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Autore: effe_95    06/12/2014    2 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.
 
93. Altre vite.
 
<< Sono state sistemate le forchette sulla tavola? >>
La voce squillante di Luna arrivò dalla cucina fino al grande salotto, dove Yulian, Francesco e Iliana si aggiravano lungo l’immensa tavolata sistemando le ultime cose.
<< Si Luna, dovrebbe esserci tutto! >>
Commentò Yulian contando ancora una volta i posti a sedere in russo.
<< I tuoi sono arrivati all’aeroporto? >> Domandò Claudia sistemando meglio i regali di Natale sotto l’albero per evitare che qualcuno inciampasse passando.
<< Hanno detto che mi facevano uno squillo una volta arrivati, andiamo a prenderli io e Francesco >> Replicò Yulian prendendo al volo Aleksej che stava schizzando in cucina con l’intento di rubare una fettina di pane.
<< Dove credi di andare, eh? >> Alješa fu subito contrariato e mise il broncio incrociando le braccia al petto. << Ma io ho fame! Non lo vedi che è tardi, fuori è notte, quindi dobbiamo mangiare! >> Replicò il bambino irritato, Yulian alzò gli occhi al cielo e fece per replicare, ma proprio in quel momento suonò il campanello ed Iliana si affrettò ad aprire.
Sulla soglia c’erano Nicola, Lara e il piccolo Gabriele, tutto imbacuccato nel giubbotto e nella sciarpa.
<< Buonasera a tutti e buon Natale! >> La voce allegra di Lara riempì la stanza, anche lei, come Claudia, aveva una bella pancia e aspettava una bambina, Nicola lasciò i regali in un angolo della stanza e si affrettò a svestire Gabriele, rosso in faccia a causa del contrasto di temperatura dell’esterno con l’interno.
<< Oh, avete già preparato la tavola? Ho sentito Eteocle e Silvana, arriveranno con qualche minuto di ritardo perché Giacomo ha fatto storie >> Commentò il castano sfilando la sciarpa al figlio che una volta libero si fiondò da Alješa, che aveva completamente dimenticato la fame una volta visto il cugino.
<< Ehi Yulij mamma mi ha mandato un messaggio, sono arrivati >>
Iliana fece svolazzare il cellulare per aria e attirò così l’attenzione di Yulian e Francesco su di se, che scattarono in piedi, infilarono velocemente i cappotti e fecero per uscire.
<< Yulian! La sciarpa e il cappello! >> Strillò Claudia rincorrendolo con gli oggetti stretti tra le mani, Yulian sospirò rassegnato ma la fece fare e una volta che fu imbacuccato per bene la baciò a timbro sulle labbra e poi lui e Francesco andarono.
Passarono solo cinque minuti dalla loro partenza, che il campanello suonò di nuovo.
Nicola si affrettò ad aprire la porta per lasciar passare suo padre e Carolina.
<< Ciao Nico! >> Esclamò la ragazza entusiasta e poi gli saltò al collo abbracciandolo stretto stretto, Nicola ricambiò l’abbraccio e sorriso divertito, Carolina lo accoglieva ogni volta nello stesso modo ed era sempre felicissima di vederlo, era diventata una bella ragazza di diciassette anni dal fisico asciutto e il viso gentile.
<< Ciao figliolo >> Lo salutò affettuosamente Andrea, chiudendosi la porta alle spalle, Nicola lo ricambiò con una pacca imbarazzata sulla spalla e poi li condusse in salotto dove c’erano tutti gli altri che salutarono affettuosamente.
<< E i miei bellissimi “cognati” dove sono? >> Commentò Carolina mentre si lasciava cadere pesantemente accanto a Claudia sul divano, tutti gli altri ridacchiarono nel sentire quelle parole, Carolina aveva una cotta ben dichiarata nei confronti di Francesco e Yulian, si vantava della loro bellezza con tutte le sue amiche.
