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Autore: Angele87    31/01/2005    27 recensioni
Harry, Ron, Ginny, Hermione, Draco hanno terminato la loro scuola e adesso sono Auror... ma cosa accadrà... leggete e lo scoprirete... è la mia prima ffc siate clementi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DA AUROR A BABBANI XXVI CHAP: “…La tempesta

DA AUROR A BABBANI  XXVI CHAP: “…La tempesta.(I parte)”

 

 

Tutti i personaggi della mia ffc sono di proprietà della Rowling (a parte qualcuno) quindi ringrazio questa grande donna per averci regalato con i suoi libri un mondo meraviglioso… quello di Harry Potter…

io ho terminato, buona lettura…

Angéle

 

 

* le parti in corsivo (come in tutte le ffc) sono ricordi…

 

 

Questo chap è dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene.

Grazie^_^

 

 

Anne sorrise alla macchinetta fotografica che Draco aveva acquistato al centro commerciale qualche ora prima. Erano seduti sull’erba del parco. Il freddo invernale era completamente svanito lasciando spazio ad un dolcissimo clima primaverile.

 

Anne indossava un semplice abitino bianco a bretelle con una giacca rossa di cotone a coprirle le spalle. I lunghi capelli corvini erano stati lasciati sciolti. Il sole mite risplendeva in quelle iridi blue dando loro un aspetto diverso.

 

-Vuoi continuare a fotografarmi per tutta la giornata?- chiese, all’improvviso, arrossendo subito dopo.

 

Draco rise avvicinandole  l’obbiettivo agli occhi blue.

 

-Il tuo sguardo è delizioso…- affermò includendosi nella foto.

 

Anne sentì il calore salirle di nuovo sulle guance, quando avvertì il leggero quanto inebriante profumo di Malfoy avvolgerla.

 

-Scemo…- sussurrò mordendosi il labbro inferiore.

 

Alzò lo sguardo andando ad incontrare i freddi occhi di Draco che avevano il potere di farle bollire il sangue. La stavano scrutando con attenzione, saettavano sul suo viso.

 

Lo vide inumidirsi le labbra sottili e accarezzarle piano una guancia.

 

-Grazie, Anne…per tutto.-

Quelle parole sussurrate con tanto sentimento le fecero tremare le ginocchia. Ringraziò mentalmente Dio di essere  seduta.

 

-Io… tu…- balbettò inghiottendo il vuoto. –Tu non devi ringraziarmi. Io non ho fatto nulla.-

 

Draco fece uno strano rumore col naso che ricordava tanto una risata mal trattenuta.

 

-Tu hai fatto molto di più di quel che pensi.- Le sorrise  afferrandole una mano morbida.

 

Anne sentì il cuore saltare un battito. Trattenne il respiro senza accorgersene.

 

-ANNE!- la voce disperata di sua sorella più piccola la riportò alla realtà.

 

Sorrise timidamente a Draco prima di issarsi sulle gambe e correre incontro a Lily.

La ritrovò in lacrime con il vestitino nuovo sporco di terra e le ginocchia sbucciate.

 

-Cosa ti è successo?- le domandò chinandosi alla sua altezza.

 

La bimba l’abbracciò forte continuando a singhiozzare contro la sua spalla.

-Un bimbo mi ha spinto giù dall’altalena!-

 

Anne la strinse forte. –Su calmati…- cercò di consolarla accarezzandole i boccoli.

 

-COME?!- la voce di Draco le fece sobbalzare. –Chi è stato, principessa?- continuò accovacciandosi accanto alle sorelle.

 

Lily si scostò un po’ dalla spalla di Anne. -Sa-Samuel Davidson…- disse stropicciandosi gli occhioni verdi-marroni.

 

Draco le offrì una mano. –Vieni.- le ordinò tornando alla sua altezza.

-Andiamo a scambiare quattro chiacchiere con questo tipo.-

 

Anne si passò una mano sulla faccia. –Draco lascia perdere, sono scaramucce tra bambini. E’ capitato anche a me!- cercò di convincerlo seguendoli.

 

-A te è successo perché non c’ero io a difenderti… Lily ne può approfittare. Lasciami fare, Anne.-

 

Anne si ammutolì. Arrossì come una mela ripensando alle parole di Draco. Li osservò avanzare e non poté fare a meno di sorridere contenta.

 

Immaginò Draco papà e mai nessuna visione la fece più intenerire.

 

***

 

L’esame di metà anno di teoria sulle armi babbane si stava svolgendo nell’aula n. 20.

Ginny era a metà questionario.

 

-Ginny…- un sibilo la fece voltare verso destra.

 

Guardò il ragazzo bruno intento a completare il suo compito. Non aveva alzato nemmeno la testa. Non era stato lui a chiamarla.

 

-Weasley…- la voce imperiosa del suo insegnante la fece tremare.

–Qualcosa non va?-

 

Ginny rimase a fissarlo per un po’. Arrossì sulle gote inumidendosi le labbra. -No, mi scusi.-

 

Si rituffò sul foglio continuando a completare le caselle senza sosta. Il compito era abbastanza semplice.

 

-Ginny…- ancora una volta un sibilo la fece voltare. Si girò a sinistra andando ad incontrare gli occhi di Lucrezia. La brunetta inarcò un sopracciglio lanciando delle occhiate interrogative alla rossa.

 

-Che c’è?- sussurrò Lucrezia preoccupata.

 

Ginny la fissò.

 

Non era stata lei a chiamarla…

 

-Sweeter, Weasley… suppongo abbiate terminato.- la solita voce dura ed espressiva fece sobbalzare entrambe.

 

-Ci scusi…- intervenne la bruna riprendendo a scribacchiare sul foglio.

 

Ginny fissò il vuoto per un paio di secondi. Mordicchiò il tappo della sua biro e con un’alzata di spalle tornò a lavoro.

 

“56. In quanti tipi possono essere suddivise le armi babbane…”

 

Sorrise.

Sapeva anche questa.

 

***

 

Il medimago Artemisy distillò con estrema precisione l’ultimo ingrediente della pozione.

Lanciò un’occhiata a Luna che con naturalezza smistava le piante.

 

La pozione era ormai quasi pronta. Doveva bollire per altre tre giornate, poi finalmente, il mondo magico avrebbe riavuto i suoi auror.

 

-Luna?- chiamò la sua assistente. –Mi hai fissato l’appuntamento con McDury per il nostro colloquio?-

 

Luna sorrise mostrando la sua bella dentatura. –Certo dottore, questa sera alle 20,00. Ci sarà l’intero corpo degli auror speciali.-

Artemisy le sorrise facendola arrossire. In quei lunghi mesi avevano passato così tanto tempo assieme che alla fine la giovane assistente si era innamorata dell’affascinante medimago.

 

-Mi sei stata di grande aiuto in questi mesi. Ti ringrazio.-

 

La donna arrossì ancora. –Sono io che devo ringraziarla, ho imparato tante cose nuove qui con lei…-

 

Artemisy girò tre volte in senso antiorario la pozione. Si allontanò dal calderone dirigendosi alle spalle della biondina.

 

-Quando tutto sarà finito…ti andrebbe di venire a cena fuori con me?-

 

Luna lasciò cadere il pesante coltello con il quale stava lavorando. Arrossì furiosamente prima di proferire un timidissimo.

 

-Sì-

      

Artemisy sorrise diventando, all’improvviso, impacciato. –Perfetto…- disse indietreggiando.

 

***

 

Ron rubò il centesimo bacio dalle labbra di Hermione. L’aveva intercettata nei corridoi della scuola e con una mossa degna di un orso l’aveva trascinata dietro gli armadietti. Chiunque li avesse visti, avrebbe pensato ad una coppia di adolescenti e non di certo a degli insegnanti.

 

-Ron mi lasci andare…- protestò debolmente Hermione mentre si lasciva baciare sul collo.

 

-Ripetimelo un po’ più convinta, amore…-

 

Hermione sospirò arrossendo sulle guance. Adorava quando Ron la chiamava così. Si gongolò per un po’ sulle gambe poi la parte matura e razionale di lei prese il sopravvento.

