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Autore: Ossimoro Vivente    23/11/2014    3 recensioni
"-Ma io so che un giorno tu uscirai dal tuo bozzolo. Non importa il tempo che ci impiegherai, so che non è così facile uscirne, ma ce la farai. Diventerai forte. Tutti usiamo questa scusa del “non saper come comportarsi”, ma poi arrivano momenti nella vita in cui sorpassi quella linea e combatti tutte le tue debolezze. Tutti hanno la paura, è vero, ma anche il coraggio: bisogna solo impegnarsi nel cercarlo e scovarlo. Io credo in te, Crona. Quando tu lo avrai trovato riuscirai a credere in te stessa.-"
Anche voi avete sempre pensato che Crona sia una cavolo di femmina piatta, vero?! (certo che sì!!) Beh, ecco una CroxKid basata su 8 simmetrici (o quasi) capitoli che descrivono i loro momenti e il modo in cui si sono conosciuti questi due personaggi che, a mio parere, stanno meravigliosamente insieme.
Spero tanto di avervi interessato.
Buona Lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crona, Death the Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6:CELLA
Prova un'altra volta a toccare Crona e te la farò pagare!
Il pugno era immobile davanti al viso della ragazza dal sangue nero che rimaneva con gli occhi blu spalancati.
E’ stata Medusa a farti questo vero?
La ragazza dai codini biondi continuava a scrollare le scarne spalle di Crona, la quale la testa era abbandonata al petto mentre era sul silenzioso punto di scoppiare in un pianto disperato.
Come aveva fatto Maka ad accorgersene?
Ma era ovvio. Lei lo sapeva e basta.
Forse sei debole, ma pensi sempre agli altri, e questo pregio non te lo toglierà mai nessuno, in più io so…
Gli occhi verdi di Maka si alzarono supplicanti verso quelli della ragazza dal sangue nero.
…Che Crona… ha un sorriso bellissimo.
 
L’unica cosa che, per quel momento, fece salire Crona di buon umore fu rivedere il suo angolo buio e il suo cuscino. Finalmente poteva appoggiarsi al vertice del Signor Angolo della  macabra “stanza” che le avevano assegnato quelli della Shibusen, a stringere e bagnare di nuovo il cuscino con i sensi di colpa che le dilaniavano il corpo.
Era tutto scoperto.
Nonostante le supplichevoli difese di Maka, a  Shinigami, che teneva ben conto delle regole della Shibusen, non rimase altro che mettere Crona in isolamento per aver tradito la scuola.
E’ giusto.
Il respiro si interruppe in una serie di singhiozzi dando vita a gocce salate che permeavano nel tessuto del cuscino.
In fondo non faccio altro che combinare guai.
Il soffitto si trasformò in un liquido nero che conosceva bene; questo colava lentamente alle pareti.
Ho fatto davvero un casino.
Tre occhi disposti verticalmente si aprirono al centro del tetto con una velocità inquietante.
Tutto questo perché non so mai come compor…
Delle nocche sbatterono otto volte sul metallo della porta. L’incubo scomparve e il soffitto tornò normale.
-Posso entrare Crona? Sono Kid.-
Ma è ovvio che sei tu: quella maledetta frase non vuoi farmela neanche pensare!
-Sono in isolamento… non può entrare né uscire nessuno…-  gli rispose.
Una chiave girò rumorosamente nella serratura. La porta si aprì lentamente cigolando per quanto fosse pesante.
-Me ne frego-
Appena entrò venne colto all’istante da una sensazione al limite del fastidio. Crona poteva vedere da sopra il cuscino la sua faccia deformarsi in una chiara espressione di disgusto totale. Lentamente si mise una mano ai ciuffi corvini, poi l’altra fece la stessa cosa sulle strisce bianche.
-Santo Me, ma che diavolo è successo a questo...immondezzaio?! E’ tutto così sporco e disordinato! Non c’è un solo posto in cui è assente quella maledetta povere! E cosa sono quelle?? Ragnatele?!-
 Kid si alzò istintivamente le maniche della giacca scuotendo la testa e mugugnando qualcosa di incomprensibile.
-No, no…Questo è… inaccettabile!-
Poi si ricordò il motivo della sua visita. Si girò verso sinistra per trovarla.
-Che ci fai lì, Crona?-
-Sono sempre stata qui-
-E perché piangi?-
La violetta venne colta sul fatto. Nascose il suo viso rigato nel morbido cuscino.
-Ehi-
Sentì la voce dell’asimmetrico troppo vicina, così scoprì il viso fino al naso e si ritrovò quegli occhi gialli davanti, che si fecero seri: si era abbassato alla sua altezza. I gomiti scoperti appoggiati alle cosce.
-So cosa non va, tranquilla…-
Come al solito riusciva sempre a capirla. Crona fece un sorriso triste ad occhi socchiusi.
-Questa cella è uno schifo! Ci credo che sei in un angolo a piangere! Comprensione, comprensione!-
-Eh?-
-Senti, facciamo così- si alzò rinvigorito e le mostrò un sorriso allegro offrendole una mano dalle dita ben diritte -Rendiamo perfettamente pulita e simmetrica questa stanza insieme! Te lo insegnerò io!- Non c’era nulla che lo faceva sorridere in quel modo più del desiderio di simmetria o della simmetria stessa.
-Ma io sono… goffa… Potrei rovinare in qualche modo i tuoi ideali di pulito. Non sono tanto portata per queste cose. Non le ho mai fatte, ma…-
-Beh, è il momento di imparare!-
La violetta deglutì sonoramente con gli occhi ancora un po’ gonfi dal pianto. Lasciando pendere con una mano il cuscino, afferrò con l’altra quella dello Shinigami. Lui la tirò saldamente su, per poi affermare tutto eccitato: - Vado a prendere tutto l’occorrente!-
Crona aveva un po’ paura. Una paura, sta volta, abbastanza ragionevole. Paura che lui cominciasse a sgridarla al minimo errore. Perché sapeva che lui, ove ce n’erano, li spazzava via con il Death Cannon senza neanche pensarci due volte. Questa era la cosa di lui che a Crona non piaceva.
Kid tornò con un fazzolettino avvolto davanti alla bocca. Portò direttamente l’intero carrello apposito con tutto l’occorrente, che teneva in caso di emergenza in tutti i piani della scuola.
Poi mise le dita a mo’ di quadretto e si immaginò la stanza ideale. Fu così che i suoi occhi gialli si infuocarono come non mai.
-Bene!-
Aiuto…
 
