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Autore: Anmami    19/11/2014    2 recensioni
Dopo l'arrivo a Terminus il gruppo si trova rinchiuso in un vagone. Questa storia è la mia versione della quinta stagione vista con gli occhi di Daryl. Tra amicizia, battaglie per la sopravvivenza ed un amore difficile da ammettere anche a se stesso.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Step by step'
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Non posso crederci... ultimo capitolo... la fine della mia prima "creatura"!!! Sto per mettermi a piangere, perciò bando alle ciance e buona lettura! Grazie a tuttiii!!! Alla prossima!
 


Capitolo 20
 
Sembrava essersi addormentata. La stringevo tra le braccia lasciandomi cullare dal suono regolare del suo respiro. Accarezzandola mi addentrai sotto la sua maglietta raggiungendo la sua pelle liscia e tracciando il contorno del suo ombelico con i polpastrelli. La mia eccitazione era alle stelle e averla così vicina, stretta nel mio abbraccio, non mi era certo di aiuto. Cercai di fare in modo che il mio stato non la turbasse, ma ad un tratto lei si mosse strofinando il suo bacino contro il mio. A quel contatto rabbrividì stringendosi ancora più a me. Dopo poco però si scostò leggermente ed iniziò a fissare il soffitto. 
"Un penny per i tuoi pensieri." dissi prendendole la mano e portandomela alle labbra.
"Stavo pensando a noi..." rispose voltandosi su un fianco, dandomi le spalle.
"Cosa ti preoccupa?" chiesi passandole una mano sulla schiena.
Facendo ciò, notai delle strane protuberanze che le attraversavano la colonna vertebrale.
Accesi la lampada ad olio che si trovava sul comodino, mi avvicinai e lentamente le alzai la maglietta per controllare cosa fossero.
Avevo una certa esperienza... quelle erano cicatrici, segni di frustate.
Lei si irrigidì, cercando di nascondersi e di coprire quei segni.
"Beth... chi ti ha fatto questo?" domandai sconvolto.
"Non sono niente, davvero."
"So cosa sono, le ho provate sulla mia pelle. Voglio sapere chi è stato." riprovai accarezzandola con dolcezza.
"Beh... quando rifiuti di... ehm... di spogliarti per intrattenere il capo ed i suoi amici vieni frustata, ecco tutto." rispose cercando di sembrare tranquilla.
A quella sua affermazione un desiderio di proteggerla a tutti i costi mi pervase e la strinsi ancora di più, come se qualcuno dovesse portarmela via da un momento all'altro.
"Nessuno ti toccherà mai più."
"Nessuno... nessuno?" chiese lei con sguardo birichino.
"Diciamo che i presenti in questa stanza ne hanno facoltà... ti sembra ragionevole?" 
"Molto più che ragionevole." disse lei sollevandosi leggermente e sfilandosi la t-shirt.
Io la guardai come incantato e lei mi restituì lo sguardo sorridendomi e tornando a sdraiarsi vicino a me.
Iniziò a baciarmi come se una nuova Beth fosse entrata nella stanza. La lasciai fare, evitando quasi di muovermi, preoccupato che si spaventasse e reagisse male come le altre volte. I suoi baci iniziarono a diventare sempre più intensi e prima di raggiungere il punto di non ritorno, mi assicurai che fosse davvero certa di volerlo.
"Beth... sei sicura? So quello che hai passato e non voglio che tu..."
Lei mi appoggiò un dito sulle labbra per zittirmi e disse:
"Signor Dixon, mi sono rimaste poche certezze nella vita, tu sei una di quelle. Sto bene, mai stata meglio. Ora sta zitto e baciami!"
"Non darmi ordini ragazzina!" dissi prendendola per i fianchi e baciandola con passione.
Quella notte lasciammo fuori il mondo e tutto lo schifo che ci circondava, c'eravamo solo noi. 
Dopo essere diventati una cosa sola tornai ad accoglierla tra le mie braccia e ad accarezzarle un fianco.
"Ora mi dici cosa ti preoccupa?" le chiesi.
"Ecco vedi, forse ti sembrerò una ragazzina sciocca, ma mi stavo domandando... cosa siamo? Cioè tra noi ora le cose sono un pochino cambiate ed io... ecco..."
"Vuoi essere la mia ragazza?" domandai sorprendendo anche me stesso.
"Dici davvero?" chiese stupita.
"Non farmelo ripetere, per favore. Mi sento un coglione." risposi passandomi una mano sul viso.
"Beh signor Dixon ne sarei onorata!" rispose baciandomi felice.
"Bene." dissi imbarazzato.
"Ora... chi lo dice a Maggie?"
"Ah parlaci tu! Mi ha quasi ucciso in quel fottuto vagone!" dissi pentendomi immediatamente per ciò che era uscito dalla mia bocca.
"Come? Cosa ha fatto mia sorella?"
"Niente, non pensarci." 
"Daryl Dixon! Se non vuoi che ti cacci dalla mia stanza a pedate, dovrai raccontarmi cosa è successo con Maggie!"
Alla fine a quella minaccia non seppi resistere.
Le raccontai dei discorsi con Rick, delle insinuazioni di Maggie e dell'insistenza di Carol. Lei mi ascoltò molto divertita e quando ebbi finito il mio racconto, avvicinò il suo viso al mio, sussurrando:
"Tu mi amavi già e se n'erano accorti tutti tranne te." 
"Non montarti la testa signorina." le dissi colpendole la punta del naso con l'indice.
Ci addormentammo insieme, pelle contro pelle, cuore contro cuore.
Il mattino seguente mi vestii e dopo averla baciata più e più volte, tornai nella mia stanza per non destare sospetti.
Sembrava come se mi fossi liberato di un peso e sperai che nessuno incontrandomi, notasse il mio sorrisetto. Non avrei mai pensato di ridurmi così e non avrei neanche pensato che succedesse per una come Beth.
Appena conosciuta mi era sembrata solo una ragazzina inutile e troppo fragile per resistere in quella situazione ed invece quel periodo passato con lei mi aveva fatto ricredere e l'aveva trasformata nel centro del mio mondo.
Prima di lei andavo avanti sopravvivendo, ma dopo averle permesso di entrare nella mia vita, avevo iniziato a vivere per davvero.

