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Autore: Masayume Pachirisu    20/11/2014    6 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco qui il nuovo capitolo! 
C'è poco da dire visto che la Banglo fa sempre tutto da sola senza che io dica nulla^^ leggete e ditemi che cosa ne pensate^^ siamo agli sgoccioli. 
Mancano due capitoli + un bonus che.... NON HO ANCORA SCRITTO XD XD 

Vi adoro tutti!!!!!!!!!!!!!
 


Era seduto sul letto da ben quindici minuti e ancora non si era cambiato per la serata.
I pantaloni neri, una canotta bianca con una stampa piena di borchie nere e argentate  insieme alla biancheria intima, erano già sistemate sulla sua parte del letto, pulite e stirate da quella santa donna che una volta alla settimana gli sistemava la casa.
Avrebbe forse dovuto dargli un aumento? Se pensava al disastro che combinava Zelo ogni volta che provava a cucinare qualcosa, per non parlare della montagna di vestiti usati dallo stesso minore, dalle tute, le calze spaiate, le lenzuola del letto buttate a lavare dopo che lei le aveva cambiate - ok forse per questo ultimo punto non era solo colpa di Zelo!

Yong Guk sospirò di nuovo lasciandosi andare con la schiena sul materasso, fissando con interesse il soffitto bianco - pieno di stelline che si illuminano al buio, ma quasi invisibili se non si sapeva dove fossero state attaccate. 

Perché aveva detto sì?
Perché alla fine aveva risposto a Jinki con un "ok, ci saremo" quando avrebbe potuto dirgli "no scusa, ma ho la febbre", "so già che dovrò lavorare", "sono troppo preso da altre cose", "non ho tempo di fare nulla...". Insomma avrebbe potuto trovare una qualsiasi scusa stupida e ora non si troverebbe in quella situazione, con la voglia di scappare a gambe levate e basta.
Da una parte la voglia di vedere i suoi amici era tanta.
Dall'altra invece, sentiva già l'ansia salirgli e invadergli il cervello, l'intero corpo.
Avrebbe rivisto tutti, e per tutti intendeva proprio tutti, quindi sì, anche Sungjong, che aveva intravisto qualche volta in quei lunghi dieci anni che erano passati.

Erano cambiate così tante cose, molte di esse per colpa sua e non voleva di certo essere il fenomeno da baraccone della serata!

-Yeobo... sei ancora mezzo nudo!?- quasi strillò Zelo entrando in camera, vedendo il fidanzato sdraiato sul letto con solo un asciugamano in vita.
-Faremo tardi!- continuò portando entrambe le mani sui fianchi.

Ed era così bello mentre cercava di essere serio e seprattutto arrabbiato, tanto che Yong Guk si domandava se davvvero avesse ventisei anni o ancora sedici!

-Sembri mia madre...- boffonchiò il maggiore rimettendosi seduto.
-Ti ho sentito!- 

Yong Guk sorrise fissando dalla testa ai piedi il minore di fronte a sé.
Pantaloni neri aderenti, perfettamente abbinati a degli anfibi scuri e una camicia di un tessuto leggero, dal colore blu elettrico, con i primi due o tre bottoni lasciati aperti. 
I capelli biondi erano stati sapientemente tirati su con gel e spazzola e si era persino messo un orologio al polso.

-Almeno ti sei tolto il piercing?- domandò Yong Guk alzandosi in piedi.

L'altro negò vistosamente, mostrandogli poi la lingua ornata da una pallina rosso fuoco.
Il solito esibizionista pensò il maggiore negando con la testa, mentre un ghigno malefico si formava sul volto di Zelo.

-Lo sai che se lo levo si chiude il buco... rifarlo dopo il militare non è stato facile !- decretò il biondo avvicinandosi al proprio fidanzato.

Se lo ricordava molto bene quel periodo, visto che per una settimana era stato intrattabile e andava avanti a succhi e gelati. Una tortura.

-Va bene... ma che ne dici se rimaniamo qui... e ci facciamo qualche coccola?- la buttò lì Yong Guk, mentre l'altro gli slacciava l'asciugamano legato in vita.

Lo sguardo glaciale di Zelo lo perforò direttamente nel cervello.

-No... ci ho messo anni a farmi questi capelli e poi il regalo di Taemin è una bomba QUINDi tu ora ti vesti!- e dopo avvergli rifilato una sonora sculacciata, se ne andò verso la porta.
-YA! Non hai il diritto di sculacciarmi!- gridò Yong Guk infilandosi i boxer e successivamente il resto degli abiti.

Zelo aveva scelto tutto al posto suo, e il risultato non è male anzi, lo faceva sembrare ancora un ragazzino. Non che fosse vecchio, ma i trentadue anni si facevano sentire ormai e, dopo aver indossato vestiti eleganti per molto tempo, ritornare a mettere abiti semplici gli faceva un certo effetto.
Gli mancavano.

-E tu chi sei? Dov'è finito il mio ragazzo?- domandò il minore rientrando in camera.

Il moro fece un giro su se stesso, mostrando un fisico asciutto, ma decisamente più pompato di quando si erano conosciuti. 
Il militare e la palestra avevano fatto faville, e forse, anche la cucina della madre di Zelo, visto che era decisamente gustosa.