Il lavoro per Crona si svolse in modo…divertente. Lei ebbe il compito di levare la polvere dalla scrivania, mentre Kid si occupava del resto pensando (ingenuamente) che fosse il più veloce dei due. Alla prima prova la violetta non lo trovò affatto noioso, così ci mise tutta se stessa e fu praticamente uno spasso. A volte Kid le dava delle indicazioni, dei consigli e rispondeva alle sue domande sempre in modo perfetto e abbastanza lungo, ma lei era contenta e si mise a pulire quasi con lo stesso entusiasmo, anche se ben più pacato di quello dello Shinigami. E poi le suscitava ilarità vedere quel perfettino dilettarsi nei modi migliori per pulire qualsiasi cosa. A un certo punto se lo ritrovò addirittura sulla scala intento a pulire con “decisione e precisione” ogni millimetro della finestra. A vederlo così accanito fece uno sbuffetto.
Non si smentisce mai.
Passò un tempo infinito. Kid a pensarci prese il suo orologio da taschino.
-Cavolo, sono passate otto ore e non me ne sono nemmeno accorto! Tempo sublime! Però, che dire…- si guardò intorno. Aveva disposto tutte le cose in modo più simmetrico possibile: il letto venne appostato al perfetto centro delle due finestre, mise due comodini uguali per ogni fianco, prese un’altra scrivania identica e la mise al lato opposto di quella che c’era sempre stata, le ragnatele erano tutte sparite e persino gli stessi muri e il soffitto erano ben puliti con un mucchio di alcol.
-…Abbiamo fatto un bel lavoro!- poi si girò verso la ragazza dal sangue nero, che aveva uno straccetto umido in mano.
 - Ma…- guardò attentamente la scrivania che aveva il compito di pulire. La violetta si mise in tensione osservando con la coda dell’occhio se c’era qualche errore di cui non se n’era accorta.
-E’… stupenda!-
Crona s’arrestò.
-E’ così pulita e ordinata..! Hai messo i due contenitori per penne uno a destra e uno a sinistra, con una matita perfettamente uguale all’altra per ognuno di essi! Il libro aperto all’esatta pagina del mezzo, messo al centro… Wow…Hai il talento, sai??-
Kid era così felice e esaltato che non si trattenne dall’abbracciarla stretta stretta circondando le sue sottili braccia urlando dalla gioia.
-Waaaa come sei brava!!!-
Lei, nel mentre, emise un suono soffocato avvampando tutta in un colpo fino all’attaccatura dei capelli.
 
