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Autore: sihu    01/11/2008    6 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 24
CHIACCHERE NELLA SALA COMUNE

Al termine della lezione di incantesimi i ragazzi uscirono più riposati del solito. Tranne due eccezioni erano tutti di buon umore. Il professore non aveva nemmeno dato compiti quel giorno. Fuori dall’aula dei ragazzi scherzavano tra loro facendo battute in direzione di James Potter che stava andando da Lumacorno per la sua punizione. Il ragazzo in questione rispondeva ridendo agli amici. Il suo umore era decisamente migliorato dopo averla fatta pagare a Lily e ora erano anche in punizione insieme. Avrebbe messo in pratica i suoi propositi e l’avrebbe invitata fuori. Il ragazzo non camminava ma svolazzava sospeso nell’aria senza toccare il suolo.
I ragazzi guardarono l’amico svolazzare in punizione scuotendo la testa. Non si accorsero delle ragazze che arrivavano alle loro spalle.
“Ciao ragazzi”
Salutarono sorridenti. Erano Alice ed Hermione. Lily non era con loro.
“Alice, Hermione. Ma Lily?”
Chiese Sirius curioso di sapere perché la rossa non fosse con loro. Che fosse così impaziente di andare in punizione con James? Non sarebbe stato da lei, specie dopo lo scherzo di James che le aveva fatto sparire il tema. Quel giorno non riusciva proprio a capirli quei due, nemmeno il suo migliore amico.
“È andata a scongiurare il professore di toglierle la punizione.”
Spiegò Alice sconsolata fissando Remus. Da quello sguardo i due capirono di pensarla allo stesso modo sull’argomento. Sia Lily che James erano stati infantili, se l’erano cercata ed era giusto che ora fossero in punizione.
“James è stato stupido. Abbiamo cercato di dirgli di smetterla ma ha la testa troppo dura.”
Spiegò Remus sconsolato per il comportamento dell’amico. Sirius accanto a lui fissava il soffitto. Ron ed Harry confabulavano tra loro sotto lo sguardo incuriosito di Hermione. Solo Peter si teneva in disparte, strano come sempre.
“Sarà di famiglia”
Disse Hermione fissando Harry divertita intuendo da chi avesse preso Harry quella sua testa dura. Ron capì l’ironia dell’amica e si mise a ridere. Gli altri presenti non capirono e si guardavano intorno senza capire.
“Hermione!”
La riprese Harry severo arrossendo leggermente.
“In ogni caso anche Lily se l’è cercata.”
Sottolineò Sirius difendendo l’amico di sempre. Va bene, James l’aveva provocata ma anche lei si era comportata in modo infantile. Non era Lily fare in quel modo. La Lily di sempre si sarebbe comportata in modo pratico invece di rispondere a tono. A Sirius era quasi sembrato che i due stessero giocando. Che si stessero facendo i dispetti e che si divertissero anche.
“È una bambina. “
Concluse Alice dando ragione a Sirius Black per la prima volta da quando si conoscevano. I due si fissarono divertiti e stupefatti per questo.
“Sono due bambini. Si piacciono a vicenda ma si fanno i dispetti.”
Disse Harry sperando che la cosa si risolvesse in fretta. Era tutto così strano. Ora entrambi avevano capito di tenere all’altro. Perché aspettare ancora? Era preoccupato che tutto questo avrebbe modificato il futuro. Sarebbe stata una tragedia.
“Tutta colpa dell’orgoglio.”
Disse Ron scuotendo la testa.
“Sarebbero carini insieme. Li immaginate?”
Disse Alice con aria sognante fissando il vuoto.
“Sarebbe davvero bello.”
Dovette ammettere Remus .
“Già..”
Disse Peter in tono acido prendendo la parola per la prima volta da quando la lezione era terminata. Sembrava veramente scocciato. Si guardò intorno e poi si allontanò.
