DA AUROR A BABBANI XXVI CHAP: “…La tempesta.(I parte)”
Tutti i
personaggi della mia ffc sono di proprietà della Rowling (a parte qualcuno)
quindi ringrazio questa grande donna per averci regalato con i suoi libri un
mondo meraviglioso… quello di Harry Potter…
io ho
terminato, buona lettura…
Angéle
* le parti in corsivo (come in tutte
le ffc) sono ricordi…
Questo chap è dedicato a tutte le persone che mi
vogliono bene.
Grazie^_^
Anne
sorrise alla macchinetta fotografica che Draco aveva acquistato al centro
commerciale qualche ora prima. Erano seduti sull’erba del parco. Il freddo
invernale era completamente svanito lasciando spazio ad un dolcissimo clima
primaverile.
Anne
indossava un semplice abitino bianco a bretelle con una giacca rossa di cotone
a coprirle le spalle. I lunghi capelli corvini erano stati lasciati sciolti. Il
sole mite risplendeva in quelle iridi blue dando loro un aspetto diverso.
-Vuoi
continuare a fotografarmi per tutta la giornata?- chiese, all’improvviso,
arrossendo subito dopo.
Draco
rise avvicinandole l’obbiettivo agli
occhi blue.
-Il
tuo sguardo è delizioso…- affermò includendosi nella foto.
Anne
sentì il calore salirle di nuovo sulle guance, quando avvertì il leggero quanto
inebriante profumo di Malfoy avvolgerla.
-Scemo…-
sussurrò mordendosi il labbro inferiore.
Alzò
lo sguardo andando ad incontrare i freddi occhi di Draco che avevano il potere
di farle bollire il sangue. La stavano scrutando con attenzione, saettavano sul
suo viso.
Lo
vide inumidirsi le labbra sottili e accarezzarle piano una guancia.
-Grazie,
Anne…per tutto.-
Quelle
parole sussurrate con tanto sentimento le fecero tremare le ginocchia.
Ringraziò mentalmente Dio di essere seduta.
-Io…
tu…- balbettò inghiottendo il vuoto. –Tu non devi ringraziarmi. Io non ho fatto
nulla.-
Draco
fece uno strano rumore col naso che ricordava tanto una risata mal trattenuta.
-Tu
hai fatto molto di più di quel che pensi.- Le sorrise afferrandole una mano morbida.
Anne
sentì il cuore saltare un battito. Trattenne il respiro senza accorgersene.
-ANNE!-
la voce disperata di sua sorella più piccola la riportò alla realtà.
Sorrise
timidamente a Draco prima di issarsi sulle gambe e correre incontro a Lily.
La
ritrovò in lacrime con il vestitino nuovo sporco di terra e le ginocchia
sbucciate.
-Cosa
ti è successo?- le domandò chinandosi alla sua altezza.
La
bimba l’abbracciò forte continuando a singhiozzare contro la sua spalla.
-Un
bimbo mi ha spinto giù dall’altalena!-
Anne
la strinse forte. –Su calmati…- cercò di consolarla accarezzandole i boccoli.
-COME?!-
la voce di Draco le fece sobbalzare. –Chi è stato, principessa?- continuò
accovacciandosi accanto alle sorelle.
Lily
si scostò un po’ dalla spalla di Anne. -Sa-Samuel Davidson…- disse
stropicciandosi gli occhioni verdi-marroni.
Draco
le offrì una mano. –Vieni.- le ordinò tornando alla sua altezza.
-Andiamo
a scambiare quattro chiacchiere con questo tipo.-
Anne
si passò una mano sulla faccia. –Draco lascia perdere, sono scaramucce tra
bambini. E’ capitato anche a me!- cercò di convincerlo seguendoli.
-A
te è successo perché non c’ero io a difenderti… Lily ne può approfittare.
Lasciami fare, Anne.-
Anne
si ammutolì. Arrossì come una mela ripensando alle parole di Draco. Li osservò
avanzare e non poté fare a meno di sorridere contenta.
Immaginò
Draco papà e mai nessuna visione la fece più intenerire.
***
L’esame
di metà anno di teoria sulle armi babbane si stava svolgendo nell’aula n. 20.
Ginny
era a metà questionario.
-Ginny…-
un sibilo la fece voltare verso destra.
Guardò
il ragazzo bruno intento a completare il suo compito. Non aveva alzato nemmeno
la testa. Non era stato lui a chiamarla.
-Weasley…-
la voce imperiosa del suo insegnante la fece tremare.
–Qualcosa
non va?-
Ginny
rimase a fissarlo per un po’. Arrossì sulle gote inumidendosi le labbra. -No,
mi scusi.-
Si
rituffò sul foglio continuando a completare le caselle senza sosta. Il compito
era abbastanza semplice.
-Ginny…-
ancora una volta un sibilo la fece voltare. Si girò a sinistra andando ad
incontrare gli occhi di Lucrezia. La brunetta inarcò un sopracciglio lanciando
delle occhiate interrogative alla rossa.
-Che
c’è?- sussurrò Lucrezia preoccupata.
Ginny
la fissò.
Non
era stata lei a chiamarla…
-Sweeter,
Weasley… suppongo abbiate terminato.- la solita voce dura ed espressiva fece
sobbalzare entrambe.
-Ci
scusi…- intervenne la bruna riprendendo a scribacchiare sul foglio.
Ginny
fissò il vuoto per un paio di secondi. Mordicchiò il tappo della sua biro e con
un’alzata di spalle tornò a lavoro.
“56. In quanti tipi
possono essere suddivise le armi babbane…”
Sorrise.
Sapeva
anche questa.
***
Il
medimago Artemisy distillò con estrema precisione l’ultimo ingrediente della
pozione.
Lanciò
un’occhiata a Luna che con naturalezza smistava le piante.
La
pozione era ormai quasi pronta. Doveva bollire per altre tre giornate, poi
finalmente, il mondo magico avrebbe riavuto i suoi auror.
-Luna?-
chiamò la sua assistente. –Mi hai fissato l’appuntamento con McDury per il
nostro colloquio?-
Luna
sorrise mostrando la sua bella dentatura. –Certo dottore, questa sera alle
20,00. Ci sarà l’intero corpo degli auror speciali.-
Artemisy
le sorrise facendola arrossire. In quei lunghi mesi avevano passato così tanto
tempo assieme che alla fine la giovane assistente si era innamorata
dell’affascinante medimago.
-Mi
sei stata di grande aiuto in questi mesi. Ti ringrazio.-
La
donna arrossì ancora. –Sono io che devo ringraziarla, ho imparato tante cose
nuove qui con lei…-
Artemisy
girò tre volte in senso antiorario la pozione. Si allontanò dal calderone
dirigendosi alle spalle della biondina.
-Quando
tutto sarà finito…ti andrebbe di venire a cena fuori con me?-
Luna
lasciò cadere il pesante coltello con il quale stava lavorando. Arrossì
furiosamente prima di proferire un timidissimo.
-Sì-
Artemisy
sorrise diventando, all’improvviso, impacciato. –Perfetto…- disse
indietreggiando.
***
Ron
rubò il centesimo bacio dalle labbra di Hermione. L’aveva intercettata nei
corridoi della scuola e con una mossa degna di un orso l’aveva trascinata
dietro gli armadietti. Chiunque li avesse visti, avrebbe pensato ad una coppia
di adolescenti e non di certo a degli insegnanti.
-Ron
mi lasci andare…- protestò debolmente Hermione mentre si lasciva baciare sul
collo.
-Ripetimelo
un po’ più convinta, amore…-
Hermione
sospirò arrossendo sulle guance. Adorava quando Ron la chiamava così. Si
gongolò per un po’ sulle gambe poi la parte matura e razionale di lei prese il
sopravvento.
Mise
le sue mani sul petto di lui e con una mossa dolce ma decisa lo spostò.
-Devo
andare a lezione…-
Lo
sguardo deciso della bruna disarmò Ron che, con riluttanza, la lasciò andare.