Si sedettero vicino al Signor Angolo stanchi morti. Kid si era tolto la giacca nera e adesso aveva la camicia dalle maniche risvoltate il più sexy simmetricamente possibile, con le bretelle incluse.
Lui era con i gomiti appoggiati alle ginocchia. Lei  nella sua usuale posizione dalle gambe raggomitolate.
-Crona, ti faccio le mie scuse, probabilmente ti avrò annoiata con le mie solite nevrosi- disse guardando assorto il muro.
Lei scosse la testa sorridendo lievemente.
-No, figurati, mi sono divertita-
Kid parve interdetto. Si girò verso il suo profilo.
-D-davvero?-
Lei ricambiò lo sguardo annuendo.
-Certo: mi hai tirata su di morale- insieme a quelle parole si poteva vedere un lieve sorriso.
Il ragazzo piegò un angolo della bocca fra sé.
-Però non avevi pianto per il disordine, vero?-
Crona esitò un attimo, ma sta volta sembrò consapevole.
-Tu lo sai cosa è successo, vero?-
-Certo, ma tutti sappiamo che non è stata per colpa tua. Io so che Crona non farebbe mai una cosa del genere di sua sponte-
-Ti fidi… così tanto di me?-
Lui annuì risoluto. Poi si girò verso di lei sorridendole. Un altro sorriso.
-Sì-
-Come fai a fidarti?-
-Semplice: sei così buona e ingenua che se potessi non faresti del male neanche a una mosca, ma il fatto che Medusa ti ha sempre fatto vivere nella paura ha alterato di molto questo tuo aspetto e adesso qualunque cosa lei ti dice di fare, tu guidata dalla paura, non hai altra scelta. Posso capirlo. Tutti abbiamo paura, Crona.-
Non faceva una piega. Lui continuò a guardare assorto davanti a sé.
-Ma io so che un giorno tu uscirai dal tuo bozzolo. Non importa il tempo che ci impiegherai, so che non è così facile uscirne, ma ce la farai. Diventerai forte. Tutti usiamo questa scusa del “non saper come comportarsi”, ma poi arrivano momenti nella vita in cui sorpassi quella linea e combatti tutte le tue debolezze. Tutti hanno la paura, è vero, ma anche il coraggio: bisogna solo impegnarsi nel cercarlo e scovarlo. Io credo in te, Crona. Quando tu lo avrai trovato riuscirai a credere in te stessa.-
Kid ammise a sé stesso che forse aveva un po’ esagerato con quei ragionamenti da moralista. Si rese conto che aveva creato un’atmosfera troppo profonda e dovette arrossire leggermente.
Appena si girò per vedere come l’aveva presa, trovò la violetta con degli occhioni enormi grondanti di lacrime.
-P-piangi di nuovo?! Non è che ti ho offesa in qualche modo?- chiese Kid abbastanza preoccupato.
-Mi aspetterai?- chiese la ragazza in lacrime ancora concentrata sul discorso di prima.
-Eh?-
-Quando diventerò forte…Mi aspetterai?-
Lo Shinigami si mise una mano alla frangia distogliendo lo sguardo per non far vedere che stava arrossendo come un pomodoro asimmetrico. Poi le accarezzò affettuosamente i capelli ancora rivolto alla parte opposta di lei.
-Non sto facendo altro.-
 
ALLORA.
Gli angolini autrice generalmente non fanno molto per me, particolarmente ci scrivacchio qualcosa quando sono all’ultimo capitolo o sono molto gasata. E indovinate un po’? Per adesso sono molto gasata!!! Yeee (ma ovviamente NON ho finito D:)
Insomma, sto sprofondando sempre più nel cioccolato (meglio del miele, visto che lo odio) del FLUFF, ho il diabete, però la cosa mi piace molto u.u e questo è solo l’inizio! Confesso che nel cibo fra dolce e salato scelgo di più il dolce, lo dico sempre, ma in molti non sono d’accordo per quanto ne so :/  e a voi?? Dolce o salato? Vi coinvolgo un po’! E qual è il vostro dolce-salato preferito?? Per chi non ha considerato molto dolce questa storiella… ok .-. che devo dire, son gusti, in caso ditemi in cosa siete contrariati, non vi mangio u.u
Coooomunque (ma perché mi dilungo sempre? T.T) per chi ha seguito e recensito questa storia ringrazio molto il vostro apprezzamento, spero tanto l’abbiate letta con voglia e convolgimento.
In particolare ringrazio (eh, non può mancare u.u) la grande Zoichi (scritta viola in memoria di Crona u.u) perché è simpaticissima, perché è bravissima, e perché ha seguito, commentato e apprezzato questa storiella senza abbandonarmi :3 e… SPAM: se anche voi adorate la CroxKid come me non potete non leggere dalla divertente Zoichi Kuronin: FENICE, L’HALLOWEEN DI KID e HAPPY BIRTHDAY. Oddio mi sento molto conduttrice televisiva.
Ok BASTA. Direi che vi ho rotto abbastanza.
Detto questo non mi resta che mettere gli ultimi due capitoli e HO FINITO.
Shiao!
   
 
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