Mise le sue mani sul petto di lui e con una mossa dolce ma decisa lo spostò.

 

-Devo andare a lezione…-

 

Lo sguardo deciso della bruna disarmò Ron che, con riluttanza, la lasciò andare.

 

-Va bene, ‘Mione... Non è colpa mia, però, se sei così bella nei corridoi della scuola…-

 

Hermione inarcò un sopraciglio, incrociando le braccia sul petto. –Vuoi dire che è colpa mia se tu non riesci a tenere le tue manine da pervertito nelle tasche dei pantaloni?-

 

Ron fece un sorrisetto beffardo. –Io le mani nei pantaloni le terrei anche…- si avvicinò alla ragazza ancora pressata contro il muro. –Ma vorrei che fossero le tue tasche.-

 

Hermione trattenne una risatina quando Ron la prese per i fianchi avvicinandola a sé.

-Pervertito…- sussurrò prima che le labbra del rosso le tappassero la bocca.

 

Avrebbero continuato ancora per molto se una voce che si schiariva non li avesse fatti sobbalzare.

 

Hermione divenne bordeaux mentre Ron rideva nervosamente, girandosi con lentezza.

 

-Professoressa Granger…- Maggie aveva le braccia incrociate sul petto e cercava in tutti i modi di trattenere una risata.

 

Hermione spinse Ron lontano da lei con una forza tale da far barcollare il ragazzo. Si riassettò i capelli e la camicia di cotone bianca un po’ aggrinzita.

 

-Sì, Margareth, cara?- chiese con la voce che tremava.

 

Maggie lasciò che un sorriso allargasse le sue labbra rosee. –Forse aveva dimenticato che alla seconda ora aveva una lezione con il terzo anno?-

 

Hermione ridacchiò recuperando la sua borsa. –No, non l’avevo dimenticato… R… cioè, il professor Weasley mi stava spiegando una cosa…-

 

Maggie stentò a rimenare seria. –Ah…- Scrutò i due che avevano iniziato a colorarsi di rosso. –Comunque, professoressa, se lei non ci firma il permesso non possiamo iniziare le prove nel teatro…-

 

Hermione rimase in silenzio per un paio di secondi. “Prove nel teatro?” pensò prima che tutta la vicenda le tornasse alla mente.

 

-Professoressa cosa ne direbbe di uno spettacolo teatrale su un’opera di Shakespeare per concludere degnamente il nostro studio?- TJ glielo aveva chiesto con tanta gentilezza qualche mese prima.

 

Hermione aveva sorriso. –Beh, non lo so…A voi piacerebbe farlo?-aveva risposto sedendosi sulla cattedra.

 

Maggie aveva alzato una mano. –A me piacerebbe molto… Posso fare la costumista, sono brava con ago e filo.-

 

Hermione aveva sorriso, di nuovo. –E gli altri?-

 

Un mormorio eccitato aveva accolto la sua domanda. Marcus Bed, il ragazzone dell’ultimo banco, si era alzato.

 

-io ci sto…però voglio essere Romeo…-

 

Hermione aveva riso, accompagnata dai suoi ragazzi. –Perfetto, Marcus. Ricordati che lo hai voluto tu. Sono proprio curiosa di vedere quanto sarai spaccone vestito con una calzamaglia…-

 

Marcus aveva storto le labbra…-Calzamaglia?-

 

 

-Sì, Maggie arrivo…- disse riscuotendosi. Si voltò velocemente verso Ron sorridendogli…-Ci vediamo a casa, Ron…-

 

Il rosso sospirò osservandola camminare fino a che non scomparve dietro l’angolo. Una miriade di pensieri poco puritani gli invase il  cervello.

Sorrise arrossendo sulle orecchie.

 

-Eh, sì, Ronald. Sei diventato un depravato…-

 

***

 

Mellifluo consegnò le ultime scartoffie che aveva rubato dall’ufficio misteri a Voldemort.

 

-Ho controllato tutto, Mio signore…-si chinò fino al pavimento. –Ma non rivela nulla di utile al nostro scopo.-

 

Il Signore oscuro strinse il pugno.

 

Nella stanza un fascio di luce, proveniente dai corridoi illuminò la figura di Angelia ai piedi di Voldemort.

Cassio si fece avanti dall’oscurità. Arrivò alla stessa altezza di Mellifluo e si chinò al cospetto di colui-che-non-deve-essere-nominato.

 

-Mio Signore, vi porto buone notizie. La nostra ricerca è finita. Tamiara ha trovato Lilialux.-

 

Gli occhi del signore oscuro brillarono di malvagità. –Perfetto.- si voltò verso Mellifluo e con disgusto gli parlò. –Tu che non sei in grado di assolvere al tuo compito, raduna le truppe e cerca in qualche modo di riscattarti. Aiuta i tuoi fratelli Mangiamorte a recuperare la mia erede.-

 

Mellifluo chinò il capo in assenso. –Come vuole, Mio Signore.-

 

 

***

 

TJ sbruffò per la centesima volta. Si passò, con rabbia, una mano tra i capelli vinaccio e riprovò la scena per la centesima volta.

 

-Chi è quella donna che arricchisce la mano di quel cavaliere?- Pronunciò ben attento a non sbagliare.

 

Maggie seduta accanto ad Hermione, in uno dei primi posti del teatro scolastico, si appoggiò ad una mano. Era alquanto scocciata da quella situazione. Come volevasi dimostrare la fortuna non era dalla sua parte.

Marcus Bed che aveva tanto insistito per fare il protagonista, alla fine,  ci aveva rinunciato.

 

-Trovo che mi sia più congeniale Mercuzio…- aveva detto sorridendo.

 

Naturalmente a chi poteva capitare la parte di Romeo, se non al William Shakespeare dipendente, meglio conosciuto come Tolomeus Junior Natchos?

 

-Oh, ella insegna alle torce a bruciare con più luce…-

 

-NO!- esclamò Hermione catapultandosi sul palco. –Tolomeus… deve essere qualcosa che parte dal cuore…  è come se tu vedessi la donna della tua vita. Il faro delle tue giornate…-

 

TJ guardò prima Hermione e poi la sua partner. Charlotte. Era naturale che non riuscisse ad esprimere appieno quello che richiedeva l’insegnante. Per quella ragazza non provava nulla al di fuori dell’antipatia. Non sopportava come trattava Maggie.

 

-Ho capito professoressa…- disse con un filo di voce schiarendosela per riprovare.

 

Hermione si grattò la testa poi, con un battito di mani richiamò tutti all’ordine. –Forza riproviamo da qui…- S’infilò il copione nella tasca posteriore dei jeans e s’allontanò.

 

Si sedette accanto a Maggie e sospirò. –Sperando che sia quella buona…-

 

Erano tutti pronti per iniziare quando da dietro le quinte, uscì  Alyssa. –Professoressa!- gridò interrompendo tutto. –C’è un problema con le stoffe. Non riusciamo a decidere quali siano migliori per l’abito funereo di Giulietta…-  

 

Hermione si passò una mano sulla fronte. Si voltò disperata verso Maggie. –Ti andrebbe di darmi una mano?-

 

Maggie annuì. Come aiutoregista aveva provveduto alle scenografie, a disegnare i modelli per gli abiti, alla stesura del copione, alla decisione dei protagonisti, tenendosi ben lontana, però, dal palco e dalla recitazione. In quelle cose era una frana.

 

 

Si diresse con decisione sul palco. Passò accanto a Marcus che ripeteva come un forsennato la sua parte. Sorrise quando incontrò lo sguardo chiaro di TJ.

 

-Sta tranquillo…- gli sillabò svanendo dietro le quinte.

 

 

***

 

 

Ginny si stiracchiò soddisfatta. Si stese sul prato del parco della base e respirò l’aria pulita che dava di libertà. Gli esami di metà corso erano conclusi. Avrebbe potuto rilassarsi un po’…finalmente.

 

Lucrezia si distese a pancia in giù accanto a Joseph che, tranquillo, mangiucchiava un lecca- lecca.