“Peter.. Che ti prende? Dove vai?”
Chiese Sirius guardando l’amico andarsene senza dare nessuna spiegazione. Si voltò a guardare gli altri come a chiedere una spiegazione ma loro alzarono le spalle. Nessuno riusciva a capirlo quel giorno, il suo comportamento era davvero inspiegabile.
“Tanto a voi che importa? Dannazione!”
Disse Peter a bassa voce. Nessuno lo sentì. Decise che avrebbe fatto un giro nel parco e poi sarebbe andato in biblioteca. Non aveva voglia di vedere nessuno per un po’. Era tutto così strano, così ingiusto. Finalmente aveva capito tutto, ma era troppo tardi. Dannata Evans e dannato James. Sospirò e guardo fuori da una finestra. Non ci sarebbe mai stato posto per lui. Era solo Peter lui, non poteva aspirare a tanto.
“Ma che gli è preso?”
Chiese alla fine Sirius guardando Peter allontanarsi.
“In questi giorni è strano.”
Disse Remus ripensando al comportamento dell’amico. Era molto strano in quei giorni. Soprattutto dalla sera prima. Non riuscivano però a spiegarsi il perché.
“Sarà la luna piena.”
Disse Ron sorridendo in modo strano. Hermione si voltò di scatto verso di lui. Era pazzo? Nei suoi occhi vide una luce cattiva. Voleva svelare il segreto di Remus davanti a tutti, o peggio avrebbe messo in imbarazzo il ragazzo. Già si sentiva diverso rispetto agli altri ragazzi, ci mancava solo che quello stupido di Ron glielo facesse anche notare.
“Eh si.. La luna.”
Disse divertito Sirius lanciando occhiate maliziose a Remus che si guardava intorno facendo finta di nulla.
“Ron! È cosi bella la luna piena. Io la adoro.”
Rispose Hermione leggermente alterata. Harry passava lo sguardo da Ron ad Hermione. Che stava prendendo ai suoi amici? Perché Ron aveva tirato fuori l’argomento, e perché Hermione se la stava prendendo così tanto?
“Come.. Non hai paura dei lupi mannari?”
Chiese ancora Ron a mo di sfida. Tutti i presenti erano straniti. Non capivano quello che stava succedendo. In particolar modo Alice. Remus e Sirius si guardavano chiedendosi se i ragazzi sapevano qualcosa. Stev era al posto di James nella sua dimensione e quindi in teoria sapeva, ma gli altri? In particolare, Ron? Harry che si era accorto degli sguardi di Sirius e Remus cercava di fare una faccia più stupita possibile per dare l’impressione di non sapere nulla, sperando di essere credibile.
“Beh, non penso di correre rischi qui al castello.”
Rispose ancora Hermione incenerendo Ron con un occhiata. Il ragazzo capì al volo che era meglio smetterla. Non poteva però permettere che l’ultima parola fosse della ragazza.
“Sicura?”
Rispose ancora Ron. Ad Harry sembrò quasi di leggere cattiveria nel suo tono. Che stava succedendo all’amico? Era come se Ron avesse capito che Hermione era furibonda ma avesse in ogni caso voluto avere l’ultima parola.
“Andiamo in sala comune? Venite anche voi?”
Disse Harry guardando Alice ed Hermione mettendo fine alla discussione cambiando argomento. Sembrava che Ron ce l’avesse con Remus. Che fosse in qualche modo geloso di lui, anche se gli sfuggiva la ragione. Non c’era una motivazione plausibile per giustificare il comportamento del rosso.
“Devo andare da Frank.”
Rispose Alice sorridendo e salutando con la mano il suo ragazzo, a pochi metri da loro. Salutò velocemente tutti e si precipitò da lui.
“Ok, a dopo.. Tu Hermione?”
Chiese Remus con un tono gentile. La ragazza stava ancora guardando Ron in cagnesco. Appena sentì la voce di Remus si calmò e rispose in tono gentile.
