La fine della guerra
« Che stai facendo, Hermione? »
Ronald Bilius
Weasley entrò nella stanza da letto che era stata
assegnata alla sua ragazza. Si trovavano alla Tana, ancora una volta, durante
l’estate. Stavolta, però, avevano molto più del solito da festeggiare.
Hermione alzò la testa e gli sorrise. Ormai
non era più l’esile e saccente ragazzina di undici anni che aveva varcato le
soglie di Hogwartz insieme a lui. Ora era una
bellissima ragazza di diciassette anni, alta e slanciata, dalle forme ben disegnate
e delicate. Aveva la pelle ambrata, liscia come la seta e morbida, il volto
bello ed altero, dalle labbra non molto carnose ma piene e rosee, il naso dalla
curva dolce ma risoluta e grandi occhi marroni leggermente a mandorla. I
capelli, che una volta erano un ciuffo ribelle e crespo, ora erano lunghi fino
a metà schiena, ordinati in onde fitte e lucide, quasi dei boccoli, del colore
del miele scuro.
Quel giorno indossava un paio di
Jeans chiari stretti al ginocchio e una camicetta rossa con una scollatura
modesta e le maniche a sbuffo.
« Non dirmi che stai studiando! »
esclamò Ron facendosi più vicino. Aveva infatti notato che sulla scrivania
davanti alla quale Hermione era seduta, stava aperto
un enorme e polveroso volume.
« Miseriaccia, Herm!
Siamo ancora a metà luglio! » Considerò, alzando gli occhi al cielo. Anche lui
era cambiato negli ultimi anni. Nella stanza davanti a lei, adesso stava un
ragazzo molto alto, magro ma non più ossuto e ben proporzionato, dai capelli
rossi, corti sulla nuca, più lunghi sulla fronte. La pelle bianchissima li
faceva sembrare infuocati.
« Il fatto che siamo già a Luglio, Ronald, mi dà una valida
ragione per continuare a studiare. »
« Ah, davvero? » rispose lui,
fintamente sconvolto.
Hermione corrugò la fronte, e gli diede le
spalle, riprendendo la lettura « Si. »
Improvvisamente cacciò un
gridolino, sentendosi afferrata alla vita e sollevata di peso lontano dalla
scrivania.
« Ron! Razza di idiota! Vuoi
lasciarmi andare? » Lottò invano per liberarsi dalla presa del fidanzato, che
evidentemente non aveva preso per buone le sue “valide ragioni” di studio.
Alla fine, vedendo che, in quanto a
forza fisica, non aveva modo di competere, si lasciò andare e rise di cuore,
presto imitata da lui.
Un attimo dopo, Ron la lasciò andare,
deponendola dolcemente a terra senza però staccare la mani dalla sua vita. Si
guardarono sorridendo per un lungo istante, poi, lentamente, con cautela,
avvicinarono i loro visi fino a quando le loro labbra non si sfiorarono in un
bacio casto, quasi inesistente. Dopo un attimo di esitazione, fu Hermione che allacciò le braccia attorno al collo del
ragazzo e premette con maggiore decisione la bocca su quella di lui.
Dopo tutto, lui era sempre Ron. Non
avrebbe mai fatto nulla se non avesse avuto la certezza assoluta di potere.
Quella conferma fu abbastanza.
L’abbracciò stretta e socchiuse le
labbra, lasciandosi travolgere, permettendo a quel bacio di diventare qualcosa
di più intenso.
« Ron! »
La voce di Molly Weasley li fece trasalire e porre fine al loro abbraccio.
Anche se proveniva dalla cucina, quel richiamo li aveva davvero colti di
sorpresa.
« Accidenti a mia madre! » sussurrò
Ron all’orecchio di Hermione. Ella rise piano,
divertita da ciò che aveva inteso.
« Che c’è mamma? » gridò di rimando
dopo essersi schiarito la voce.