-Va
bene, ‘Mione... Non è colpa mia, però, se sei così bella nei corridoi della
scuola…-
Hermione
inarcò un sopraciglio, incrociando le braccia sul petto. –Vuoi dire che è colpa
mia se tu non riesci a tenere le tue manine da pervertito nelle tasche dei
pantaloni?-
Ron
fece un sorrisetto beffardo. –Io le mani nei pantaloni le terrei anche…- si
avvicinò alla ragazza ancora pressata contro il muro. –Ma vorrei che fossero le
tue tasche.-
Hermione
trattenne una risatina quando Ron la prese per i fianchi avvicinandola a sé.
-Pervertito…-
sussurrò prima che le labbra del rosso le tappassero la bocca.
Avrebbero
continuato ancora per molto se una voce che si schiariva non li avesse fatti
sobbalzare.
Hermione
divenne bordeaux mentre Ron rideva nervosamente, girandosi con lentezza.
-Professoressa
Granger…- Maggie aveva le braccia incrociate sul petto e cercava in tutti i
modi di trattenere una risata.
Hermione
spinse Ron lontano da lei con una forza tale da far barcollare il ragazzo. Si
riassettò i capelli e la camicia di cotone bianca un po’ aggrinzita.
-Sì,
Margareth, cara?- chiese con la voce che tremava.
Maggie
lasciò che un sorriso allargasse le sue labbra rosee. –Forse aveva dimenticato
che alla seconda ora aveva una lezione con il terzo anno?-
Hermione
ridacchiò recuperando la sua borsa. –No, non l’avevo dimenticato… R… cioè, il
professor Weasley mi stava spiegando una cosa…-
Maggie
stentò a rimenare seria. –Ah…- Scrutò i due che avevano iniziato a colorarsi di
rosso. –Comunque, professoressa, se lei non ci firma il permesso non possiamo
iniziare le prove nel teatro…-
Hermione
rimase in silenzio per un paio di secondi. “Prove nel teatro?” pensò prima che
tutta la vicenda le tornasse alla mente.
-Professoressa cosa ne direbbe di uno
spettacolo teatrale su un’opera di Shakespeare per concludere degnamente il
nostro studio?- TJ glielo aveva chiesto con
tanta gentilezza qualche mese prima.
Hermione
aveva sorriso. –Beh, non lo so…A voi piacerebbe farlo?-aveva risposto sedendosi
sulla cattedra.
Maggie aveva
alzato una mano. –A me piacerebbe molto… Posso fare la costumista, sono brava
con ago e filo.-
Hermione aveva
sorriso, di nuovo. –E gli altri?-
Un mormorio
eccitato aveva accolto la sua domanda. Marcus Bed, il ragazzone dell’ultimo
banco, si era alzato.
-io ci
sto…però voglio essere Romeo…-
Hermione
aveva riso, accompagnata dai suoi ragazzi. –Perfetto, Marcus. Ricordati che lo
hai voluto tu. Sono proprio curiosa di vedere quanto sarai spaccone vestito con
una calzamaglia…-
Marcus aveva
storto le labbra…-Calzamaglia?-
-Sì,
Maggie arrivo…- disse riscuotendosi. Si voltò velocemente verso Ron
sorridendogli…-Ci vediamo a casa, Ron…-
Il
rosso sospirò osservandola camminare fino a che non scomparve dietro l’angolo.
Una miriade di pensieri poco puritani gli invase il cervello.
Sorrise
arrossendo sulle orecchie.
-Eh,
sì, Ronald. Sei diventato un depravato…-
***
Mellifluo
consegnò le ultime scartoffie che aveva rubato dall’ufficio misteri a
Voldemort.
-Ho
controllato tutto, Mio signore…-si chinò fino al pavimento. –Ma non rivela
nulla di utile al nostro scopo.-
Il
Signore oscuro strinse il pugno.
Nella
stanza un fascio di luce, proveniente dai corridoi illuminò la figura di
Angelia ai piedi di Voldemort.
Cassio
si fece avanti dall’oscurità. Arrivò alla stessa altezza di Mellifluo e si
chinò al cospetto di colui-che-non-deve-essere-nominato.
-Mio
Signore, vi porto buone notizie. La nostra ricerca è finita. Tamiara ha trovato
Lilialux.-
Gli
occhi del signore oscuro brillarono di malvagità. –Perfetto.- si voltò verso
Mellifluo e con disgusto gli parlò. –Tu che non sei in grado di assolvere al
tuo compito, raduna le truppe e cerca in qualche modo di riscattarti. Aiuta i
tuoi fratelli Mangiamorte a recuperare la mia erede.-
Mellifluo
chinò il capo in assenso. –Come vuole, Mio Signore.-
***
TJ
sbruffò per la centesima volta. Si passò, con rabbia, una mano tra i capelli
vinaccio e riprovò la scena per la centesima volta.
-Chi è quella donna che arricchisce la mano
di quel cavaliere?- Pronunciò ben attento a non sbagliare.
Maggie
seduta accanto ad Hermione, in uno dei primi posti del teatro scolastico, si appoggiò
ad una mano. Era alquanto scocciata da quella situazione. Come volevasi
dimostrare la fortuna non era dalla sua parte.
Marcus
Bed che aveva tanto insistito per fare il protagonista, alla fine, ci aveva rinunciato.
-Trovo che
mi sia più congeniale Mercuzio…- aveva detto sorridendo.
Naturalmente
a chi poteva capitare la parte di Romeo, se non al William Shakespeare
dipendente, meglio conosciuto come Tolomeus Junior Natchos?
-Oh,
ella insegna alle torce a bruciare con più luce…-
-NO!-
esclamò Hermione catapultandosi sul palco. –Tolomeus… deve essere qualcosa che
parte dal cuore… è come se tu vedessi la
donna della tua vita. Il faro delle tue giornate…-
TJ
guardò prima Hermione e poi la sua partner. Charlotte. Era naturale che non
riuscisse ad esprimere appieno quello che richiedeva l’insegnante. Per quella
ragazza non provava nulla al di fuori dell’antipatia. Non sopportava come
trattava Maggie.
-Ho
capito professoressa…- disse con un filo di voce schiarendosela per riprovare.
Hermione
si grattò la testa poi, con un battito di mani richiamò tutti all’ordine.
–Forza riproviamo da qui…- S’infilò il copione nella tasca posteriore dei jeans
e s’allontanò.
Si
sedette accanto a Maggie e sospirò. –Sperando che sia quella buona…-
Erano
tutti pronti per iniziare quando da dietro le quinte, uscì Alyssa. –Professoressa!- gridò interrompendo
tutto. –C’è un problema con le stoffe. Non riusciamo a decidere quali siano
migliori per l’abito funereo di Giulietta…-
Hermione
si passò una mano sulla fronte. Si voltò disperata verso Maggie. –Ti andrebbe
di darmi una mano?-
Maggie
annuì. Come aiutoregista aveva provveduto alle scenografie, a disegnare i
modelli per gli abiti, alla stesura del copione, alla decisione dei
protagonisti, tenendosi ben lontana, però, dal palco e dalla recitazione. In
quelle cose era una frana.
Si
diresse con decisione sul palco. Passò accanto a Marcus che ripeteva come un
forsennato la sua parte. Sorrise quando incontrò lo sguardo chiaro di TJ.
-Sta
tranquillo…- gli sillabò svanendo dietro le quinte.
***
Ginny
si stiracchiò soddisfatta. Si stese sul prato del parco della base e respirò
l’aria pulita che dava di libertà. Gli esami di metà corso erano conclusi.
Avrebbe potuto rilassarsi un po’…finalmente.
Lucrezia
si distese a pancia in giù accanto a Joseph che, tranquillo, mangiucchiava un
lecca- lecca.
-Ci
pensate?- esclamò Ginny guardando i raggi del sole che filtravano dai rami
della quercia. –Tra meno di sei mesi saremo Sottoufficiali…-
Joseph
sorrise, distendendo le gambe davanti a lui.
-E
tra un anno finalmente Auror…-
Virginia
socchiuse gli occhi, sospirando ancora.