“Passo un attimo in biblioteca per quella ricerca che vi dicevo.”
Mentre parlava fissava Harry con la speranza che lui capisse che voleva parlare con lui e Ron da sola, senza dare troppo nell’occhio.
“Oh si.. Ron ricordi? Dobbiamo andare con lei.”
Rispose Harry dando una gomitata all’amico. Aveva capito al volo le intenzioni dell’amica.
“Ma cosa.. Ah si, che sbadato.”
Disse Ron di malavoglia capendo con uno sguardo cosa intendeva Harry. Non aveva nessuna voglia di parlare con Hermione ma la ragazza era troppo arrabbiata per essere contraddetta. Il gruppo si divise e Remus e Sirius rimasero da soli. Si guardarono e dopo un alzata di spalle andarono verso la sala comune, chiedendosi se Ron ed Harry sapevano qualcosa sul piccolo segreto peloso di Remus. Il trio invece andò verso la stanza delle necessità. Ormai quella era diventata la stanza in cui andavano a parlare al riparo da orecchie indiscrete, la loro base operativa in cui discutere indisturbati.
I ragazzi entrarono uno per volta, Harry entrò per ultimo. Una volta nella stanza vide che Hermione e Ron si guardavano a mo di sfida senza che nessuno dicesse nulla all’altro. Entrambi aspettavano fosse l’altro a iniziare il discorso, aspettando a braccia incrociate.
“Che vi prende? Che succede?”
Chiese Harry stupito e spazientito dalla situazione. La scena di prima era stata assurda e inutile. Avevano rischiato di farsi scoprire o di ferire una persona, e per quale motivo? Harry non lo sapeva, e nemmeno Hermione. L’unico che forse aveva una spiegazione era Ron, che però era rimasto zitto a guardare i due amici.
“Ron non provarci mai più.”
Disse alla fine Hermione, diventando nuovamente paonazza. Avrebbe voluto fare male a Ron per quello che aveva fatto, era disgustata dal comportamento dell’amico.
“Cosa?”
Chiese Ron fingendo di non avere capito. Sembrava quasi infastidito da quella discussione e per nulla pentito o confuso.
“Quelle battute sul Remus!”
Rispose Hermione incrociando le braccia.
“Ma dai era uno scherzo.”
Cercò di spiegare lui. Non sapeva nemmeno lui perché aveva detto quelle cose. All’improvviso aveva avuto la voglia irrefrenabile di ferire Lupin, di sminuirlo. Era come se si sentisse minacciato da lui perché era meno intelligente e bravo a scuola rispetto all‘altro ragazzo. Aveva parlato senza pensare, era stato il suo istinto ad agire per lui.
“Non era divertente. Poteva rimanerci male. E se avesse capito che era riferito a lui?”
Disse ancora Hermione sempre più arrabbiata. Come poteva essere così stupido e insensibile? Proprio con Lupin, con tutto quello che aveva fatto per loro nel loro tempo. Non sapeva nemmeno lei perché se l’era presa tanto, era stato il suo istinto a reagire in quel modo. L’istinto le aveva fatto difendere Lupin dagli attacchi di Ron, senza lasciarle il tempo di farsi nessuna domanda.
“E da quanto ti importa così tanto di Lupin?”
Chiese Ron anche lui furibondo. Sentiva una grande rabbia dentro di lui. Aveva detto quelle cose perché voleva ferire Lupin e non era per nulla spiaciuto. Lo avrebbe rifatto in qualsiasi momento. Ora che Hermione prendeva le sue difese provava un sentimento di rabbia mista a una malinconia infinita, come se il suo cuore fosse pieno d’odio ma si stesse spezzando.
“Dovrei lasciare che lo insulti? Non ti permettere mai più.”