« Non potreste scendere ad
aiutarmi? Tra poco arriverà Bill! Non voglio che trovi tutto in disordine. »
Ron sbuffò, ma acconsentì «
Arriviamo subito. »
Il ragazzo si rivolse nuovamente
alla fidanzata, con l’aria affranta « Il dovere ci chiama! ».
Hermione alzò gli occhi al cielo « Il tuo
entusiasmo è davvero contagioso, Ronald. »
« Bè, » ribattè quello, avvicinandosi di nuovo a lei « Sei sempre
stata tu l’esperta del dovere del trio. Perché rubarti la scena? »
Lei si alzò in punta di piedi e lo
baciò brevemente « Sciocco. »
Risero, divertiti, poi si presero
per mano e scesero le scale che conducevano al piano terra. Una volta entrati
nella vasta cucina, regno indiscusso della signora Weasley,
trovarono quest’ultima affaccendata per far funzionare come si deve
l’incantesimo di pulizia, mentre in un angolo poco distante da lei si trovavano
Harry Potter e Ginny Weasley.
Stretti l’uno all’altra in un
abbraccio mozzafiato.
« Ehi! » esclamò Ron, indispettito,
facendolo sobbalzare « Non è giusto! Se è così anche noi abbiamo i nostri
diritti! »
Risero tutti e quattro
immediatamente, liberi, finalmente di potersi concedere la felicità.
Harry era diventato un ragazzo
molto attraente, dai capelli neri scompigliati e gli occhi verde smeraldo. Ginny, più giovane di un anno, era una bella ragazza dai
lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri come suo fratello.
Lei ed Hermione
si scambiarono un’occhiata complice mentre Harry e Ron si guardavano in
cagnesco per gioco.
« Allora, fratello, torniamo a noi.
» esordì Ron, avvicinandosi all’amico fino a posargli un braccio intorno alle
spalle. « Seriamente, mi spieghi come mai noi siamo scesi animati da buone
intenzioni, rinunciando a piacevoli interludi, mentre voi, comodamente, vi
stavate approfittando della distrazione altrui? »
« Suvvia, Ron, non essere noioso! »
lo apostrofò Ginny, che nel frattempo aveva
cominciato, insieme all’amica a darsi da fare a sua volta.
Ron sembrò offeso « Non sono
affatto noioso, solo…pretendo giustizia in casa mia. »
Un’altra risata pose fine alla
disputa e fece tornare alla realtà anche la signora Weasley,
che si voltò verso di loro.
« Oh, finalmente cari! » disse,
piena di entusiasmo come sempre « C’è davvero pochissimo tempo, dobbiamo fare
in fretta! » era sempre la stessa, bassina, paffuta e
con i capelli rossi come tutta la famiglia.
« Mamma! » disse Ginny, seccata « Stiamo parlando di mio fratello. Quanto
pensi che conti per lui se qualcosa è fuori posto? »
La donna guardò la sua unica figlia
femmina come se non si rendesse conto della gravità della situazione « Oh,
tesoro! A lui non importerà di certo, ma a Fleur si.
»
Hermione sbuffò vistosamente « Se è così
sarebbe più che sciocco da parte sua. »
« Infatti, cara, ma temo che la mia
adorata nuora sia un po’… viziata? »
Harry e Ron, che si erano uniti
alle pulizie si scambiarono uno sguardo complice sentendo nominare Fleur. La moglie del maggiore dei Weasley
era famosa per il suo carattere altezzoso e viziato, ma soprattutto per la sua
bellezza. Nipote di una Veela, ne aveva ereditato la
maggior parte dei tratti caratteristici.
« Viziata? » ripetè
Ginny « Viziata? Hai voglia di scherzare, non è vero,
mamma? »
Senza smettere di darsi da fare,
Molly Weasley inarcò un sopracciglio, tentando di
mantenere la calma « Non ti seguo tesoro. »
« È una sciocca oca, ecco che
cos’è! » disse la ragazza, a voce appena un po’ troppo alta, mentre Harry, Ron
e Hermione ridevano sotto i baffi.