-Ginny…-
Riaprì
le sue pozze chiare guardandosi attorno. –Mi hai chiamato Joseph?-
Il
bruno distolse lo sguardo da Lucrezia e lo posò sull’amica rossa. –No, Ginny.
Perché?-
Virginia si morse la labbra rosse. –Mi è parso di
sentire il mio nome…-
-Amore?-
La
voce di Harry la fece voltare. Il bel capitano bruno aveva le braccia
incrociate sul petto e lo sguardo sorridente.
Era in piedi accanto alla quercia.
-Sapevo
di trovarvi qui…- spiegò sedendosi e baciando Ginny a fior di labbra. –Come
sono andati gli esami?-
Lucrezia
sorrise intervenendo finalmente nel discorso. Era taciturna da quella mattina.
-Speriamo
bene…-
-Non
vi preoccupate…- disse Harry facendo l’occhiolino ai tre. –L’unica nella storia
della base che non fece errori a quel test fu Hermione… tutti ne commettono,
anche il Generale McDury ne fece parecchi…- ridacchiò facendo sorridere anche
gli altri.
-Hermione…-
sussurrò Ginny, rattristandosi subito dopo.
-Già,
e devo parlarti proprio di loro, Virginia.- disse Harry passandosi una mano tra
i capelli. –Posso rubarvela per un paio di minuti?-
Joseph
e Lucrezia asserirono mentre Ginny si alzava per seguire Harry.
Si
allontanarono dalla coppia che tranquillamente riprese a chiacchierare.
Attraversarono il piccolo prato verde arrivando, finalmente, ad una panchina di
marmo. Rimasero per un po’ in silenzio.
-Ho
notizie su Ron, Hermione e Draco. Sia
buone sia cattive. –
Ginny
inghiottì il vuoto inarcando la schiena. –Bene…-
-Quale
vuoi per prima?- cercò di sdrammatizzare Harry sorridendole.
Ginny
si grattò la testa. –Hmmm… preferirei partire dalle belle sta mattina.-
Harry
asserì appoggiando un braccio sullo schienale della panca. –A quanto pare la
pozione della Fenice è pronta.-
Gli
occhi chiari di Ginny brillarono di luce propria. Sorrise, gettandosi al collo
del bruno. –Ma è una notizia fantastica!-
Harry
la strinse accarezzandole la schiena. –Non gioire troppo, però.- le disse accarezzandole
le guance. –C’è ancora la notizia brutta, ricordi?-
Virginia
asserì, distaccandosi da lui, tornando seria. –Spara.-
Il
capitano si passò una mano tra i ciuffi scuri e ribelli. –Il dipartimento
segreti è stato scassinato. Hanno trafugato molte informazioni. Tra cui quelle
su i ragazzi.-
Ginny
sussultò, stringendo convulsamente i pugni sulle gambe. –E’ successo loro
qualcosa?-
Harry
negò accavallando le gambe. –Per il momento, nulla. Pare che i documenti
fossero protetti da un incantesimo.-
Il
bruno rimase in silenzio ma Virginia si accorse che aveva dell’altro da dirle.
–E?- domandò voltandosi a guardarlo.
Harry
sospirò. –Inoltre, l’auror di guardia quella notte ha confessato di aver visto
di sfuggita l’aggressore, prima di essere tramortito da un cruciatus.-
Ginny inarcò un sopraciglio. –Avete già
iniziato le ricerche?-
Il
capitano Potter, fece un mezzo sorriso amaro. -Il problema è che- riprese con
fatica. –La guardia ha detto che quell’uomo assomigliava in un maniera
incredibile a…-
Ginny
rimase in silenzio, attendendo che Harry riprendesse.
Un
sospiro si levò dalle labbra del bruno prima di continuare. –Mellifluo
McStrict.- terminò in un soffio.
Ginny
divenne paonazza. –Non essere ridicolo.- affermò indignata. –Mellifluo non
farebbe mai una cosa del genere.-
Harry
non rispose.
-Poi,
la guardia era mezza tramortita, avrà sicuramente visto male…-
Il
capitano la bloccò. –A me Mellifluo non è mai piaciuto.-
Ginny
tremò. –Certo, come potrebbe mai piacerti?- gli domandò adirata, cercando di
controllarsi.
-Cosa?-
Virginia
strinse i pugni. -È un mio amico e mi è stato vicino nel momento del bisogno
questo, però, non conta nulla, vero?-
Harry
abbassò lo sguardo. –Non essere sciocca.-
Ginny
schizzò in piedi. –Mellifluo è innocente ne sono sicura!- esclamò.
Quell’affermazione
l’aveva fatta con una tale violenza che il cuore aveva preso a tamburellarle
nel petto, sempre più velocemente, mentre un fischio le rimbombò nelle
orecchie. Una fitta allo stomaco e la necessità di rimettere quello che aveva ingurgitato.
Tutto
d’un tratto, tante palline nere si affollarono intorno alle sue iridi. Il
respiro le si mozzò in gola e, bene presto, tutto divenne buio.
***
Draco
portò con dolcezza la bambina al piano di sopra. Si era appena addormentata. La
pose sul suo letto, rimboccandole con affetto le coperte.
Aveva
gli occhi socchiusi ed un tenerissimo sorriso ad incurvarle le piccole labbra
rosse.
-Chissà
cosa sta sognando?- chiese Anne appena sopraggiunta, appoggiandosi allo stipite
della porta.
Draco
si voltò. Per un paio di secondi, s’incantò ad osservare la ragazza.
I
lunghi capelli neri raccolti in una coda sfilacciata. Le guance rosee e gli
occhi blue, vividi ed intelligenti. Le sorrise, grattandosi con imbarazzo il
capo quando si accorse degli strani pensieri che gli frullavano in testa.
-Il
mondo dei sogni è qualcosa di personale e invalicabile. Ognuno è padrone lì. E’
una bellissima sensazione, non trovi?-
Si
voltò subito dopo, accarezzando i boccoli bruni di Lily con delicatezza. Sapeva
che se fosse rimasto a guardare Anne ancora per molto le sarebbe saltato
addosso.
Quei
pensieri erano nati silenziosi, con circospezione. Come Anne era entrata nella
sua vita. In punta di piedi, senza disturbarlo o invadere il suo spazio. Era
stato così che la semplice collaborazione lavorativa si era tramuta in
conoscenza. La conoscenza in amicizia e l’amicizia…
-Stai
bene?- gli chiese scrutandolo, prima di accomodarsi accanto a Lily.
Draco
si risvegliò dai suoi pensieri che lo avevano imprigionato.
“Tentavo di aprire gli
occhi a quella stupida che sbava ancora per te”
Quelle
parole gli rimbombarono nella testa mentre il profumo di mandorle e pesche gli s’infilava nei polmoni. Si voltò a
guardare Anne che si era seduta sul letto della piccola. Con dolcezza le stava
mettendo il pigiama. Le accarezzava la
fronte e le guance morbide, con le sue mani magre e delicate.
Lily
mugugnava nel sonno ma non aprì gli occhi neanche una volta.
Draco
le osservò rapito.
Non
sapeva chi delle due fosse più tenera in quel momento.
-Notte,
amore mio…- sussurrò Anne sfiorando la fronte della bambina con le labbra.
Lily
non rispose. Mormorò qualcosa d’incomprensibile, girandosi su un fianco subito
dopo.
Draco
ridacchiò, seguendo la bruna fuori dalla stanza. Scesero le scale in silenzio. L’uomo era
imbarazzato. Ripensava ancora alle
parole di Lewis.
-Vuoi
un bicchiere di latte?- chiese Anne quando arrivarono in cucina.
Draco
asserì sedendosi su una sedia. Voleva farle tante domande. Chiederle
spiegazioni. L’idea che lei fosse innamorata di lui gli metteva addosso una
strana scarica di adrenalina.
-Hai
più sentito Lewis?- chiese, all’improvviso, dopo un lungo sorso di latte.
Anne
per poco non si affogò. Sputacchiò un po’ di liquido dolce diventando immediatamente
rossa. Draco le sorrise bevendo un’ altra sorsata.