-Sono pronto... che ore sono?- domandò a quel punto cercando il proprio cellulare e orologio.
-Le otto... arriveremo tardi come sempre!- sorrise Zelo dandogli tutto ciò che stava cercando.

Si avviarono in salotto recuperando delle semplici giacche leggere per entrambi, che quasi sicuramente avrebbero lasciato in macchina, e poi uscirono di casa prendendo l'ascensore che li condusse al sotterraneo per recuperare la macchina dal garage.

-La moto no, ho i capelli decenti- Zelo non volle sentire altre obbiezioni e Yong Guk annuì semplicemente, aprendo la macchina dal bottone sulla maniglia. 

La sua Kia Sportage argentata era comoda e perfetta e Zelo se ne era innamorato a prima vista, per questo alla fine gliene aveva regalata una nera, che ovviamente il minore non usava mai per evitare di consumare benzina.

-Potresti farmi guidare...- disse l'altro una volta indossata la cintura.
-Potremmo usare la tua...- rispose Yong Guk accendendo la radio.
-Potremmo semplicemente muoverci, Yeobo...-

Sempre il solito.
Yong Guk mise in moto e in pochi istanti erano già sulla statale, direzione Dream Girl.
Da quanto tempo non faceva quella strada proprio non sapeva dirlo.
Non aveva più rimesso piede in quel locale e ora sentiva il nervoso invaderlo. Forse avrebbe dovuto far guidare Junhong sul serio.

-Yeobo... tutto bene?- domandò il minore di fianco a lui.

Ed era così fantastico quel ragazzo a volte, che se avesse potuto l'avrebbe sposato all'istante. Lo capiva come nessun altro, lo amava ogni giorno di più e gli rendeva le giornate sempre piene di vita, a volte senza fare assolutamente nulla.
Lui era stata la sua unica ragione per continuare a credere nel suo futuro, nel suo vero sogno.
Grazie a Zelo ci era riuscito, grazie a quella determinazione che il minore tirava fuori e gli regalava in ogni momento.

-Parcheggio qua...- disse il maggiore dopo qualche minuto, trovando un buco un po' lontano dal locale.

Zelo non disse nulla e uscì dalla macchina appena l'altro spense il motore.
Prese le sigarette al mentolo dalla tasca dei pantaloni e ne accese una, attendendo che l'altro si avvicinasse a lui.
Gliela porse sorridendogli, accendendone poi un'altra per sé.
Camminarono uno vicino all'altro lentemente, gustandosi il sapore della sigaretta, lasciandosi invadere dalla nicotina, che come un massaggio, rilassò in qualche modo il nervoso del maggiore.

Eccola lì, la via del locale stretta e vuota come un tempo. Non era cambiato proprio nulla.
Svoltarono notando l'insegna spenta e la saracinesca abbassata per metà. Sicuramente erano già tutti dentro e li stavano solo attendendo.
Iniziarono a percorrere quella distanza che li separava dal locale quando i passi del maggiore iniziarono a sembrare più lenti. Zelo si voltò qualche attimo dopo, notando Yong Guk leggermente più indietro di lui, mentre fissava l'asfalto e piano piano rallentava fino a che non si fermò.

-Yeobo...- domandò preoccupato il biondo, tornando indietro. 

Yong Guk negò sospirando forte. Il cuore sbatteva violentemente dentro il petto, sembrava voler scappare via. Si sentiva compresso in una scatola troppo piccola. Più passi faceva verso quel locale, più la scatola si schiacciava contro di lui, rendendogli impossibile respirare.
Non ce la faceva.
C'erano troppe cose irrisolte, troppe situazioni difficili da affrontare tutte in una volta e Yong Guk non si sentiva all'altezza del compito.
Entrare li dentro, mettersi in mostra dopo dieci anni, rivedere i volti delle persone che aveva deluso, alcune delle quali che non vedeva forse dagli stessi anni che erano passati, probabilmente nemmeno lo avevano perdonato e non lo avrebbero sicuramente fatto.
Le vite di alcuni suoi amici erano state ribaltate a causa sua e lui, ora, non aveva il coraggio di affrontarle.

-Non ce la faccio...- disse sottovoce, il tono grave, profondo, scoraggiato.

Si sentiva un vero stupido. Come un ragazzino scappato di casa che non vuole affrontare i propri genitori, sicuramente arrabbiati con lui. 
Ma lui non era più un ragazzino e questo lo faceva sentire ancora più in colpa. 

La mano di Zelo afferrò forte la sua, intrecciando una ad una le dita in modo da essere legati.
Senza dire nulla, il minore lo tirò e per un attimo, Yong Guk pensò che lo stesse trascinando in quel locale. Stava quasi per pregarlo, per mettersi a piangere come un bambino e dirgli di no, che non voleva entrarci, quando si rese conto che la stradina del Dream Girls era scomparsa e che la macchina era sempre più vicina.

Si trovò davanti al posto del passeggero, Zelo che apriva la porta e lo spingeva verso il sedile.
Gli allacciò la cintura di sicurezza dopo avergli lasciato un piccolo sorriso, vedendolo poi fare il giro e sedersi al posto di guida.

-Andiamo a casa Yeobo...- disse soltanto, prima di accendere il motore.

Sungjong aveva avuto ragione su molte cose, ma una di certo l'aveva sbagliata.
Zelo lo avrebbe amato per sempre e quella era la prova concreta.
  
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