<< Sono andati a prendere Katerina, Aleksandr e Il’ja >> Le spiegò Nicola scombinandole i capelli lisci e castani sulla testa, lei gli regalò una linguaccia e proprio mentre avveniva quella scena Luna entrò in salotto dalla cucina.
<< Oh, siamo già a metà degli invitati? Bene, la cena è pronta >> Disse allegra, appoggiando una mano sul braccio di Andrea per sorridergli divertita, era da molto tempo che la casa non era così piena e viva, Luna si sentiva bene con se stessa.
<< Non sai quanto mi dispiace di non averti potuta aiutare quest’anno, Luna >>
La voce di Lara era un po’ rattristata, Luna le fece un gesto di non curanza con la mano e le mandò un bacio a distanza.
<< Non mi importa Lara, voglio una nipotina sana e contenta! >>
Il campanello suonò nuovamente interrompendoli, Iliana andò di nuovo ad aprire la porta per lasciar passare Daniela e Noam, che quella sera aveva i capelli più ribelli del solito e un’espressione imbronciata sul viso.
<< Vedi perché ti avevo detto di indossare il cappello Noam?! Ora hai i capelli pieni di neve! Cielo!  >> La voce arrabbiata di Daniela risuonò nel corridoio raggiungendo anche il salotto.
<< Ohi, Noam ne ha combinata un’altra delle sue >> Commentò Andrea, gli altri risero a quelle parole, e un momento dopo Daniela entrò nel salotto con un diavolo per capello seguita da un Noam incavolato nero e un’Iliana divertita.
<< Buonasera a tutti >> Salutò esasperata la mora, Noam salutò tutti con un gesto della mano. << Vieni ad asciugarti i capelli, dai! >> Replicò Claudia divertita e prima che il ragazzo potesse replicare lo prese sotto braccio e lo portò su in bagno ad asciugare quei capelli ribelli e fradici di neve.
Mentre Claudia era impegnata a prendersi cura di Noam, arrivarono anche Eteocle, Silvana e Giacomo, accompagnati da Yulian e Francesco, di ritorno con Katerina, Aleksandr e Il’ja.
<< Oh ecco i miei bellissimi “cognati” sexy e fighissimi! >>
Francesco e Yulian vennero completamente travolti dalle esili braccia di Carolina e li baciò entrambi sulle guance, i due ragazzi alzarono contemporaneamente gli occhi al cielo e sorrisero divertiti accarezzando con affetto i capelli lisci e folti della ragazza.
<< Che caldo che fa qui! >> Katerina e Aleksandr entrarono nel salotto sfilandosi cappotti, sciarpe e guanti, avevano il viso arrossato e sembravano davvero morire di caldo.
<< Com’è andato il viaggio? >> Commentò Luna allegra, mentre li guidava a sedere sui divani, Il’ja non riuscì nemmeno a muovere un passo che venne travolto sia da Iliana che da Yulian, lasciandosi stritolare in un abbraccio da orsi.
<< Bene, solo un po’ affollato >> Katerina sospirò pesantemente una volta pronunciata quella frase e gli altri scoppiarono a ridere, una volta che anche Claudia e Noam furono finalmente scesi, lei felice e il ragazzo un po’ meno imbronciato, si misero tutti a tavola.
Luna quel giorno si era davvero superata e la cena fu abbastanza commestibile.
<< Avanti Yul, racconta cosa ti è successo all’Università in questi giorni >>
Yulian sollevò velocemente lo sguardo e lo puntò su Francesco, tutti lo stavano fissando e il biondo si pentì amaramente di avergli raccontato l’episodio, lasciò perdere il boccone che stava inutilmente tentando di infilare nella bocca di Aleksej e sospirò afflitto.
<< Cos’è successo? >> La domanda di Claudia arrivò come un riflesso incondizionato, Yulian guardò la moglie sollevare le sopracciglia e sorrise divertito della sua gelosia malcelata.