-No…-
gli rispose rassettandosi i capelli sconvolti dalle convulsioni della tosse. –Non
ci sentiamo da quel giorno.-
Draco
si morse le labbra asserendo. Un altro silenzio imbarazzante calò tra di loro.
Tutti e due sapevano dove volevano arrivare. Avevano rimandato il discorso per
troppo tempo.
-Beh,
ha fatto un paio di cose deplorevoli quella sera. Da metterti le mani addosso
a…-
Si
fermò prima di far accadere l’irreparabile.
La guardò negli occhi blue e vide accendersi l’imbarazzo. Le gote si
colorarono maggiormente di porpora
mentre spazientita si portava una ciocca d’ebano dietro l’orecchio
destro.
-Fino
a parlare a sproposito…- concluse per lui con una nota di rabbia nella voce.
Draco
rimase in silenzio contemplando, per un breve momento, l’idea di baciarla. Era
così bella in quell’atteggiamento risentito.
-Tu…-
incominciò il biondino arrossendo.
Anne
strinse i pugni saltando sulla sedia. –NO!- esclamò.
Draco
la guardò per un breve momento in viso. –Oh…- fu il suo unico commento.
La
ragazza ridacchiò sommessamente, cercando di allentare la tensione. –Perché tu
avevi pensato che io…-
Fu
il turno di Draco di saltare sulla sedia. –NO!-
-Oh…-
Se
fossero stati i personaggi di una famosa fiaba i loro nasi sarebbero arrivati
fino a Londra.
***
Ron cercò di trattenere una risatina mentre
Hermione faceva riprovare per la decima volta la battuta al povero TJ.
Erano
ancora seduti nel teatro scolastico. Le prove erano durate una giornata intera
con due sole pause per il pranzo e il controllo dei costumi. Maggie, seduta
accanto a Ron, continuava a rammendare l’abito quasi finito di Giulietta.
-professor
Weasley…- iniziò la biondina senza staccare i suoi occhioni verdi dalla stoffa.
–Se non la smette di ridere sarò costretta ad invitarla ad uscire….-
Ron
si mise una mano in bocca nel vano tentativo di soffocare la sua ilarità. Era
appena entrato in scena Marcus Bed vestito da
Mercuzio. Le calzamaglie attillate aderivano eccessivamente alle sue gambe
muscolose da sportivo.
-Secondo
me adesso ti uccide…- sussurrò Ron riuscendo finalmente a trattenersi.
Maggie
sbruffò. –Non può stare così…- le ultime parole le morirono in gola. –No,
decisamente ridicolo. Se gli facessi indossare
dei calzoncini, la signorina Granger mi sbranerebbe?-
-Secondo
me ti sbrana prima Marcus non appena saprà chi è lo stilista…-
Maggie
si alzò. –Grazie per l’incoraggiamento.- gli disse avviandosi verso il palco.
Ron
rise. –Quando vuoi Maggie!-
La
ragazza sbruffò raggiungendo Marcus che continuava a tirare la stoffa
elasticizzata dei suoi pantaloni nell’inutile tentativo di renderli più larghi
e meno ridicoli.
-Buono,
Mark!- lo riprese cercando di mantenere basso il tono della sua voce.
-Ti
prego, Mag. AIUTAMI!- il ragazzone stava in piedi con una faccia
distrutta. Maggie gli sorrise
incoraggiante, trascinandolo dietro alle
quinte. Lo portò al paravento più vicino, adibito a camerino maschile, e lo
spinse dietro.
-Togliti
le calzamaglie e rimettiti i pantaloni… vedrò di apportare alcune modifiche per
renderle meno attillate.-
Marcus
annuì arrossendo in maniera strana sulle orecchie. Rinfilò i suoi jeans larghi
e firmati passando con un lancio quelle sottospecie di collant alla biondina.
Maggie
osservò rapita l’abito della festa di Giulietta. Aveva preso il modello dal
film più recente di quella tragedia. Nonostante cercasse di rimanere con i
piedi per terra non riusciva a non essere orgogliosa di quel piccolo capolavoro
di sartoria. Ripiegò con cura le calzamaglie di Marcus mentre si avvicinava alla
veste.
Sfiorò
il morbidissimo tessuto bianco del minuto corpetto. Il bellissimo tulle della
gonna a balzi e quelle piccole ali piumate.
-Saresti
stata perfetta per Giulietta.-
Maggie
sobbalzò, voltandosi. Marcus le era arrivato alle spalle senza che se ne
accorgesse. Senza quegli abiti ridicoli, Bed tornava ad essere un ragazzo molto
bello ed affascinante.
Margareth
sorrise allontanandosi istintivamente dal vestito.
-No,
non credo. Non ho un buon rapporto con il palcoscenico.- confessò sbirciando
sulla scena. TJ stava ripetendo per la 5° volta la scena del bacio con
Charlotte.
Strinse
gli occhi cercando di calmarsi.
Marcus
sospirò circondandole le spalle minute con un braccio. –Beh, almeno TJ non
avrebbe dovuto recitare…-
Maggie
ci mise un pio di secondi per recepire il messaggio. Lentamente, ma
inesorabilmente, le guance divennero porpora.
-Scemo…-
Marcus
ridacchiò scoccandole un bacio sulla guancia. –Cooper… sei fantastica. Adoro
punzecchiarti.-
Maggie
fece un sorriso tirato. Riprese le calzamaglie e gliele rilanciò. –Vediamo
quanto adori l’ago ed il filo!-
***
L’anziana
infermiera della base di Auror sorrise a Ginny quando finalmente riaprì gli
occhi. Era svenuta parecchie ore prima.
Si era sentita male con il sole alto nel cielo ed era rinvenuta che già era
sera inoltrata.
-Bentornata…-
le disse l’anziana donna indaffarata a far sparire la flebo con un colpo di
bacchetta. –Finalmente ci siamo svegliate.-
Ginny
cercò di sorriderle ma si sentiva così debole.
-Tesoro.-
continuò la donna notando la sua smorfia. –Ti sei stancata troppo nell’ultimo
periodo. Poi nelle tue condizioni…-
Ginny
strinse gli occhi cercando di afferrare il concetto. Non sapeva perché ma le
trame della sua coperta le sembravano così strane.
-Non
ti ho drogato- si affrettò a dire l’infermiera. –Sono gli esami che ti ho
dovuto fare che ti hanno portato via molte forze…-
Ginny
cercò di rizzarsi su a sedere. –Quali esami?!- chiese con la voce più
preoccupata che la stanchezza le permettesse di fare.
-Beh,
i classici esami di routine. Non si sviene mai per nulla, piccola mia.- Mimì le
accarezzò una guancia pallida. –Complimenti…- aggiunse sorridendo.
Ginny
scosse la testa. –Complimenti per cosa?- domandò infervorandosi appena. Riprese
un leggero colorito.
Mimì
rise, sfiorandole il naso con un dito. –Non mi dire che non lo sai?-
Virginia
scosse energicamente il capo. –Sapere cosa?- Il cuore aveva preso a batterle
all’impazzata, sentì una goccia di sudore colarle giù dalla fronte.
L’infermiera
si sedette sul suo letto le prese le sue mani tra le proprie e sospirò. –Eri
tanto impegnata da non accorgerti di essere parecchio in ritardo?-
La
rossa sgranò gli occhi cercando di fare mente locale. Una leggera nausea le
salì dalla bocca dello stomaco quando si accorse di quello che le stava
succedendo. Si spinse una mano sulle labbra, socchiudendo gli occhi.
-Non
è possibile…- sussurrò sentendosi male, di nuovo.
-Possibilissimo.
Tre mesi e 10 giorni, tesoro. Quegli esami non sbagliano mai.-
Ginny
saltò in piedi. –No!- esclamò iniziando a vagabondare per la stanza. –Io non
posso essere…- non riusciva nemmeno a dirlo. –Insomma, non proprio in…incint…-
-Incinta.-
concluse per lei la donna. –Almeno che tu non mi possa garantire che con il
capitano Potter c’è stato solo un timido bacio…-
Ginny
abbassò il capo diventando rossa. All’improvviso, le forze le erano tornate.