 

-Ci pensate?- esclamò Ginny guardando i raggi del sole che filtravano dai rami della quercia. –Tra meno di sei mesi saremo Sottoufficiali…-

 

Joseph sorrise, distendendo le gambe davanti a lui.

 

-E tra un anno finalmente Auror…-

 

Virginia socchiuse gli occhi, sospirando ancora.

 

-Ginny…-

 

Riaprì le sue pozze chiare guardandosi attorno. –Mi hai chiamato Joseph?-

Il bruno distolse lo sguardo da Lucrezia e lo posò sull’amica rossa. –No, Ginny. Perché?-

 

Virginia  si morse la labbra rosse. –Mi è parso di sentire il mio nome…-

 

-Amore?-

 

La voce di Harry la fece voltare. Il bel capitano bruno aveva le braccia incrociate sul petto e lo sguardo sorridente.  Era in piedi accanto alla quercia.

 

-Sapevo di trovarvi qui…- spiegò sedendosi e baciando Ginny a fior di labbra. –Come sono andati gli esami?-

 

Lucrezia sorrise intervenendo finalmente nel discorso. Era taciturna da quella mattina.

 

-Speriamo bene…-

 

-Non vi preoccupate…- disse Harry facendo l’occhiolino ai tre. –L’unica nella storia della base che non fece errori a quel test fu Hermione… tutti ne commettono, anche il Generale McDury ne fece parecchi…- ridacchiò facendo sorridere anche gli altri.

 

-Hermione…- sussurrò Ginny, rattristandosi subito dopo.

 

-Già, e devo parlarti proprio di loro, Virginia.- disse Harry passandosi una mano tra i capelli. –Posso rubarvela per un paio di minuti?-

 

Joseph e Lucrezia asserirono mentre Ginny si alzava per seguire Harry.

Si allontanarono dalla coppia che tranquillamente riprese a chiacchierare. Attraversarono il piccolo prato verde arrivando, finalmente, ad una panchina di marmo. Rimasero  per un po’ in silenzio.

 

-Ho notizie su Ron, Hermione e Draco.  Sia buone sia cattive. –

 

Ginny inghiottì il vuoto inarcando la schiena. –Bene…-

 

-Quale vuoi per prima?- cercò di sdrammatizzare Harry sorridendole.

 

Ginny si grattò la testa. –Hmmm… preferirei partire dalle belle sta mattina.-

 

Harry asserì appoggiando un braccio sullo schienale della panca. –A quanto pare la pozione della Fenice è pronta.-

 

Gli occhi chiari di Ginny brillarono di luce propria. Sorrise, gettandosi al collo del bruno. –Ma è una notizia fantastica!-

 

Harry la strinse accarezzandole la schiena. –Non gioire troppo, però.- le disse accarezzandole le guance. –C’è ancora la notizia brutta, ricordi?-

 

Virginia asserì, distaccandosi da lui, tornando seria. –Spara.-

 

Il capitano si passò una mano tra i ciuffi scuri e ribelli. –Il dipartimento segreti è stato scassinato. Hanno trafugato molte informazioni. Tra cui quelle su i ragazzi.-

 

Ginny sussultò, stringendo convulsamente i pugni sulle gambe. –E’ successo loro qualcosa?-

Harry negò accavallando le gambe. –Per il momento, nulla. Pare che i documenti fossero protetti da un incantesimo.-

 

Il bruno rimase in silenzio ma Virginia si accorse che aveva dell’altro da dirle. –E?- domandò voltandosi a guardarlo.

 

Harry sospirò. –Inoltre, l’auror di guardia quella notte ha confessato di aver visto di sfuggita l’aggressore, prima di essere tramortito da un cruciatus.-

 Ginny inarcò un sopraciglio. –Avete già iniziato le ricerche?-

 

Il capitano Potter, fece un mezzo sorriso amaro. -Il problema è che- riprese con fatica. –La guardia ha detto che quell’uomo assomigliava in un maniera incredibile a…-

 

Ginny rimase in silenzio, attendendo che Harry riprendesse.

 

Un sospiro si levò dalle labbra del bruno prima di continuare. –Mellifluo McStrict.- terminò in un soffio.

Ginny divenne paonazza. –Non essere ridicolo.- affermò indignata. –Mellifluo non farebbe mai una cosa del genere.-

 

Harry non rispose.

 

-Poi, la guardia era mezza tramortita, avrà sicuramente visto male…-

 

Il capitano la bloccò. –A me Mellifluo non è mai piaciuto.-

 

Ginny tremò. –Certo, come potrebbe mai piacerti?- gli domandò adirata, cercando di controllarsi.

 

-Cosa?-

 

Virginia strinse i pugni. -È un mio amico e mi è stato vicino nel momento del bisogno questo, però, non conta nulla, vero?-

 

Harry abbassò lo sguardo. –Non essere sciocca.-

 

Ginny schizzò in piedi. –Mellifluo è innocente ne sono sicura!- esclamò.

 

Quell’affermazione l’aveva fatta con una tale violenza che il cuore aveva preso a tamburellarle nel petto, sempre più velocemente, mentre un fischio le rimbombò nelle orecchie. Una fitta allo stomaco e la necessità di rimettere  quello che aveva ingurgitato.

Tutto d’un tratto, tante palline nere si affollarono intorno alle sue iridi. Il respiro le si mozzò in gola e, bene presto, tutto divenne buio.

 

***

 

Draco portò con dolcezza la bambina al piano di sopra. Si era appena addormentata. La pose sul suo letto, rimboccandole con affetto le coperte.

Aveva gli occhi socchiusi ed un tenerissimo sorriso ad incurvarle le piccole labbra rosse.

 

-Chissà cosa sta sognando?- chiese Anne appena sopraggiunta, appoggiandosi allo stipite della porta.

 

Draco si voltò. Per un paio di secondi, s’incantò ad osservare la ragazza.

I lunghi capelli neri raccolti in una coda sfilacciata. Le guance rosee e gli occhi blue, vividi ed intelligenti. Le sorrise, grattandosi con imbarazzo il capo quando si accorse degli strani pensieri che gli frullavano in  testa.

 

-Il mondo dei sogni è qualcosa di personale e invalicabile. Ognuno è padrone lì. E’ una bellissima sensazione, non trovi?-

 

Si voltò subito dopo, accarezzando i boccoli bruni di Lily con delicatezza. Sapeva che se fosse rimasto a guardare Anne ancora per molto le sarebbe saltato addosso.

Quei pensieri erano nati silenziosi, con circospezione. Come Anne era entrata nella sua vita. In punta di piedi, senza disturbarlo o invadere il suo spazio. Era stato così che la semplice collaborazione lavorativa si era tramuta in conoscenza. La conoscenza in amicizia e l’amicizia…

 

-Stai bene?- gli chiese scrutandolo, prima di accomodarsi accanto a Lily.  

 

Draco si risvegliò dai suoi pensieri che lo avevano imprigionato.

 

“Tentavo di aprire gli occhi a quella stupida che sbava ancora per te”

 

Quelle parole gli rimbombarono nella testa mentre il profumo di mandorle e pesche  gli s’infilava nei polmoni. Si voltò a guardare Anne che si era seduta sul letto della piccola. Con dolcezza le stava mettendo il pigiama.  Le accarezzava la fronte e le guance morbide, con le sue mani magre e delicate.

Lily mugugnava nel sonno ma non aprì gli occhi neanche una volta.

 

Draco le osservò rapito.

 

Non sapeva chi delle due fosse più tenera in quel momento.

 

-Notte, amore mio…- sussurrò Anne sfiorando la fronte della bambina con le labbra.

 

Lily non rispose. Mormorò qualcosa d’incomprensibile, girandosi su un fianco subito dopo.

Draco ridacchiò, seguendo la bruna fuori dalla stanza.  Scesero le scale in silenzio. L’uomo era imbarazzato. Ripensava ancora  alle parole di Lewis.

 

-Vuoi un bicchiere di latte?- chiese Anne quando arrivarono in cucina.

 

Draco asserì sedendosi su una sedia. Voleva farle tante domande. Chiederle spiegazioni. L’idea che lei fosse innamorata di lui gli metteva addosso una strana scarica di adrenalina.

