Film > Batman
Segui la storia  |       
Autore: thembra    05/11/2008    1 recensioni
...Una ragazza arriva a Gotham e i suoi sogni e le sue certezze sfumeranno via come polvere, sollevate dal battito d'ali di un nero pipistrello... Primo chappy leggerente modificato XD TH
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

Arrivò a casa dieci minuti dopo, parcheggiò la sua auto ed entrò a casa sua togliendosi la maglietta.

 

“Bentornato signor Wayne…”

“…Alfred…”

Si signore?”

“La prossima volta che ti viene in mente di farmi fare jogging pomeridiano….evita…”

“Prego?”

“Lascia perdere…se ti dicessi cosa mi è capitato non mi crederesti…”

“Immagino signore…”

Cosa?”

“Ehm volevo dire…ha ritirato la torta del signorino Dick?”

“L’ho lasciata in macchina…prendila tu per favore…”

 

Così dicendo lo scapolo d’oro di Gotham lanciò la felpa al fedele Alfred dirigendosi in bagno a farsi una doccia rinfrescante.

 

Di sotto intanto qualcosa cominciava a muoversi.

 

“Alfred è andato?”

“…si signorino Dick…ma è sicuro…?”

“Vedrai che risate ci facciamo stasera…”

Ma signorina Barbara anche lei…”

Muah ah hah, l’idea è stata mia, vuoi che non collabori?...e smettila con quel signorina…”

“Lascia perdere, io glielo dico tutte le volte ma lui continua…”

 

I due giovani guardarono torvi l’impeccabile maggiordomo che rispose loro facendo spallucce.

 

Comunque sia io non ne so nulla…”

 

E mentre di sotto le pesti si mettevano all’opera Bruce al piano di sopra si preparava per la festa di compleanno di Dick e non poteva fare a meno di ripensare al loro incontro, a quanto loro due fossero simili.

 

Entrambi orfani, entrambi privati dell’affetto di una famiglia felice, entrambi pieni di rabbia.

Non si era mai totalmente convinto di aver fatto la cosa giusta prendendolo con sé, ma sapeva che se lo avesse lasciato solo quel ragazzino avrebbe potuto imboccare strade oscure e sbagliate, la sua sete di vendetta avrebbe potuto prendere il sopravvento e ad un’età così giovane era troppo facile cadere in brutte compagnie, specialmente in una città come Gotham.

 

 

………

 

 

Alle otto di sera la pasticceria Huges chiudeva giornata.

Tutti i giorni a quell’ora si incominciava a riordinare gli scaffali, ritirare gli invenduti dalla vetrina, chiudere cassa e pulire.

Tutti i giorni…tranne il primo giovedì del mese.

 

e quel giorno era il primo giovedì del mese….

 

Francis se la cantava in laboratorio mentre puliva il pavimento, aveva legato i suoi capelli scuri in due codini bassi nel vano tentativo di toglierseli dalla faccia, ma ispidi e ribelli come li aveva era una cosa impossibile poiché questi scivolavano via dall’elastico per tornare scompigliati sulla fronte.

 

“Maledetti capelli, manco aveste una vita vostra…”

 

Sbuffando li scacciò da davanti agli occhi tornando a chinarsi sullo spazzettone e sulla pezza zuppa d’acqua.

 

“Hey Fra….porti tu la spazzatura oggi? Io ho da fare…”

“…ok…ci si vede…”

 

Due minuti dopo, quando il padrone del locale entrò per congedare i suoi lavoratori, aveva il volto chino, l’animo cupo, e tanta voglia di attaccarsi alla sua bella bottiglia di cherry.

Si stupì di non trovare nessuno sul retro, ma in fondo era meglio così, era meglio se loro non vedevano, se non sapevano.

 

A Gotham chi non vedeva e non sapeva aveva vita facile.

 

 

“…mamma mia quanto pesano….oooh…”

 

Il sacchetto della spazzatura si forò proprio sul fondo ed i rifiuti caddero ovunque attorno ai suoi piedi.

 

Ma vaff…”

 

Si guardò intorno e imprecando mentalmente contro la sua solita sfortuna si chinò per raccogliere le immondizie.

 

Bleah…sarà meglio che torni al negozio a ripulirmi, se salgo sul tram così mi chiederanno se vengo dalla discarica…”

 

 

……………

 

 

“…mancano mille dollari Huges…”

“…questo mese è il massimo che posso darvi…”

“…”

“Ve li darò il prossimo…ho delle ordinazioni consistenti per il buffet del gala di beneficenza…”

“…sai bene che le mancanze di un mese vengono raddoppiate il seguente no, Huges?”