–Non gli ha detto nulla, vero?-
Mimì
scosse il capo. –Sta tranquilla.- rimase a fissarla per un po’. Virginia sembrava
una bambina. Si ciondolava sui piedi nudi mordicchiandosi l’unghia dell’indice.
–Qualcosa non va?-
Ginny
tremò appena sollevando lo sguardo. –Io …Io non sono pronta.-
Mimì
rise alzandosi dal letto e raggiungendola. –Nessuno lo è mai.-
La
rossa si morse le labbra incapace di ribattere. Socchiuse gli occhi. –Non credo
lo terrò.- sussurrò con tristezza portandosi una ciocca dietro l’orecchio.
L’infermiera
la scosse dalle spalle. –Bambina mia, non prendere decisioni affrettate,
parlane con il tuo ragazzo e dopo…-
-NO!-
esclamò Ginny. –Harry non deve saperlo.-
-Cosa
non dovrei sapere?-
Le
due donne si impietrirono. Ginny divenne rossa e l’infermiera sorrise
distogliendo lo sguardo dagli occhi chiari ed espressivi di Virginia.
-Nulla,
Capitano. Questa cocciuta non vuole che le dica che il suo malessere è dovuto…-
Mimì
si scambiò un’occhiata eloquente con la rossa. –Allo stress accumulato. Ha
fatto troppo. Cerchi di farla lavorare
di meno, Potter.-
Harry
fissò prima Ginny e poi l’infermiera. Sorrise alla sua amata rossa quando lo
guardò in viso.
-Mi
creda Mimì. Sarà fatto.-
***
Maggie
rammendò l’ultimo bottone al vestito di Mercuzio prima di ripiegarlo e riporlo
nella scatola con su scritto “MARCUS BED.”
-MAGGIE!-
la voce insopportabilmente falsettata di Charlotte la fece sobbalzare. Si
trascinò con lentezza fino al camerino della “Giulietta.”
-Cosa
c’è?- le chiese entrando.
Charlotte
sbruffò. –Il vestito che mi hai cucito, mi va stretto. Come mi hai preso le
misure?- le rispose con una certa acidità nel tono di voce.
Maggie
sospirò. Era stato il sarto personale della signorina a fornirle le dimensioni.
–Io non ti ho preso le misure…- si giustificò riprendendo il vestito bianco
abbandonato con mala grazia sul divanetto azzurro. –Me le ha fornite il tuo
sarto. Magari hai messo su qualche chilo.-
Quelle
parole fecero inorridire la riccia che con un gesto poco carino si parò
dinnanzi alla biondina. Charlotte era molto più alta di Maggie, almeno di una
decina di centimetri. –Io seguo una dieta bilanciata fornita da un dietologo
specializzato. Come osi solo pensare che io possa essere ingrassata?-
Maggie
arrossì. –Allora, non capisco perché il vestito ti stia stretto…-
-Beh,
è molto semplice. Tu sei una sarta incompetente che non sa prendere le misure
esatte sulla stoffa. Non ci vuole molto…- la schernì con un sorriso. Prese l’abito dalle mani di Maggie e lo
strattonò. –Ti conviene aggiustare questo straccio per domani.- lo appallottolò
e con un gesto molto poco educato lo gettò ai piedi della biondina.
Maggie
sentì mille lame infilzarsi sul suo cuore. Ci aveva lavorato così tanto sul
quel vestito.
Charlotte
la guardò per un po’ prima di afferrare la sua borsa rigorosamente firmata ed
uscire dalla stanza. Nel corridoio intercettò TJ. –Ciao, Romeo- lo salutò prima
di aprire la porta dell’uscita e svanire nell’oscurità della sera.
Maggie
si chinò a raccogliere il vestito e prima che poté fare qualcosa sentì calde
lacrime pizzicarle gli occhi. Cercò di tirare su col naso ma fu inutile. Ben
presto si ritrovò con le guance bagnate.
-Non
merita le tue lacrime, quell’oca.- le disse una voce prima che una paio di
braccia si stringessero intorno alla sua vita e la sollevassero di peso
facendola appoggiare contro un petto caldo e profumato.
Maggie
strinse forte gli occhi cercando di trattenere i singhiozzi. –La odio…-
sussurrò.
TJ
le sorrise. –Anch’io. Secondo me è gelosa. Perché non riesce a capire come una
persona bella come te possa anche saper fare qualcosa. Lei è solo bella il
cervello l’ha lasciato a casa.-
Maggie
rise un po’ stropicciandosi gli occhi verdi. –Già…- si distaccò dal rossiccio cercando di
rimediare alle grinze dell’abito bianco. Lo appese con delicatezza alla cruccia
restando a rimirarlo.
TJ
la raggiunse cingendole la vitae appoggiando il viso nell’incavo della spalla.
–E’ molto bello.- le sussurrò
all’orecchio.
-La
Giulietta non è dello stesso parere.-
TJ
la strinse forte. –Quella è la falsa
Giulietta e non ha voce in capitolo.- strofinò le sue labbra sul collo candido
e profumato di lei. –Adesso bisogna vedere se alla vera piace.-
Maggie
rise. –E chi sarebbe la vera?-
TJ
la voltò per poi baciarla dolcemente sulle labbra. –Sei tu la mia Giulietta.-
La
biondina arrossì distogliendo lo sguardo dagli occhi limpidi del suo ragazzo.
–Io non sono in grado di recitare. Charlotte invece è brava.-
Il
rossiccio le tappò la bocca con un altro bacio. –Chi parla della recita? Io
parlo della vita reale. Tu sei la mia Giulietta.-
Maggie
rialzò lo sguardo prima di gettarsi al suo collo. –Grazie…- gli sussurrò
stringendolo forte.
TJ
la tenne legata a sé per un po’. –Dai…- le disse, poi, accarezzandole i morbidi
ciuffi dorati. –Perché non indossi quel meraviglioso abito e mi aiuti a
recitare la mia parte?-
-Io
non so una battuta…-
TJ
la baciò. –Devi solo leggere, farò tutto io.-
Maggie
arrossì. –No…-
Il
ragazzo s’inginocchio ai suoi piedi facendo la parte del disperato. –Ti prego!-
iniziò a piagnucolare.
-Io…-
-TI
PREGOOOO!-
-Oh…-
-Ti
prego!-
-E
va bene! Basta che la pianti.-
***
L’orologio
del grande teatro scolastico scoccò le 22, 30. Hermione era stravaccata su una
poltroncina accanto a Ron che, di tanto in tanto, le accarezzava i capelli.
-Non
credo sarei arrivata mai a dirlo.- iniziò la bruna girandosi su un fianco per
abbracciare meglio Ron e godersi le sue meritate coccole. –Ma sto iniziando ad
odiare Shakespeare.-
Il
rosso le passò le braccia intorno alla vita attirandola meglio a sé. Le baciò
la tempia con una tale sensualità da far venire i brividi ad Hermione.
-Sei
troppo sexy quando riprendi i tuoi alunni…- scherzò il ragazzo continuando a
sbaciucchiarle i capelli. Le passò un dito per tutta la colonna vertebrale
facendola sobbalzare.
Hermione
ridacchiò pizzicandogli con poca forza il braccio muscoloso.
-Scemo…-
gli disse sollevando un po’ la testa per guardarlo meglio in viso. Ron le
rispose con uno dei suoi famosi sorrisi da malandrino e lei non poté fare altro
che arrossire in risposta.
Ron
la trovò irresistibile e prima che se ne potesse accorgere le aveva già catturato
le labbra rosse e morbide in un lungo bacio travolgente.
-Hm,
hm…- una voce che si schiariva, li fece sobbalzare.
Hermione
pregò con tutta se stessa che non fosse un suo ragazzo, tornato nel teatro per
qualche stranissimo motivo.
-Siete
disgustosi ragazzi, lasciatevelo dire…- li apostrofò una voce fin troppo
famigliare.
Ron
si staccò mal volentieri dalle labbra della sua ragazza e puntò i suoi occhi
chiarissimi sui due nuovi arrivati.