 

-Hai più sentito Lewis?- chiese, all’improvviso, dopo un lungo sorso di latte.

 

Anne per poco non si affogò. Sputacchiò un po’ di liquido dolce diventando immediatamente rossa. Draco le sorrise bevendo un’ altra sorsata.

 

-No…- gli rispose rassettandosi i capelli sconvolti dalle convulsioni della tosse. –Non ci sentiamo da quel giorno.-

 

Draco si morse le labbra asserendo. Un altro silenzio imbarazzante calò tra di loro. Tutti e due sapevano dove volevano arrivare. Avevano rimandato il discorso per troppo tempo.

 

-Beh, ha fatto un paio di cose deplorevoli quella sera. Da metterti le mani addosso a…-

 

Si fermò prima di far accadere l’irreparabile.  La guardò negli occhi blue e vide accendersi l’imbarazzo. Le gote si colorarono maggiormente di porpora  mentre spazientita si portava una ciocca d’ebano dietro l’orecchio destro.

 

-Fino a parlare a sproposito…- concluse per lui con una nota di rabbia nella voce.

 

Draco rimase in silenzio contemplando, per un breve momento, l’idea di baciarla. Era così bella in quell’atteggiamento risentito.

 

-Tu…- incominciò il biondino arrossendo.

 

Anne strinse i pugni saltando sulla sedia. –NO!- esclamò.

 

Draco la guardò per un breve momento in viso. –Oh…- fu il suo unico commento.

 

La ragazza ridacchiò sommessamente, cercando di allentare la tensione. –Perché tu avevi pensato che io…-

Fu il turno di Draco di saltare sulla sedia. –NO!-

 

-Oh…-

 

Se fossero stati i personaggi di una famosa fiaba i loro nasi sarebbero arrivati fino a Londra.

 

***

 

 

  Ron cercò di trattenere una risatina mentre Hermione faceva riprovare per la decima volta la battuta al povero TJ.

Erano ancora seduti nel teatro scolastico. Le prove erano durate una giornata intera con due sole pause per il pranzo e il controllo dei costumi. Maggie, seduta accanto a Ron, continuava a rammendare l’abito quasi finito di Giulietta.

 

-professor Weasley…- iniziò la biondina senza staccare i suoi occhioni verdi dalla stoffa. –Se non la smette di ridere sarò costretta ad invitarla ad uscire….-

 

Ron si mise una mano in bocca nel vano tentativo di soffocare la sua ilarità. Era appena entrato in scena Marcus Bed vestito da  Mercuzio. Le calzamaglie attillate aderivano eccessivamente alle sue gambe muscolose da sportivo.

 

-Secondo me adesso ti uccide…- sussurrò Ron riuscendo finalmente a trattenersi.

 

Maggie sbruffò. –Non può stare così…- le ultime parole le morirono in gola. –No, decisamente  ridicolo. Se gli facessi indossare dei calzoncini, la signorina Granger mi sbranerebbe?-

 

-Secondo me ti sbrana prima Marcus non appena saprà chi è lo stilista…-

 

Maggie si alzò. –Grazie per l’incoraggiamento.- gli disse avviandosi verso il palco.

 

Ron rise. –Quando vuoi  Maggie!-

 

La ragazza sbruffò raggiungendo Marcus che continuava a tirare la stoffa elasticizzata dei suoi pantaloni nell’inutile tentativo di renderli più larghi e meno ridicoli.

 

-Buono, Mark!- lo riprese cercando di mantenere basso il tono della sua voce.

 

-Ti prego, Mag. AIUTAMI!- il ragazzone stava in piedi con una faccia distrutta.  Maggie gli sorrise incoraggiante,  trascinandolo dietro alle quinte. Lo portò al paravento più vicino, adibito a camerino maschile, e lo spinse dietro.

 

-Togliti le calzamaglie e rimettiti i pantaloni… vedrò di apportare alcune modifiche per renderle meno attillate.-

 

Marcus annuì arrossendo in maniera strana sulle orecchie. Rinfilò i suoi jeans larghi e firmati passando con un lancio quelle sottospecie di collant alla biondina.

 

Maggie osservò rapita l’abito della festa di Giulietta. Aveva preso il modello dal film più recente di quella tragedia. Nonostante cercasse di rimanere con i piedi per terra non riusciva a non essere orgogliosa di quel piccolo capolavoro di sartoria. Ripiegò con cura le calzamaglie di Marcus mentre si avvicinava alla veste.

 

Sfiorò il morbidissimo tessuto bianco del minuto corpetto. Il bellissimo tulle della gonna a balzi e quelle piccole ali piumate.

 

-Saresti stata perfetta per Giulietta.-

 

Maggie sobbalzò, voltandosi. Marcus le era arrivato alle spalle senza che se ne accorgesse. Senza quegli abiti ridicoli, Bed tornava ad essere un ragazzo molto bello ed affascinante.

Margareth sorrise allontanandosi istintivamente dal vestito.

 

-No, non credo. Non ho un buon rapporto con il palcoscenico.- confessò sbirciando sulla scena. TJ stava ripetendo per la 5° volta la scena del bacio con Charlotte.

Strinse gli occhi cercando di calmarsi.

 

Marcus sospirò circondandole le spalle minute con un braccio. –Beh, almeno TJ non avrebbe dovuto recitare…-

 

Maggie ci mise un pio di secondi per recepire il messaggio. Lentamente, ma inesorabilmente, le guance divennero porpora.

 

-Scemo…-

 

Marcus ridacchiò scoccandole un bacio sulla guancia. –Cooper… sei fantastica. Adoro punzecchiarti.-

 

Maggie fece un sorriso tirato. Riprese le calzamaglie e gliele rilanciò. –Vediamo quanto adori l’ago ed il filo!-

 

***

 

 

    L’anziana infermiera della base di Auror sorrise a Ginny quando finalmente riaprì gli occhi.  Era svenuta parecchie ore prima. Si era sentita male con il sole alto nel cielo ed era rinvenuta che già era sera inoltrata.

 

-Bentornata…- le disse l’anziana donna indaffarata a far sparire la flebo con un colpo di bacchetta. –Finalmente ci siamo svegliate.-

 

Ginny cercò di sorriderle ma si sentiva così debole.

 

-Tesoro.- continuò la donna notando la sua smorfia. –Ti sei stancata troppo nell’ultimo periodo. Poi nelle tue condizioni…-

 

Ginny strinse gli occhi cercando di afferrare il concetto. Non sapeva perché ma le trame della sua coperta le sembravano così strane.

 

-Non ti ho drogato- si affrettò a dire l’infermiera. –Sono gli esami che ti ho dovuto fare che ti hanno portato via molte forze…-

 

Ginny cercò di rizzarsi su a sedere. –Quali esami?!- chiese con la voce più preoccupata che la stanchezza le permettesse di fare.

 

-Beh, i classici esami di routine. Non si sviene mai per nulla, piccola mia.- Mimì le accarezzò una guancia pallida. –Complimenti…- aggiunse sorridendo.

 

Ginny scosse la testa. –Complimenti per cosa?- domandò infervorandosi appena. Riprese un leggero colorito.

 

Mimì rise, sfiorandole il naso con un dito. –Non mi dire che non lo sai?-

 

Virginia scosse energicamente il capo. –Sapere cosa?- Il cuore aveva preso a batterle all’impazzata, sentì una goccia di sudore colarle giù dalla fronte.   

 

L’infermiera si sedette sul suo letto le prese le sue mani tra le proprie e sospirò. –Eri tanto impegnata da non accorgerti di essere parecchio in ritardo?-

 

La rossa sgranò gli occhi cercando di fare mente locale. Una leggera nausea le salì dalla bocca dello stomaco quando si accorse di quello che le stava succedendo. Si spinse una mano sulle labbra, socchiudendo gli occhi.

 

-Non è possibile…- sussurrò sentendosi male, di nuovo.