“…”

“Lo sai…Huges?”

 

L’omone alzò il viso incrociando il gelido sguardo di due occhi taglienti per poi annuire flebilmente, ma il suo gesto non arrivò al suo interlocutore, che lo alzò da terra prendendolo per la collottola prendendo tempo per guardarsi attorno cercando uno spigolo abbastanza adatto per fargli male.

Puntò l’angolo del congelatore dei semifreddi tendendo il braccio per scaraventarcelo contro, ma all’ultimo istante si fermò.

 

Aveva udito un rumore, una specie di sussulto.

 

“…hai ospiti vedo…”

 

Lo posò a terra delicatamente intimandogli di far finta di nulla.

“…”

“CHI VA LA?”

 

“…Hey Huges…oh vedo che hai ospiti…ti rubo solo un attimo…”

“…di-dimmi Francis…”

“Il mio capo mi ha detto di pagarti l’ordinazione dei mesi scorsi…mi ha dato l’assegno…metti tu la cifra…”

 

Fece per passare il bigliettino all’uomo trattenendosi dal guardare nuovamente l’altra persona, era sicura che se l’avesse fatto tutto il suo autocontrollo sarebbe andato a farsi benedire….già la voce era tremante, se poi la situazione peggiorava erano guai.

 

“Dia qui signorina…me ne occupo io, sono il contabile…”

“…daglielo Francis…”

“…ok…”

 

Provò un brivido lungo la schiena al contatto con le gelide dita di quel tizio ma si impose di non guardarlo in viso, continuando a fissare l’espressione cupa di Huges.

 

“Beh, allora tolgo il disturbo….piacere di averla conosciuta signorina Francis…”

 

Si incamminò verso l’uscio voltandosi poi verso Huges.

 

“…alla prossima vecchio mio…”

 

 

 

……….

 

 

 

 

Aaaaaaaaah ahh hah!!! Oddio non ci voglio credere….”

“Ma si ti dico…e seguiva le sue istruzioni alla lettera…mpfh…”

Uaaah  ahh hah…la voglio conoscere sta pazza…le devo stringere la mano…”

“AH! Adesso finitela!!! Basta continuare!!!”

 

Prese l’ingrandimento del suo primo piano da pasticcere gettandolo nel caminetto, non ne poteva più di vedere Dick soffocarsi con la torta mentre rideva come uno scemo con Barbara che alimentava il teatrino nei minimi dettagli.

 

“Alfred!!! Mi auguro che tu…”

“Non ne sapevo niente!!!

Ma se ci hai aiutato a tappezzare i corridoi….traditore…”

 

I due non la finivano più di ridere, non ce la facevano più, avevano il mal di pancia e continuavano a guardare il fotomontaggio che aveva fatto Barbara mettendo il cappellino da pasticcere su una foto di Batman.

 

Se si venisse a sapere in giro….buahhahh…Batman di notte Pasticciere di giorno…”

“Oddio Dick basta ti prego…”

 

Sorrise sconfitto lasciandosi cadere sul divano, dopotutto non c’era da arrabbiarsi…

 

Comunque….Buon compleanno Dick…”

 

Alzò il calice brindando all’amico porgendogli un cofanetto rettangolare in velluto nero.

 

“Per me? ”

“Si…”

“…ma non dovevi….insomma, stai già facendo troppo per…”

“Aprilo…”

 

Il giovane annuì aprendo la scatolina.

 

Un’orologio…wow…”

 

Barbara guardava l’oggetto con una punta d’invidia, ma felice per l’amico.

 

“Grazie mille Bruce …grazie…”

“È  un Batclock…è sintonizzato con la bat caverna, contiene una micro trasmittente una micro telecamera, può richiamare la tua moto e captare i segnali di richiamo…”

“Bello…ma l’ora la segna?”

“Spiritosa….basta che premi questo pulsante per attivare la modalità speciale, per il resto è un normalissimo cronometro…a proposito…non te lo meriteresti, ma ne ho uno anche per te…”

 

Detto questo sventolò davanti alla rossa una custodia cremisi.

“…ma oggi non è il mio compleanno…”

“Vuoi aspettare luglio per averlo?”

“Stavo scherzando…su sgancia!”

 

Aprì anche lei la sua scatoletta trovandovi all’interno la stessa cosa di Dick, ma camuffata come un ciondolo.

 

Che bello…grazie di cuore Bruce…”

“Ne ho uno identico anche io, e se avrò bisogno vi contatterò con questo…”

 

Si guardarono seri, annuendo convinti, ogni giorno, ogni attimo che passavano assieme il loro legame si rafforzava e la loro intesa cresceva.