-Malfoy…-
disse cercando di mostrarsi arrabbiato. –Mi hai disturbato nel momento meno
opportuno. Avevo finalmente convinto Hermione a provare nuove esperienze nel teatro…-
La
diretta interessata si tirò con uno scatto su a sedere e fissò scandalizzata il
ragazzo dai capelli rossi. –Pervertito!- sbraitò diventando rossa sulle guance.
–Tu non mi hai convinto proprio a fare nulla.-
Draco
ed Anne risero mentre Hermione inveiva contro Ron.
-Su
‘Mione.- iniziò la ragazza mora sorridendole. –Sappiamo chi è stato davvero…-
lanciò un’occhiata divertita al capitano Weasley e non poté fare a meno di
scoppiare a ridere, di nuovo.
-Ehi!-
rispose falsamente offeso il rosso. –Le cosacce si fanno in due!-
Hermione
arrossì prima di unirsi al coro di risate che si era levato dai suoi amici.
Calò
un momento di silenzio interrotto ben presto da altre risate lontane. Hermione
e Ron si voltarono verso il palco, la fonte delle voci, e rimasero ad osservare
i due ragazzi che erano entrati in scena, tra uno sghignazzo e l’altro.
-Dai,
TJ…- supplicò Maggie mentre veniva trascinata dal rossiccio sul palcoscenico. –Sai
che odio stare qua sopra!-
TJ
le lanciò una breve occhiata. –Nah…- la incoraggiò avvicinandolesi e posandole
un breve bacio a fior di labbra. –Sei molto bella vestita così.-
Maggie
arrossì abbassando lo sguardo per incontrare l’abito di tulle bianco che fino a
qualche minuto prima era appeso su una cruccia dietro le quinte.
La
stoffa pregiata e raffinata aderiva perfettamente alle forme minute ed acerbe
del corpo snello di Margareth. Quel bianco intenso faceva risaltare il rossore
delle sue guance e il verde intenso dei suoi occhi da cerbiatta.
-Grazie…-
sibilò mentre TJ le faceva fare un mezzo giro come da copione.
-Sempre
felice di farle dei complimenti, mia
bellissima Giulietta.- le rispose il rossiccio attirandola a sé per baciarle la
mano.
Maggie
scoppiò a ridere. –Oh, ma che gentiluomo.-
TJ
rimase abbracciato a lungo alla ragazza godendosi il suo profumo fresco e
fruttato. Appoggiò con stanchezza la guancia sul suo capo e rimasero così,
immobili, per un po’.
-Vogliamo
provare?- chiese alla fine distanziandosi un po’ da lei. Maggie annuì.
-Bene.-
continuò TJ, aprendo il copione. –Iniziamo dall’uscita di scena di Tebaldo.
-Avessi profanato con la
mia mano indegna questo sacro santuario, rimedio al mio peccato: queste mie
labbra, pellegrini rossi di vergogna, con un bacio correggono quel tocco
indelicato.-
Maggie
rimase incantata nell’osservare la bravura innata che TJ possedeva nel
recitare. Inghiottì il vuoto dando una rapida occhiata alla sua battuta prima
di continuare.
-Buon pellegrino, la
vostra mano giudicate con più calma, che solo umile devozione in
fondo ha mostrato: anche i santi hanno mani che i pellegrini han toccato, e chi
torna dal Santo Sepolcro usa unire palma e palma.-
TJ
sorrise avvicinandosi. –Non hanno labbra
i santi? E i devoti palmieri?-
-Sì, pellegrino, ma le devono usare in
devozione.- gli rispose indietreggiando di un solo passo.
Hermione
rimase ad ascoltarli rapita. Maggie era una attrice nata e, ora, non riusciva a
capire per quale dannato motivo non le avesse riferito nulla su questa sua in
giudicabile dote.
-Oh, cara Santa.- continuò TJ. –Lascia, allora, che le labbra imitino la
preghiera delle mani, se non vuoi che la fede si muti in disperazione.-
Si
avvicinò ancora afferrandole con dolcezza le mani. La fissò negli occhi
causando un rossore più accentuato sulle guance già porpora della biondina.
-Non si muovono i santi.- sussurrò
Maggie. –Anche quando ascoltano le altrui
preghiere.-
-E allora resta immobile.- riprese il
rossiccio inchinandosi sul viso della ragazza. –Mentre colgo i frutto delle mie preghiere.- suggellò le sue parole
con un lungo bacio appassionato. –Così le
tue labbra cancellano il peccato dalle mie.- le sussurrò a pochissima
distanza dalla bocca.
Maggie
rimase imbambolata a guardarlo. Le labbra socchiuse e gli occhi lucidi. Sorrise
prima di rispondergli. –Allora le mie
labbra hanno il peccato che han tolto?-
-Il peccato dalle mie labbra?- riprese il
ragazzo distanziandosi un poco. –Oh,
colpa dolcemente denunziata. Ridammi il mio peccato.-
Si
sporse su di lei bacandola di nuovo.
Maggie
si morse le labbra dando un occhiata al suo copione. Ridacchiò prima di dire la
sua ultima battuta. –Tu baci a regola
d’arte.-
TJ
la guardò e non ebbe il tempo di esprimere un suo pensiero che 4 persone in
fondo alla sala scoppiarono in un applauso. Maggie si voltò di scatto
diventando immediatamente rossa fin sui capelli. TJ socchiuse la bocca in
un’espressione che ricordava tanto un pesce in un acquario.
-Da…da
quanto siete lì?- chiese il ragazzo grattandosi la testa.
Hermione
sorrise guadagnando in ampie falcate il palcoscenico. –Direi dall’inizio della
vostra performance.-
Maggie
si nascose dietro TJ.
-E
sono molto in collera con te signorina!- la prese per un polso trascinandola
via dal suo nascondiglio. –Mi avevi detto che eri una frana a recitare…-
Maggie
arrossì. –E’ vero.-
-NO!-
esclamò Hermione puntandosi le mani sui fianchi -Siete bravissimi. Dei Romeo e
Giulietta nati… come ho fatto ad essere così ceca?!-
TJ
ridacchiò mentre la biondina diventava piccola, piccola. –Ho deciso! Sarai tu
la nuova Giulietta!-
Maggie
smise di respirare entrando in apnea. Guardò la sua insegnante con
inespressione.
Anne
conosceva quello sguardo come TJ. Solo loro due riuscirono a mettere in salvo
le orecchie.
Maggie
divenne pian piano sempre più rossa fino a quando un boato non riempì l’aria.
–IO NON FARO’ MAI GIULIETTA!-
***
Cassio
condusse Tamiara sulla torre del castello, dove il cospicuo numero di
mangiamorte stava aspettando istruzioni per la loro missione a NewFreedom.
Il
vento freddo delle serate primaverili dell’aperta campagna inglese fecero
rabbrividire la giovane strega che, istintivamente, si strinse nel mantello.
Una
chioma dorata spiccava nell’oscurità. Mellifluo era appoggiato con naturalezza
alle rocce del parapetto attendendo l’arrivo di Cassio.
-Ce
la prendiamo comoda?- disse con un
sibilo quando la porta della torre si richiuse diligentemente dietro i due
nuovi arrivati.
Cassio
si voltò a guardarlo. –Ricordati chi comanda adesso, McStrict.-
Mellifluo
fece un sorrisetto sarcastico staccandosi dal parapetto e avvicinandosi. –Me lo
ricordo troppo bene, Blanche.-
Tamiara
appoggiò una mano sul petto del biondo facendolo indietreggiare. –Avvisa le
truppe che domani attaccheremo.- la rossa guardò il cielo. –La Luna non è
ancora pronta.-
-Ma
cosa dici?- chiese Cassio appoggiandole una mano sulla spalla.
Tamiara
lo scrutò con i suoi penetranti occhi verde-nocciola. –Ricordati chi comanda,
Blanche.- La donna si ravvivò i boccoli cremisi prima di voltarsi ed
abbandonare la torre.
Mellifluo
incrociò le braccia sul petto e non poté fare a meno di sorridere. –Sì, Cassio.
D’ora in poi mi ricorderò chi comanda
davvero.- fece un cenno ai mangiamorte di lasciare la torre prima di
svanire anch’egli con un sonoro pop.