 

-Possibilissimo. Tre mesi e 10 giorni, tesoro. Quegli esami non sbagliano mai.-

 

Ginny saltò in piedi. –No!- esclamò iniziando a vagabondare per la stanza. –Io non posso essere…- non riusciva nemmeno a dirlo. –Insomma, non proprio in…incint…-

 

-Incinta.- concluse per lei la donna. –Almeno che tu non mi possa garantire che con il capitano Potter c’è stato solo un timido bacio…-

 

Ginny abbassò il capo diventando rossa. All’improvviso, le forze le erano tornate. –Non gli ha detto nulla, vero?-

 

Mimì scosse il capo. –Sta tranquilla.- rimase a fissarla per un po’. Virginia sembrava una bambina. Si ciondolava sui piedi nudi mordicchiandosi l’unghia dell’indice. –Qualcosa non va?-

 

Ginny tremò appena sollevando lo sguardo. –Io …Io non sono pronta.-

 

Mimì rise alzandosi dal letto e raggiungendola. –Nessuno lo è mai.-

La rossa si morse le labbra incapace di ribattere. Socchiuse gli occhi. –Non credo lo terrò.- sussurrò con tristezza portandosi una ciocca dietro l’orecchio.

 

L’infermiera la scosse dalle spalle. –Bambina mia, non prendere decisioni affrettate, parlane con il tuo ragazzo e dopo…-

 

-NO!- esclamò Ginny. –Harry non deve saperlo.-

 

-Cosa non dovrei sapere?-  

 

Le due donne si impietrirono. Ginny divenne rossa e l’infermiera sorrise distogliendo lo sguardo dagli occhi chiari ed espressivi di Virginia.

 

-Nulla, Capitano. Questa cocciuta non vuole che le dica che il suo malessere è dovuto…-

Mimì si scambiò un’occhiata eloquente con la rossa. –Allo stress accumulato. Ha fatto troppo. Cerchi di farla  lavorare di meno, Potter.-

 

Harry fissò prima Ginny e poi l’infermiera. Sorrise alla sua amata rossa quando lo guardò in viso.

 

-Mi creda Mimì. Sarà fatto.-

 

***

 

Maggie rammendò l’ultimo bottone al vestito di Mercuzio prima di ripiegarlo e riporlo nella scatola con su scritto “MARCUS BED.”

 

-MAGGIE!- la voce insopportabilmente falsettata di Charlotte la fece sobbalzare. Si trascinò con lentezza fino al camerino della “Giulietta.”

 

-Cosa c’è?- le chiese entrando.

 

Charlotte sbruffò. –Il vestito che mi hai cucito, mi va stretto. Come mi hai preso le misure?- le rispose con una certa acidità nel tono di voce.

 

Maggie sospirò. Era stato il sarto personale della signorina a fornirle le dimensioni. –Io non ti ho preso le misure…- si giustificò riprendendo il vestito bianco abbandonato con mala grazia sul divanetto azzurro. –Me le ha fornite il tuo sarto. Magari hai messo su qualche chilo.-

 

Quelle parole fecero inorridire la riccia che con un gesto poco carino si parò dinnanzi alla biondina. Charlotte era molto più alta di Maggie, almeno di una decina di centimetri. –Io seguo una dieta bilanciata fornita da un dietologo specializzato. Come osi solo pensare che io possa essere ingrassata?-

 

Maggie arrossì. –Allora, non capisco perché il vestito ti stia stretto…-

 

-Beh, è molto semplice. Tu sei una sarta incompetente che non sa prendere le misure esatte sulla stoffa. Non ci vuole molto…- la schernì con un sorriso.  Prese l’abito dalle mani di Maggie e lo strattonò. –Ti conviene aggiustare questo straccio per domani.- lo appallottolò e con un gesto molto poco educato lo gettò ai piedi della biondina.

 

Maggie sentì mille lame infilzarsi sul suo cuore. Ci aveva lavorato così tanto sul quel vestito.

Charlotte la guardò per un po’ prima di afferrare la sua borsa rigorosamente firmata ed uscire dalla stanza. Nel corridoio intercettò TJ. –Ciao, Romeo- lo salutò prima di aprire la porta dell’uscita e svanire nell’oscurità della sera.

 

Maggie si chinò a raccogliere il vestito e prima che poté fare qualcosa sentì calde lacrime pizzicarle gli occhi. Cercò di tirare su col naso ma fu inutile. Ben presto si ritrovò con le guance bagnate.

 

-Non merita le tue lacrime, quell’oca.- le disse una voce prima che una paio di braccia si stringessero intorno alla sua vita e la sollevassero di peso facendola appoggiare contro un petto caldo e profumato.

 

Maggie strinse forte gli occhi cercando di trattenere i singhiozzi. –La odio…- sussurrò.

 

TJ le sorrise. –Anch’io. Secondo me è gelosa. Perché non riesce a capire come una persona bella come te possa anche saper fare qualcosa. Lei è solo bella il cervello l’ha lasciato a casa.-

 

Maggie rise un po’ stropicciandosi gli occhi verdi. –Già…-  si distaccò dal rossiccio cercando di rimediare alle grinze dell’abito bianco. Lo appese con delicatezza alla cruccia restando a rimirarlo.

 

TJ la raggiunse cingendole la vitae appoggiando il viso nell’incavo della spalla. –E’ molto bello.- le  sussurrò all’orecchio.

 

-La Giulietta non è dello stesso parere.-

 

TJ la strinse forte. –Quella è la falsa Giulietta e non ha voce in capitolo.- strofinò le sue labbra sul collo candido e profumato di lei. –Adesso bisogna vedere se alla vera piace.-

 

Maggie rise. –E chi sarebbe la vera?-

 

TJ la voltò per poi baciarla dolcemente sulle labbra. –Sei tu  la mia Giulietta.-

 

La biondina arrossì distogliendo lo sguardo dagli occhi limpidi del suo ragazzo. –Io non sono in grado di recitare. Charlotte invece è brava.-

 

Il rossiccio le tappò la bocca con un altro bacio. –Chi parla della recita? Io parlo della vita reale. Tu sei la mia Giulietta.-

 

Maggie rialzò lo sguardo prima di gettarsi al suo collo. –Grazie…- gli sussurrò stringendolo forte.

 

TJ la tenne legata a sé per un po’. –Dai…- le disse, poi, accarezzandole i morbidi ciuffi dorati. –Perché non indossi quel meraviglioso abito e mi aiuti a recitare la mia parte?-

 

-Io non so una battuta…-

 

TJ la baciò. –Devi solo leggere, farò tutto io.-

 

Maggie arrossì. –No…-

 

Il ragazzo s’inginocchio ai suoi piedi facendo la parte del disperato. –Ti prego!- iniziò a piagnucolare.

 

-Io…-

 

-TI PREGOOOO!-

 

-Oh…-

 

-Ti prego!-

 

-E va bene! Basta che la pianti.-

 

 

***

 

L’orologio del grande teatro scolastico scoccò le 22, 30. Hermione era stravaccata su una poltroncina accanto a Ron che, di tanto in tanto, le accarezzava i capelli.

 

-Non credo sarei arrivata mai a dirlo.- iniziò la bruna girandosi su un fianco per abbracciare meglio Ron e godersi le sue meritate coccole. –Ma sto iniziando ad odiare Shakespeare.-

 

Il rosso le passò le braccia intorno alla vita attirandola meglio a sé. Le baciò la tempia con una tale sensualità da far venire i brividi ad Hermione.

 

-Sei troppo sexy quando riprendi i tuoi alunni…- scherzò il ragazzo continuando a sbaciucchiarle i capelli. Le passò un dito per tutta la colonna vertebrale facendola sobbalzare.

 

Hermione ridacchiò pizzicandogli con poca forza il braccio muscoloso.

 

-Scemo…- gli disse sollevando un po’ la testa per guardarlo meglio in viso. Ron le rispose con uno dei suoi famosi sorrisi da malandrino e lei non poté fare altro che arrossire in risposta.

 

Ron la trovò irresistibile e prima che se ne potesse accorgere le aveva già catturato le labbra rosse e morbide in un lungo bacio travolgente.

 

-Hm, hm…- una voce che si schiariva, li fece sobbalzare.

 

Hermione pregò con tutta se stessa che non fosse un suo ragazzo, tornato nel teatro per qualche stranissimo motivo.