« State parlando di qualcuno che
conosco? »
Tutti ammutolirono e si voltarono
verso la porta della casa, non appena sentirono quella voce. Sulla soglia della
tana era appena comparso Bill Weasley, avvolto in un
mantello da viaggio piuttosto leggero. I lunghi capelli rossi, la corporatura
snella e robusta, la pelle chiara, lo avevano reso senza dubbio il più
attraente dei suoi fratelli, ma questo era prima che la sua faccia fosse
straziata da un lupo mannaro. Naturalmente le cure magiche ricevute avevano
fatto miracoli, ma non c’era rimedio per la serie di sottili cicatrici che gli
attraversavano il viso, sfigurandolo.
« Bill! » a gridare era stata Ginny, che gli corse incontro, stringendolo in un abbraccio
pieno di calore, ricambiato con entusiasmo dal fratello maggiore.
Tutti in fila, salutarono il nuovo
arrivato, chi con baci affettuosi sulle guance, chi con strette di mano.
« Fleur
sta arrivando. Aveva dimenticato non so cosa a casa. » li informò, ignorando
volontariamente l’espressione corrucciata della sorella.
« Come sono contenta di vederti,
caro! » esclamò la signora Weasley, abbracciando per
la terza volta il figlio. « Vieni, entra e togliti il mantello. »
Mentre entravano, Ron prese
nuovamente per mano Hermione e, mentre entravano
nella sala da pranzo, le depositò un bacio dietro al collo.
Lei arrossì a quel gesto
inaspettato e si voltò a fronteggiarlo « Ronald! »
« Bè? Che
c’è? »
Hermione si strinse nelle spalle,
rendendosi conto che, effettivamente, non c’era nulla che non andasse.
« Niente. Lascia stare. » lo baciò
dolcemente prima di entrare, ma la loro manifestazione d’affetto non passò inosservata
a Bill, che ancora non era al corrente della novità.
« bene, bene, fratellino. » esclamò
soddisfatto « Finalmente ci siamo decisi, vedo! »
« Taci. » rispose quello,
arrossendo a sua volta sotto lo sguardo dei presenti. « Piuttosto, papà quando
torna, mamma? »
« Dovrebbe essere qui a momenti. »
rispose la donna, guardando l’orologio a pendolo malmesso che tenevano in
cucina.
Subito, cominciò ad armeggiare con
i piatti.
Harry baciò Ginny
e poi si alzò a sua volta « Posso aiutarla, signora Weasley?
»
Fu ricompensato da un incredibile
sorriso della donna e da un affettuoso buffetto sulla guancia « Oh, grazie,
Harry caro. Tieni, prendi questi. » disse porgendogli un’enorme pila di piatti.
Piatti che per poco non caddero a
terra quando risuonò il rumore di una porta che si apriva di scatto. Nella sala
piombò il silenzio quando videro fare il suo ingresso nella stanza una ragazza
sui vent’anni, alta e flessuosa, dai lunghi, mossi capelli biondo chiaro e la
pelle color dell’alabastro. I suoi grandi occhi blu elettrico percorsero con
fare inquisitore tutta la stanza e tutti i presenti, poi, finalmente sorrise.
Con un gesto incredibilmente
armonico e quasi presuntuoso, ella si slacciò il mantello color indaco e lo
adagiò noncurante sulla spalliera di una sedia. Infine, prese posto accanto a
Bill, l’unico a sorridere, facendogli schioccare un lungo bacio sulle labbra.
« Bonsoir
mes amis »
Tutti guardarono scioccati un
ultimo istante Fleur Delacour
prima di sorriderle e cominciare a servire la cena. In quel momento, compresero
che la serata era davvero cominciata.
Allora, che ne dite? La trama è ancora tutta da sviluppare,
anche se è già nella mia mente, ed i chap saranno
anche più lunghi.
Apprezzo le critiche quanto i buoni risultati, quindi non
fatevi problemi nei commenti.
Ringrazio tutti i lettori e spero che commenterete numerosi,
perché le recensioni sono molto importanti per me.
Baci
Masked_lady.