Continua…
***
Va bene. Ho esagerato. Vi ho fatto aspettare troppo.
Erano quasi 3 mesi che non aggiornavo. Ma cosa volete? Ho avuto molto, troppo
da fare. E come si sa la vita di tutti i giorni spesso ci tiene lontani dalla
cose che amiamo fare, costringendoci a seguire le sue regole.
Mi perdonate?
Dai*_*! Non fatemi star male. Mi dispiace. Sono
anch’io una lettrice e so quanto sia difficile e snervante aspettare un
aggiornamento. In fondo, è arrivato, però^^.
Ed è anche sostanzioso, visto che raggiungiamo una bel
gruzzoletto di pagine, che adesso non sto a contare…
Cmq, ebbene sì. Il prossimo chap sarà il penultimo.
*Angéle scoppia a piangere*. Non so se riuscirò a sopravvivere senza questa mia
storia(che una ragazza francese sta traducendo nella sua lingua per migliorare
il suo italiano…*_* buona fortuna…)In fondo, mi ha tenuto compagnia per un anno
e mezzo, e mi sembra normale informarvi che io sentirò troppo la mancanza dei
miei piccoli pg…TJ, Maggie, Anne, Lily, Angelia, Mellifluo, Tamiara, Lucrezia,
Joseph, Cassio, Draco, Ron, Hermione, Ginny, Artemisy, Luna, Evelyn, James,
Harry. I miei personaggi mi hanno reso orgogliosa. Non solo perché mi hanno
conquistato ma soprattutto perché vi hanno fatto provare tante emozioni ed è la
cosa più importante.
Credo che li congederò molto volentieri per darli una
lunga vacanza e poi mi dedicherò al sequel(nella mia mente già dall’anno
scorso).
Ah, già! Prima che me ne dimentichi voglio farvi gli AUGURI(anche se in ritardo) di un felicissimo 2005!
Bene. Ora però, passo ai ringraziamenti.
Bebba Grazie. Sono
molto contenta di sapere che le mie parole ti trascinano. E’ davvero un
bellissimo complimento. Grazie tante. Un bacio.
AngéleJ
Edvige Grazie per i
tuoi complimenti. E’ sempre bello sapere di essere apprezzata. Non dovevi
disturbarti e lasciarmi una recensione per ogni chaps, troppo onore per una
come me^\\^. Grazie, davvero Edvige. Un kiss,
AngéleJ
Phoebe80 a me sembra
logico invece iniziare la tua risposta con un GRAZIEEEEEEEEEEE! Sei davvero
troppo gentile. Sei una persona troppo buona io i tuoi complimenti non me li
merito. Arrossisco sempre ogni volta che leggo un tuo commento. *\\* Grazie.
Sono super mega iper contenta che tutto sia stato di tuo gradimento. Ne sono
felice. Veramente. Non preoccuparti ho detto che presto la storia avrà un
sequel e così sarà. Ti mando un grosso bacio e tanti ringraziamenti.
AngéleJ
Daffydebby Sensuale?
Davvero ti è parso così?^^*Angéle è tutta contenta* Grazie, Debby. Troppo
buona. Sì, l’avvicinamento tra Draco ed Anne avverrà solo in un sequel, perché
adesso il loro rapporto è ancora troppo immaturo per un salto di qualità.
Grazie ancora dei complimenti. Un bacione,
AngéleJ
Angela Beh, cara omonima, sono io che devo dire che sei
Mitica^^. Sempre ligia al dovere di recensirmi ed esprimermi la propria
opinione. Ti ringrazio, non solo per i complimenti, ma anche per la tua
dolcezza e per rendermi partecipe di un tuo pensiero. Non smettere mai di
esprimerti. Un bacio,
AngéleJ
Sunny GRAZIE
D’ESISTERE! Sunnina love, love*_*. Ti dedico la canzone di Ramazzotti, quella
in cui c’è il pezzo “ grazie d’esistere”. Grazie di aver inventato BAWM. Grazie
per essere così brava. Grazie per farmi emozionare ed appassionare con ogni
cosa che descrivi. Grazie per avermi dato l’ispirazione per questa ffc. Grazie
per i tuoi personaggi originali. (Jack-Amelia*_* ). Grazie per essere sempre
così gentile e disponibile. Grazie per aver sfornato un nuovo piccolo
capolavoro. Grazie per leggere la mia ffc. Grazie per avermi commentato e
grazie per il tuo modo di essere così speciale che mi fa sentire tanto felice
di averti conosciuto.
Un kiss,
AngéleJ
Lizzie Grazie! Che
fortunata che sei stata. Hai commentato e subito qualche giorno dopo ho aggiornato.
Brava^^. Grazie ancora per aver letto la mia ffc. Un bacio,
AngéleJ
AvaNa Kedavra Già, hai
ragione. Forse avrei dovuto spezzettare maggiormente gli avvenimenti. Ma io
scrivo di getto e i chaps li corregge solo grammaticalmente(quando gli va) mio
fratello, quindi non sempre riesco a cogliere che magari sono troppi
avvenimenti assieme. ^^’’ scusami. Come si suole dire. “Sbagliando s’impara?”
Ebbene sì, devo rinnovarti i miei complimenti perché anche se non ho commentato
non mi sono persa una tua storia. Perdonami, sono stata una maleducata a non
recensire. Cercherò di rimediare al più presto. Un bacio grande,
AngéleJ
Marty Perdonami
piccola, anche questa volta vi ho fatto aspettare troppo. Spero ti sia piaciuto
comunque. Un bacio grande, grande.
AngéleJ
EMMA Beh, alla
fine mancano due soli chaps e se mi va un epilogo. ^^Grazie dei tuoi
complimenti. Un bacio,
AngéleJ
Nene89 Ed io non so
che altro dirti se non: GRAZIE MILLE^^. Un bacio grande,
AngéleJ
Vale DG(Dangerous Game) Tesoro^^.
CIAOOOOOOOOO! Leggere una tua recensione è per me sempre e continuamente motivo
di tanto orgoglio. *_* Sai che ti adoro?Sai che io, invece, adoro tutti i tuoi
personaggi? Sai che adoro tutte le tue storie? Scrivi troppo bene ed io non
vedo l’ora di leggere un prossimo aggiornamento. Sì, lo so. Ci ho messo troppo
per aggiornare e mi dispiace che tu ti sia riletta una dozzina di volte i miei
chaps. Stai ancora bene, vero? Ti prego non mi abbandonare e continua ad essere
una persona meravigliosa. Un bacio grande e tante grazie per i tuoi
complimenti.
AngéleJ
*JULY@* Nulla di
grave mi auguro. Ti prego non farmi preoccupare. Sì, lo so che anche sta volta
ho messo secoli ad aggiornare ma ti prego perdonami. Se ti ho regalato un mondo
meraviglioso che ti è stato di aiuto per qualcosa di brutto, allora, sono
triplamente felice. Ti mando un kiss ed un abbraccio. Non arrenderti mai!
AngéleJ
Lulu Sei di
Foggia e non mi hai detto nulla?Insomma siamo coinquiline della stessa regione
e tu non me ne hai parlato. Ma guarda tu i casi della vita*_*. Beh, se vuoi
venire a trovarmi fallo pure. Mi farebbe molto piacere. Sì, ci sarà un seguito
di DAAB non vi preoccupate. Non vi abbandono.
Non arrabbiarti, però^^’’. Beh, adesso vado. Un kiss gigante, carissima.
AngéleJ
Marilia Se ti ringrazio
ancora ne scrivi un’altra. Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie,
grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie,
grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie,
grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie,
grazie…GRAZIE! Bene adesso scriverai un’altra one-shot? Ti prego, mi piace
tanto il tuo modo di descrivere Ron ed Hermione *_*… No, non preoccuparti. Io
frequentavo la stessa scuola della ragazza ma non ho le amicizie che aveva lei.