 

-Siete disgustosi ragazzi, lasciatevelo dire…- li apostrofò una voce fin troppo famigliare.

 

Ron si staccò mal volentieri dalle labbra della sua ragazza e puntò i suoi occhi chiarissimi sui due nuovi arrivati.

 

-Malfoy…- disse cercando di mostrarsi arrabbiato. –Mi hai disturbato nel momento meno opportuno. Avevo finalmente convinto Hermione a provare nuove esperienze nel teatro…-

 

La diretta interessata si tirò con uno scatto su a sedere e fissò scandalizzata il ragazzo dai capelli rossi. –Pervertito!- sbraitò diventando rossa sulle guance. –Tu non mi hai convinto proprio a fare nulla.-

 

Draco ed Anne risero mentre Hermione inveiva contro Ron.

 

-Su ‘Mione.- iniziò la ragazza mora sorridendole. –Sappiamo chi è stato davvero…- lanciò un’occhiata divertita al capitano Weasley e non poté fare a meno di scoppiare a ridere, di nuovo.

 

-Ehi!- rispose falsamente offeso il rosso. –Le cosacce si fanno in due!-

 

Hermione arrossì prima di unirsi al coro di risate che si era levato dai suoi amici.

Calò un momento di silenzio interrotto ben presto da altre risate lontane. Hermione e Ron si voltarono verso il palco, la fonte delle voci, e rimasero ad osservare i due ragazzi che erano entrati in scena, tra uno sghignazzo e l’altro.

 

-Dai, TJ…- supplicò Maggie mentre veniva trascinata dal rossiccio sul palcoscenico. –Sai che odio stare qua sopra!-

 

TJ le lanciò una breve occhiata. –Nah…- la incoraggiò avvicinandolesi e posandole un breve bacio a fior di labbra. –Sei molto bella vestita così.-

 

Maggie arrossì abbassando lo sguardo per incontrare l’abito di tulle bianco che fino a qualche minuto prima era appeso su una cruccia dietro le quinte.

La stoffa pregiata e raffinata aderiva perfettamente alle forme minute ed acerbe del corpo snello di Margareth. Quel bianco intenso faceva risaltare il rossore delle sue guance e il verde intenso dei suoi occhi da cerbiatta.

 

-Grazie…- sibilò mentre TJ le faceva fare un mezzo giro come da copione.

 

-Sempre felice di  farle dei complimenti, mia bellissima Giulietta.- le rispose il rossiccio attirandola a sé per baciarle la mano.

Maggie scoppiò a ridere. –Oh, ma che gentiluomo.-

 

TJ rimase abbracciato a lungo alla ragazza godendosi il suo profumo fresco e fruttato. Appoggiò con stanchezza la guancia sul suo capo e rimasero così, immobili, per un po’.

 

-Vogliamo provare?- chiese alla fine distanziandosi un po’ da lei. Maggie annuì.

 

-Bene.- continuò TJ, aprendo il copione. –Iniziamo dall’uscita di scena di Tebaldo.

 

-Avessi profanato con la mia mano indegna questo sacro santuario, rimedio al mio peccato: queste mie labbra, pellegrini rossi di vergogna, con un bacio correggono quel tocco indelicato.-

 

Maggie rimase incantata nell’osservare la bravura innata che TJ possedeva nel recitare. Inghiottì il vuoto dando una rapida occhiata alla sua battuta prima di continuare.

 

-Buon pellegrino, la vostra  mano giudicate  con più calma, che solo umile devozione in fondo ha mostrato: anche i santi hanno mani che i pellegrini han toccato, e chi torna dal Santo Sepolcro usa unire palma e palma.-

 

TJ sorrise avvicinandosi. –Non hanno labbra i santi? E i devoti palmieri?-

 

-Sì, pellegrino, ma le devono usare in devozione.- gli rispose indietreggiando di un solo passo.

 

Hermione rimase ad ascoltarli rapita. Maggie era una attrice nata e, ora, non riusciva a capire per quale dannato motivo non le avesse riferito nulla su questa sua in giudicabile dote.

 

-Oh, cara Santa.- continuò TJ. –Lascia, allora, che le labbra imitino la preghiera delle mani, se non vuoi che la fede si muti in disperazione.-

 

Si avvicinò ancora afferrandole con dolcezza le mani. La fissò negli occhi causando un rossore più accentuato sulle guance già porpora della biondina.

 

-Non si muovono i santi.- sussurrò Maggie. –Anche quando ascoltano le altrui preghiere.-

 

-E allora resta immobile.- riprese il rossiccio inchinandosi sul viso della ragazza. –Mentre colgo i frutto delle mie preghiere.- suggellò le sue parole con un lungo bacio appassionato. –Così le tue labbra cancellano il peccato dalle mie.- le sussurrò a pochissima distanza dalla bocca.

 

Maggie rimase imbambolata a guardarlo. Le labbra socchiuse e gli occhi lucidi. Sorrise prima di rispondergli. –Allora le mie labbra hanno il peccato che han tolto?-

 

-Il peccato dalle mie labbra?- riprese il ragazzo distanziandosi un poco. –Oh, colpa dolcemente denunziata. Ridammi il mio peccato.-

 

Si sporse su di lei bacandola di nuovo.

 

Maggie si morse le labbra dando un occhiata al suo copione. Ridacchiò prima di dire la sua ultima battuta. –Tu baci a regola d’arte.-

 

TJ la guardò e non ebbe il tempo di esprimere un suo pensiero che 4 persone in fondo alla sala scoppiarono in un applauso. Maggie si voltò di scatto diventando immediatamente rossa fin sui capelli. TJ socchiuse la bocca in un’espressione che ricordava tanto un pesce in un acquario.

 

-Da…da quanto siete lì?- chiese il ragazzo grattandosi la testa.

 

Hermione sorrise guadagnando in ampie falcate il palcoscenico. –Direi dall’inizio della vostra performance.-

 

Maggie si nascose dietro TJ.

 

-E sono molto in collera con te signorina!- la prese per un polso trascinandola via dal suo nascondiglio. –Mi avevi detto che eri una frana a recitare…-

 

Maggie arrossì. –E’ vero.-

 

-NO!- esclamò Hermione puntandosi le mani sui fianchi -Siete bravissimi. Dei Romeo e Giulietta nati… come ho fatto ad essere così ceca?!-

 

TJ ridacchiò mentre la biondina diventava piccola, piccola. –Ho deciso! Sarai tu la nuova Giulietta!-

 

Maggie smise di respirare entrando in apnea. Guardò la sua insegnante con inespressione.

 

Anne conosceva quello sguardo come TJ. Solo loro due riuscirono a mettere in salvo le orecchie.

Maggie divenne pian piano sempre più rossa fino a quando un boato non riempì l’aria. –IO NON FARO’ MAI GIULIETTA!-

 

***

 

Cassio condusse Tamiara sulla torre del castello, dove il cospicuo numero di mangiamorte stava aspettando istruzioni per la loro missione a NewFreedom.

 

Il vento freddo delle serate primaverili dell’aperta campagna inglese fecero rabbrividire la giovane strega che, istintivamente, si strinse nel mantello.

Una chioma dorata spiccava nell’oscurità. Mellifluo era appoggiato con naturalezza alle rocce del parapetto attendendo l’arrivo di Cassio.

 

-Ce la prendiamo comoda?-  disse con un sibilo quando la porta della torre si richiuse diligentemente dietro i due nuovi arrivati.

 

Cassio si voltò a guardarlo. –Ricordati chi comanda adesso, McStrict.-

 

Mellifluo fece un sorrisetto sarcastico staccandosi dal parapetto e avvicinandosi. –Me lo ricordo troppo bene, Blanche.-

 

Tamiara appoggiò una mano sul petto del biondo facendolo indietreggiare. –Avvisa le truppe che domani attaccheremo.- la rossa guardò il cielo. –La Luna non è ancora pronta.-

 

-Ma cosa dici?- chiese Cassio appoggiandole una mano sulla spalla.

 

Tamiara lo scrutò con i suoi penetranti occhi verde-nocciola. –Ricordati chi comanda, Blanche.- La donna si ravvivò i boccoli cremisi prima di voltarsi ed abbandonare la torre.