Ribatte lei decisa. Ron la guardò negli occhi senza dire nulla. Era così lontana da lui, e Lupin era sempre più vicino. All’improvviso realizzò di tenere ad Hermione più di quanto si tiene ad un’amica ed aveva paura di perderla. Forse era già troppo tardi..
“Tutto bene ragazzi?”
Li interruppe Harry ponendo fine a quella discussione assurda. Non ci stava capendo nulla, Ron sembrava geloso delle attenzioni di Lupin verso Hermione ma c’era qualcosa di strano. Non era una gelosia da fratello, era più la gelosia che Harry provava al sesto anno nei confronti dei fidanzati della sua Ginny. Fissò ancora i suoi due amici e pensò al passato, a tutti i loro battibecchi e le loro litigate. Era fin troppo ovvio che nascondessero qualcosa di più di un’amicizia anche se i due non lo avrebbero ammesso tanto facilmente. Anche loro si stavano comportando come due bambini, esattamente come Lily e James. Doveva fare qualcosa. Quello non era il momento migliore per parlare loro, avrebbe aspettato più tardi in sala comune.
“Alla perfezione..”
Rispose Hermione riportando Harry alla realtà.
“Perfetto..”
Disse Ron facendo il verso alla ragazza.
Poco dopo stavano camminando verso la sala comune dei grifondoro dove c’erano gli altri, o almeno alcuni di loro. Alice e Frank erano di sicuro imboscati in qualche angolo sperduto del castello a sussurrarsi parole dolci e Lily e James ancora in punizione. Senza la magia non sarebbe stato uno scherzo pulire quel disastro. Per non parlare di tutto quello che avevano da dirsi. Restavano solo Remus, Sirius e Peter. Dato l’umore dell’ultimo era probabile che fossero solo i primi due a essere nella sala comune. Harry, Ron ed Hermione camminavano in silenzio, riflettendo. Hermione era molto triste per la discussione con Ron e si chiedeva come poteva avere trattato una persona in quel modo così cattivo. Proprio Remus poi, così buono e gentile con tutti. Una parte di lei era infuriata con Ron e allo stesso malinconica all’idea di perderlo dopo quella discussione. Allo stesso tempo però si chiedeva perché avesse reagito così, perché difendere Remus era diventato così importante per lei. Ron era nel pieno di una crisi, voleva chiedere scusa a Hermione per la litigata e raccontarle quanto teneva a lei. Era una tortura vedere la ragazza così triste e malinconica ma l’orgoglio gli impediva di parlare. Aveva bisogno di schiarirsi le idee, di pensare. Harry, in mezzo ai due ragazzi sperava di raggiungere al più presto la sala comune. Era una tortura stare in mezzo a quei due e sperava che Sirius e Remus avrebbero saputo migliorare l’umore dei due, almeno quello di Ron. Voleva parlare loro, ma sapeva che doveva farlo separatamente o avrebbe solo peggiorato le cose.
La signora grassa si spostò per farli passare, Remus e Sirius erano intenti a giocare a scacchi di fronte al camino. Sirius stava perdendo clamorosamente ma ostentava molta sicurezza e abilità. Nel giro di poche mosse Remus circondò il Re dell’amico, mettendo fine a quella partita. Sirius sbuffò e decise che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza, non doveva essere la prima partita che perdeva. Ron fissava intensamente l’alfiere di Sirius. Nel frattempo Hermione si era seduta e aveva tirato fuori libri e pergamene, cercando di fare finta non fosse successo niente. Questo non sfuggì a Remus. La ragazza aveva un’aria talmente agitata e scossa. Viste le facce degli altri due doveva essere successo qualcosa. Anche Sirius gettò un occhiata ai ragazzi e improvvisamente si fece più serio.
“Dai Ron, vieni con me che ti mostro una cosa. Stev? Vieni anche tu? Remus?”
