lui è fantastico... lui è tutto quello che ho sempre voluto e non ho mai cercato...-
-E Sungjong... che farai adesso?-

Yong Guk spostò lo sguardo verso l'entrata, notando delle persone avvicinarsi al bancone e ordinare qualcosa.
Erano una coppietta forse sui trent'anni, lei con un cappotto lungo, nero, avvolta in una sciarpa beige e con una graziosa cuffietta in testa dello stesso colore.
Lui le stava vicino, ordinò per entrambi e poi, prendendole la mano, la portò verso un tavolino distante da loro due, spostandole la sedia e regalandole un sorriso.
Li invidiava da morire.

-Glielo dirò Jonghyun... lo giuro... ma... è difficile. Sungjong è ancora importante e ora lui è tornato. Lui si aspetta che io lo ami più di prima... e c'è Natale... Dio non posso fargli questo adesso lo capisci?-

Jonghyun annuì.
Sarebbe stato devastante per tutti.

-Lo sai che si rovinerà tutto vero? Lui, tu, la band, e il resto? E anche con Zelo... non saranno cose facili... con Daehyun poi... e quanto pensi durerà? E' un ragazzino... potrebbe... potrebbe cambiare idea domani...-

Yong Guk lo sapeva, ci aveva pensato così tanto al futuro, a come le cose si sarebbero distrutte. Come un castello di carte, portato via da una folata di vento.

-Perdonami Jonghyun... so che tutto questo ti ha ricordato Baekhyun...-
-Non preoccuparti... si è fatto ricordare da solo...-

Yong Guk sapeva di Chanyeol, di Baekhyun e di tutto il casino con Kibum.
Ma alla fine si sentiva comunque resposabile del dolore dell'amico.

-Io... ti voglio bene... solo non aspettare troppo... farà male comunque...-
-Sì... lo so...-
  
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