********
 
STANZA DI CHARLES.
 
"CHARLES! CHARLES! CHAARLES!"
"Beth, ti prego piantala di urlare e di saltare sul letto! Stavo dormendo accidenti!"
"Come puoi dormire in questa splendida giornata?"
"Sarà splendida quando mi lascerai in pace. Ti voglio bene, ma in questo momento avrei voglia di ucciderti. Certo poi un certo arciere figo farebbe fuori me, ma ne sarebbe valsa la pena."
"Arciere figo?"
"Si, dai mi sembra appropriato, non credi? Comunque... a cosa è dovuta la tua euforia di questa mattina?"
"........."
"Cos'è quel sorrisetto? BETH! Non dirmi che tu e Robin Hood... che stronza! Quanta invidia!"
"E' stato stupendo, ricordi quando ti parlavo di lui e fantasticavo? La realtà è molto meglio. Mi ha praticamente detto che mi ama."
"Beh sui tuoi sentimenti per lui abbiamo abbondantemente discusso, non voglio ricominciare!"
"Charles grazie! Grazie per avermi protetta e per essere stato mio amico, non sarei sopravvissuta senza di te. Ora sono davvero felice."
"E tu sai che questo riempie di gioia anche me, però Beth... gliel'hai detto?"
"Non ancora, non voglio spaventarlo e non voglio allontanarlo."
"Non penso che dicendoglielo lo allontaneresti."
"Charles... lo conosco, impazzirebbe. Ora che anche lui mi ama non posso rovinare tutto."
"Beth verrà comunque fuori questa storia, deve saperlo, prima che sia troppo tardi. L'hai detto tu , ti ama! Se prova davvero questo sentimento per te non ti abbandonerà."
"Lo farò ok?"
"Quando?"
"Ancora non lo so."
"BETH!"
"CHARLES!"
"Glielo dirò... devo farlo per forza."
"Sai che mi avrai sempre al tuo fianco, puoi contare su di me."