Sirius chiamò all’appello gli amici dirigendosi verso le scale che portavano ai dormitori, impaziente di condividere qualche nuova idea per qualche scherzo con gli amici. Ron ed Harry accettarono di buon grado, curiosi di scoprire l’ultima invenzione di Sirius. Harry però era poco convinto si trattasse di uno scherzo, il comportamento del padrino era strano. Che anche lui avesse percepito che qualcosa non andava? Ron si era distratto dal suo grande problema e appariva meno teso, con gran sollievo di Harry.
“Devo finire un tema.”
Rispose Remus in risposta allo sguardo accigliato di Sirius. A Sirius suonò come una scusa ma fece finta di nulla. Ultimamente il suo amico sembrava nascondere qualcosa ma c’era troppa gente per fare domande. Avrebbe indagato più tardi.
“Sempre il solito. Dai dopo raggiungici”
Lo apostrofò l’amico salendo le scale ridacchiando.
“A dopo”
Li salutò Remus con un cenno della testa. Aveva paura a chiedere che cosa voleva mostrare loro Sirius, per esperienza sentiva che non era nulla di buono.
“Non studiate troppo.”
Disse ridendo Harry strappando un sorriso all’amica china sui libri, il primo da quando le lezioni erano finite. Sembrava molto confusa e sperduta ma Harry sapeva bene che aveva bisogno di stare un po’ sola. Le avrebbe parlato più tardi.
I ragazzi sparirono nella tromba delle scale che portavano alla torre, lasciando Remus ed Hermione soli a guardarsi in silenzio.
“Anche tu devi fare il tema di trasfigurazione?”
Chiese Hermione per fare conversazione rompendo il silenzio che si era creato. Normalmente quando era così confusa amava stare sola, le persone intorno a lei la infastidivano. Nel silenzio si sentiva sicura e protetta. La presenza di Remus la confondeva ancora di più. Non sapeva nemmeno lei se ne fosse felice o infastidita.
“No, l’ho finito ieri.”
Disse lui calmo, prendendo posto al fianco della ragazza. Il suo sguardo era impenetrabile.
“E allora perché sei rimasto?”
Chiese lei stupita dopo qualche attimo di silenzio. Remus era riuscita a sorprenderla. Sedeva di fianco a lei tranquillo, senza tradire la minima emozione. Lo scrutò attentamente alla ricerca di un dettaglio, di qualcosa che potesse spiegarle in modo razionale perché lui era li con lei ma non trovò nulla. Hermione, la ragazza che aveva sempre una risposta per tutto ora non sapeva cosa pensare. Era la prima volta che le succedeva. Poteva essere nella torre a scherzare con Sirius e gli altri, eppure era li con lei, per quale ragione?
“Perché eri sconvolta e volevo sapere se stavi bene. Hai litigato con Ron o con Stev?”
Rispose lui con tono tranquillo. Hermione si stupì, aveva centrato il bersaglio. La conosceva così poco eppure sapeva davvero molto di lei. Era riuscito a capire con un occhiata che qualcosa non andava. Aveva parlato con tono sicuro ma senza risultare invasivo.
Hermione esitò per un attimo. Il silenzio calò di nuovo tra i due.
“Con Ron..”
Rispose infine la ragazza prendendo posto su una poltrona vicino al camino. Remus la seguì e si sedette di fronte a lei. Rimasero per un po’ in silenzio, lei assorta a guardare il camino con mille pensieri che le vorticavano in mente e lui che la fissava. Fu Remus che parlò per primo alla fine.
“Qualcosa di grave?”
Chiese in modo discreto, non voleva violare la privacy della ragazza. Voleva che lei si confidasse con lui senza costringerla in nessun modo.
“Per me si, anche se lui non lo reputa tale.”
Rispose Hermione ripensando alla discussione di prima. Un senso di tristezza le pesava sul petto. Il comportamento di Ron l’aveva delusa. Tutte le parole che si erano gridati le tornarono in mente. Come poteva essere davvero Ron la persona che aveva detto cose così cattive? Che gli era successo perché diventasse così? Una parte di lei ne soffriva terribilmente perché teneva a lui più di quanto si tiene ad un amico e si sentiva tradita.
