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Autore: sakichan24    30/11/2014    2 recensioni
... soprattutto se effettuata dai maggiori capi di certi team a noi molto noti! Questa storia parlerà appunto di un'unione tra Giovanni, Max, Ivan, Cyrus e Ghecis. Ash si è sposato ed ha un figlio, sarà quest'ultimo a determinare le sorti del mondo... la strana alleanza riuscirà nel suo malvagio intento? O verrà fermata dal pargoletto di Ash? O si rovinerà da sola? E poi quale sarà questo malvagio intento?
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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DALLA BRACE AL BARATRO

Rossella correva alla velocità della luce per i corridoi della base del Team Magma, scartando agilmente chiunque incontrasse. Aveva appena ricevuto la notizia e doveva necessariamente dirla al suo capo.
Avevano praticamente vinto.
Giunse davanti alla porta dell’ufficio di Max, ansimante, ed entrò senza bussare.
Max era impegnato in una oltremodo sdolcinata chat con Ivan su Pokébook, in cui si stavano chiedendo scusa per quello che avevano fatto in tutti quegli anni e continuavano a ripetersi che non si sarebbero mai lasciati, che si amavano tanto, che non potevano fare a meno l’uno dell’altro e altre smancerie adolescenziali. Non appena sentì la porta aprirsi, sussultò e chiuse di scatto il computer, alzandosi.
- Rossella! Quante volte ti ho detto di…
- Ho una notizia ultrameravigliosa! - gridò la Magmatenente interrompendolo - Hanno preso Ash! Hanno preso Ash! Giovanni! A Hoenn! Abbiamo vinto! Abbiamo vinto!
In meno di trenta secondi la notizia si era diffusa in tutti i Team. Tutti continuavano a mandare messaggi di complimenti a Giovanni e al Team Rocket in generale.
Ma il Boss Rocket non aveva tempo per curarsene: era troppo occupato a gustarsi personalmente la vendetta.
Era da anni, tanti anni, che sognava di mettere Ash e la sua combriccola con le spalle al muro, e finalmente ce l’aveva fatta.
Meglio tardi che mai.
Il piano non doveva andare esattamente così, pensava Ash. Se solo Pikachu non si fosse messo in mezzo… No, non poteva dare tutta la colpa a lui. La missione in sé era molto pericolosa, Pikachu alla fine aveva solo difeso un povero bambino innocente…
- Era da un sacco di tempo che non ci vedevamo, eh? Come siete cresciuti entrambi… E ho sentito che avete anche un figlio. È vero?
- Non sono affari tuoi, Giovanni - sibilò Ash fra i denti.
Quella situazione lo spaventava. Non solo aveva messo in pericolo Misty, che a sentire il nome di Light si era aggrappata al suo braccio, ma Giovanni sapeva anche di suo figlio.
Doveva convincersi del fatto che fosse al sicuro a Biancavilla con gli altri, non poteva mostrare insicurezze: non lì.
- È inutile che me lo nascondi, Ketchum. Ghecis ce l’ha detto.
- Ghecis… COSA?!
“Come possono Ghecis e Giovanni conoscersi?”, si chiese Ash. Giovanni dovette leggere la sua perplessità, perché scoppiò a ridere e continuò.
- Ti sembra un caso che siamo tornati tutti in azione nello stesso periodo? È stata un’idea di Ghecis: è riuscito a riunirci tutti e ad ideare un piano di vendetta. La cosa più difficile è stata mandarci in regioni diverse, avremmo dovuto ricominciare tutto da capo… Ma ormai non ha più importanza, Ketchum. Il nostro obiettivo eri tu, e l’abbiamo raggiunto. E non ti conviene cercare di reagire, non vorresti mai che a tuo figlio venisse fatto qualcosa, vero?
Misty rafforzò la presa sul braccio di Ash. Quest’ultimo improvvisamente si era sentito frastornato: se un secondo prima avrebbe voluto prendere a botte quell’uomo viscido e crudele che gli si trovava davanti, ora aveva paura persino a respirare.
Avevano preso Light, suo figlio. E probabilmente anche tutti gli altri.
Si sentì uno stupido: avrebbe dovuto trovare un nascondiglio migliore fin da subito, invece della cantina di casa sua… Ed ora, per colpa sua, erano tutti in pericolo.
- Sta’ tranquillo, Ketchum. - Giovanni aveva ripreso a parlare, ma Ash quasi non lo sentiva - Non gli abbiamo fatto niente… Non ancora. Si trova a Kanto, nella base del Team Plasma, insieme ad Oak, Aralia, Kuroi ed Elm. Spero non ti offenderai se li separiamo. Ora vedi di collaborare e a nessuno verrà fatto niente. Ci stai?
 
Nel frattempo, a Kanto…
- Cosa… Cosa volete fare?
Light guardava con odio la Recluta Plasma che giocherellava con la Pokéball di Bulbasaur, cercando di trattenere le lacrime.
- Ovvio, mocciosetto – rispose pigramente la Recluta - ora vi mandiamo in altre regioni. Separati, s’intende. E poi boh, si vedrà.
- Per favore, li faccia venire con me… Sono solo dei bambini… - supplicò Oak.
- Zitto, vecchio. Tu andrai a Sinnoh con Aralia, la ragazzina ed Elm andranno ad Unima e il ragazzino andrà da solo a Johto. Non gli faremo nulla, tranquillo.
In realtà Oak non era affatto tranquillo: non era riuscito a mettersi in contatto con Ash ed aveva un brutto presentimento.
Sperava solo che succedesse qualcosa, qualsiasi cosa che li tirasse fuori da quella situazione.
 
ANGOLINO AUTRICE
E dopo un ritardo infinito dovuto a non-lo-so-nemmeno-io-che-cosa, rieccomi. Ora cercherò di seguire un aggiornamento più o meno settimanale, a volte ci vuole un po’ di disciplina. Spero che il capitolo vi piaccia!
   
 
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