<< Ieri avevo l’ultimo giorno di corso, ho finito un quarto d’ora prima del solito e mi hanno chiesto perché, ho risposto che dovevo tornare da mia moglie. Due ragazze sono scoppiate a piangere quando hanno scoperto che ero sposato >> Yulian raccontò l’episodio con aria divertita, Claudia invece spalancò la bocca incredula.
<< Eh, le capisco >> Commentò vaga Carolina, sospirando afflitta con aria un po’ troppo melodrammatica, Claudia gli indirizzò un’occhiataccia e gli altri scoppiarono a ridere.
<< E tu Francesco, fai anche tu stragi di cuori tra le tue alunne? >> Domandò divertita Katerina, Francesco diventò più rosso di un pomodoro e guardò fugacemente Iliana che incrociò le braccia al petto sbuffando.
<< Oh, come no! L’altro giorno vado a svuotargli le tasche della giacca e trovo una lettera d’amore! >> Sbottò la bionda pizzicandolo sul braccio.
<< Una lettera d’amore? Addirittura? >> Replicò Nicola ridendo sotto i baffi, Francesco sorrise stizzito e si girò con aria supplichevole verso Iliana.
<< Giuro che non me ne sono accorto! >>
<< Oh, Francesco non preoccuparti, sapessi Il’ja quante lettere d’amore mi porta a casa! >>
Il commentò buttato lì di Katerina fece arrossire il bambino fino alla radice dei capelli, Il’ja non parlava benissimo l’italiano, ma lo capiva abbastanza bene.
<< Davvero?! Come mai io non ne sapevo nulla? >> Scattò subito Iliana sorridendo divertita in direzione del fratello più piccolo, Il’ja si nascose letteralmente nella sedia per sfuggire agli sguardi inquisitori di tutti, dei fratelli Ivanov lui era il più timido ma anche il più bello.
<< Beh, cosa ti aspettavi Iliana, dopotutto è mio fratello >> Replicò Yulian con tutta tranquillità, finalmente era riuscito a convincere Aleksej a mangiare qualcosa di commestibile che fosse pasta o pane.
<< Mi spiace deluderti Yul, ma Il’ja è più bello di te >>
Il commento di Nicola divertì tutti e la cena finì esattamente con quell’aria allegra.
Una volta sistemata la cucina e sgombrato il salotto dall’enorme tavolata si apprestarono tutti ad aprire i regali di Natale, furono tutti soddisfatti di quel momento e nessuno si sentì mai una volta fuori posto.
<< Ecco, ci sarebbe un ultimo regalo che vorrei dare a Francesco >> Disse Iliana quando gli altri stavano già per alzarsi e sparpagliarsi per la casa, tutti rimasero a fissare la ragazza, anche Francesco ne sembrò sorpreso.
<< Ma non me l’hai già dato stamattina? >> Domandò sorpreso, prendendo il pacchetto che Iliana gli stava porgendo, la ragazza fece spallucce.
<< Ho pensato fosse meglio darti quest’altro quando c’erano tutti >>
Francesco scartò lentamente il pacco e fissò le due paia di scarpette con occhi neutri, poi sollevò lo sguardo su Iliana che gli sorrideva divertita.
<< Avremo un bel po’ di lavoro da fare negli anni a venire … papà >>
Non appena Iliana pronunciò quelle parole gli occhi di Francesco di velarono di lacrime, lei lo strinse forte a se e tutti gli altri presero a parlare e congratularci contemporaneamente, Iliana e Francesco vennero completamente travolti da mille abbracci.
<< Come mai hai preso due paia di scarpe? Nell’incertezza che sia maschio o femmina? >>
Le domandò Francesco quando fu tornata la calma, Iliana gli sorrise divertita asciugandogli le lacrime dalle guance.
<< No … sono due >>
<< Due? >>
<< Gemelli >> Francesco la guardò solo per un secondo, poi svenne.
Ci vollero un po’ di schiaffi e quattro risate per farlo riprendere, ma quel Natale passò.



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Effe_95 

Buongiorno, vi saluto velocemente e spero la sorpresa vi sia piaciuta.
Alla prossima.
 
  
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