********
 
Quando ci riunimmo tutti nella hall dell'albergo, notai che Beth stava avendo una discussione piuttosto animata con sua sorella. 
Dopo poco le due vennero verso di me e Maggie si avvicinò con finto atteggiamento amichevole e a pochi centimetri dal mio orecchio disse:
"Attento Daryl Dixon! Falle del male e di te rimarrà soltanto la balestra." 
Io la assecondai, facendo finta di rispondere al suo abbraccio e le dissi: 
"Darei la vita per lei." 
Ascoltando le mie parole Maggie mi fissò e fui certo di aver visto un luccichio di commozione nei suoi occhi, ma sicuramente lei non l'avrebbe mai ammesso.
Beth ci guardò raggiante, come se fosse la ragazza più felice della terra e ci sorrise, questa volta un vero sorriso, uno dei suoi, bello e sincero e non quella specie di smorfia dei giorni passati.
Rick organizzò una riunione e decidemmo di fermarci per qualche giorno in quel hotel per riposarci e rilassarci. Washington ormai era vicina e qualche giorno di pausa ci avrebbe permesso di affrontare quelle ultime miglia con più serenità. Avevamo cibo, acqua, letti comodi ed una recinzione sufficientemente solida per proteggerci, quello sarebbe potuto essere il posto ideale dove ricominciare, un giorno.
Quando scese la sera Carol ed io ci posizionammo su una delle terrazze per il turno di guardia.
Restammo in silenzio, ma notai che lei continuava a fissarmi come se aspettasse che le confessassi qualcosa.
Dopo un paio d'ore quel suo atteggiamento mi fece saltare i nervi.
"Avanti! Chiedimi quello che vuoi sapere e facciamola finita." dissi sbuffando.
"Non ho niente di particolare da chiederti, mi stavo solo domandando se stessi bene, sembri stanco, dormito poco?" chiese lei con uno strano tono pieno di sottintesi.
Io non risposi e continuai a fissare il cortile dell'albergo, pensando a Beth, alla notte passata insieme e a quanto avrei preferito stare con lei in quel momento.
Il rumore della porta vetri che si apriva mi distrasse dai miei pensieri e mi riportò su quella terrazza.
Rick si unì a noi e si sedette vicino a me dal lato opposto rispetto a Carol.
"Tutto in ordine qui fuori?" chiese lui.
"Tutto bene, però stavo dicendo a Daryl che sembra stanco. A te non sembra stanco? E gli stavo domandando se avesse dormito poco ieri notte..." rispose Carol.
"Sai Carol, hai ragione, l'ho notato anch'io." concordò lui sul punto di scoppiare a ridere.
"Oh basta stronzate! Io e Beth stiamo insieme. Contenti? Ora potete smetterla di rompermi le palle e trovare un modo migliore per occupare il vostro tempo?" 
"Finalmente!" esclamò Carol tra le risate di Rick. 
A quel punto lei ci salutò ed andò a dormire e lui prese il suo posto per il turno di guardia.
Continuò a sghignazzare cercando di non farsi notare, mascherando le risate con dei finti colpi di tosse.
"Allora... tu e Beth eh?" disse all'improvviso tornando serio.
"Già..." feci io.
"Bello, molto bello. Ne deduco che tu sappia ciò che stai facendo."
"Tutto sotto controllo." affermai accendendomi una sigaretta.
"Quindi insomma lei ti ama. E tu... la ami?" chiese titubante.
"Mmh mmh." annuii sicuro aspirando una boccata di fumo dalla mia sigaretta.
"Visto? Non era difficile." disse lui soddisfatto.
"Già... ammetterlo è il primo passo." affermai sorridendo e ricominciando a pensare a lei.
Rick si voltò verso il cancello e...
"Oh Cazzo! Corri! Raduniamo gli altri!"

 
TO BE CONTINUED...
  
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