Io sono una brava ragazza ^^’’. Ti ringrazio per i tuoi complimenti, sei troppo
buona. Anch’io ti voglio tanto bene. Un kiss,
AngéleJ
Selphie No, ancora
una chap relativamente tranquillo. Il prossimo sarà scoppiettante. Non
perdetevelo. *_* mi raccomando. Grazie della tua gentilezza. Un kiss
AngéleJ
Cloudy Anch’io mi
sono affezionata tanto a voi e una ffc senza i miei recensitori non è una ffc. Ho
conosciuto tanta bella gente ed è per questo che adoro con tutta me stessa il
sito di Erika^^. Sono contenta che tu ti sia affezionata alla mia storia ti
ringrazio per avermi considerato una tra le più brave scrittrici del sito. *\\*
mi fate arrossire. Vi voglio troppo bene. Un bacione,
AngéleJ
Vega Già le tue
recensioni sono delle tradizioni per me. Spesso devo ammettere che per
aggiornare aspetto che tu abbia espresso la tua opinione. Sei stata tra le
prime a darmi fiducia e per questo avrai sempre un posto speciale nel mio
cuore. Grazie, Vega. Per tutto.
Ti voglio tanto bene.
AngéleJ
Ammy Fin troppo
umana. Grazie e perdonami se ho osato affibbiare il tuo Harry a Ginny^_^. Un
kiss,
AngéleJ
Clo87 Eh, già.
*Angéle fa un sospirone melanconico.* DAAB sta per finire. Mi mancherà
tantissimo questa storia. Ma come tutte le cose belle e brutte anche questa
deve avere un suo termine. Sono troppo felice che abbia appassionato tanta
bella gente. E non ho abbandonato nessuna idea di pre-quel o sequel. Don’t
worry, honey ^_^. Non vi preoccupate non vi mollo. Ti mando un bacione,
AngéleJ
GIADA Sto aspettando di terminare DAAB e poi
continuerò Clair de lune. Non vi preoccupate non sono un tipo che lascia le
cose a metà. Grazie della tua recensione. Un bacio,
AngéleJ
Miroku E chi è il
lettore più dolce e simpatico di DAAB? Ma naturalmente il mio amico Miroku. *_*
Tesoro, grazie. Non immaginavo che la mia fic fosse la tua preferita. Mi fai
commuovere *Angéle si asciuga le lacrime*. Ti ringrazio tanto. Il tuo blog è
davvero caruccio e come avrai notato ci ho fatto un salto e ti ho lasciato
anche un mex. Sì, questa storia si è quasi conclusa ma non preoccuparti credo
ci sarà un sequel. Ti mando un bacio ed un grande abbraccio,
AngéleJ
Karry Che
esagerata^^. Grazie. Sì, anche a me è successo con i personaggi di alcune
bellissime ffc. Li ho presi talmente a cuore da arrivare a pensare che loro
fossero i veri Pg… direi, purtroppo, che non è così. *_*. Ma cosa importa.
Sognare è bello. Ti ringrazio ancora per i tuoi fantastici complimenti. Un
kiss.
AngéleJ
Marion Anche tu ti
commuovi? Io pure. *_* . Non sai quanto ho pianto alla fine di BAWM. E quanto
ancora piangerò alla fine di tutto. Grazie per i tuoi complimenti mi fai
sentire orgogliosa. Un bacio grandissimo anche a te,
AngéleJ
Mina88 Spero ti
piacerà. Continua a seguirmi e ben venuta. Un bacio,
AngéleJ
Vale e Mely Grazie ragazze. *_* Siete troppo buone
nei miei confronti. Io tutto il vostro sostegno e la vostra gentilezza credo di
non meritarli. Sono solo una persona a cui piace tanto scrivere. Stare a
contatto con i libri interessanti, conoscere bella gente come voi, migliorarmi
e raggiungere i mie obbiettivi. E se ho fatto tutto quello che amo fare è solo
grazie a voi e a questo sito meraviglioso. Grazie tante, per tutto. Rivoglio
tanto bene, Un kiss,
AngéleJ
Ary Ti sei trovata
un fidanzato con il nome di tuo fratello^^? E ci credo che quel povero ragazzo
di Chris ci sia rimasto male… Scommetto che è gelosissimo della sua sorellina,
Ary*_* Normale, tutti i fratelli lo sono. ^_^ Grazie per i complimenti piccola,
scusa se ti ho fatto aspettare. Un kiss gigante,
AngéleJ
Pyros Ikari^-^ Ciao^^. Come
va? Spero bene. Ti ho appena visto in chat e penso che verrò a farti un
salutino. Prima, però, devo finire di scrivere i saluti. Grazie per aver letto
la mia ffc. Ha significato davvero tanto per me. Sono contenta che ti sia
piaciuta ora vado, un kiss,
AngéleJ
Daphne Beh,
paragonarmi alla mitica Sunny, è un po’ azzardato. Non mi permetterei mai di
fare le cose che fa lei. Perché lei è MITICA io no. Però posso prendere in
considerazione l’idea di fare qualche one- shot sui miei carachters. L’idea non
è male. *_* Non preoccuparti per l’assenza. Questi computer ci danno sempre
fastidio. Ebbene, sì. La storia è quasi terminata. Ma non preoccuparti vi terrò
compagnia ancora per un po’. Ti mando un bacione.
AngéleJ
Bellatrix Grazie cara.
Sei troppo buona. Mi piacerebbe avere abbastanza fantasia per tre DAAB. Mah,
chi lo sa vedremo. Grazie ancora un kiss,
AngéleJ
Ly Innanzitutto,
GRAZIE. Quando ho visto il tuo commento il mio cuore si è fermato. 1. Perché ti
reputo un’autrice con i fiocchi e contro fiocchi. 2.Perché non ho mai avuto una
recensione così lunga. Ho passato 10 minuti buoni a leggerla. *_* Troppo bella.
Allora come hai detto tu la mia fic parte molto a rilento. Se rileggo per sbaglio
qualche chap, dal 1 al 10, mi viene da vomitare. Non c’era trama né azione. I
dialoghi erano miseri e privi di contenuti. La forma grammaticale nemmeno a
parlarne. Bleah -_-||! Sembro una bimba delle elementari tanto scrivo male.
Tutto va migliorando verso l’11 chap che un po’ mi inizia a piacere. Ma non
sono ancora completamente soddisfatta.
Già i miei personaggi originali e quelli no. *_* In effetti, queste sono le uniche cosa di cui
vado fiera. I miei bimbi sono davvero interessanti e sfaccettati. Si comportano
così perché li penso sempre come reali. Con i loro difetti e le loro paure. Con
i loro pregi e le loro sicurezze. Anche a Vale the best piacciono TJ e Maggie.
^^. Non puoi sapere quanto mi rende felice sapere che sono graditi molto. *_*
Grazie. Quelli sono i miei alter ego. Cmq, sì non ti preoccupare non ti lascerò
per troppo tempo senza di loro. Don’t worry. Ti
mando un bacio immenso. GRAZIE ancora.
AngéleJ
Maga
Magò Beh, puoi dire
alla tua amica che presto ci sarà una seconda parte di DAAB. Magari più bella
della prima, chi lo sa *_*. Cmq, ti ringrazio per i tuoi complimenti e non
preoccuparti, mi diletterò con tante belle shottine^^. Così, non vi farò
sentire la mia mancanza. (Non la sentiremo cmq, NDTutti ^_^’’Nd Angéle). Va
beh, ora vado. Un kiss,
AngéleJ
Bibi
Lettrice attenta…*_*’’ Ecco, Charlotte lo ha fatto
perché voleva screditare Maggie facendo finta che la sua amicizia era stata
così di poco conto da farle dimenticare immediatamente il suo nome. Bella
osservazione, complimenti. Grazie per aver commentato. Un bacio,
AngéleJ
Liz
Hai ragione. Ecco, un chap pronto per te^^. Scusami,
Un bacione,
AngéleJ
Chris
Grazie, dolcissimo^^. Troppo buono. Come
puoi vedere ho aggiornato. Spero sia stata tutto di tuo gradimento. Mi
raccomando stammi bene,
Un bacio,
AngéleJ
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V
(…lasciatemi
un commento…*_*)