 

Da poco lontano Alfred li osservava orgoglioso, quei tre ragazzi erano davvero un’ottima squadra, anche se si facevano i dispetti, anche se erano giovani, anche se a loro modo erano così diversi.

 

 

 

 

…………

 

 

 

 

 

 

“…..non avrei mai voluto che ci vedessi…”

 

Non provò nemmeno ad inventarsi una scusa, Francis era tonta, l’aveva capito subito anche se la conosceva da pochi giorni, ma non era scema completa, e due più due lo sapeva fare.

 

“…stai bene?”

“…si…grazie a te non ho nulla di rotto…”

 

Erano seduti a terra, Huges con la schiena contro al bancone, la ragazza col mento appoggiato sulle ginocchia accanto a lui nella semioscurità del negozio.

 

“Chi era quel tizio? Mi ha fatto una paura tremenda…”

“…non so chi sia, solo che è uno sgherro, che tutti i mesi gli devo dare 5.000 $ o mi sfascia il locale…e ovviamente sfascia anche me…”

“Hai provato a rivolgerti alla polizia?”

“…Francis, non ho a che fare con deficienti, quelli mi tengono d’occhio, un passo falso e sono morto…e poi ho mia moglie, le mie figlie….

“…capisco…mi dispiace…”

 

Tornò a fissare le piastrelle in cotto illuminate irregolarmente dalle luci esterne.

“A proposito…”

“Nh?”

“…non so che cifra preleverà…ma ti renderò ogni cen…”

“Non badare a questo…coraggio, andiamo a casa…”

 

Detto questo si alzò e tese la mano all’uomo aiutandolo a rimettersi in piedi.

 

“Dormici su…”

“Ce la fai a tornare a casa? Orai è notte e Gotham non è un posto sicuro di giorno, figurati di sera…”

“Vorrà dire che chiamerò un taxi…”

 

Sorrise fintamente sicura delle parole che diceva.

Un taxi in piena notte, chissà che gentaccia li guidava quegli affari gialli in pieno orario notturno e lei ne aveva abbastanza di brutti incontri per quella sera.

 

 

 

…..

 

Erano le 4 di mattino quando tutte le luci si spensero a villa Wayne.

 

Ed erano le quattro di notte quando Francis le accese in casa sua.

 

“Buona sera signorina Maresca…”

                                                                     

E di nuovo quegli occhi di ghiaccio le gelarono il sangue….

 

 

 

 

 

 

…una buona azione

 richiama sempre una cattiva conseguenza…

 

 

 

 

TH

 

 

 

Grazie a:

 

Lexy:

 

Mi fa piacere che nonostante tutto ti sia presa la briga di commentare!

Grazie!!!

Ti do ASSOLUTAMENTE ragione sulla pessima grammatica del capitolo precedente, migliorerò, lo migliorerò!!

Per quanto riguarda l’equivoco la cosa è stata svelata nel secondo capitolo e non è stato un tentativo di rappezzamento, anzi, sapevo benissimo pure io che un miliardario non lo si può scambiare per un apprendista proprio perché veste firmato fin dentro al midollo, ma il fatto che stesse facendo jogging e che sia entrato dal retro potevano essere valide motivazioni no? XD

Dici che bruce è ooc?...mah non mi pare, insomma io mi baso principalmente sul cartone che fanno adesso, non sul film quindi non credo di averlo stravolto anche perché non so se noti quanto è diverso quando è in pubblico XD

Ultima cosa…mi parli di mary sue? Acc gioia, è appena il primo chappy…non essere precipitosa…e poi vai tranza….la mia Fra sarà tutto fuorché una porcheria del genere CONTACI!!!!!

Spero troverai ancora il tempo di lasciarmi due righe, mi farebbe piacere!!!

Grazie ancora del disturbo!!!

^____^

TH

 

 

 

Manami:

^///^

Grazie anche a te della gentilezza e del pensiero!

Spero di darmi un contegno consti benedetti puntini, ma che vuoi farci….li adoro!!!!

Anche io non mi perdo una puntata del cartone, è troppo bello!!!*___*

E stravedo per Barbara XD XD!!!

Vai tranquilla che fra poco incomincerò a descrivere bene tutti e tutto!!!

Il first chapter lo ammetto lascia un po’ a desiderare (…ok, molto a desiderare) lo modificherò presto promesso!!!

 

 

 

…grazie a Ilaria1993 che l’ha messa nei preferiti ^()^

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Batman / Vai alla pagina dell'autore: thembra