“Che è successo?”
Chiese ancora lui, discreto e paziente rispettando i silenzi della ragazza. Nei suoi occhi leggeva mille emozioni. Era sicuro che la discussione doveva essere stata grave.
“Ha fatto una cosa orribile. Ha mancato di rispetto. Si è comportato come un mostro.”
Rispose lei mentre nel suo cuore oltre alla tristezza si faceva largo la rabbia. Era arrabbiata con se stessa per aver provato qualcosa di più dell’amicizia per una persona che si era rivelata cattiva e del tutto disinteressata a lei.
“Nei tuoi confronti?”
Domandò lui faticando a rimanere calmo. Come poteva Ron mancare di rispetto ad un creatura dolce e sensibile come Hermione?
“No.. Non si tratta di me.. Nemmeno di Har.. Stev.”
Lo rassicurò lei, notando che si era alterato. Un sentimento strano si era appropriato di lei, facendole quasi sbagliare in modo irreparabile il nome del suo migliore amico. Stavolta però non era colpa di Ron, che le stava succedendo?
“E allora dove sta il problema. Perché sei così arrabbiata?”
Chiese Remus prendendole la mano per rassicurarla.
“Perché non si rende conto delle cattiverie che ha detto. Ti sembra giusto prendersela con il prossimo? Con una persona che ha già sofferto immensamente senza averne colpa? Con una persona che non riesce a vedere quanto sia speciale?”
Disse lei tutto d’un fiato. Realizzò che forse aveva detto troppo solo dopo aver finito di parlare. Fissò Remus, sperando che non avesse capito che stava parlando di lui.
“No.. Magari non ha capito.”
Disse lui, cercando di consolare la ragazza senza alimentare il suo odio verso Ron. La ragazza sembrava assorta nei suoi pensieri. Che stava pensando?
“Vedrai che chiarirete.”
Disse ancora lui stringendole la mano. Hermione avvertì la stretta del ragazzo. Le sue mani erano così calde. Alzò lo sguardo di colpo, come se si fosse risvegliata d’un tratto da un altro mondo. Il cuore di Remus mancò qualche battito quando la ragazza rispose alla sua stretta di mano.
“Dici?”
Chiese lei persa negli occhi color miele di lui. Non sapeva nemmeno lei perché ma era incapace di dire di più.
“Certo!”
Rispose lui perdendo un po’ della sua sicurezza. Lo sguardo della ragazza gli aveva fatto sciogliere qualcosa dentro. Si sentiva le gambe molli. Non si era mai sentito così, specie per una ragazza. Che gli stava succedendo?
“Grazie”
Mormorò piano lei senza interrompere il contatto visivo.
“E perché?”
Rispose lui come ipnotizzato.
“Per essere rimasto con me e per avermi consolata.”
Spiegò la ragazza sistemandosi una ciocca ribelle che le era finita davanti agli occhi.
“Era il minimo tu..”
Cominciò lui fissandola intensamente, per poi interrompersi. Non poteva, lei di sicuro non la pensava come lui.
“Io?”
Chiese lei curiosa. Improvvisamente il pensiero di Ron era lontano. Non sapeva che stava accadendo ma sapeva che era qualcosa di magico, qualcosa da vivere senza stare troppo a pensarci su.
“No, nulla. Non era nulla.”
Non poteva, non poteva. Doveva prima parlarne con qualcuno. Era una follia reagire d’istinto. Di colpo l’immagine di Sirius e James gli si parò di fronte. Cosa gli avrebbero consigliato gli amici? Probabilmente di agire d’istinto, senza pensarci tanto su. Di lasciarsi travolgere dalle emozioni, lasciando che tutto andasse come il destino aveva scritto che doveva.