 

Mellifluo incrociò le braccia sul petto e non poté fare a meno di sorridere. –Sì, Cassio. D’ora in poi mi ricorderò chi comanda davvero.- fece un cenno ai mangiamorte di lasciare la torre prima di svanire anch’egli con un sonoro pop.

 

Continua…

 

 

 

  

***

 

Va bene. Ho esagerato. Vi ho fatto aspettare troppo. Erano quasi 3 mesi che non aggiornavo. Ma cosa volete? Ho avuto molto, troppo da fare. E come si sa la vita di tutti i giorni spesso ci tiene lontani dalla cose che amiamo fare, costringendoci a seguire le sue regole.

 

Mi perdonate?

 

Dai*_*! Non fatemi star male. Mi dispiace. Sono anch’io una lettrice e so quanto sia difficile e snervante aspettare un aggiornamento. In fondo, è arrivato, però^^.

Ed è anche sostanzioso, visto che raggiungiamo una bel gruzzoletto di pagine, che adesso non sto a contare…

 

Cmq, ebbene sì. Il prossimo chap sarà il penultimo. *Angéle scoppia a piangere*. Non so se riuscirò a sopravvivere senza questa mia storia(che una ragazza francese sta traducendo nella sua lingua per migliorare il suo italiano…*_* buona fortuna…)In fondo, mi ha tenuto compagnia per un anno e mezzo, e mi sembra normale informarvi che io sentirò troppo la mancanza dei miei piccoli pg…TJ, Maggie, Anne, Lily, Angelia, Mellifluo, Tamiara, Lucrezia, Joseph, Cassio, Draco, Ron, Hermione, Ginny, Artemisy, Luna, Evelyn, James, Harry. I miei personaggi mi hanno reso orgogliosa. Non solo perché mi hanno conquistato ma soprattutto perché vi hanno fatto provare tante emozioni ed è la cosa più importante.

 

Credo che li congederò molto volentieri per darli una lunga vacanza e poi mi dedicherò al sequel(nella mia mente già dall’anno scorso).

 

Ah, già! Prima che me ne dimentichi voglio farvi gli AUGURI(anche se in ritardo) di un felicissimo 2005!

 

Bene. Ora però, passo ai ringraziamenti.

 

Bebba Grazie. Sono molto contenta di sapere che le mie parole ti trascinano. E’ davvero un bellissimo complimento. Grazie tante. Un bacio.

AngéleJ

 

Edvige Grazie per i tuoi complimenti. E’ sempre bello sapere di essere apprezzata. Non dovevi disturbarti e lasciarmi una recensione per ogni chaps, troppo onore per una come me^\\^. Grazie, davvero Edvige. Un kiss,

AngéleJ

 

Phoebe80 a me sembra logico invece iniziare la tua risposta con un GRAZIEEEEEEEEEEE! Sei davvero troppo gentile. Sei una persona troppo buona io i tuoi complimenti non me li merito. Arrossisco sempre ogni volta che leggo un tuo commento. *\\* Grazie. Sono super mega iper contenta che tutto sia stato di tuo gradimento. Ne sono felice. Veramente. Non preoccuparti ho detto che presto la storia avrà un sequel e così sarà. Ti mando un grosso bacio e tanti ringraziamenti.

AngéleJ

 

Daffydebby Sensuale? Davvero ti è parso così?^^*Angéle è tutta contenta* Grazie, Debby. Troppo buona. Sì, l’avvicinamento tra Draco ed Anne avverrà solo in un sequel, perché adesso il loro rapporto è ancora troppo immaturo per un salto di qualità. Grazie ancora dei complimenti. Un bacione,

AngéleJ

 

Angela  Beh, cara omonima, sono io che devo dire che sei Mitica^^. Sempre ligia al dovere di recensirmi ed esprimermi la propria opinione. Ti ringrazio, non solo per i complimenti, ma anche per la tua dolcezza e per rendermi partecipe di un tuo pensiero. Non smettere mai di esprimerti. Un bacio,

AngéleJ

 

Sunny GRAZIE D’ESISTERE! Sunnina love, love*_*. Ti dedico la canzone di Ramazzotti, quella in cui c’è il pezzo “ grazie d’esistere”. Grazie di aver inventato BAWM. Grazie per essere così brava. Grazie per farmi emozionare ed appassionare con ogni cosa che descrivi. Grazie per avermi dato l’ispirazione per questa ffc. Grazie per i tuoi personaggi originali. (Jack-Amelia*_* ). Grazie per essere sempre così gentile e disponibile. Grazie per aver sfornato un nuovo piccolo capolavoro. Grazie per leggere la mia ffc. Grazie per avermi commentato e grazie per il tuo modo di essere così speciale che mi fa sentire tanto felice di averti conosciuto.

Un kiss,

AngéleJ

 

 

Lizzie Grazie! Che fortunata che sei stata. Hai commentato e subito qualche giorno dopo ho aggiornato. Brava^^. Grazie ancora per aver letto la mia ffc. Un bacio,

AngéleJ

 

 

 

AvaNa Kedavra Già, hai ragione. Forse avrei dovuto spezzettare maggiormente gli avvenimenti. Ma io scrivo di getto e i chaps li corregge solo grammaticalmente(quando gli va) mio fratello, quindi non sempre riesco a cogliere che magari sono troppi avvenimenti assieme. ^^’’ scusami. Come si suole dire. “Sbagliando s’impara?” Ebbene sì, devo rinnovarti i miei complimenti perché anche se non ho commentato non mi sono persa una tua storia. Perdonami, sono stata una maleducata a non recensire. Cercherò di rimediare al più presto. Un bacio grande,

AngéleJ

 

Marty Perdonami piccola, anche questa volta vi ho fatto aspettare troppo. Spero ti sia piaciuto comunque. Un bacio grande, grande.

AngéleJ

 

EMMA Beh, alla fine mancano due soli chaps e se mi va un epilogo. ^^Grazie dei tuoi complimenti. Un bacio,

AngéleJ

 

Nene89 Ed io non so che altro dirti se non: GRAZIE MILLE^^. Un bacio grande,

AngéleJ

 

Vale DG(Dangerous Game) Tesoro^^. CIAOOOOOOOOO! Leggere una tua recensione è per me sempre e continuamente motivo di tanto orgoglio. *_* Sai che ti adoro?Sai che io, invece, adoro tutti i tuoi personaggi? Sai che adoro tutte le tue storie? Scrivi troppo bene ed io non vedo l’ora di leggere un prossimo aggiornamento. Sì, lo so. Ci ho messo troppo per aggiornare e mi dispiace che tu ti sia riletta una dozzina di volte i miei chaps. Stai ancora bene, vero? Ti prego non mi abbandonare e continua ad essere una persona meravigliosa. Un bacio grande e tante grazie per i tuoi complimenti.

AngéleJ  

 

*JULY@* Nulla di grave mi auguro. Ti prego non farmi preoccupare. Sì, lo so che anche sta volta ho messo secoli ad aggiornare ma ti prego perdonami. Se ti ho regalato un mondo meraviglioso che ti è stato di aiuto per qualcosa di brutto, allora, sono triplamente felice. Ti mando un kiss ed un abbraccio. Non arrenderti mai!

AngéleJ

 

Lulu Sei di Foggia e non mi hai detto nulla?Insomma siamo coinquiline della stessa regione e tu non me ne hai parlato. Ma guarda tu i casi della vita*_*. Beh, se vuoi venire a trovarmi fallo pure. Mi farebbe molto piacere. Sì, ci sarà un seguito di DAAB non vi preoccupate. Non vi abbandono.  Non arrabbiarti, però^^’’. Beh, adesso vado. Un kiss gigante, carissima.

AngéleJ

 

Marilia Se ti ringrazio ancora ne scrivi un’altra. Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie…GRAZIE! Bene adesso scriverai un’altra one-shot? Ti prego, mi piace tanto il tuo modo di descrivere Ron ed Hermione *_*… No, non preoccuparti. Io frequentavo la stessa scuola della ragazza ma non ho le amicizie che aveva lei. Io sono una brava ragazza ^^’’. Ti ringrazio per i tuoi complimenti, sei troppo buona. Anch’io ti voglio tanto bene. Un kiss,

AngéleJ

 

Selphie No, ancora una chap relativamente tranquillo. Il prossimo sarà scoppiettante. Non perdetevelo. *_* mi raccomando. Grazie della tua gentilezza. Un kiss

AngéleJ

 

Cloudy Anch’io mi sono affezionata tanto a voi e una ffc senza i miei recensitori non è una ffc. Ho conosciuto tanta bella gente ed è per questo che adoro con tutta me stessa il sito di Erika^^. Sono contenta che tu ti sia affezionata alla mia storia ti ringrazio per avermi considerato una tra le più brave scrittrici del sito. *\\* mi fate arrossire. Vi voglio troppo bene. Un bacione,

AngéleJ

 

Vega Già le tue recensioni sono delle tradizioni per me. Spesso devo ammettere che per aggiornare aspetto che tu abbia espresso la tua opinione. Sei stata tra le prime a darmi fiducia e per questo avrai sempre un posto speciale nel mio cuore. Grazie, Vega. Per tutto.

Ti voglio tanto bene.

AngéleJ

 

Ammy Fin troppo umana. Grazie e perdonami se ho osato affibbiare il tuo Harry a Ginny^_^. Un kiss,

AngéleJ

 

Clo87 Eh, già. *Angéle fa un sospirone melanconico.* DAAB sta per finire. Mi mancherà tantissimo questa storia. Ma come tutte le cose belle e brutte anche questa deve avere un suo termine. Sono troppo felice che abbia appassionato tanta bella gente. E non ho abbandonato nessuna idea di pre-quel o sequel. Don’t worry, honey ^_^. Non vi preoccupate non vi mollo. Ti mando un bacione,

AngéleJ

 

GIADA  Sto aspettando di terminare DAAB e poi continuerò Clair de lune. Non vi preoccupate non sono un tipo che lascia le cose a metà. Grazie della tua recensione. Un bacio,

AngéleJ   

 

Miroku E chi è il lettore più dolce e simpatico di DAAB? Ma naturalmente il mio amico Miroku. *_* Tesoro, grazie. Non immaginavo che la mia fic fosse la tua preferita. Mi fai commuovere *Angéle si asciuga le lacrime*. Ti ringrazio tanto. Il tuo blog è davvero caruccio e come avrai notato ci ho fatto un salto e ti ho lasciato anche un mex. Sì, questa storia si è quasi conclusa ma non preoccuparti credo ci sarà un sequel. Ti mando un bacio ed un grande abbraccio,

AngéleJ

 

Karry Che esagerata^^. Grazie. Sì, anche a me è successo con i personaggi di alcune bellissime ffc. Li ho presi talmente a cuore da arrivare a pensare che loro fossero i veri Pg… direi, purtroppo, che non è così. *_*. Ma cosa importa. Sognare è bello. Ti ringrazio ancora per i tuoi fantastici complimenti. Un kiss.

AngéleJ

 

Marion Anche tu ti commuovi? Io pure. *_* . Non sai quanto ho pianto alla fine di BAWM. E quanto ancora piangerò alla fine di tutto. Grazie per i tuoi complimenti mi fai sentire orgogliosa. Un bacio grandissimo anche a te,

AngéleJ

 

Mina88 Spero ti piacerà. Continua a seguirmi e ben venuta. Un bacio,

AngéleJ

 

Vale e Mely Grazie ragazze. *_* Siete troppo buone nei miei confronti. Io tutto il vostro sostegno e la vostra gentilezza credo di non meritarli. Sono solo una persona a cui piace tanto scrivere. Stare a contatto con i libri interessanti, conoscere bella gente come voi, migliorarmi e raggiungere i mie obbiettivi. E se ho fatto tutto quello che amo fare è solo grazie a voi e a questo sito meraviglioso. Grazie tante, per tutto. Rivoglio tanto bene, Un kiss,

AngéleJ

 

Ary Ti sei trovata un fidanzato con il nome di tuo fratello^^? E ci credo che quel povero ragazzo di Chris ci sia rimasto male… Scommetto che è gelosissimo della sua sorellina, Ary*_* Normale, tutti i fratelli lo sono. ^_^ Grazie per i complimenti piccola, scusa se ti ho fatto aspettare. Un kiss gigante,

AngéleJ

 

Pyros Ikari^-^ Ciao^^. Come va? Spero bene. Ti ho appena visto in chat e penso che verrò a farti un salutino. Prima, però, devo finire di scrivere i saluti. Grazie per aver letto la mia ffc. Ha significato davvero tanto per me. Sono contenta che ti sia piaciuta ora vado, un kiss,

AngéleJ

 

Daphne Beh, paragonarmi alla mitica Sunny, è un po’ azzardato. Non mi permetterei mai di fare le cose che fa lei. Perché lei è MITICA io no. Però posso prendere in considerazione l’idea di fare qualche one- shot sui miei carachters. L’idea non è male. *_* Non preoccuparti per l’assenza. Questi computer ci danno sempre fastidio. Ebbene, sì. La storia è quasi terminata. Ma non preoccuparti vi terrò compagnia ancora per un po’. Ti mando un bacione.

AngéleJ

 

Bellatrix Grazie cara. Sei troppo buona. Mi piacerebbe avere abbastanza fantasia per tre DAAB. Mah, chi lo sa vedremo. Grazie ancora un kiss,

AngéleJ

 

Ly Innanzitutto, GRAZIE. Quando ho visto il tuo commento il mio cuore si è fermato. 1. Perché ti reputo un’autrice con i fiocchi e contro fiocchi. 2.Perché non ho mai avuto una recensione così lunga. Ho passato 10 minuti buoni a leggerla. *_* Troppo bella. Allora come hai detto tu la mia fic parte molto a rilento. Se rileggo per sbaglio qualche chap, dal 1 al 10, mi viene da vomitare. Non c’era trama né azione. I dialoghi erano miseri e privi di contenuti. La forma grammaticale nemmeno a parlarne. Bleah -_-||! Sembro una bimba delle elementari tanto scrivo male. Tutto va migliorando verso l’11 chap che un po’ mi inizia a piacere. Ma non sono ancora completamente soddisfatta.

Già i miei personaggi originali e quelli no. *_*  In effetti, queste sono le uniche cosa di cui vado fiera. I miei bimbi sono davvero interessanti e sfaccettati. Si comportano così perché li penso sempre come reali. Con i loro difetti e le loro paure. Con i loro pregi e le loro sicurezze. Anche a Vale the best piacciono TJ e Maggie. ^^. Non puoi sapere quanto mi rende felice sapere che sono graditi molto. *_* Grazie. Quelli sono i miei alter ego. Cmq, sì non ti preoccupare non ti lascerò per troppo tempo senza di loro. Don’t worry. Ti  mando un bacio immenso. GRAZIE ancora.

AngéleJ

 

Maga Magò  Beh, puoi dire alla tua amica che presto ci sarà una seconda parte di DAAB. Magari più bella della prima, chi lo sa *_*. Cmq, ti ringrazio per i tuoi complimenti e non preoccuparti, mi diletterò con tante belle shottine^^. Così, non vi farò sentire la mia mancanza. (Non la sentiremo cmq, NDTutti ^_^’’Nd Angéle). Va beh, ora vado. Un kiss,

AngéleJ

 

Bibi Lettrice attenta…*_*’’ Ecco, Charlotte lo ha fatto perché voleva screditare Maggie facendo finta che la sua amicizia era stata così di poco conto da farle dimenticare immediatamente il suo nome. Bella osservazione, complimenti. Grazie per aver commentato. Un bacio,

AngéleJ

 

Liz Hai ragione. Ecco, un chap pronto per te^^. Scusami, Un bacione,

AngéleJ

 

Chris Grazie, dolcissimo^^. Troppo buono. Come puoi vedere ho aggiornato. Spero sia stata tutto di tuo gradimento. Mi raccomando stammi bene,

Un bacio,

AngéleJ

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V

(…lasciatemi un commento…*_*)

 

   
 
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