“Eddai.. Ora me lo devi dire.”
Disse lei impuntandosi e alzandosi in piedi. Ora stava di fronte a lui con le braccia sui fianchi.
“No, davvero. È una sciocchezza.”
Disse ancora lui cercando di tirarsi fuori da quella situazione. Non poteva, e poi c’era Ron. Di sicuro provava qualcosa per Hermione. Lo aveva capito da tanti piccoli gesti e comportamenti. Come avrebbe reagito se lui.. Improvvisamente la ragazza gli si avvicinò e lo distolse dai suoi pensieri. Lei era così vicina e non riusciva a pensare a nient’altro.
“No!!! Ora parli. Io ti ho detto della litigata.”
Riprese lei sedendosi accanto a lui e riprendendo a fissarlo come lo fissava poco prima. Il suo cuore batteva più velocemente del solito.
“Ecco.. Il fatto è che io penso..”
Disse alla fine il ragazzo, cedendo e lasciando tutto nelle mani del suo istinto. Hermione era davanti a lui, occhi negli occhi. Era così bella e dolce. Trasmetteva insieme forza e fragilità. Il suo profumo riempiva l’aria e gli faceva venire voglia di stringerla forte.
Decise di lasciare da parte tutto il resto, la razionalità, il mondo intero, le paranoie e di lasciare che le cose andassero come il destino aveva deciso facessero..

ANGOLO DELL'AUTRICE:
ed eccomi come promesso con un capitolo nuovo. spero di avere soddisfatto abbastanza delle vostre curiosità sia su Hermione e Remus che su Peter. lo so, sono stata parecchio enigmatica, in particolare su Peter ma non volevo troppo deviare l'attenzione. ne stanno succedendo fin troppe di cose!
grazie mille a chi continua a seguirmi e a mettere la mia storia tra i preferiti. siete la ragione che mi fa continuare a scrivere.
nel prossimo capitolo vedremo che combinano Lily e James, si chiamerà "punizione insieme". riusciranno a parlarsi senza litigi e dispetti e a capirsi? per motivi pratici ho diviso il prossimo capitolo in due, "punizione insieme" è la prima parte, ce ne sarà anche una seconda che completerà. mi spiace ma era davvero troppo lungo per un capitolo solo. ci aggiravamo sulle 17 pagine!
passiamo ai commenti!
germana: grazie mille per il commento! mi spiace la punizione è nel prossimo, dovevo prima dare qualche spiegazione su altre cose che stavano succedendo.. diciamo che ci voleva un capitolo di passaggio per prepararsi ai prossimi due capitoli senza mandare in confusione nessuno! spero ti sia piaciuto lo stesso!XD
smemo92; grazie mille per il commento e per la sincerità, vedrai che presto arriveranno i colpi di scena!
piccola_puffola: mi fa piacere farti un regalo per il compleanno anche se un po' in anticipo. spero che il capitolo sia stato all'altezza delle tue aspettative! grazie per il commento, ti capisco perfettamente perchè anche io ho pochissimo tempo e mi ritrovo a scrivere e postare in orari assurdi!
soruccio:
grazie per il commento, diciamo che James si è preso una piccola rivincita. XD
Lily Evans 93: grazie per il commento. per quanto riguarda la tua domanda, Ron ed Hermione non stanno insieme. diciamo che mi sono presa qualche licenza, ho modificato leggermente la versione classica. nella mia storia Ron non si è ancora reso conto di provare dei sentimenti per Hermione quando arrivano nel passato e anche lei è parecchio confusa. spero che in questo capitolo si sia resa bene l'idea. XD
lyrapotter: grazie per il commento, Peter parla ancora ma non posso dire altro. avrei voluto essere un po' più precisa in questo capitolo ma avrei finito solo con incasinarvi le idee. spero che ti sia piaciuto e che abbia avuto qualche chiarimento circa Hermione e Remus. XD

  
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